29/07/2025
Non è detto che oggi stai male per quello che succede oggi. Il corpo ricorda anche quando hai “dimenticato”
A volte il corpo reagisce a qualcosa che è già successo, anche a distanza di mesi o anni.
Magari in questo periodo dell’anno, l’anno scorso o prima, hai vissuto un crollo. E adesso, senza accorgertene, il tuo sistema nervoso lo sta rivivendo.
Non occorre che pensi consapevolmente all’evento, il segnale è nel corpo.
Si chiama “trigger” e può essere legato a un determinato periodo dell’anno o a un profumo, una canzone, un sapore, una condizione climatica.
Perchè succede? La risposta sta nella neurobiologia: il corpo conserva le tracce delle esperienze vissute, anche di quelle che in qualche modo la mente ha messo da parte. Si chiama “memoria somatica”.
Non abbiamo un solo tipo di memoria e insieme a quella esplicita, che conserva ricordi “chiari”, i fatti, ne esiste una implicita: ciò che resta impresso nel corpo.
Il nostro cervello non ricorda solo con le parole. Ed è proprio la memoria implicita che conserva le emozioni e sensazioni vissute, perfino quando non le ricordiamo in modo cosciente.
E’ lì che finiscono le cose che non abbiamo potuto elaborare del tutto ed è lì che restano finché non andiamo a portare cura e risoluzione.
Come si forma? Durante eventi emotivamente intensi o traumatici (che stressano il sistema), il cervello rilascia cortisolo. Questo blocca la memoria verbale ma rafforza quella implicita creando delle tracce corporee che non vengono correttamente “archiviate”.
Il corpo reagisce oggi con ansia, tensione o chiusura a ciò che la persona ha vissuto ieri.
Il corpo sta raccontando qualcosa che una volta ci ha fatto male, una memoria antica che si riattiva: “Attento, qui una volta abbiamo sofferto”
Dott.ssa Erika Strada
Via Lampugnani 30/B, Desio (MB) 20832
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