Discarica Martucci

Discarica Martucci Un'immensa discarica, l'origine di un disastro ambientale di cui ancora non si conosce l'entità.

Qualcuno vuol continuare a portarmi dentro rifiuti a tutti i costi?
14/04/2022

Qualcuno vuol continuare a portarmi dentro rifiuti a tutti i costi?

🚨 Qualcuno lo aveva già detto e provato!

⚠️ In contrada Martucci rifiuti sotterrati ovunque e gravi evidenze di inquinamento diffuse.
🔴 Ma Emiliano, Colonna, Lovascio e i loro subalterni pare che si accorgano solo oggi di questa tragica realtà.

⚠️ Probabilmente, non hanno mai letto una relazione peritale del 2015, prodotta dall'ing. Boeri, dal geologo Isolani e dall'ing. Martelloni. Un corposo documento di 560 pagine, dettagliatissimo, preciso e costato a noi contribuenti centinaia di migliaia di Euro.

🔴 C'è tutto in quella relazione: controlli, verifiche, analisi e prove complesse e costosissime, una marea di documentazione fotografica e, soprattutto, le evidenze inconfutabili dell'inquinamento.

⚠️ I periti conclusero senza dubbi: il percolato (liquido altamente inquinante che cola dai rifiuti) raggiunge (quindi inquina) la falda acquifera sotterranea.
Poi, attraverso i pozzi, i nostri agricoltori prelevano quell'acqua per irrigare i loro campi.

⚠️ Ma ancora, leggiamo in questi giorni, su testate giornalistiche e sulle pagine social di qualche amministratore, del ritrovamento di rifiuti fuori dal corpo discarica a seguito di ulteriori e costose indagini.
Cos'altro si aspettavano di trovare?

🔴 C'è da restare basiti leggendo queste notizie, non perché costituiscano una novità o aggiungano prove incredibili, ma perché queste sono solo ulteriori conferme, poiché un team di tecnici specializzati aveva già scritto e comprovato tutto, da molto tempo.

🔴 Non è necessario ricorrere a chiaroveggenti per conoscere lo stato dei luoghi a Martucci, ma è sufficiente aver semplicemente letto la relazione dell’ing. Boeri, che aveva redatto, oltre 6 anni fa, sullo stato del suolo delle aree interne ed esterne al comparto discariche, in occasione del famoso processo per disastro ambientale e su incarico del giudice Diella.

⚠️ A pagina 421 si legge: “Per quanto riguarda invece le aree di proprietà della Lombardi Ecologia gli scavi realizzati hanno riscontrato la presenza di rifiuti interrati nelle trincee contraddistinte con le sigle Scavo 3, Scavo 5 e Scavo 7”.

⚠️ A pagina 455 aggiunge: “La fase di indagine diretta in campo è consistita nella esecuzione delle trincee denominate T8Est, T9Est e T10Est. Le stesse hanno evidenziato una stratigrafia del sottosuolo sostanzialmente identica [omissis] hanno mostrato un profilo stratigrafico pressoché analogo, costituito, a partire dalla superficie, da:
- Un primo strato di terreno agrario, con spessore variabile tra 1,2 m e 1,5 m.
- Un secondo strato costituito da rifiuti, costituiti in prevalenza da materiale plastico di diversa natura (prevalentemente frammenti di sacchetti) e pezzame di tessuto frammisti a terreno, di spessore variabile tra 0,5 m e 2,2 m.
- Un ulteriore strato di terreno di riporto.
Tale circostanza consente di ipotizzare che tutto il rilevato oggetto di indagine, avente una estensione di circa 33.000 m2 e sul quale insiste un vigneto, presenti una stratigrafia analoga a quella rinvenuta nelle trincee realizzate.”

🔴 Sottolineiamo che 33.000 metri quadri equivalgono a 7 campi da calcio!

