Chiara Turco Fisioterapista

Chiara Turco Fisioterapista Se hai bisogno di informazioni su trattamenti e i servizi che fornisco, non esitare a contattarmi!

Un altro inverno è passato e ringraziandovi per il grande sostegno che mi avete dato in questo anno pieno di cambiamenti...
22/12/2023

Un altro inverno è passato e ringraziandovi per il grande sostegno che mi avete dato in questo anno pieno di cambiamenti, colgo l'occasione per augurarvi sinceri auguri di un felice Natale a tutti.

-muscolo-scheletrico #2024

Il Natale si avvicina e non hai ancora pensato ai regali?Ecco l'idea giusta che fa al caso tuo! Regala un buono per un t...
14/12/2023

Il Natale si avvicina e non hai ancora pensato ai regali?
Ecco l'idea giusta che fa al caso tuo!
Regala un buono per un trattamento di fisioterapia e vedrai che non te ne pentirai!

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OGGI PARLIAMO DI... TERAPIE FISICHE STRUMENTALILe terapie strumentali sono trattamenti che utilizzano mezzi fisici per s...
04/12/2023

OGGI PARLIAMO DI... TERAPIE FISICHE STRUMENTALI

Le terapie strumentali sono trattamenti che utilizzano mezzi fisici per stimolare la guarigione dei tessuti e possono essere un ulteriore mezzo, insieme alla fisioterapia, per ottimizzare i risultati e portare alla risoluzione dei sintomi in tempi brevi.

Di seguito le terapie disponibili per i pazienti in trattamento:
- TECAR TERAPIA (Trasferimento Elettrico CApacitivo Resistivo): tramite la stimolazione di energia endogena all’interno dei tessuti, è possibile accelerare il metabolismo cellulare, velocizzare il flusso ematico, facilitare il drenaggio linfatico e ridurre i tempi di recupero di diverse condizioni patologiche, quali lesioni muscolari in fase acuta, contratture, infiammazioni acute o croniche e rigidità articolari.

- TENS: grazie alla modulazione degli impulsi in entrata, la stimolazione elettrica nervosa transcutanea può essere utilizzata per controllare alcune condizioni dolorose acute e croniche (cervicalgie, lombalgie), nel trattamento di disturbi articolari, neuropatie periferiche, tendiniti, algie post-traumatiche o nel recupero post-operatorio.

- ELETTROSTIMOLAZIONE: sfruttando la stimolazione elettrica del nervo periferico, si può incrementare l’efficacia della contrazione muscolare e accelerare la ripresa della forza a seguito di interventi ortopedici, infortuni muscolo-scheletrici o semplicemente a scopo preventivo e riabilitativo.

Se hai prescrizioni mediche o desideri ricevere ulteriori informazioni in merito a queste terapie, non esitare a contattarmi e prenotare subito la tua prima visita!

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Periodo di anniversari importanti e grandi traguardi! - 25-10-2018 Laurea triennale di Fisioterapia presso l'università ...
24/10/2023

Periodo di anniversari importanti e grandi traguardi!

- 25-10-2018 Laurea triennale di Fisioterapia presso l'università degli studi di Torino

- 30-10-2021 Master di I livello in Fisioterapia applicata allo sport presso l'università degli studi di Siena

Ringrazio ancora chi ha reso possibile tutti questo ❤️

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OGGI PARLIAMO DI... FASCIOPATIA PLANTARE (parte 1)Un tempo conosciuta come "fascite" plantare, la fasciopatia è una sind...
26/09/2023

OGGI PARLIAMO DI... FASCIOPATIA PLANTARE (parte 1)

Un tempo conosciuta come "fascite" plantare, la fasciopatia è una sindrome a carattere degenerativo della fascia plantare; il quadro patologico è molto simile a quello delle classiche tendinopatie in cui sono assenti i marcatori dell'infiammazione, da qui la necessità di modificare il termine (-ite = infiammazione).

