Dott.ssa Antonella d'Ambra Psicologa

Dott.ssa Antonella d'Ambra Psicologa Psicologa e Psicoterapeuta della Gestalt
"Nonostante il mondo sia pieno di sofferenza, è anche pieno di possibilità per superarla".

La relazione terapeutica è uno spazio autentico e non giudicante in cui poter affrontare i momenti difficili della vita. offro servizi di sostegno psicologico alla persona e coppie con difficoltà manifestate tramite sintomi d'ansia, depressione, crisi esistenziali e relazionali, stress lavoro-studio correlato, separazioni e lutti.
- offro servizio di consulenza in caso di diagnosi di bambini con bisogni educativi speciali;
-offro servizio di riabilitazione comportamentale per mezzo della tecnica dell'Analisi del Comportamento Applicata;
-Parent training e sostegno alle famiglie con Bambini Speciali;

28/02/2025

L'INCOMPRENSIONE RECIPROCA
G. I. Gurdjieff diceva: "Prima di discutere con qualcuno occorre realizzare fino a che punto quella persona può capire le nostre parole. Il parlare nonostante l'impossibilità di essere compresi dall'altro è sempre una perdita di tempo e di energia. Chi è consapevole, parla solo quando è certo che chi ascolta è in grado di comprendere."
La malcomprensione è la regola tra gli esseri umani. Dalla più piccola lite alla guerra in larga scala. Perché? perché ogni parola assume per ognuno di noi un significato diverso a seconda del proprio vissuto e sopratutto dal livello di coscienza soggettivo. Ecco perché non comprendersi, tra le persone, e' la norma.
Se credete che ogni essere umano debba comprendere le vostre parole o quelle dei Maestri, come arrivano a voi, vi illudete. L'illusione è un fenomeno mentale che ci allontana dalla realtà e dalla sua complessità. La vita segue una sua "logica" che va oltre il nostro concetto di "giusto" e "sbagliato". La vita non è morale e nemmeno immorale ma amorale.
Le nostre credenze sulla realtà non sono la realta' "oggettiva" ma una sua rappresentazione interna delle nostre credenze. Una credenza è un costrutto mentale inserito nella nostra mente dall'esterno. Noi entriamo in conflitto per le credenze che sono spesso più idee che esperienze.
Una persona che, per esempio, non ha mai vissuto l'esperienza dell'amore incondizionato o del perdono potrà parlarne sul piano analitico ma non può sapere di cosa parla se non è passato per quella esperienza. Lo stesso vale per la sessualità, la malattia e il lutto. Come può un prete parlare di sesso senza averlo provato? Come può un terapeuta curare un depresso senza aver mai esperito una depressione?
Esperire vuol dire morire a se stessi… passare attraverso l'esperienza… per andare oltre la logica razionale. Per crescere bisogna morire alle proprie credenze.
Non credete a nessuno, neanche alle parole dei cosiddetti "Maestri" o a quelle che, secondo voi, sono le autorità o si proclamano tali. Non credere neanche a te stesso ma credi solo all'esperienza… nessuno può dirti cosa è giusto o sbagliato e tu non puoi dire a nessuno cosa è giusto o sbagliato.
Decidi cosa è "giusto" o "sbagliato" per te attraverso l'esperienza e prenditi la responsabilità della tua vita ma ricorda che nessuno potrà comprenderti veramente perché siamo sempre soli nella nostra esperienza.
Le parole sono il mezzo con cui comunichiamo anche se ci scontriamo perché utilizziamo termini diversi, secondo noi oggettivi, per dire a volte la stessa cosa. Quello umano è un mondo intersoggettivo e la relazione si basa proprio sulla negoziazione del significato delle parole. E' nella relazione che si costruiscono i significati. Ma la relazione non è fatta solo di parole, anzi le parole spesso ci allontanano.
Le parole dette senza coscienza feriscono, uccidono.
Funzioniamo così: "io ho ragione, secondo i miei schemi mentali, mentre l'altro ha torto perché ha schemi mentali diversi dai miei". Questo fenomeno è amplificato sui social dove ci si irrita, si giudica, si offende l'altro per imporre la propria visione del mondo.
L'Arte, per esempio, nasce all'anima perché usa il linguaggio simbolico che è universale e arriva direttamente al cuore… quella che viene definito "Centro Emotivo Superiore" da Gurdjieff. Senza una comunicazione da cuore a cuore gli esseri umani sono impossibilitati a comunicare.
Dovremmo imparare il valore del silenzio, non per presunzione, ma perché è necessario capire se quello che voglio dire l'altro possa capirlo veramente oppure no.
Ho speso tanto tempo e fiato con persone che pensavo potessero e dovessero capirmi e ho compreso che a sbagliare ero io. Non puoi parlare a chi è sordo e non puoi mostrare il tuo mondo interiore a chi è cieco. Non puoi pretendere che l'altro ti capisca… perché l'altro non è te. L'altro è diverso da te. L'altro non è dentro di te.
Le donne vorrebbero che gli uomini le capissero… gli uomini che le donne li capissero… gli islamici che i cristiani li capissero… i cristiani che gli islamici li capissero… i buddhisti che gli islamici li capissero… è sempre stato così ma niente è mai cambiato.
Chi ha deciso di "svegliarsi" e compiere un lavoro su di sé è pronto per cogliere la verità a seconda dell'impegno che mette nel conoscersi. La Verità non si ottiene volendo avere ragione a tutti i costi e urlandola agi altri ma ascoltando più i silenzi che le parole. Nel silenzio in cui Dio stesso si esprime.
Tiziano Cerulli