⚠️ Insomma, se avessero letto le carte, avrebbero già compreso che, scavando un po' qua e un po' là in contrada Martucci, è normale che emergano rifiuti da tutte le parti, anche da alcuni terreni che erano e sono ancora destinati all’agricoltura.

🚨 Pertanto fanno riflettere e destano sconcerto anche le dichiarazioni della Consigliera regionale Lucia Parchitelli, che si affretta a dire che sia stato un bene aver inserito la discarica Martucci nel Piano Rifiuti regionale perché adesso almeno si potrà intervenire nella bonifica (chissà quando).

⚠️ Non sanno, la Parchitelli e i tanti amministratori "distratti", che a dirlo ci avesse pensato anche l’ing. Boeri 6 anni fa, a conclusione della sua relazione nel capitolo 13.4.5 a pagina 525:

“Per rifiuti illecitamente interrati in aree interne ed esterne al comparto, vi è l’obbligo di rimozione a cura del soggetto responsabile di detti abbancamenti, oppure del proprietario delle aree, se diverso, laddove per questi vi sia l’elemento soggettivo del dolo o della colpa, caso in cui, come sancito da consolidata giurisprudenza, il proprietario o il possessore del terreno può essere ritenuto responsabile dell’abbandono o del deposito incontrollato di rifiuti sulla propria area. Di seguito è riportato, per completezza, l’art. 192 del D.Lgs. 152/06 che disciplina il divieto di abbandono, descrivendo gli obblighi in capo al soggetto responsabile, al proprietario delle aree ed al Sindaco.”

🔴 Adesso il Presidente Emiliano, i sindaci Colonna e Lovascio, la Parchitelli e l'Assessora Maraschio hanno scoperto l'acqua calda.
Hanno trovato quel che era già ampiamente accertato, ma spendendo ancora tanti soldi.
Hanno ritrovato quello che già qualcun altro aveva scoperto e ampiamente documentato nel 2015.

⁉️ Si daranno ora una mossa nel chiudere il sito di Martucci, nel dichiararlo ufficialmente contaminato e nell'avviare immediatamente le operazioni per la messa in sicurezza?

Biricchini i Sindaci, si interessano poco della Salute dei conversanesi e dei molesi!
07/03/2022

Biricchini i Sindaci, si interessano poco della Salute dei conversanesi e dei molesi!

🚨 Anche Fax Conversano e Mola Libera - Giornale indipendente hanno lanciato l'allarme!
➡️ Le prove dell’inquinamento sono sotto gli occhi di tutti, ma chi non vuole vedere non le vedrà mai!

⚠️ "Martucci: ignorate le prove dell’inquinamento. Perché?

⚠️ Due pozzi inquinati e chi avrebbe dovuto avviare le procedure per l’accertamento di sito potenzialmente inquinato non l’ha mai fatto. Che cosa stanno ancora aspettando?

🔴 Ecco la triste realtà smascherata dal ritrovamento di una relazione ARPA datata 18 novembre 2020."

🔴 Il Comitato STOP Martucci, ha deciso di renderla pubblica, affinché i cittadini sappiano:
"Ferro, Cloruri, Selenio riscontrati all’interno di due Pozzi di monitoraggio delle falde acquifere in Discarica Martucci e i Comuni di Conversano e di Mola di Bari hanno colpevolmente ignorato questo importante documento, anziché avviare, d’intesa con l’ARPA Puglia e la Città Metropolitana, le procedure per l’accertamento di sito potenzialmente contaminato (art 244 del Codice dell’Ambiente).

Cosa vuol dire questo?

➡️ Che le evidenze tecnico-giuridiche per l’esclusione della Discarica Martucci dal Piano Regionale dei Rifiuti c’erano, ma i Comuni di Conversano e di Mola, il primo competente territorialmente e il secondo capofila del Tavolo Tecnico Intercomunale, li hanno, colpevolmente, dimenticati in qualche cassetto, ignorati o non visti.