EPIDEMIOLOGIA E FATTORI DI RISCHIO
L’eziologia è sconosciuta, probabilmente è dovuta a una causa multifattoriale (eventuali microtraumi ripetuti)
I fattori di rischio per lo sviluppo della fasciopatia plantare sono:
- BMI > 30KG in individui sedentari
- attività prolungate in piedi
- deficit di mobilità articolare della caviglia o della prima articolazione metatarsica
- in sportivi: incremento o errori durante gli allenamenti, superfici dure
- scarpe logore
- piede piatto o cavo

Per quanto riguarda la prognosi, l'80% dei pazienti guarisce entro 1 anno --> è fondamentale continuare la riabilitazione anche se i risultati nel breve termine non sono subito evidenti.

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OGGI PARLIAMO DI... DOLORE LATERALE DI GOMITO (parte 1)Il dolore laterale di gomito (o gomito del tennista) è causato da...
29/08/2023

OGGI PARLIAMO DI... DOLORE LATERALE DI GOMITO (parte 1)

Il dolore laterale di gomito (o gomito del tennista) è causato da una tendinopatia che interessa i muscoli estensori dell'avambraccio (polso e dita), che si inseriscono a livello dell'epicondilo laterale del gomito.

EPIDEMIOLOGIA E FATTORI DI RISCHIO
Il periodo di massima insorgenza è compreso tra i 30 e i 50 anni di età, ma chiunque può esserne colpito, dal momento che il sovraccarico funzionale, ovvero l'uso eccessivo e continuato del gomito, è tipico di soggetti che, a causa di particolari attività sportive o professionali, sono portati a ripetere gli stessi movimenti nel lungo termine.

Questa sindrome può durare, di solito, tra i sei mesi e i due anni. Tuttavia, se identificata e trattata in maniera tempestiva, la maggior parte dei soggetti tende a recuperare entro un anno.

-muscolo-scheletrico #

OGGI PARLIAMO DI... COXARTROSI (parte 1)La coxartrosi, o più comunemente artrosi dell'anca, è una patologia cronico-dege...
26/07/2023

OGGI PARLIAMO DI... COXARTROSI (parte 1)

La coxartrosi, o più comunemente artrosi dell'anca, è una patologia cronico-degenerativa che comporta progressive lesioni a carico della cartilagine articolare fino a provocare, nei casi più gravi, uno sfregamento diretto tra la capsula acetabolare e la testa del femore.

Il dolore si localizza nella maggior parte dei casi a livello inguinale anteriore, ma può anche essere percepito lateralmente o anche a livello lombare.

EPIDEMIOLOGIA e FATTORI DI RISCHIO:
Questa patologia si manifesta principalmente in soggetti tra i 40-60 anni, con maggior frequenza del genere femminile e in individui con problemi di sovrappeso e obesità.
Recenti studi hanno correlato l'insorgenza della coxartrosi alla presenza di una predisposizione genetica (artrosi primaria) o conseguente a incidenti o episodi traumatici (artrosi secondaria).

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OGGI PARLIAMO DI... DISTORSIONE DI CAVIGLIA (parte 3)Una volta ottenuto il recupero articolare e incrementato la forza m...
14/07/2023

OGGI PARLIAMO DI... DISTORSIONE DI CAVIGLIA (parte 3)

Una volta ottenuto il recupero articolare e incrementato la forza muscolare, la rieducazione affinché sia funzionale, deve concentrarsi anche sul ripristino della propriocezione, ovvero la capacità di controllo del movimento in situazioni inaspettate.

Questa qualità risulta fondamentale sia a scopo preventivo, sia terapeutico, in quanto migliora la stabilità e i riflessi, ottimizza il ripristino dell'integrità articolare complessiva e diminuisce le possibilità di recidiva.

L'allenamento della propriocezione può essere effettuato su tavolette propriocettive o superfici instabili, in posizioni statiche o dinamiche e con l'aiuto di un focus esterno per incrementare la capacità di controllo inconscio del gesto sportivo.

Contattami per ulteriori informazioni o per iniziare subito un programma di allenamento in prevenzione a questo trauma frequente e troppo spesso sottovalutato.