26/02/2025
19/02/2025

“Adulto è colui che ha preso in carico il bambino che è stato, ne è diventato il padre e la madre.
Adulto è colui che ha curato le ferite della propria infanzia, riaprendole per vedere se ci sono cancrene in atto, guardandole in faccia, non nascondendo il bambino ferito che è stato, ma rispettandolo profondamente riconoscendone la verità dei sentimenti passati, che se non ascoltati diventano, presenti, futuri, eterni.
Adulto è colui che smette di cercare i propri genitori ovunque, e ciò che loro non hanno saputo o potuto dare.
E’ qualcuno che non cerca compiacimento, rapporti privilegiati, amore incondizionato, senso per la propria esistenze nel partner, nei figli, nei colleghi, negli amici.
Adulto è colui che non crea transfert costanti, vivendo in un perpetuo e doloroso gioco di ruolo in cui cerca di portare dentro gli altri, a volte trascinandoli per i capelli.
Adulto è chi si assume le proprie responsabilità, ma non quelle come timbrare il cartellino, pagare le bollette o rifare i letti e le lavatrici.
Ma le responsabilità delle proprie scelte, delle proprie azioni, delle proprie paure e delle proprie fragilità.
Responsabile è chi prende la propria vita in carico, senza più attribuire colpe alla crisi, al governo ladro, al sindaco che scalda la poltrona, alla società malata, ai piccioni che portano le malattie e all’insegnante delle elementari che era frustrata e le puzzava il fiato.
Sembrano adulti ma non lo sono affatto.
Chi da bambino è stato umiliato, chi ha pensato di non esser stato amato abbastanza, chi ha vissuto l’abbandono e ne rivive costantemente la paura, chi ha incontrato la rabbia e la violenza, chi si è sentito eccessivamente responsabilizzato, chi ha urlato senza voce, chi la voce ce l’aveva ma non c’era nessuno con orecchie per sentire, chi ha atteso invano mani, chi le mani le ha temute.
Per tutti questi “chi”, se non c’è stato un momento di profonda rielaborazione, se non si è avuto ancora il coraggio di accettare il dolore vissuto, se non si è pronti per dire addio a quel bambino, allora “l’adultità” è un’illusione.
Io ho paura di questi bambini feriti travestiti da adulti, perché se un bambino ferito urla e scalcia, un adulto che nega le proprie emozioni è pronto a fare qualsiasi cosa.
Un bambino ferito travestito da adulto è una bomba ad orologeria.
L’odio potrebbe scoppiare ciclicamente o attendere a lungo per una sola e violenta detonazione, altri preferiscono implodere, mutilando anima e corpo, pur di non vedere.
Ciò che separa il bambino dall’adulto, è la consapevolezza.
Ciò che separa l’illusione dalla consapevolezza è la capacità di sostenere l’onda d’urto della deflagrazione del dolore accumulato.
Ciò che rimane dopo che il dolore è uscito è amore, empatia, accettazione e leggerezza.”

Emily Mignanelli

25/08/2022

Ricordati di far cadere il bicchiere.