➡️ L’Ingegner Gravina, Direttore servizio territoriale di Bari Bat Arpa Puglia, dichiara: “Abbiamo notato che non è stato aperto un procedimento di 244 presso la Città metropolitana di Bari come sito inquinato, quindi ci sono degli elementi che portano all’inquinamento del sito, però burocraticamente non si è aperta la procedura che poi avrebbe portato a definire il sito inquinato”.

➡️ Se l’Assessora Maraschio, durante il Consiglio Regionale del 14/12/2021 ha accusato i Comuni in questione di inadempienza, il Comitato Stop Martucci porta alla luce la prova documentata che rende ancor più grave la loro responsabilità.

➡️ Responsabilità ed inadempienze inaccettabili perché le vittime sono i cittadini che mangiano i frutti dei campi contaminati dal percolato ed ignari, permettono ai propri figli di nuotare in un mare nel quale il percolato defluisce.

⚠️ Cittadini che lottano ogni giorno con patologie oncologiche sempre più drammaticamente frequenti.

➡️ E, proprio in nome di questi cittadini e dei loro figli, che il Comitato Stop Martucci oggi ha scelto di far diventare di pubblico dominio il Documento e, affinché chi non ha agito ora decida finalmente di farlo, ha scritto questa lettera."

Domani mattina, 13 ottobre, in Tribunale a Bari, giunge alla fase conclusiva il processo per decidere se a Martucci ci s...
12/10/2017

Domani mattina, 13 ottobre, in Tribunale a Bari, giunge alla fase conclusiva il processo per decidere se a Martucci ci sono gli elementi necessari per dichiarare il disastro ambientale . Tocca, infatti, al P.M. la replica finale, dopo lunghi mesi di udienze dibattimentali e, presumibilmente, ribadirà la richiesta di condanna per tutti gli imputati per il reato ascritto.

CONVERSANO - Domani mattina, 13 ottobre, in Tribunale a Bari, giunge alla fase conclusiva il processo per decidere se a Martucci ci sono gli elementi necessari per dichiarare il disastro ambientale . Tocca, infatti, al P. M. la replica finale, dopo lunghi mesi di udienze dibattimentali e,

24/03/2016

Io non volevo essere una DISCARICA, ero una grande conca di terreno fertilissimo fino agli anni '70.

Ora nessuno mi cura e nessuno mi pensa, nessuno vuol vedermi!

E ok, lo so che sono una discarica biricchina!Ma tutta sta gente in questi giorni mi sta scandagliando tutta!Mi stanno m...
01/11/2015

E ok, lo so che sono una discarica biricchina!

Ma tutta sta gente in questi giorni mi sta scandagliando tutta!
Mi stanno mettendo a n**o! Chissà cosa ne pensa papà Lombardi!

Io come discarica sono molto preoccupata sono 2 anni che sto qui sequestrata e abbandonata... ma qui in realtà entrano e...
16/09/2015

Io come discarica sono molto preoccupata sono 2 anni che sto qui sequestrata e abbandonata... ma qui in realtà entrano escono, succede di tutto, speriamo che non mi fanno accendere!

L’impianto è sotto sequestro, sparite le recinzioni. Lestingi: «C’è una p***a in funzione E non so a chi appartengano i camion presenti nella zona che lasciano le tracce»

Birbantelli gli inquirenti e Lestingi mi hanno indagata tutta, ovunque, anche nei posti più segreti! :-)MARTUCCI: GEO-LO...
08/09/2015

Birbantelli gli inquirenti e Lestingi mi hanno indagata tutta, ovunque, anche nei posti più segreti! :-)

MARTUCCI: GEO-LOCALIZZATO IL POZZO A DISPERSIONE

Articolo da: http://www.citta-nostra.it/2015/09/08/martucci-geo-localizzato-il-pozzo-a-dispersione/

"Si apprendono nuovi particolari relativi al sopralluogo condotto lo scorso giovedì 27 agosto presso la discarica Martucci, con la presenza del geologo del collegio peritale nominato dal Giudice per l’udienza preliminare (GUP) e i Carabinieri del NOE, accompagnati dal testimone di giustizia Domenico Lestingi.

Il sopralluogo è stato condotto nell’ambito dell’incidente probatorio richiesto dalla difesa delle parti, per le quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio (tra cui gli amministratori della Lombardi Ecologia e della società Progetto Gestione Bacino Bari 5).

Ricordiamo che la difesa aveva chiesto un incidente probatorio limitato alla vasca B della discarica di servizio soccorso, ma il GUP dott. Antonio Diella aveva accolto la richiesta dell’avv. Chiusolo, legale dei Comuni di Mola e Conversano, per estendere tale procedura giudiziaria all’intero perimetro della discarica, nonché di poter disporre, in fase peritale, dell’ausilio di Domenico Lestingi in qualità di persona informata sui fatti.

L’approfondito sopralluogo, durato dalle prime ore del mattino fino alle 15:00, ha consentito a Domenico Lestingi di segnalare al perito, direttamente “sul campo”, quanto l’ex dipendente della Lombardi aveva già deposto a suo tempo dinanzi ai Carabinieri del NOE.

In sostanza, Lestingi ha condotto il perito e i NOE intervenuti al sopralluogo direttamente nei punti (che, nell’occasione, sarebbero stati geo-localizzati) in cui si troverebbero:
- Un pozzo a dispersione nel sottosuolo (del quale Città Nostra ha parlato fin dagli inizi delle prime deposizioni di Lestingi): tale pozzo si trova tra il lotto 1 e il lotto 3 e, purtroppo, sarebbe ancora in grado di veicolare il percolato nel sottosuolo a causa della roccia fessurata sulla quale poggerebbe il fondo.
- Un pozzo “tombato” in superficie, presso il lotto 2: in ogni caso, il percolato ristagnerebbe al di sotto del pozzo, potendo con ciò provocare la dispersione verso la falda.
- Un pozzo sopraelevato di 3 metri sul livello della discarica: la sopraelevazione sarebbe stata effettuata, secondo Lestingi, per impedire alle pompe di aspirare il percolato e, quindi, per non avviarlo allo smaltimento ma per facilitarne la dispersione del sottosuolo.

Inoltre, Lestingi avrebbe condotto il perito e i NOE nei punti, all’interno del perimetro della discarica, nei quali si troverebbero:
- rifiuti provenienti dai mercati ittici al tempo dell’ultima epidemia di colera;
fanghi industriali provenienti da aziende di lavorazione;
- ceneri derivanti dalla combustione di farmaci che sarebbero stati a più riprese bruciati presso la discarica;
- “grigliato”, ovvero fanghi quale residuo della depurazione delle acque di fogna;
amianto macinato (quale residuo della frantumazione dei manufatti di amianto portati in discarica).

Entro il 26 settembre il collegio peritale consegnerà la perizia al Giudice per l’udienza preliminare, comprensiva delle analisi delle acque di falda (ancora in corso), mentre il 9 ottobre riprenderanno le udienze per acquisire le risultanze dell’incidente probatorio e decidere il rinvio a giudizio delle persone inquisite per numerose ipotesi di reato, tra cui il disastro ambientale."

MARTUCCI: GEO-LOCALIZZATO IL POZZO A DISPERSIONE

Articolo da: http://www.citta-nostra.it/2015/09/08/martucci-geo-localizzato-il-pozzo-a-dispersione/

"Si apprendono nuovi particolari relativi al sopralluogo condotto lo scorso giovedì 27 agosto presso la discarica Martucci, con la presenza del geologo del collegio peritale nominato dal Giudice per l’udienza preliminare (GUP) e i Carabinieri del NOE, accompagnati dal testimone di giustizia Domenico Lestingi.

Il sopralluogo è stato condotto nell’ambito dell’incidente probatorio richiesto dalla difesa delle parti, per le quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio (tra cui gli amministratori della Lombardi Ecologia e della società Progetto Gestione Bacino Bari 5).

