Psicologa□Counselor□Psicodrammatista□Ipnologa□EMDR.
Aiuto ad essere solo ciò che si è: allora è possibile cambiare. www.luisaghianda.it LG
Supporto psicologico adulti, coppie, adolescenti, gruppi.
📍A Desio e online
Autrice▪︎Docente▪︎Formatrice soft skills. Guardo alla cura come ad un gesto di amorevole gentilezza verso se stessi: una maggiore conoscenza delle proprie dinamiche interiori incrementa l'autoconsapevolezza, aprendo ad una partecipazione responsabile alla vita e alle relazioni. Ritengo la sofferenza parte ineluttabile del destino dell'uomo, potente maestra che svela cose significative su di sé. Guardo al cambiamento come ad un viaggio di cui il terapeuta è solo copilota, processo di auto-guarigione al quale assiste come un attento testimone fino a vedere quell'essere umano tornare a danzare con la vita. Sono riconoscente a tutti coloro che scelgono me per condividere un pezzetto del proprio cammino interiore, perché mi consentono scambi di profonda umanità, contribuendo alla mia crescita come essere umano, alimentando la passione per ciò a cui mi dedico.
09/11/2025
Ieri ho tenuto una lezione presso Centro Studi Psicodramma, diretto da Paola de Leonardis, sui fattori che generano il cambiamento in .
Sono diversi, ma solo per citare quelli che mi stanno più a cuore:
1. Il valore dell'azione teatrale - perché lo psicodramma è un metodo attivo che utilizza la "messa in scena" a fini terapeutici.
2. La tecnica dell'"inversione di ruolo", che invita a prendere i panni di una persona altra da sé, per esplorarne da vicino i vissuti e comprenderla meglio, tecnica potentissima che riesce a sbloccare dinamiche conflittuali cristallizzate, paralizzate nel tempo, proprio perchè il decentramento percettivo che produce apre a nuove visioni (e soluzioni) del contesto problematico.
3. Il valore del gruppo come luogo, mezzo, agente di terapia - perchè lo psicodramma nasce come psicoterapia di gruppo per poi prestarsi anche alla psicoterapia individuale.
Tra i feedback più calorosi che ricevo dai corsisti, c'è quello che mi riconosce una grande passione per la materia:
la metodologia psicodrammatica, applicabile nei contesti di cura psicologica, ma anche nei contesti formativi per promuovere soft skills, effettivamente mi appassiona.
Trasmettere ciò che so – e forse anche ciò che sono – è il mio modo di rendere omaggio allo psicodramma e ai Maestri che mi hanno accompagnata. È il tributo che offro a una disciplina che mi ha reso più ricca dentro, prima come essere umano, poi come professionista.
8 incontri di gruppo online: SUPPORTO PSICOLOGICO
Orario: dalle h.10 alle h.12
Date:
17 nov 2025 + 1 dic + 15 dic + 22 dic + 12 genn 2026 + 26 genn + 9 febb. + 23 febb.
Si tratta di un percorso online esperienziale e trasformativo, destinato a sbloccare dinamiche interiori e favorire la crescita emotiva.
Il gruppo muove rispecchiamenti tra i partecipanti, fungendo da mezzo, luogo e agente di terapia, amplificando il lavoro interiore proprio in virtù della condivisione dei vissuti, che genera una potenza diversa rispetto al percorso individuale.
Il lavoro si svolge in un gruppo ristretto di partecipanti.
Sto preparando una di , che terrò domani al Centro Studi Psicodramma, diretto dalla dott.ssa Paola de Leonardis, a cui dobbiamo molta della letteratura psicodrammatica in lingua italiana.
Sarà una lezione dedicata ai fattori di cambiamento in psicodramma, che è un po' come dire indagare i movimenti segreti dell’anima.
Attraverso l'azione psicodrammatica, non solo possiamo dare forma a ciò che non riusciamo a dire, alle emozioni che ci abitano, alle storie che si intrecciano tra noi e gli altri, ma ogni gesto si fa, soprattutto, apprendimento, che fiorisce quando il corpo e la mente si incontrano, quando diamo voce ai ruoli nascosti e li riconosciamo come parti preziose di noi stessi.
È in quel varco sottile tra il sentire e il rappresentare che lo psicodramma si dimostra più di una tecnica, ovvero un atto poetico di conoscenza.