Uno psicologo, in una seduta di gruppo, ha alzato un bicchiere d'acqua.
Tutti si aspettavano la tipica domanda:
"È mezzo pieno o mezzo vuoto?"
Tuttavia, ha chiesto:
"Quanto pesa questo bicchiere?"
Le risposte variavano tra 200 e 250 grammi.
Lo psicologo ha risposto:
“Il peso assoluto non è importante.
Dipende da quanto tempo lo tengo.
Se lo tengo per un minuto, non è un problema.
Se lo tengo per un'ora, mi farà male il braccio.
Se lo tengo un giorno il mio braccio diventerà insensibile e paralizzato.
Il peso del bicchiere non cambia, è sempre lo stesso. Ma più a lungo lo tengo, più pesante e difficile da sopportare diventa".
E ha proseguito:
“Le preoccupazioni, i pensieri negativi, i rancori, il risentimento, sono come un bicchiere d'acqua.
Se ci pensi per un po', non succede nulla.
Se ci pensi tutto il giorno, iniziano a far male, e se ci pensi per tutta la settimana, finirai per sentirti paralizzato e incapace di fare nulla".

Ricordati di far cadere il bicchiere!

23/08/2022

L’abuso narcisistico è una forma di violenza psicologica tra le più diffuse nel nostro Paese.
Si declina come abuso emotivo, fisico, sessuale o finanziario da parte di soggetti che utilizzano le parole e il linguaggio in modi manipolativi al fine di danneggiare, modificare e condizionare il comportamento di un’altra persona.
Nella vittima, queste tecniche manipolatorie, possono portare ad una forma grave di disturbo post traumatico definita Sindrome da abuso narcisistico.
Per saperne di più ▶️ https://www.psiconline.it/articoli/psicopatologia/l-abuso-narcisistico.html

