07/09/2022
Ogni mattina, quando apro le finestre, osservo i miei cactus: qualche volta è un'occhiata veloce perché la cucina è già invasa da strilla e richiami, altre volte più a lungo in quanto la pace mattutina è ancora intatta e il sole occhieggia ancora sonnacchioso al di là del muro. Il distacco durante le vacanze è stato per loro un brutto colpo, che si è riversato su di me al rientro : buona parte del fusto completamente marrone e le punte svuotate e rinsecchite! Pensavo proprio che non ce l'avrebbero fatta, ciò nonostante ho ripreso a curarli e innaffiarli regolarmente (che le piante abbiano un potere terapeutico è per me assolutamente vero!). E così la scoperta di un nuovo germoglio, proprio laddove parte sana e corrotta si incontrano è stata per me una sorpresa e una gioia inaspettata!
La parte logopedica di me si è accesa subito dopo: ho pensato al professor Greenspan e all'immagine di the learning tree, che in un convegno mi ha folgorato. Al di là dell'albero con il suo fusto e i suoi rami frutto delle sue radici, per la prima volta vedevo evidenziate le "nurturing interactions", l'equivalente dell'humus del terreno, dell'acqua e delle sostanze nutritive senza le quali nemmeno una quercia può diventare una quercia! Il ruolo di terapisti e genitori mi sembra tutto qui: nell'annaffiare il terreno senza farlo marcire, nel dargli le sostanze di cui ha bisogno senza soffocarlo, nell' esporlo al sole senza farlo bruciare, per scoprire, anche quando tutto sembra perduto, un nuovo piccolo, ma vigoroso germoglio!
Buon inizio!