Ines Di Bidino - Massaggi per il corpo Messaggi per l'anima

22/01/2024

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12/10/2022

HEATHER è una buona proposta per guarire il legame simbiotico, tanto quanto il processo, in cui il singolo sparisce quando la coppia si unisce. Punto, questo, in cui, RED CHESTNUT fornisce un certo aiuto facilitando la rottura con i legami invisibili che legano le persone e che le privano di gradi di libertà, in totale o parziale, mancanza di consapevolezza circa quello che stanno vivendo, mentre ROCK ROSE , contribuisce a liberarci dai sistemi di credenze (identità), consente di riscoprire il vero Essere quando la nostra vita sembra collassare.
Inoltre, CHICORY permette di guarire lo strappo che genera la lontananza della persona che si ama, mentre CENTAURY non solo permette di lasciare indietro schemi di legami di dipendenza che si ripetono, ma non permette a questa energia di rubarci la vita, di tenerci lontani o troppo vicini, non perché questa è la nostra intenzione, ma sotto l'influenza delle maree emotive che nascono da una situazione di carenza.
(Tratto da: Heather : Le relazioni simbiotiche e affrontare la chiusura di una relazione di Edoardo H. Grecco )
Il resto dell’articolo qui: https://www.fioriperlanima.com/heather-riflessioni.html
Foto di: Alexandr Ivanov da Pixabay

07/10/2022

LE PAROLE SONO FINESTRE SUL MONDO OPPURE MURI
Pensi mai a come le tue parole ricadranno sulla persona che le ascolta?
Ogni parola che diciamo può cambiare il suo stato d’animo.
Le tue parole possono far sorridere qualcuno o farlo piangere.
Possono elevare la sua giornata o inibirlo per anni.
Una donna un giorno mi ha detto che gli ci sono voluti decenni per superare un commento che il suo insegnante d'arte delle elementari le aveva fatto davanti alla classe.
L'insegnante aveva chiamato gli studenti uno per uno nell'aula per valutare i loro compiti artistici.
Quando ha chiesto a questa donna, allora bambina, di andare in prima fila, si era alzata in piedi orgogliosa. Era così felice del suo progetto. Dopotutto, era rimasta sveglia tutta la notte a lavorarci.
Il suo commento a lei e alla classe era stato: "Chiami questa arte?"
Quelle parole l'hanno perseguitata per anni. Solo quando aveva quarant'anni e cinque terapisti dopo, si è potuta fidare di nuovo del suo istinto artistico e ha ricominciato a dipingere.
Ora vende la sua arte in tutto il mondo.
Sono sicura che ti sei trovata in qualche aspetto di questa storia, o qualcosa del genere.
Ad esempio, hai riattaccato il telefono dopo una chiamata di un cliente che era molto infastidito.
Oppure hai reagito all'osservazione sarcastica di qualcuno con una tua osservazione sarcastica, solo per renderti conto in seguito che era meglio non dire nulla.
Esistono degli accorgimenti efficaci lungo il cammino che ti aiuteranno a gestire al meglio le parole.
Innanzitutto il SILENZIO.
Rimanere in silenzio, prenderti del tempo prima di parlare. Il silenzio è d'oro.
Quando pratichi il silenzio consapevolmente, aggiunge forza al tuo discorso e rinnova la tua energia per lavorare, giocare e goderti la vita più pienamente.
Quando mantieni il silenzio, diventi più ricettiva e hai una maggiore comprensione delle intenzioni e dei bisogni degli altri.
E nel mondo della promozione e della comunicazione, questa accresciuta sensibilità ci sta molto bene.
La meditazione o la contemplazione possono essere il tuo più grande alleato. Meditare o contemplare un oggetto o un paesaggio prima di iniziare la giornata può sintonizzarti con i tuoi pensieri e parole prima ancora di formularne o pronunciarne uno.
Quando mediti o contempli, sei meno incline a dire cose che non intendi dire o esprimere emozioni dissonanti.
Poi c’e’ il CIBO.
Ciò che esce dalla tua bocca ha un rapporto molto intimo con ciò che entra nella tua bocca.
Questo può risultare difficile da digerire (gioco di parole), ma scegliere le tue parole diventa più facile quando hai mangiato i cibi appropriati.
Hai notato come ti senti quando mangi determinati cibi?
Alcuni cibi ti stimolano ad alzarti e ballare, mentre altri ti fanno sentire così pesante che tutto ciò che desideri fare è rannicchiarti su un divano ed andare a dormire.
Cosa succede quando mangi troppo? O troppo poco?
Ricorda sempre che ogni boccone di cibo che metti nel tuo corpo ha un effetto su come agisci, pensi e senti.
Nel Programma Petals Elite ti insegniamo a non usare più quel tipo di linguaggio che aliena dalla vita e a comunicare con empatia per arrivare al cuore delle persone che ti leggono o ti ascoltano e che hanno bisogno del tuo prezioso aiuto.
Solo in questo modo potrai farti conoscere da altre anime affini e desiderose di lavorare con te, aumentando il flusso positivo del tuo lavoro a tanti livelli, economico compreso.
Sono aperte le selezioni per l’ultima classe del 2022, a questo link puoi fissare un colloquio introduttivo con me o il mio team e vedere se possiamo lavorare insieme:
https://calendly.com/naturopatia-australiana-real/petals
I posti sono limitati.
La tua vita e la tua attività professionale soffrono quando le tue parole non sono amorevoli.
Il pendolo oscilla da un estremo all'altro. Queste oscillazioni sottili ed insidiose tagliano la tua libertà, incidono ostacoli nei tuoi percorsi mentali e senza preavviso ti trascinano nelle profondità del comportamento inconscio.
Così perdi di vista i tuoi obiettivi e la tua vita arriva ad un arresto stridente.
Quindi, come puoi dominare i tuoi sensi? Come puoi trasformare la tua percezione ordinaria in una visione straordinaria e sfruttare al meglio questa grande occasione comunicativa?
Puoi stare all'erta e notare quando la tua vita funziona e quando no.
Puoi essere consapevole dei tuoi veri bisogni e dei bisogni degli altri.
E quando queste esigenze non vengono soddisfatte, puoi prenderti una pausa, aggiornare la tua risoluzione, rimodellare il tuo viaggio e poi.. continuare a muoverti!
Ogni parola che comunichi al mondo e’ un pezzo del puzzle mancante nel quadro complessivo dell’esistenza.
Questi pezzi del puzzle vibrano di te e sono in grado di creare il paradiso in terra.
Scegli di vibrare all’unisono con la tua anima che ti sussurra ogni giorno parole d’amore.
Al tuo linguaggio che doni dal cuore,
Sara

