Psicologa Katia Stoico

Psicologa Katia Stoico Psicologa Clinica e Psicogerontologa, esperta in consulenza sistemico-relazionale, Mindful Eating e Mindfulness.

Studio a Cologno Monzese (via Piemonte 19) e Bellinzago Lombardo (via Lupicaccia 15/4)

Sempre più sono gli autori che hanno parlato di Alzheimer nelle loro canzoni🧠🎶Dopo l’ultima canzone di Cristicchi, volev...
06/05/2025

Sempre più sono gli autori che hanno parlato di Alzheimer nelle loro canzoni🧠🎶

Dopo l’ultima canzone di Cristicchi, volevo ricordare un brano dei Pinguini Tattici Nucleari del 2022
dal titolo Ricordi.

Lo stesso titolo è in realtà un richiamo a qualcosa che non può più essere condiviso a causa della
malattia, appunto i ricordi, o almeno va rinnovato giorno dopo giorno.

Dice il frontman Riccardo Zanotti:
«Ricordi è una canzone a più strati. A un primo ascolto può sembrare una semplice canzone
d’amore, ma in realtà è una storia di speranza e sofferenza. Talvolta i ricordi sono l’unica cosa a
cui ci si può aggrappare per vivere una parvenza di normalità, anche in un rapporto di coppia. Una
storia d’amore è per definizione storia condivisa, storia d’insieme, e i ricordi sono i mattoni con cui
questa si costruisce. È solo nella memoria di momenti belli che il peso di un futuro incerto può
trovare sostegno e sollievo. [...] Nella canzone una coppia si trova a ripercorrere i propri istanti
migliori, insieme ai più difficili e ai più divertenti. Versano in una situazione di grande sconforto: a
causa di una malattia neurodegenerativa lei sta progressivamente perdendo pezzi di sé. Qualche
ricordo è frammentato, qualcuno è sbiadito, ma tutti tornano in qualche modo vivi nel momento in
cui lui glieli rievoca con piccoli, semplici e dolci gesti quotidiani.»

Probabilmente non sai che con TECNICHE DI MINDFUL EATING🥦 e STRUMENTI DI GESTIONE EMOTIVA🧠, puoi avere un metodo semplic...
28/03/2025

Probabilmente non sai che con TECNICHE DI MINDFUL EATING🥦 e STRUMENTI DI GESTIONE EMOTIVA🧠, puoi avere un metodo semplice da applicare, che può portarti, anche in pochissimi incontri, a superare l'ansia legata al cibo e a interrompere i pensieri negativi.

Questi strumenti ti aiuteranno a recuperare la serenità, la gioia di vivere e la capacità di respirare di nuovo a pieni polmoni.

Ecco i risultati che puoi aspettarti grazie ad un percorso di Mindful Eating:

● Imparare a riconoscere le emozioni e le sue manifestazioni sul corpo per controllare l’impulso alle abbuffate.
● Aumentare la consapevolezza del proprio approccio al cibo per bloccare gli automatismi.
● Avere un approccio più sereno e consapevole con il cibo per spezzare le catene delle costrizioni che non hanno portato a niente finora.
● Imparare a riconoscere i propri segnali di fame e sazietà.
● Imparare a riconoscere i propri punti di forza e sfruttarli per cambiare la situazione.
● Recuperare un rapporto sereno con il cibo e il proprio corpo per far si che il mangiare sregolatamente non sia un’abitudine.

Per maggiori informazioni contattami!

Affrontare le CRISI: quando rivolgersi a uno psicologo🧠✍La vita è piena di sfide e, a volte, queste possono trasformarsi...
21/03/2025

Affrontare le CRISI: quando rivolgersi a uno psicologo🧠✍

La vita è piena di sfide e, a volte, queste possono trasformarsi in vere e proprie crisi. È importante sapere che non siamo soli e che chiedere aiuto è un passo fondamentale verso il benessere. Ecco alcune situazioni comuni in cui un supporto psicologico può fare la differenza:

- STRESS E ANSIA: La pressione quotidiana, sia essa lavorativa o personale, può portare a livelli di stress insostenibili. Se l'ansia interferisce con le tue attività quotidiane, è il momento di parlarne.

- DEPRESSIONE: Sentirsi tristi, apatici o privi di energia per periodi prolungati può essere un segnale di depressione. Uno psicologo può aiutarti a esplorare queste emozioni e trovare strategie per affrontarle.

- CAMBIAMENTI DI VITA: Eventi come la perdita di una persona cara, un divorzio o un cambiamento di lavoro possono generare un forte senso di smarrimento. Un professionista può offrirti supporto durante questi periodi di transizione.