Ricordiamo che la difesa aveva chiesto un incidente probatorio limitato alla vasca B della discarica di servizio soccorso, ma il GUP dott. Antonio Diella aveva accolto la richiesta dell’avv. Chiusolo, legale dei Comuni di Mola e Conversano, per estendere tale procedura giudiziaria all’intero perimetro della discarica, nonché di poter disporre, in fase peritale, dell’ausilio di Domenico Lestingi in qualità di persona informata sui fatti.

L’approfondito sopralluogo, durato dalle prime ore del mattino fino alle 15:00, ha consentito a Domenico Lestingi di segnalare al perito, direttamente “sul campo”, quanto l’ex dipendente della Lombardi aveva già deposto a suo tempo dinanzi ai Carabinieri del NOE.

In sostanza, Lestingi ha condotto il perito e i NOE intervenuti al sopralluogo direttamente nei punti (che, nell’occasione, sarebbero stati geo-localizzati) in cui si troverebbero:
- Un pozzo a dispersione nel sottosuolo (del quale Città Nostra ha parlato fin dagli inizi delle prime deposizioni di Lestingi): tale pozzo si trova tra il lotto 1 e il lotto 3 e, purtroppo, sarebbe ancora in grado di veicolare il percolato nel sottosuolo a causa della roccia fessurata sulla quale poggerebbe il fondo.
- Un pozzo “tombato” in superficie, presso il lotto 2: in ogni caso, il percolato ristagnerebbe al di sotto del pozzo, potendo con ciò provocare la dispersione verso la falda.
- Un pozzo sopraelevato di 3 metri sul livello della discarica: la sopraelevazione sarebbe stata effettuata, secondo Lestingi, per impedire alle pompe di aspirare il percolato e, quindi, per non avviarlo allo smaltimento ma per facilitarne la dispersione del sottosuolo.

Inoltre, Lestingi avrebbe condotto il perito e i NOE nei punti, all’interno del perimetro della discarica, nei quali si troverebbero:
- rifiuti provenienti dai mercati ittici al tempo dell’ultima epidemia di colera;
fanghi industriali provenienti da aziende di lavorazione;
- ceneri derivanti dalla combustione di farmaci che sarebbero stati a più riprese bruciati presso la discarica;
- “grigliato”, ovvero fanghi quale residuo della depurazione delle acque di fogna;
amianto macinato (quale residuo della frantumazione dei manufatti di amianto portati in discarica).

Entro il 26 settembre il collegio peritale consegnerà la perizia al Giudice per l’udienza preliminare, comprensiva delle analisi delle acque di falda (ancora in corso), mentre il 9 ottobre riprenderanno le udienze per acquisire le risultanze dell’incidente probatorio e decidere il rinvio a giudizio delle persone inquisite per numerose ipotesi di reato, tra cui il disastro ambientale."

Quel biricchino di Domenico Lestingi mi conosce molto bene, quante belle sorprese farà trovare ai giudici quando verrann...
21/07/2015

Quel biricchino di Domenico Lestingi mi conosce molto bene, quante belle sorprese farà trovare ai giudici quando verranno a farmi visita...

"Svolta nel procedimento riguardante la discarica Martucci, a Conversano: Domenico Lestingi potrebbe entrare nella discarica. Lui, al pari di altri testimoni, qualora i consulenti tecnici d’ufficio dovessero ritenerlo utile o necessario, potrà indicherà in maniera esatta le zone nelle quali si dovrà scavare per i carotaggi, le posizioni dei pozzi a dispersione e quanto altro utile allo svolgimento delle indagini. Poi si tornerà in aula il prossimo 9 ottobre.