27/08/2022

💭 Ci hai mai pensato?
La società ti dice come puoi o non puoi soffrire.
Se sei hai un problema fisico: «mi spiace, posso aiutarti?»
Se hai un problema psichico: «sei un debole! Lo vuoi tu»
Eppure, in entrambi i casi, ci troviamo dinanzi a una persona che soffre. Perché la dimensione empatica di chi osserva sembra stravolta?

A sinistra ci sono i modi socialmente accettati. In questo caso, il dolore genera compassione, sostegno, aiuto e comprensione.

A destra ci sono i modi inaccettabili, dove il dolore ottiene solo giudizio, disapprovazione e colpevolizzazione. Nessun supporto o comprensione. Questo atteggiamento peggiora sensibilmente la condizione di chi soffre.

Le radici sociali dello stigma legato alla sofferenza psichica sono molto lontane, tuttavia c'è un aspetto psicologico da non sottovalutare.

Il genere umano ha necessità di «certezze pronte all'uso», facili da comprendere, che possano garantire una buona dose di prevedibilità.

È facile capire perché duole una parte del corpo, è molto più difficile cercare di comprendere il nesso «causa-effetto» di una sofferenza emotiva. Un nesso che nel 100% dei casi c'è ma sfugge, non è così palese e accessibile. Quando abbiamo dinanzi qualcosa di incompreso o sconosciuto, emerge un meccanismo di difesa ancestrale: l'ignoto è un misterioso mostro che va tenuto a distanza. Così l'uomo preferisce vivere con «l'illusione ragionevole» che, se c'è un disturbo psichico, in fondo è colpa, chi ne soffre non è abbastanza forte, è difettoso, così dev'essere punito e non curato. Ecco che l'uomo cerca di riadattare la realtà alle sue aspettative di certezza, solo perché non sa darsi una spiegazione.

In fondo, lo diceva anche Nietsche: «L’essere umano di fronte all’ignoto non va per il sottile allo scopo di rassicurarsi: spesso prende una cosa che sa essere falsa e la rende vera in quanto utile a tale scopo».

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01/06/2022