11/10/2025
"Si conobbero.
Lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s’era mai saputo.
E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre, mai s’era potuta riconoscere così. "
(Italo Calvino)
Ogni vero incontro è cosi, altrimenti non è un incontro.
Se arrivasse qualcuno nella tua vita all'improvviso e vi "dicesse la verità su di voi", solo passandovi accanto, a volte anche senza parole, a volte soltanto con degli sguardi, talvolta senza parlare: vi chiedo, voi, gli credereste?
Se qualcuno arrivasse da voi, e vi dicesse delle verità su di voi, sareste in grado di capirne la Verità, ed accettarla anche se fossa dura da accettare?
C'è da dire che è molto più semplice comprendere da fuori le cose, di quando ci siamo dentro fino al collo.
Ma accettare la Verità - una verità che magari non riusciamo a vedere - questo è veramente difficile talvolta da digerire. Ammettere che qualcuno abbia più ragione di noi. Lasciare che quel suggerimento ci entri dentro e ci cambi profondamente. Che ci porti una grande riflessione sulla nostra vita, sui nostri giorni, su come viviamo.
Forse si tratta semplicemente di un dono, quando capita, per cui ringraziare.
Ci sono molte cose "che non si vedono", ma che esistono. E sono decisamente le cose più importanti che esistano. I nodi veri, gli intrighi e "gli strighi" di tutte le situazioni, si trovano là, nella parte che non si vede con gli occhi. Più ne fai esercizio - quantomeno di "guardare" - più inizierai a "vedere" quel che non si vede.
Vedere quello che non si vede, è solo per cuori e anime forti, solo per chi cerca la Verità delle cose. Per tutti gli altri, già è qualcosa riuscire ad usare bene gli occhi.
Dott.ssa Maria Canade'
Psicologa Psicoterapeuta