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SECONDO UN RECENTE STUDIO IL CERVELLO DEGLI CHEF AVREBBE CARATTERISTICHE SPECIALI Secondo una ricerca dell'Istituto di b...
31/05/2018

SECONDO UN RECENTE STUDIO IL CERVELLO DEGLI CHEF AVREBBE CARATTERISTICHE SPECIALI
Secondo una ricerca dell'Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Catanzaro gli chef avrebbero un cervelletto più sviluppato rispetto a chi svolge lavori simili e paragonabile a quello di scacchisti, musicisti o sportivi. Dagli esami a cui sono stati sottoposti alcuni chef è infatti emerso che il cervelletto, ovvero quella parte che controlla la coordinazione motoria e programmazione cognitiva dei movimenti, aveva un volume legato al numero di persone da gestire in cucina e all'abilità nello svolgere gesti complessi: più colleghi lo chef doveva coordinare più sarebbe risultato veloce nel programmare le azioni da compiere nel tempo e più sarebbe aumentato il volume del cervelletto. L'allenamento dunque produrrebbe modifiche a lungo termine sia a livello di comportamento che organico.
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SPRECO ALIMENTARE: IL MINISTERO DIRAMA DELLE LINEE DI INDIRIZZO La Riduzione dello spreco alimentare, dalla catena di pr...
30/05/2018

SPRECO ALIMENTARE: IL MINISTERO DIRAMA DELLE LINEE DI INDIRIZZO
La Riduzione dello spreco alimentare, dalla catena di produzione alla trasformazione industriale, sino alla fase di distribuzione e consumo, rappresenta una delle più importanti sfide di questo secolo, specie se rapportata alle criticità dell’attuale contesto socio-economico della popolazione ed alla concomitante necessità di implementare la solidarietà sociale e la sostenibilità ambientale. Si stima che nell'UE ogni anno sono sprecate, in tutte le fasi della catena alimentare, dalla produzione al consumo, circa 100 milioni di tonnellate di cibo, di cui il 14% è attribuito alla ristorazione collettiva. E' da queste considerazioni che il Ministero della Salute è partito per redarre e diramare le proprie "Linee di Indirizzo rivolte agli enti gestori di mense scolastiche, aziendali, ospedaliere, sociali e di comunità, al fine di prevenire e ridurre lo spreco connesso alla somministrazione degli alimenti". Moltissimi i consigli e suggerimenti contenuti nel documento. In ambito ospedaliero, ad esempio, risulta evidente l'importanza della condivisione dei processi operativi che, dall’approvvigionamento alla somministrazione del vitto, coinvolga, a vario titolo, sia il personale addetto al servizio di ristorazione che quello sanitario deputato alla gestione clinico-nutrizionale. Per quanto invece riguarda la ristorazione scolastica, si consiglia di formare gli insegnanti sul tema degli sprechi alimentari per renderli parte integrante ed attiva nel portare lo studente ad avere un comportamento corretto e propositivo anche durante il momento del pasto. Non solo, è importante attivare percorsi educativi e di sensibilizzazione sullo spreco alimentare e sui suoi impatti ambientali, economici e sociali, prevedendo il coinvolgimento anche delle famiglie. L’obiettivo è quello di promuovere la cultura e la consapevolezza sul fenomeno degli sprechi. In generale, si suggerisce di monitorare il processo di spreco, cercando di individuare le motivazioni che ne stanno alla base e puntando all'obiettivo di rendere il fruitore finale più soddisfatto possibile.
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PRODUZIONE DI LATTE: COME I ROBOT POSSONO COSTITUIRE UN GRANDE AIUTO Si è portati spesso a percepire che l’industrializz...
29/05/2018