La lunga vicenda giudiziaria inizia nel marzo del 2012 quando Lestingi, per 25 anni dipendente della Lombardi Ecologia (verrà licenziato nel maggio dello stesso anno), decide di recarsi dai Carabinieri. Dice di sapere alcuni dettagli sconvolgenti relativi alla discarica Martucci, a Conversano. Dice di sapere dove sono stati fatti sparire i rifiuti illeciti, dice che tra questi ci sarebbero dei pericolosi fanghi industriali, e di essere pronto a indicare dove bisogna scavare.

La Procura indaga, analizza i terreni e ne ordina il sequestro. Lestingi nel frattempo ci porta all’esterno della zona est della discarica e ci fa vedere come percolato e biogas siano completamente fuori controllo. Il tribunale di Bari muove accuse nei confronti di 11 indagati, della Progetto Gestione Bacino Bari 5 e della Lombardi Ecologia e solo per i comuni di Mola e Conversano viene richiesto un risarcimento di 100 milioni di euro. Insorgono anche gli ambientalisti.

Il processo va avanti per verificare se le falde acquifere poste sotto sequestro siano effettivamente inquinate come sostengono il pubblico ministero, le associazioni ambientaliste e le amministrazioni coinvolte, oppure siano ancora intatte, come ritengono gli imputati. Nel frattempo la discarica continua a colare da tutte le parti. Il 29 giugno del 2015 l’avvocato Massimo Chiusolo, difensore dei comuni di Mola e Conversano, chiede davanti al Gup l’ammissione di Lestingi come teste di accusa. Lui, che pur sapendo tutti i segreti di quei terreni, non poteva metterci più piede.

Oggi, 17 luglio 2015, la svolta di cui parlavamo in apertura. A Bitonto, sede della fase dibattimentale del processo, i giudici decidono che i CTU potranno usufruire della consulenza dei testimoni. Quindi, eventualmente, anche di quella di Domenico Lestingi, come chiesto nella precedenza udienza dall’avvocato Chiusolo. Entusiasta il presidente dell’associazione “Chiudiamo la discarica Martucci”, Vittorio Farella. «I giudici hanno accettato tutte le nostre richieste – commenta – la sensazione è quella che finalmente si possa far luce su questa annosa vicenda. Questa mattina eravamo l’unica associazione presente a Bitonto. Abbiamo alzato qualche cartellone di soddisfazione ma anche qualcuno di protesta per i ritardi accumulati e la gestione dell’intera faccenda. Siamo felici per la risposta delle istituzioni. Erano presenti anche i sindaci di Mola e Conversano e l’assessore all’Ambiente di Polignano. Un altro segnale del fatto che probabilmente abbiamo imboccato la strada giusta»."
http://bari.ilquotidianoitaliano.it/attualita/2015/07/news/conversano-lestingi-entrera-nella-discarica-martucci-al-via-nuovo-incidente-probatorio-85815.html/

Svolta nel procedimento riguardante la discarica Martucci, a Conversano: Domenico Lestingi potrà entrare nella discarica e di fatto affiancherà i consulenti tecnici d'ufficio.

I miei proprietari... i Lombardi... sono dei veri "biricchini" quante ne hanno combinate col mio prodotto principale il ...
29/06/2015

I miei proprietari... i Lombardi... sono dei veri "biricchini" quante ne hanno combinate col mio prodotto principale il Percolato Nero...


