Dott.ssa Sabrina Rocchia Psicologa-Psicoterapeuta

Dott.ssa Sabrina Rocchia Psicologa-Psicoterapeuta Sono una libera professionista ad indirizzo sistemico-relazionale. Lavoro su Cuneo e Torino. Sono inoltre volontaria di Psicologi per i Popoli-Piemonte

15/03/2025
Buone Feste a tutti/e!! 💫
27/12/2024

Buone Feste a tutti/e!! 💫

12/10/2022
Importante da sapere!
11/10/2022

Importante da sapere!

Per chi soffre di un disturbo alimentare, commenti del genere possono attivare meccanismi disfunzionali e problematici.

Anche se pronunciate in totale buona fede, alcune frasi possono fare male.

Le parole possono essere un supporto o un danno: sta a noi farne un buon uso.

15/03/2022

Il 15 Marzo è la giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai Disturbi Alimentari.

L'informazione e la sensibilizzazione sono passi fondamentali per abbattere lo stigma, e giornate come questa hanno proprio questo scopo, per questo sono importantissime.

Se conosci una persona che soffre di un disturbo alimentare, prima di dare consigli o giudicare, ascolta e informati. La aiuterai. ♥️

Purtroppo ancora una volta la salute mentale non viene considerata abbastanza importante. Le conseguenze della pandemia ...
10/01/2022

Purtroppo ancora una volta la salute mentale non viene considerata abbastanza importante. Le conseguenze della pandemia le stiamo curando adesso 🤷🏻‍♀️🤦🏻‍♀️

Oggi ci sarà su piattaforma Meet un incontro informativo per le persone celiache. Parteciperò anch’io come consulente de...
27/10/2021

Oggi ci sarà su piattaforma Meet un incontro informativo per le persone celiache. Parteciperò anch’io come consulente dellAssociazione italiana celiachia Piemonte

25/08/2021

“La vita può essere capita solo all’indietro, ma va vissuta in avanti.”
Søren Kierkegaard

Condivido pienamente
17/08/2021

Condivido pienamente

LE DONNE DI KABUL E I VALORI DELL’UMANITÀ
Una dichiarazione del presidente CNOP David Lazzari

Esiste un esperimento di psicologia sociale che dimostra che la persona che si fa troppo gli affari suoi, che non pratica una certa dose di altruismo collaborativo, finisce per essere isolato dal gruppo. Nessuno vuole più avere a che fare con lui perché nessuno si fida più.
Siamo abituati a vedere l’ipocrisia dell’Occidente, che da secoli ammanta di valori la difesa dei propri interessi, in passato l’esportazione del cristianesimo e più recentemente della democrazia. I governi hanno sempre rivendicato, nei fatti, la necessità di muoversi con realismo, l’esigenza di trovare equilibrio tra i principi e la forza delle cose. Però a volte il realismo può diventare cinismo e la logica degli interessi grave miopia.
Senza entrare in questioni strettamente politiche le immagini che arrivano da Kabul provocano una sensazione di vergogna, di impotenza e di rabbia. L’Occidente si è esposto in quel contesto e lo ha fatto anche in nome di diritti di libertà ed uguaglianza che dovrebbero essere patrimonio dell’umanità. Siamo ormai abituati a pensare che una religione si può condividere ma non imporre, che esiste una base minima di valori e di rispetto della dignità umana che prescinde dalle singole tradizioni e culture.
Non c’è a Kabul un conflitto tra religioni diverse, tra atei e religiosi, tra persone che credono nei valori e persone che non credono in nulla, tra chi vuole ordine e chi vuole il caos. Il conflitto è tra il rispetto per la persona e la mancanza di rispetto. L’idea che la donna, e la persona in generale, non sia portatrice di diritti e di possibilità di scelta, ma abbia solo la possibilità di uniformarsi a regole esterne decise da altri o di pagare a caro prezzo, anche con la vita, una scelta diversa.
L’orrore e l’angoscia che provocano le immagini che arrivano da Kabul deriva dal ripresentarsi di un passato che, per quel Paese, credevamo ormai superato a favore di una idea più ampia di libertà. Deriva da vedere persone che hanno il solo difetto di condividere una idea che è anche la nostra, rischiare la vita e il futuro per questa condivisione. Deriva da un Occidente che in quelle terre, dopo tanti proclami sembra non aver concluso niente, troppo guidato dai commerci e troppo poco dai valori nei quali vorrebbe riconoscersi.
Quelle immagini parlano alle nostre menti e alle nostre coscienze, anche se ci giriamo dall’altra parte. E se non ascoltiamo rischiamo molto, perché non si può credere in qualcosa a giorni alterni. Non si può difendere il valore della dignità umana (perché difendere la donna è difendere l’umanità) solo in base alla geografia.
Tutte le donne del mondo oggi sono le donne di Kabul, e tutti gli uomini devono stare al loro fianco. Ognuno di noi può fare qualcosa, facendo sentire la propria voce, per una azione della comunità internazionale, per l’immediata creazione di corridoi umanitari, per non abbandonare a se stessa le donne e la popolazione afghana.
Il CNOP e il suo CPO scriveranno oggi al presidente Draghi per chiedere la mobilitazione del Governo italiano.

03/08/2021

Avviso che lo studio sarà chiuso per ferie dal 9 al 29 agosto. Buone vacanze a tutti!

18/05/2021

I segreti sono come macigni per chi li porta dentro e non ha la forza o il coraggio di svelarli.
Pur avendoli sotterrati bene, incidono profondamente nelle trame della nostra esistenza e delle nostre relazioni.
La vergogna, la paura del giudizio ma anche il timore che l’altro/a non possa capirne o sopportarne il peso fanno si che diventiamo gli unici custodi di una storia che è causa di grande sofferenza. La fiducia e la possibilità di essere accolti viene potentemente condizionata dal non poter dire. Raccontarsi è liberatorio e ci permette di entrare realmente in intimità con noi stessi e con gli altri...
Non c’e solitudine più grande per chi custodisce solo dentro di se, una storia mai narrata.


17/05/2021

Il 17 maggio del 1990 l’omosessualità è stata rimossa dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale pubblicata dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Dal 2004 si celebra in questa data la Giornata internazionale contro l' , la e la .
Crediamo in una società inclusiva e accogliente, in cui le differenze siano un valore aggiunto di ricchezza e non causa di discriminazione.


Indirizzo

Cuneo
12100

Orario di apertura

Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00

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