PRODUZIONE DI LATTE: COME I ROBOT POSSONO COSTITUIRE UN GRANDE AIUTO
Si è portati spesso a percepire che l’industrializzazione in generale abbia portato radicali cambiamenti sociali ma che abbia danneggiato qualche aspetto della fase produttiva, vuoi per la qualità dei prodotti o vuoi per la percezione del consumatore. Ebbene, pare non sia il caso del latte, dove il robot di mungitura mostra di far bene a tutta la filiera.
Partiamo dal sistema zootecnico. Molti sanno che la mungitura è forse la fase più critica dell’intero processo di produzione del latte e dei suoi derivati. La manodopera scarseggia, l’uomo non gradisce lavorare ai ritmi delle bovine, abituate a farsi mungere almeno due volte al giorno, a distanza di 10-12 ore l’una dall’altra. Questo aspetto costringe i mungitori a due fasce di lavoro, tra le 14 e le 18 e tra le 4 e le 8 del mattino; per di più il lavoro è decisamente impegnativo, sotto tutti gli aspetti, dalla cura dell’animale all’ambiente in cui si pratica. il robot di mungitura sta dando una grossa mano, spesso solutiva della maggior parte di questi problemi.
https://www.one-health.it/i-consigli-di-oh/veterinaria/160-il-latte-come-i-robot-aiutano-produzione-animali-consumatori-e-tutto-il-sistema-zootecnico.html

PERCHE' NEI SUPERMERCATI FRUTTA E VERDURA SONO SPESSO POSTI ALL'INGRESSO? Si tratterebbe di uno stratagemma di marketing...
28/05/2018

PERCHE' NEI SUPERMERCATI FRUTTA E VERDURA SONO SPESSO POSTI ALL'INGRESSO?
Si tratterebbe di uno stratagemma di marketing per disporre positivamente i consumatori all'acquisto. Porre frutta e verdura all'ingresso del supermercato, infatti, metterebbe il consumatore subito di fronte ad un'immagine allegra, salutare e legata a un ambiente fresco, un po' come il mercato di paese. Anche gli altri reparti vengono disposti secondo un preciso ordine, che spesso coincide con la sequenza dei pasti della giornata: colazione, pranzo e cena, vini e dolci. Anche i cartelli delle offerte si trovano spesso scritti a mano per dare l'impressione di trovarsi in un ambiente amichevole e in un certo senso "casalingo".
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I BENEFICI DEL CIOCCOLATO SEMBRANO NON FINIRE MAI: AIUTEREBBE ANCHE A MIGLIORARE LA VISTADiffusamente noti sono ormai da...
27/05/2018

I BENEFICI DEL CIOCCOLATO SEMBRANO NON FINIRE MAI: AIUTEREBBE ANCHE A MIGLIORARE LA VISTA
Diffusamente noti sono ormai da tempo i benefici dell'assunzione di cioccolato fondente, ma secondo un recente studio pubblicato su Jama Ophthalmology potrebbe addirittura aiutare anche la vista. Il team di ricercatori, della texana University of the Incarnate Word, ha coinvolto 30 volontari, hanno assaggiato (in modo casuale) una barretta di cioccolato fondente al 70% oppure una di cioccolato al latte. A tutti era stato chiesto di evitare il consumo di latte e caffè il giorno dell’esperimento, in quanto questi alimenti possono interferire con gli effetti benefici dei cibi ad alto contenuto di flavanoli. A poco meno di due ore dall’ingestione delle barrette si è valutato se fosse sopravvenuto un miglioramento della vista dei volontari, ripetendo poi l’esperimento ad una distanza di almeno 72 ore, ma invertendo il tipo di cioccolato consumato dai due gruppi. E' stato così riscontrato un miglioramento dell'acutezza visiva, oltre che della sensibilità al contrasto.
Non è ancora certo quale sia la causa di questo fenomeno, tuttavia i ricercatori hanno ipotizzato che possa essere correlato alla circolazione sanguigna a livello cerebrale, che sotto l’effetto dei flavanoli potrebbe aumentare la quantità di ossigeno e nutrienti in alcune zone coinvolte nella percezione visiva.
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ACRILAMMIDE: ALCUNI CONSIGLI PER EVITARNE LA PRODUZIONE L’acrilammide è una sostanza chimica che si forma negli alimenti...
26/05/2018

