06/11/2025
Cuore e cervello dialogano più di quanto immaginiamo.
Lo studio condotto dal nostro team – Francesco Riganello, Maria Daniela Cortese, Martina Vatrano, Lucia Francesca Lucca, in collaborazione con Andrea Soddu della Western University (Ontario, Canada) – e pubblicato su (Nature), mostra come l’interazione cuore–cervello, analizzata attraverso la variabilità della frequenza cardiaca (HRV), possa contribuire a prevedere l’evoluzione clinica dei pazienti con disturbi di coscienza.
Grazie all’impiego di algoritmi di machine learning (Support Vector Machine) applicati ai rapporti tra stimolazione del paziente e baseline, la ricerca ha raggiunto un’accuratezza fino al 97%, evidenziando il ruolo della risposta vagale e della complessità cardiaca come potenziali indicatori del recupero della coscienza.
🔬 Un passo importante verso una medicina sempre più personalizzata, predittiva e non invasiva.
🔗 Leggi l’articolo completo 👉🏻 https://doi.org/10.1038/s41598-025-18615-5