Domani proveremo a sostare lì, in quel luogo in cui l’azione psicodrammatica diventa rivelazione, attraversando concetti quali "spontaneità", "tele", "catarsi integrativa", "decentramento percettivo"...
Un principio di base farà da cornice: ogni trasformazione comincia quando qualcuno ci accompagna a vedere ciò che eravamo pronti a incontrare da tempo.
07/11/2025
Di genitori, figli, regole e adolescenza, tratto in questa intervista con Mariateresa Truncellito per Edizioni San Paolo.
Incontro ogni giorno preadolescenti e adolescenti, tra i corridoi della scuola e nel silenzio raccolto del mio studio.
A volte, a scuola, lo scambio si fa scontro, ma il conflitto è vita che pulsa, è il lessico naturale della crescita.
Provo sempre un certo stupore di fronte a loro: a 10, 11 anni — ma anche prima — il senso di giustizia, la morale, il bisogno di difendere la propria posizione, la capacità di mettersi in discussione, l’autoconsapevolezza sono già lì, vividi come vene luminose che orientano i loro gesti.
Mi sorprende la pienezza del loro mondo interno, che chiede di essere accolto, ascoltato e accompagnato mentre prende forma.
Nello scambio con l'adulto, li offende molto ciò che interpretano come incoerenza, assenza di ascolto, favoritismo.
Non temono le regole, invece, ne riconosco il valore protettivo: linee guida per un vivere sociale che non calpesti nessuno.
Tentano di evaderle, magari, ma questo fa parte della crescita. E quando scivolano, facendo un grande capitombolo, c'è sotto qualcosa di grosso che vuole tutta la nostra attenzione.
06/11/2025
8 incontri di gruppo online
Orario: dalle h.10 alle h.12
Date:
17 nov 2025 + 1 dic + 15 dic + 22 dic + 12 genn 2026 + 26 genn + 9 febb. + 23 febb.
Si tratta di un percorso online esperienziale e trasformativo, destinato a sbloccare dinamiche interiori e favorire la crescita emotiva.
Il gruppo muove rispecchiamenti tra i partecipanti, fungendo da mezzo, luogo e agente di terapia, amplificando il lavoro interiore proprio in virtù della condivisione dei vissuti, che genera una potenza diversa rispetto al percorso individuale.
Il lavoro si svolge in un gruppo ristretto di partecipanti.
Cosa aiuta un giovane da "5 in condotta"?
Lo aiuta incontrare il limite - e un voto in qualche modo lo segnala - ma lo aiuta soprattutto credere in una vita possibile, gioiosa e affermativa.
Insieme al 5, serve, allora, molto altro.
Forse serve la testimonianza di un adulto di riferimento che è possibile vivere senza calpestare, usurpare, fare soffrire.
Ma anche senza essere calpestato, usurpato, senza soffrire.
Forse serve la testimonianza di un adulto di riferimento che è possibile vivere senza ricattare o ingannare, senza esercitare potere, senza negare la libertà dell’altro.
Ma anche senza essere ricattato o ingannato, senza subire potere, vedendosi riconosciuta la propria libertà.
Forse serve dialogare con la paura che determina la spinta a sopraffare l’altro. E allora, ci vuole qualcuno che lo aiuti a farci i conti.
Forse serve incontrare una vocazione, perchè questa diventa motore che accende il desiderio di vita. E allora, ci vuole qualcuno che continui a credere in lui.
Nonostante tutto.
Un voto può costituire il segnale che il limite è stato superato, ma aiutare un giovane a prendere consapevolezza delle conseguenze dei propri gesti vuole un aiuto di più ampia portata.
04/11/2025
L’educazione affettiva e sessuale deve essere parte integrante del Patto di corresponsabilità tra scuola, famiglie e studenti, come base per un’alleanza educativa capace di promuovere autonomia, rispetto e consapevolezza.
Percorsi educativi adeguati all’età, condotti da professionisti con competenza e responsabilità etica e deontologica, rappresentano una tutela fondamentale della salute psicologica dei giovani e un investimento per la prevenzione della violenza in tutte le sue forme.
In assenza di spazi educativi qualificati, le ragazze e i ragazzi rischiano di formarsi su fonti non attendibili o su materiali diseducativi facilmente reperibili online, interiorizzando modelli relazionali distorti e stereotipi dannosi, esponendosi a dinamiche disfunzionali di violenza, bullismo, cyberbullismo o revenge p**n.