ACRILAMMIDE: ALCUNI CONSIGLI PER EVITARNE LA PRODUZIONE
L’acrilammide è una sostanza chimica che si forma negli alimenti in seguito a processi di cottura ad alta temperatura, ovvero cottura al forno, alla griglia o frittura; è stata rilevata, infatti, in alimenti di base come pane e patate, prodotti di pasticceria, patatine fritte oltre in altri prodotti di uso quotidiano quali fette biscottate e caffè. Il processo chimico che porta alla formazione della sostanza è indicato come “reazione di Maillard” ed è la stessa reazione che rende i cibi abbrustoliti e più gustosi. Ad essere incriminati sono soprattutto i prodotti vegetali poco proteici, perché in quelli molto proteici (come i legumi) e nei prodotti di origine animale, in cui la reazione di Maillard comunque avviene, si formano prevalentemente altre molecole.
https://www.one-health.it/i-consigli-di-oh/veterinaria/159-acrilammide-evitiamola-grazie-ad-alcuni-accorgimenti.html

LA MELANZANA ERA CONSIDERATA UN FRUTTO MALSANO (DA CUI IL NOME) Importata nel nostro continente, la melanzana non godeva...
25/05/2018

LA MELANZANA ERA CONSIDERATA UN FRUTTO MALSANO (DA CUI IL NOME)
Importata nel nostro continente, la melanzana non godeva in origine di buona fama: gli arabi la chiamano al badinjian, ovvero “uovo del diavolo”. In Spagna addirittura si credeva che cibarsene potesse portare malattie come l'isteria, epilessia, tisi e cancro. Il nome stesso deriverebbe da mela insana, cioè frutto non sano. Da altri veniva invece considerata afrodisiaca, tanto che nella Clizia di Machiavelli viene definita "pomo d'amore". Delle melanzane sono riconosciute le proprietà depurative, l’alto contenuto di acqua e fibre e il basso indice glicemico. L’acido clorogenico e la nasunina, inoltre, sono in grado di agire contro i radicali liberi, combattendo l’invecchiamento e le malattie cardiovascolari.
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DORMIRE TROPPO ED ESSERE SEDENTARI POTREBBE QUADRUPLICARE IL RISCHIO DI MORTE PREMATURADa tempo è risaputo che adottare ...
24/05/2018

DORMIRE TROPPO ED ESSERE SEDENTARI POTREBBE QUADRUPLICARE IL RISCHIO DI MORTE PREMATURA
Da tempo è risaputo che adottare stili di vita scorretti (come fumare, assumere troppo alcol, essere sedentari) aumenterebbe il rischio di morte prematura, fino ad ora tuttavia queste cattive abitudini non erano mai state analizzate in rapporto tra di loro. E' quanto si è proposto uno studio australiano recentemente pubblicato sulla rivista Plos Medicine che ha utilizzato i dati degli oltre 230mila partecipanti al «45 and Up Study», la più grossa indagine mai messa in campo nel Paese per capire come cambia, invecchiando, la salute della popolazione. Ne è emerso ad esempio che dormire per più di nove ore per notte, stare seduti oltre sette ore al giorno e fare meno di 150 minuti di attività fisica a settimana quadruplicherebbe il rischio di morte prematura. L'intento della ricerca era infatti comprendere quali associazioni di stili di vita sarebbero estremamente deleterie, almeno tanto quanto fumare o bere eccessivamente. Nell'analisi è stato presa in considerazione anche la tendenza a dormire troppo, una consuetudine non priva di effetti: stare per molto tempo a letto e allo stesso tempo evitare di fare esercizio fisico raddoppierebbe infatti il pericolo di morte prematura.
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OBESITA' INFANTILE: ALCUNE PROPOSTE DI SOLUZIONE DAL MONDO INDUSTRIALIZZATO L’obesità è un problema in tutto il mondo, s...
23/05/2018

OBESITA' INFANTILE: ALCUNE PROPOSTE DI SOLUZIONE DAL MONDO INDUSTRIALIZZATO
L’obesità è un problema in tutto il mondo, sia nei paesi cosiddetti ricchi che in quelli poveri. Nei primi una delle cause di questa malattia dismetabolica è spesso l’eccesso di offerta, in quelli dove la ricchezza scarseggia o neppure esiste il problema è legato alla massiccia richiesta del cosiddetto cibo spazzatura, ossia di quel cibo che meno rispetta severi o seri criteri di qualità ma punta sulla quantità di prodotto, a prezzo basso o bassissimo. È quello dell’obesità un problema molto serio di sanità pubblica. Lo è per le persone adulte, dove le malattie correlate o le disfunzioni organiche compromettono una vita autonoma; lo è ancora di più tra i giovani ed i piccoli dove, alle disfunzioni ed alle malattie, si aggiunge il costo dell’assistenza collegato all’ampiezza dell’arco della vita.
https://www.one-health.it/i-consigli-di-oh/veterinaria/158-obesita-infantile-il-mondo-industrializzato-inizia-seriamente-a-muoversi.html