- PROBLEMI RELAZIONALI: Conflitti in famiglia o nelle relazioni personali possono essere fonte di grande stress. La terapia può aiutarti a migliorare la comunicazione e a risolvere le tensioni.

- TRAUMI E ABUSI: Esperienze traumatiche possono avere un impatto duraturo sulla nostra vita. Rivolgersi a uno psicologo è un passo importante per affrontare e superare il dolore.

- BASSA AUTOSTIMA: Se ti senti insicuro o hai difficoltà a riconoscere il tuo valore, la terapia può supportarti nel costruire una maggiore autostima e fiducia in te stesso.

Ricorda, chiedere aiuto è un segno di forza, non di debolezza. Se ti riconosci in una di queste situazioni, non esitare a contattarmi (katia.stoico@tiscali.it, 347 1086540).
La tua salute mentale è fondamentale e merita attenzione.

La Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla è dedicata all'anoressia, alla bulimia, al binge eating e agli altri disturbi...
15/03/2025

La Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla è dedicata all'anoressia, alla bulimia, al binge eating e agli altri disturbi dell'alimentazione.
Il simbolo del Fiocchetto Lilla ha origine in America e rappresenta da più di 30 anni la lotta contro i Disturbi del Comportamento Alimentare.
In Italia l'iniziativa parte da un padre che ha perso la figlia Giulia a soli 17 anni per bulimia e ricorre il 15 marzo, proprio nel giorno della sua scomparsa.

12/03/2025

Il wandering: il vagabondaggio afinalisico del malato di Alzheimer🧠☁

Cos’è l’agnosia?🧠☁E’ uno dei disturbi della percezione tipico nella malattia di Alzheimer, ossia il mancatoriconosciment...
07/03/2025

Cos’è l’agnosia?🧠☁

E’ uno dei disturbi della percezione tipico nella malattia di Alzheimer, ossia il mancato
riconoscimento di oggetti, persone, suoni, forme. Il soggetto, quindi, ad un certo punto della
malattia non riconosce più ad esempio certi oggetti, con il rischio di utilizzarli nella maniera
sbagliata (farsi male con le forbici, portare il coltello alla bocca anziché la forchetta).

E’ difficile da metabolizzare il non riconoscimento di chi siamo. Alle volte i familiari mi hanno
riportato di essere stati scambiati per un infermiere, più spesso però i malati modificano i ruoli dei
propri cari: il figlio diventa il papà, la moglie la sorella o la mamma….
Il soggetto potrebbe arrivare anche a non riconoscere la persona di famiglia e, considerandola
un’estranea, potrebbe vivere una sensazione di disagio o addirittura di paura e allontanarla o dirle
di andare via dalla sua casa!
In taluni casi il malato può non associare il ruolo di moglie alla persona che ha accanto, ma
riconoscerla in alcune vecchie fotografie, come se la memoria si fosse fermata a quell’epoca in cui
la moglie era giovane.

Quando i familiari mi comunicano il grande dispiacere provato in queste situazioni, mi sento però
sempre di riportare la loro attenzione alla percezione di familiarità e di legame emotivo che
permane nel malato. Salvo rare situazioni, il soggetto, pur non sapendo che chi si trova davanti è
la moglie oppure il figlio, sa benissimo che il legame con quella persona è stretto e che l’affetto è
indipendente dall’associazione convenzionale dei ruoli. In fondo, se ci pensiamo, associare ad una
persona cui vogliamo bene l’etichetta di marito è pura convenzione, è l’amore che ci lega a lui la
cosa più importante…

Quando le parole non hanno più lo stesso significato che avevano prima, a causa della malattia,
rimane l’affetto e l’emozione di avere accanto a sé qualcuno che ci trasmette fiducia e amore.
Il consiglio quindi è quello di non correggere il malato o insistere affinchè ricordi chi siamo per lui,
ma accettare che siamo diventati qualcun altro, nella consapevolezza che il cuore del sentimento
permane, per sempre!

04/03/2025

Come riconoscere la sofferenza fisica in un malato di Alzheimer?🧓🧠

Una vacanza può aiutare una persona affetta da Alzheimer? Non è detto...🧓🌴E’ risaputo che ogni nuovo ambiente può essere...
28/02/2025

Una vacanza può aiutare una persona affetta da Alzheimer? Non è detto...🧓🌴

E’ risaputo che ogni nuovo ambiente può essere per il malato di Alzheimer fonte di ansia,
agitazione, disorientamento, confusione, in quanto la sua capacità di interpretare nuovi elementi è
compromessa. Non comprende dove si trova, non ha elementi familiari, non può memorizzare le
nuove informazioni.

