12/12/2023
Signore e signori… Ieri come oggi, ecco a voi ancora una volta su questo palcoscenico le indiscusse “star” invernali:
LE PLACCHE!
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“Dottore ho guardato la gola: il bambino aveva le “placche!” Ho iniziato l’antibiotico…"
Le placche? …E che sono?
"Come che sono?" "E' il pus sulle tonsille!"
Davvero!?
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“Essudato biancastro che ricopre le tonsille…”: difficile sfuggire ad un antibiotico!
Se non lo dà il dottore, ci pensa la nonna! E’ quasi inevitabile.
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Le “placche” furono l’incubo della mia infanzia!
I vari dottori si accanivano con terribili siringhe e prelievi…!
Non bastò, e mi tolsero pure le tonsille.
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Fino a non molto tempo fa era comune pure un’altra tortura terribile: la “spremitura delle tonsille!” (Del tutto inutile!)
Fuoriusciva sempre del materiale caseoso (normale!) e trionfanti i dottori sentenziavano “Signora ha visto cosa c’era in queste tonsille?”
L’orrore era totale!
Antibiotici. Continui prelievi per controllare il famigerato TAS. Tonsillectomie…
Storia. (Purtroppo anche la mia storia di bambino!)
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E oggi?
Oggi va decisamente meglio (meno male!), ma la gola rossa con le “placche” continua a mantenere i primi posti nella Hit delle preoccupazioni delle mamme!
Forse è così perché è facile andare a vedere, e quel bianco sulle tonsille fa sempre la sua figura!
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Allora lo dico subito forte e chiaro: Le “placche”, da sole, non significano niente!
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Tante infezioni diverse possono manifestarsi infatti anche con essudato tonsillare.
L’unica che merita una terapia antibiotica è quella provocata dallo Streptococco Beta emolitico gruppo A (ne abbiamo parlato spesso) ma non sempre questa si manifesta con essudato tonsillare!
E allora “placche”, cioè "bianco sulle tonsille", è uguale a necessità di antibiotico?
No!
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Se le placche ci sono non significa che c’è sempre uno Streptococco.
Se non ci sono non significa che lo Streptococco non c’è.
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Mille virus possono provocare essudati tonsillari di vario tipo e pure la Pfafa fa bianco sulle tonsille!
In nessuno di questi casi serve un antibiotico!
Ergo…
Non basta un po’ di “bianco in gola” per iniziare una terapia antibiotica!
…E forse serve una terapia antibiotica anche se il bianco non c’è!
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“Uffa ma quanti problemi!” “Facciamo un bel tampone faringeo e si capisce!"
"E' ovvio e semplice!”
Sta succedendo.
Infatti vedo una “epidemia” di tamponi auto prescritti e le telefonate che mi arrivano sono spesso “post tampone”.
Ma chiedo:
Se abbiamo detto che uno Streptococco può esserci anche senza “placche” e se sappiamo che la gola rossa accompagna praticamente tutto, che facciamo?
Un abbonamento da un farmacista della serie “non si sa mai?” e… “Piccolo mio, mi dispiace, lo faccio per il tuo bene!” ???
Io direi anche no!
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Con un tampone faringeo infatti si identificano i positivi (giusto), ma anche i portatori sani che dovrebbero essere lasciati in pace!
(Non fate tamponi a bambini senza sintomi solo perchè hanno avuto un compagno positivo in classe!)
E poi non lo dimentichiamo! Il tampone potrebbe essere falsamente negativo nel 30% dei casi!
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E allora?
E allora ci si affida ai dottori che non guardano solo le placche!
C'è infatti un quadro clinico importante che deve essere considerato.
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..e noi smettiamo di andare a cercare le placche nella gola dei nostri bambini!
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Davanti ad una sintomatologia suggestiva la certezza della presenza di uno Streptococco da curare è la rapidissima risposta alla terapia con Amoxicillina (Il bambino sfebbra in 24 ore!).
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Per la cronaca:
La foto angosciante che ho pubblicato non è uno Streptococco e non merita una terapia antibiotica!