Un’educazione affettiva e sessuale fondata su basi scientifiche, rispettosa dei valori familiari e condivisi, aiuta a sviluppare empatia, responsabilità e capacità di riconoscere e gestire le emozioni.
È un presidio di salute psicologica e sociale, non una minaccia.
03/11/2025
Perchè ci si ingabbia con un maltrattante?
Mai solo una ragione.
Ne accenno qualcuna in questo video.
02/11/2025
8 incontri di gruppo online: SUPPORTO PSICOLOGICO
Orario: dalle h.10 alle h.12
Date:
17 nov 2025 + 1 dic + 15 dic + 22 dic + 12 genn 2026 + 26 genn + 9 febb. + 23 febb.
Si tratta di un percorso online esperienziale e trasformativo, destinato a sbloccare dinamiche interiori e favorire la crescita emotiva.
Il gruppo muove rispecchiamenti tra i partecipanti, fungendo da mezzo, luogo e agente di terapia, amplificando il lavoro interiore proprio in virtù della condivisione dei vissuti, che genera una potenza diversa rispetto al percorso individuale.
Il lavoro si svolge in un gruppo ristretto di partecipanti.
🌿8 incontri di gruppo online
🌿Orario: dalle h.10 alle h.12
🌿Date:
17 nov 2025 + 1 dic + 15 dic + 22 dic + 12 genn 2026 + 26 genn + 9 febb. + 23 febb.
Si tratta di un percorso online esperienziale e trasformativo, destinato a sbloccare dinamiche interiori e favorire la crescita emotiva.
Il gruppo muove rispecchiamenti
tra i partecipanti, perché attraverso le interazioni fa emergere insight, consapevolezze e movimenti interni che, da soli, richiederebbero più tempo o resterebbero inesplorati.
Il gruppo funge, dunque, da:
- mezzo di terapia, perché permette l’accesso a esperienze emotive nuove,
- luogo di terapia, perchè offre uno spazio sicuro e condiviso dove sentirsi visti,
- agente di terapia, perchè amplifica il lavoro interiore proprio in virtù della condivisione dei vissuti e della forza specifica del gruppo come dispositivo terapeutico.
Non si tratta solo di un insieme di persone collegate online, ma di un campo relazionale vivo, che rende visibili e trasformabili parti di sé normalmente silenziose.
Il lavoro si svolge in un gruppo ristretto di partecipanti.
🌿Per info e prenotazioni potete scrivere a info@luisaghianda.it
🌿Conduce Luisa Ghianda
🎯www.luisaghianda.it
31/10/2025
Educare non è compiacere, ma preparare alla vita.
Un genitore non è un amico, ma una figura autorevole di riferimento.
Deve saper dire “no”, porre limiti senza fare l'autoritario, non proteggere eccessivamente, perché esporsi alle frustrazioni è parte della crescita.
Ne parlo con la giornalista . Prossimamente, il suo articolo in versione cartacea.
29/10/2025
Vietare, seppure idealmente a tutela dei minori, l’educazione sessuale, affettiva o etica nelle scuole può costituire un pericoloso ostacolo allo sviluppo sessuale, affettivo e relazionale di bambine, bambini e adolescenti.
Parlarne proprio a scuola, che è luogo di costruzione dell'identità, è anzi fondamentale, perché la cura di sé e dell'altro si impara proprio in un contesto sociale di incontro e scambio.
Temi come l'amore, la coppia, il rispetto, il consenso, il se3so diventano occasione di conoscenza e crescita.
In ogni corpo c’è un’anima e fare educazione sessuo-affettiva è educare al vivere nell'amore di sè e dell'altro, soprattutto in un momento storico in cui i corpi sono facilmente a portata di mano e i giovani, maschi e femmine, annegano nel maschilismo.
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Mi interessano poco eventi, accadimenti; ciò che mi importa davvero è quello che questi lasciano nell’Anima degli esseri umani.
Ho cominciato la mia esperienza professionale lavorando nella moda, in qualità di modella. Poi me ne sono vergognata per anni (“Chi sceglierà di farsi curare da una ex-indossatrice? Quanto sarò credibile in un’aula di formazione”), facendomi optare per omettere questo “dettaglio” e valorizzare l’esperienza successiva, quella dall’aspetto “serio”, la collaborazione decennale presso la Giorgio Armani in un ruolo commerciale, indubbiamente preziosa ma non meno della lunghissima esperienza come modella. Qualche anno fa ho smesso di vergognarmene. Come potevo pensare di essere utile nel mio nuovo ruolo professionale se io per prima ero attanagliata da stereotipi, paure, vergogne, chiusure? Sono quella che sono grazie alle mie variegate esperienze di vita. Niente da recriminare, molto per cui ringraziare.