Non c’è una risposta valida per tutti i casi; generalmente l’interruzione della solita routine manda il
malato in agitazione. Situazione che può verificarsi anche se il luogo di villeggiatura è quello di
sempre.

Ci sono casi però in cui lo spostamento non crea nessun disagio e allora perché privare sè stessi
ed il proprio caro di un periodo di benessere al mare o in montagna! Per tale motivo il mio consiglio
è di testare la possibilità di una vacanza provando prima con brevi spostamenti e vedere che
impatto ha sul malato, anche se è vero che è nel corso dei giorni che la sua agitazione diminuisce.

E’ comunque fondamentale che i familiari abbiano consapevolezza della necessità,
eventualmente, di dover ritornare a casa se l’irrequietezza non rientrasse e la vacanza rischiasse
di trasformarsi in un incubo.

Certamente la reazione del malato è anche legata allo sviluppo della malattia, alla fase e ai disturbi
comportamentali di cui egli soffre: se è un soggetto che non patisce i cambiamenti, che non è
tendenzialmente irrequieto, che ama girare, può essere che la vacanza sia un momento di
benessere anche per lui; al contrario, se egli si agita per ogni minimo cambiamento dei suoi ritmi
occorre valutare con attenzione.

Altra cosa è invece la necessità di vacanza del caregiver, che avrebbe bisogno di momenti di
stacco completi. In questo caso il mio suggerimento è, quando è meglio che il malato rimanga
nella sua casa, nel suo ambiente con le sue abitudini, organizzare con qualche sostituto (parente o
assistente) e permettere al caregiver di fare qualche giorno di vacanza in completo relax, senza
incombenze, per rigenerarsi e godere di tranquillità e riposo.

25/02/2025

Come porre una domanda a un malato di Alzheimer👵❓

Diventare genitori dei nostri genitori... è ciò che accade quando un figlio è caregiver di un genitore con la malattia d...
19/02/2025

Diventare genitori dei nostri genitori... è ciò che accade quando un figlio è caregiver di un genitore con la malattia di Alzheimer.
In questi giorni ci ha colpito la canzone che Simone Cristicchi ha portato al Festival di Sanremo, che parla della madre, colpita da un'emorragia cerebrale, con conseguenze simili a quelle della malattia di Alzheimer. Le sue parole sono una bellissima poesia...

«Quando sarai piccola» di Simone Cristicchi:

«Quando sarai piccola ti aiuterò a capire chi sei, ti starò vicino come non ho fatto mai.
Rallenteremo il passo se camminerò veloce, parlerò al posto tuo se ti si ferma la voce.
Giocheremo a ricordare quanti figli hai, che sei nata il 20 marzo del '46.
Se ti chiederai il perché di quell'anello al dito ti dirò di mio padre ovvero tuo marito.
Ti insegnerò a stare in piedi da sola, a ritrovare la strada di casa.
Ti ripeterò il mio nome mille volte perché tanto te lo scorderai.
Eeee... è ancora un altro giorno insieme a te, per restituirti tutto quell'amore che mi hai dato e sorridere del tempo che non sembra mai passato.
Quando sarai piccola mi insegnerai davvero chi sono a capire che tuo figlio è diventato un uomo.
Quando ti prenderò in braccio e sembrerai leggera come una bambina sopra un'altalena.
Preparerò da mangiare per cena, io che so fare il caffè a malapena.
Ti ripeterò il tuo nome mille volte fino a quando lo ricorderai.

[...]

Per restituirti tutto, tutto il bene che mi hai dato.
E sconfiggere anche il tempo che per noi non è passato.
Ci sono cose che non puoi cancellare, ci sono abbracci che non devi sprecare.
Ci sono sguardi pieni di silenzio che non sai descrivere con le parole.
C'è quella rabbia di vederti cambiare e la fatica di doverlo accettare.
Ci sono pagine di vita, pezzi di memoria che non so dimenticare.

[...]

Per restituirti tutta questa vita che mi hai dato e sorridere del tempo e di come ci ha cambiato.
Quando sarai piccola ti stringerò talmente forte che non avrai paura nemmeno della morte
Tu mi darai la tua mano, io un bacio sulla fronte
Adesso è tardi, fai la brava».

16/02/2025

Il malato di Alzheimer fa più volte lo stesso errore? Ecco come devi comportarti👩🏼👴🏻

14/02/2025

I principali vissuti del familiare del malato di Alzheimer👩🏻👵🏻

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Via Piemonte 19
Cologno Monzese
20093

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