KARKADE': IL FIORE CHE DISSETA NEI LUNGHI VIAGGI NEL DESERTO Il karcadè è una nota bevanda molto diffusa in Africa. Le p...
07/05/2018

KARKADE': IL FIORE CHE DISSETA NEI LUNGHI VIAGGI NEL DESERTO
Il karcadè è una nota bevanda molto diffusa in Africa. Le proprietà rinfrescanti derivano direttamente dal fiore dalla quale si ricava, che spesso viene masticato per attennuale il caldo e la sete nei lunghi viaggi nel deserto. La parola karkadè deriva infatti dal nome "karkadeb" con cui la pianta è chiamata nel dialetto Tacruri, in Etiopia. Nella nostra pen*sola venne importato solo a seguito dello scoppio della guerra in Etiopia, quando la Società delle Nazioni inflisse all’Italia alcune sanzioni economiche e il governo fascista organizzò il sabotaggio dei prodotti stranieri. Fu così che il tè, prodotto nelle colonie inglesi, venne sostituito con questa bevanda, pur accolta con scarso entusiasmo.
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ATTENZIONE ALLE QUANTITA' DI ALCOL CHE SI ASSUMONO: UN ECCESSO ACCORCEREBBE LA VITAUn eccesso di alcol accorcerebbe la v...
06/05/2018

ATTENZIONE ALLE QUANTITA' DI ALCOL CHE SI ASSUMONO: UN ECCESSO ACCORCEREBBE LA VITA
Un eccesso di alcol accorcerebbe la vita: 18 bicchieri a settimana ci farebbero vivere 4 anni in meno. E' quanto sostiene un importante studio pubblicato sulla rivista The Lancet, che ha per l'appunto tentato di quantificare il tempo in meno che l'assunzione di un eccesso di alcolici ci porterebbe a vivere. Questi i risultati: a chi consuma mediamente 200-350 spetterebbero uno/due anni di vita in meno, quattro-cinque anni per chi va oltre i 350 grammi settimanali. Gli effetti negativi inizierebbero a farsi sentire al superamento dei 100 grammi , ovvero cinque o sei bicchieri di vino di gradazione alcolica media. Una quantità ben al di sopra delle dosi massime consigliate nella maggior parte dei Paesi, tra cui l'Italia. Per la ricerca, il team di esperti ha analizzato 83 studi condotti in 19 paesi, per un totale di quasi 600mila dati di consumatori di alcol, nessuno dei quali soffriva già di malattie cardiovascolari. Secondo gli studiosi i limiti andrebbero quindi rivisti e abbassati.
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LE UOVA VANNO IN FRIGORIFERO? Una doverosa premessa. La conservazione in frigorifero contribuisce a mantenere più a lung...
04/05/2018

LE UOVA VANNO IN FRIGORIFERO?
Una doverosa premessa. La conservazione in frigorifero contribuisce a mantenere più a lungo il cibo: questa invenzione tecnologica, “americana” come molte altre del dopoguerra, ha permesso di consumare meno derrate. L’ordine di posizionamento nei vari settori, a seconda dell’alimento, ha un criterio preciso ed il frigorifero è costruito in maniera da aiutare il consumatore a trovare il pianale o l’angolo corretto dove posizionare carne, latte, latticini, formaggio, frutta e verdura. E le uova? C’è la mensola con l’alveare! Ma è corretto mettere le uova in frigorifero? Dovremmo dire: no!
https://www.one-health.it/i-consigli-di-oh/veterinaria/157-uova-in-frigorifero-si-o-no.html

Indirizzo

Cremona
26100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 18:00
Martedì 09:00 - 18:00
Mercoledì 09:00 - 18:00
Giovedì 09:00 - 18:00
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