Più interessata a fare l’indossatrice che a frequentare le scomode facoltà di psicologia di Torino o Padova, le sedi allora più prossime alla Brianza, caput mundi (!) nonché terra natia, mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne presso l’Università Statale di Milano. Ad un certo punto mi è balenato chiaro nella mente che se non avessi seguito quell’antica passione, la psicologia, avrei fatto un torto alla mia Anima. Congiunture favorevoli, miste alla mia caparbietà, mi hanno permesso di continuare a studiare, in fondo senza grosse difficoltà. Io ci ho messo solo molta passione.
Oggi mi occupo di sviluppo personale, organizzativo, educativo, convinta che in ogni essere umano ci sia una grande possibilità di trasformazione, laddove ci sia sincera motivazione al cambiamento.
Psicologa (Ordine Psicologi Lombardia n.19939), ho approfondito prima la psicologia delle organizzazioni poi la psicologia clinica, counsellor professionista con indirizzo in Analisi Transazionale, ipnologa di stampo neo-ericksoniano, direttore di Psicodramma Moreniano, conduttore di gruppo con Metodi Attivi, esperta in progettazione-erogazione-valutazione delle attività formative, formatrice accreditata per responsabile di volontario in hospice, specializzata in attività di sostegno didattico agli alunni con bisogni educativi speciali e disabilità, appassionata di discipline orientali.
Esercito la libera professione a Desio (MB), dove svolgo attività di sostegno psicologico individuale e di gruppo, prevenzione, abilitazione-riabilitazione di risorse personali, percorsi di counselling, supporto alla coppia e ai genitori.
In collaborazione con enti ed aziende, progetto ed erogo percorsi di formazione comportamentale e coaching, che mirano allo sviluppo di soft skills e capacità di comportamento organizzativo, con l’obiettivo di favorire processi di empowerment finalizzati a gestire il ruolo professionale con intelligenza emotiva.
Infine, lavoro nella scuola pubblica dove mi occupo di alunni con bisogni educativi speciali e disabilità attraverso attività di sostegno didattico, che mira allo sviluppo di autostima, conoscenza, integrazione.
Penso ad una psicologia del benessere, non solo destinata ad incidere sulla patologia, finalizzata a migliorare la qualità di vita: favorire un dialogo più intimo con la propria Anima per realizzare pienamente la propria individualitá, per vedere germogliare quel seme che c'è in ognuno di noi.
Ritengo importante proporre e integrare approcci differenti, affinché ognuno possa incontrare lo strumento di crescita, cambiamento, guarigione più adatto a sé: più numerosi sono gli strumenti a disposizione maggiore è la possibilità di personalizzare l'intervento. Credo, inoltre, nel valore dell’integrazione tra professionisti con formazione altra, poiché trovo la strenua difesa del proprio strumento di cura un approccio miope: non c’è un’unica verità, né alcuna verità in tasca; l’essere umano è complesso, portatore delle proprie peculiarità, che possono essere accolte solo se si rimane in apertura. Ciò che sento davvero importante è prendersi cura di sé con qualsiasi mezzo, con la disciplina che si percepisce piú affine a sé, purché non ci si "perda di vista", perché la cura é un gesto di amorevole gentilezza verso se stessi.
Sono convinta che in ognuno di noi ci sia una grande possibilità di crescita, di rinascita. Credo nel potenziale evolutivo insito nella sofferenza emotiva; l'ho faticosamente sperimentato. Guardo al processo di cambiamento come un viaggio di cui il terapeuta è solo co-partecipante, auto-guarigione in realtà, alla quale questi assiste come un attento testimone, fino a vedere quell’essere umano tornare a danzare un passo dopo l’altro. Sono molto riconoscente a tutti coloro che scelgono di condividere con me un pezzetto del loro cammino, personale o professionale, perché mi consentono scambi di profonda umanità, scambi significativi, che danno sostanza alla mia quotidianità, alimentando la passione per ciò a cui mi dedico.