23/08/2022

⁣⁣𝙑𝙞𝙣𝙘𝙞 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙣𝙤𝙣 𝙩𝙚
𝙣𝙚 𝙞𝙢𝙥𝙤𝙧𝙩𝙖 𝙣𝙞𝙚𝙣𝙩𝙚,
𝙢𝙖 𝙛𝙖𝙞 𝙘𝙖𝙨𝙤 𝙖 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙤.
𝙑𝙞𝙣𝙘𝙞 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙡𝙖
𝙘𝙖𝙩𝙩𝙞𝙫𝙚𝙧𝙞𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙜𝙚𝙣𝙩𝙚
𝙣𝙤𝙣 𝙩𝙞 𝙩𝙤𝙘𝙘𝙖 𝙥𝙞𝙪‌,
𝙦𝙪𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙖𝙨𝙘𝙤𝙡𝙩𝙞 𝙡𝙚 𝙗𝙪𝙜𝙞𝙚,
𝙚 𝙨𝙖𝙞 𝙗𝙚𝙣𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙨𝙤𝙣 𝙗𝙪𝙜𝙞𝙚,
𝙢𝙖 𝙩𝙞 𝙡𝙞𝙢𝙞𝙩𝙞 𝙖 𝙨𝙤𝙧𝙧𝙞𝙙𝙚𝙧𝙚
𝙚 𝙖𝙙 𝙖𝙣𝙣𝙪𝙞𝙧𝙚.
𝙑𝙞𝙣𝙘𝙞 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙨𝙖𝙞 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙩𝙚
𝙘𝙤𝙨𝙚 𝙨𝙞 𝙨𝙤𝙣 𝙙𝙚𝙩𝙩𝙞 𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙨𝙥𝙖𝙡𝙡𝙚,
𝙦𝙪𝙖𝙣𝙩𝙚 𝙨𝙛𝙪𝙧𝙞𝙖𝙩𝙚 𝙚 𝙥𝙖𝙧𝙤𝙡𝙖𝙘𝙘𝙚
𝙝𝙖𝙞 𝙖𝙨𝙘𝙤𝙡𝙩𝙖𝙩𝙤, 𝙢𝙖 𝙡𝙞 𝙫𝙚𝙙𝙞 𝙖
𝙗𝙧𝙖𝙘𝙘𝙚𝙩𝙩𝙤, 𝙖 𝙥𝙖𝙨𝙨𝙚𝙜𝙜𝙞𝙤,
𝙪𝙣𝙤 𝙥𝙞𝙪‌ 𝙛𝙞𝙣𝙩𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡'𝙖𝙡𝙩𝙧𝙤,
𝙘𝙤𝙞 𝙨𝙤𝙧𝙧𝙞𝙨𝙞 𝙨𝙩𝙖𝙢𝙥𝙖𝙩𝙞 𝙨𝙪𝙡
𝙫𝙤𝙡𝙩𝙤 𝙙𝙖 𝙘𝙪𝙞 𝙩𝙧𝙖𝙨𝙥𝙖𝙧𝙚 𝙨𝙤𝙡𝙤
𝙖𝙥𝙥𝙖𝙧𝙚𝙣𝙯𝙖, 𝙨𝙤𝙡𝙤 𝙛𝙖𝙘𝙘𝙞𝙖𝙩𝙖.
𝙑𝙞𝙣𝙘𝙞 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙫𝙖𝙞 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙤
𝙩𝙪𝙩𝙩𝙤 𝙚 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙞 𝙥𝙪𝙧 𝙙𝙞 𝙣𝙤𝙣
𝙘𝙖𝙡𝙥𝙚𝙨𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙦𝙪𝙚𝙡 𝙘𝙝𝙚 𝙨𝙚𝙣𝙩𝙞
𝙚 𝙘𝙞𝙤‌ 𝙘𝙝𝙚 𝙥𝙧𝙤𝙫𝙞.
𝙑𝙞𝙣𝙘𝙞 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙛𝙪𝙤𝙧𝙞 𝙥𝙞𝙤𝙫𝙚
𝙢𝙖 𝙙𝙚𝙣𝙩𝙧𝙤 𝙝𝙖𝙞 𝙪𝙣 𝙨𝙤𝙡𝙚 𝙘𝙝𝙚
𝙧𝙞𝙘𝙤𝙧𝙙𝙖 𝙡 ’𝙖𝙛𝙖 𝙙𝙚𝙡 𝙙𝙚𝙨𝙚𝙧𝙩𝙤.
𝙑𝙞𝙣𝙘𝙞 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙣𝙚𝙡 𝙘𝙪𝙤𝙧𝙚
𝙘𝙤𝙣𝙩𝙞 𝙥𝙤𝙘𝙝𝙚 𝙥𝙚𝙧𝙨𝙤𝙣𝙚 𝙢𝙖
𝙨𝙖𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙦𝙪𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙜𝙞𝙪𝙨𝙩𝙚.
𝙑𝙞𝙣𝙘𝙞 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙞𝙣 𝙢𝙚𝙯𝙯𝙤
𝙖𝙡𝙡 ’𝙞𝙥𝙤𝙘𝙧𝙞𝙨𝙞𝙖 𝙚 𝙖𝙞 𝙗𝙪𝙜𝙞𝙖𝙧𝙙𝙞,
𝙝𝙖𝙞 𝙖𝙣𝙘𝙤𝙧𝙖 𝙫𝙤𝙜𝙡𝙞𝙖 𝙙𝙞 𝙨𝙖𝙡𝙩𝙖𝙧𝙚,
𝙙𝙞 𝙗𝙖𝙡𝙡𝙖𝙧𝙚, 𝙘𝙤𝙣𝙨𝙖𝙥𝙚𝙫𝙤𝙡𝙚 𝙙𝙞
𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙚 𝙙𝙞𝙫𝙚𝙧𝙨𝙤.
𝙉𝙤𝙣 𝙢𝙞𝙜𝙡𝙞𝙤𝙧𝙚.
''𝘾𝙝𝙚 𝙣𝙚𝙨𝙨𝙪𝙣𝙤 𝙚‌ 𝙢𝙞𝙜𝙡𝙞𝙤𝙧𝙚
𝙙𝙞 𝙣𝙚𝙨𝙨𝙪𝙣𝙤."
𝘿𝙞𝙫𝙚𝙧𝙨𝙞, 𝙥𝙚𝙧𝙤‌ 𝙨𝙞‌.
𝙑𝙞𝙣𝙘𝙞 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙘𝙖𝙥𝙞𝙨𝙘𝙞 𝙘𝙝𝙚
𝙣𝙤𝙣𝙤𝙨𝙩𝙖𝙣𝙩𝙚 𝙡𝙖 𝙫𝙞𝙩𝙖 𝙩𝙪 𝙣𝙤𝙣
𝙝𝙖𝙞 𝙢𝙖 𝙥𝙚𝙧𝙨𝙤 𝙩𝙚 𝙨𝙩𝙚𝙨𝙨𝙖!
~LaReggina

Indirizzo

Via Domenico Bartoloni 52
Empoli
50053

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 17:00
Martedì 09:00 - 17:00
Mercoledì 09:00 - 17:00
Giovedì 09:00 - 17:00
Venerdì 09:00 - 17:00

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Dott.ssa Antonella d'Ambra Psicologa pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Dott.ssa Antonella d'Ambra Psicologa:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare