14/05/2016
Oggi mi permetto di fare qualche considerazione ( assolutamente personale) sul rapporto che c'è ( o dovrebbe sempre esserci) tra tecniche naturopatiche ed ETICA.
Uno dei concetti fondamentali che propone chi si occupa di " benessere" (ma dovrebbe valere anche per chi si occupa più specialisticamente di salute) è quello del " non nuocere" e questo dovrebbe comportare sempre una profonda onestà e chiarezza nel presentare questo tipo di pratiche.
La Naturopatia, che comprende diverse tecniche come la craniosacrale bioenergetica, la medicina tradizionale cinese, la floriterapia, il counseling, etc., viene spesso definita dalla medicina tradizionale, pseudoscienza o medicina alternativa.
In realtà, molto spesso e in presenza di un naturopata professionale ed eticamente corretto, la definizione più corretta sarebbe quella di medicina COMPLEMENTARE, intendendo un gruppo di pratiche che, affiancando un certo stile di vita e la medicina classica ( assolutamente senza escluderla a priori),dovrebbero consentire una migliore qualità della vita.
Come operatore craniosacrale quello che mi propongo al primo incontro con chi si rivolge a me, è una spiegazione semplice e molto chiara della tecnica mettendo in evidenza il fatto che il tecnico è un semplice FACILITATORE di ciò che il corpo trattato già sa fare. Dopo le sedute necessarie sarà quindi responsabilità del cliente,mettendo in pratica i consigli dell'operatore, creare il proprio quotidiano benessere.
Tutto ciò per sottolineare ancora una volta (se fosse necessario) che il naturopata non si propone come Guru o guaritore, ma come un mezzo, un tramite verso una migliore qualità di vita.