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OGGI PARLIAMO DI... DISTORSIONE DI CAVIGLIA (parte 1)Epidemiologia - la distorsione di caviglia è la lesione muscolo-sch...
12/06/2023

OGGI PARLIAMO DI... DISTORSIONE DI CAVIGLIA (parte 1)

Epidemiologia
- la distorsione di caviglia è la lesione muscolo-scheletrica più diffusa nella
popolazioni fisicamente attiva
- più del 50% dei soggetti non cercano cure dopo una distorsione e ciò comporta un aumento del rischiodi recidiva e una cronicizzazione dei sintomi
- il movimento traumatico più frequente avviene in supinazione (80%) ed è conseguenza di un alterato appoggio su terreni sconnessi o un mancato controllo dell'atterraggio a seguito di un salto

Fattori di rischio --> come già anticipato, il principale fattore di rischio è aver avuto una precedente distorsione non adeguatamente trattata. Altri fattori riguardano:
- una limitazione nell'articolarità della caviglia
- un deficit di forza muscolare
- un mancato controllo motorio e stabilità dinamica in monopodalica

-muscolo-scheletrico

31/05/2023

OGGI PARLIAMO DI...DOLORE CERVICALE (parte 2)

Cause o conseguenze del dolore cervicale, possono essere una limitazione nel movimento, un deficit di forza e resistenza muscolare o una riduzione nel controllo motorio.

Un'attenta valutazione del quadro clinico e dei sintomi del paziente, è fondamentale per impostare il trattamento più efficace nella riduzione della sintomatologia dolorosa e nel recupero della funzionalità quotidiana.

Qui, un esempio di esercizi di riattivazione dei muscoli stabilizzatori cervicali e di auto-allungamento che possono essere utili durante una fase acuta di cervicalgia.

Se anche tu soffri o hai sofferto di questo disturbo, contattami per ulteriori informazioni o per unirti ai gruppi di pilates e rimanere attivo!

-muscolo-scheletrico

OGGI PARLIAMO DI...DOLORE CERVICALE (parte 1)"Ho male al collo perché mi è venuta la cervicale" --> SBAGLIATO! La cervic...
22/05/2023

OGGI PARLIAMO DI...DOLORE CERVICALE (parte 1)

"Ho male al collo perché mi è venuta la cervicale" --> SBAGLIATO!
La cervicale è una delle suddivisioni della colonna vertebrale che coinvolge le prime 7 vertebre; pertanto quando si manifestano sintomi dolorosi al collo, è preferibile parlare di "dolore cervicale".

Epidemiologia --> un recente studio ha dimostrato che il 40% della popolazione adulta soffre di problemi cervicali nell'arco di un anno e il 20-50% manifesta sintomi a livello degli arti superiori per problematiche cervicali nel corso della vita.

Cause di dolore --> spesso la causa dei sintomi, non è la cervicale in sé, ma un'alterata attività di tutti i sistemi con cui è strettamente interconnessa: la prima costa, il rachide dorsale, l'articolazione temporo-mandibolare e quella scapolo-toracica.

Solo un'attenta valutazione del quadro clinico, correlata all'anamnesi del paziente, può indirizzare verso il corretto approccio terapeutico e portare alla risoluzione del problema in tempi brevi.

-muscolo-scheletrico -psico-sociali -mandibolare -toracica

09/05/2023

OGGI PARLIAMO DI...LOMBALGIA (parte 2)

Ad oggi, il concetto di guarigione dal mal di schiena con riposo e riduzione del movimento è del tutto da abbandonarsi.

La ricerca scientifica ha dimostrato infatti, che in pazienti che soffrono di mal di schiena, il trattamento migliore consiste in un programma attivo e graduale di esercizi di controllo motorio, core stability e pilates.

Ecco un esempio di esercizi di allungamento e auto-mobilizzazione che possono essere utili durante una fase acuta di lombalgia.

Se anche tu soffri o hai sofferto di questo disturbo, contattami per ulteriori informazioni o per unirti ai gruppi di pilates e rimanere attivo!

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