In località “Pozzo vivo”, a Convesano e “Torre di Peppe”, a Mola di Bari, potrebbe essere stato scaricato percolato direttamente nella falda acquifera. È l’ultima, inedita, rivelazione di Domenico Lestingi, ex dipendente della Lombardi Ecologia che ormai da tempo ha trovato il coraggio di denunciare quanto fatto negli anni per conto dell’azienda triggianese e ciò di cui è stato testimone oculare.
Con Lestingi eravamo già stati a Triggiano, Palo del Colle, Acquaviva, Mola di Bari e poi più volte a Convesano. Oggi torniamo al 1992 e partiamo proprio da Conversano. In località “Pozzo vivo” c’è una cava di proprietà dei Lombardi. Ce l’hanno confermato anche alcuni agricoltori stanchi di vedere quel posto trasformato in una discarica a cielo aperto, proprio a due passi dai loro terreni. Lestingi, abile escavatorista, viene incaricato di preparare il terreno, spianare e costruire le rampe di accesso. In linea d’aria siamo a circa due chilometri dall’ormai purtroppo celeberrima discarica Martucci.
L’ex dipedente esegue e giura di aver visto trivellare il suolo. Ciò che non sa con certezza è se il percolato sia stato o meno scaricato in quei buchi profondissimi. C’è, però, un particolare che fa molto riflettere. “In quel periodo – racconta Lestingi – di sicuro i camion da 50 tonnellate carichi di percolato uscivano dalla discarica Martucci e dopo circa mezzora rientravano vuoti. Per andare a scaricare regolarmente il percolato negli impianti di Pisticci o Canosa ci sarebbero volute almeno tre ore a viaggio”. Dov’è finito dunque il percolato di quei camion? Quella cava non è il luogo migliore. C’è troppa roccia e con le piogge probabilmente il percolato risaliva in superficie.
A quel punto a Lestingi viene dato un nuovo ordine. Individuano un nuovo terreno, alle spalle del cimitero di Mola di Bari, a poche decine di metri dal mare, in località “Torre di Peppe”. “Abbiamo costruito dei muri molto alti per evitare di far vedere ai dirimpettai cosa succedesse all’interno – racconta Lestingi - anche in questo caso il mio compito era la preparazione del campo prima che qualcun altro venisse a trivellare e scaricare percolato”.
Il luogo è cambiato nel corso di questi 23 anni, ma abbiamo avuto modo di verificare personalmente molto di ciò che ci ha raccontato l’ex dipendente della Lombardi Ecologia. Dopo i lavori preliminari, però, ci si accorge che la casa a ridosso del campo non è disabitata. Ci abita un certo Michel Di Santo, un anziano dalla lunga barba bianca. Cercano di convincerlo a vendere, ma l’uomo, forse perché si accorge che c’è qualcosa di storto, di tutta risposta colpisce violentemente al collo con il ma**co di un piccone il responsabile dell’azienda, un certo Saudella, mandato a convincere l’anziano.
La trattatva salta. Il dipendente è costretto a portare il collare per alcune settimane, ma l’aggressione non sarà mai denunciata pur essendoci diversi testimoni. In quello stesso periodo alla Lombardi viene assunto Francesco Di Santo, parente di Michel, messo a lavorare come guardiano. Neppure questo convince il proprietario a vendere la casa, che oggi si trova esattamente dov’era 23 anni fa, mentre tutto intorno la zona non è più la stessa. Non c’è più il muretto a secco che faceva da primo filtro per arrivare a quello più alto, alzato per tenere lontani gli occhi indiscreti. Ufficialmente, infatti, il piazzale sarebbe dovuto essere impiegato per stoccare materiale ingombrante e da riciclare.
Un’altra storia interessante per chi sta cercando di chiarire quanto e come la Lombardi Ecologia, ormai sull’orlo del fallimento, abbia violentato il territorio Barese e non solo quello. Sì, perché Domenico Lestingi rilancia: “Siamo solo a Mola, in provincia di Bari. Se ci spostassimo nel Salento… C’è ancora tanto da dire”.

ESCLUSIVO - Percolato buttato direttamente nella falda acquifera. Le ultime rivelazioni di Domenico Lestingi, ex dipendente Lombardi Ecologia, meriterebbero un approfondimento.

«Ho vissuto ventisei anni nel letame della discarica fino a restarne sepolto. Ecco, questa è stata la mia vita». Domenic...
28/01/2015

«Ho vissuto ventisei anni nel letame della discarica fino a restarne sepolto. Ecco, questa è stata la mia vita». Domenico ha una faccia buona e nonostante tutto sorride. Quando la moglie Angela lo definisce «un pazzo con gli occhi innocenti», lui annuisce «perché in fondo è così». Soltanto un pazzo poteva mettersi alla guida di un escavatore per dissotterrare platealmente alcuni quintali di rifiuti facendo finire sotto inchiesta undici persone, compresi i suoi datori di lavoro, e soltanto un ingenuo aggredito dalla disperazione poteva giocarsi il posto di lavoro rischiando di perdere anche la casa, la famiglia, gli amici. Domenico Lestingi nel 2012 fece scoppiare il caso della discarica di Conversano. Mostrando quanto era stato sotterrato in un paio di decenni divenne all’istante ex capocantiere, disoccupato ed eroe dell’ambientalismo.

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Succedeva tanti anni fa, sporcavano ovunque con quello schifo di liquido nero, il percolato, invece di portarlo via e sv...
05/12/2014

Succedeva tanti anni fa, sporcavano ovunque con quello schifo di liquido nero, il percolato, invece di portarlo via e svuotarmi da quel liquame orribile lo spargevano nei campi, lo buttavano nei pozzi, che modi!
Oggi il percolato va via discreto, lentamente, nella roccia...
Era qui da me tanti anni fa Vito Perrino e racconta cose giuste nel suo blog: http://ildelinquente.blogspot.it/2014/01/1996-la-denuncia-alle-istituzioni.html

Wau! Anche oggi si parla di me, come sono contenta, qualcuno vorrebbe insabbiare tutto e insabbiarmi! :-)Oggi 17 Settemb...
17/09/2014

Wau! Anche oggi si parla di me, come sono contenta, qualcuno vorrebbe insabbiare tutto e insabbiarmi! :-)

Oggi 17 Settembre 2014:

- alle ore 17:30, presso la parrocchia della Chiesa Matrice in via Veneto a Mola, conferenza stampa dell'Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci” su dati di incidenza malattie tumorali nei Comuni di Conversano, Rutigliano, Polignano a Mare e Mola di Bari;

- alle ore 18.30, è convocata la Commissione intercomunale Mola di Bari – Conversano, presso la sala Consiliare del Comune di Mola, con il seguente argomento all’ordine del giorno: Procedimento Penale Discarica Martucci. Incidente probatorio.

Di seguito il testo della conferenza stampa dell'Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci”: "Dopo più di un anno e mezzo di attesa, dopo le grandi manifestazioni popolari a Mola il 24 maggio dello scorso anno, alla quale hanno partecipato migliaia di cittadini, e a Bari il 31 maggio dello stesso anno presso la sede della ASL, siamo finalmente in grado di poter divulgare i dati amministrativi relativi alle esenzioni ticket con codice 048 con un raffronto percentuale tra Regione Puglia, Provincia di Bari e Comuni di Conversano, Rutigliano, Polignano a Mare e Mola di Bari. Ciò che gli ambienti dei medici di base locali e alcuni specialisti avevano già preavvertito da tempo sembra prendere corpo in modo chiaro ed inequivocabile: esiste un problema che presenta aspetti molto preoccupanti di tasso di incidenza delle richieste di esenzione ticket per malattie neoplastiche ben superiore alla media della Provincia e della Regione, soprattutto nel Comune di Mola. Tali dati, nonostante tutti i limiti che ci si affanna ad enfatizzare per questo tipo di ricerca, sono talmente discostanti dalle medie regionali e provinciali da non ammettere, a nostro parere, repliche.
Illustreremo tale situazione da noi ricavata in una conferenza stampa presso la parrocchia della Chiesa Matrice in via Veneto (appena dopo l’imbocco da Piazza XX Settembre) MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE alle ORE 17.30 e daremo altresì conto della stato di avanzamento dei lavori della Commissione Tecnica Regionale e delle nostre rimostranze sulla lentezza delle indagini e sui relativi risultati per l’avvio del risanamento ambientale dell’area in contrada Martucci.
Mola, 16 settembre 2014"

Indirizzo

Contrada Martucci
Conversano
70014

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