30/10/2025
Ti è mai capitato di arrivare in un luogo e pensare “qui non ci vivrei mai!”? 💭
È quello che è successo a Stefano Bolognini, l’autore del libro “Come vento, come onda” e che lo ha portato a fare una riflessione sul perchè gli individui scelgano di vivere in luoghi che, all’apparenza, non sembrano avere niente da offrire.
🏠 Ed è così che nasce questa distinzione: il posto in cui si risiede non sempre corrisponde al “luogo dell’anima”, cioè all’ambiente a cui sentiamo di appartenere.
🔗 Per alcuni di noi essi possono coincidere e questo trasmette una sensazione di maggiore sicurezza e stabilità, perchè ci consente di sentirci appartenere ad un luogo da cui si proviene, senza dover agire continui sforzi di adattamento, per esempio ad una cultura diversa.
⛓️💥 Capita però che essi, invece, non coincidano: in questo casi alcuni provano dolore, perchè vorrebbero poter essere come quel gruppo precedente, ma per motivi diversi non possono. Al contrario, altri sentono di non volerli far coincidere proprio perchè sanno cosa non vogliono trovare nel loro luogo dell’anima, e questo può dare un senso di sollievo.
❓Infine, c’è chi non sa quali siano i propri luoghi. Non sa se vuole rimanere o se vuole cercare di nuovi. O forse lo sa, ma deve potersi dare lo spazio di elaborare questa consapevolezza.
🔎 Tu in quale di queste categorie di riconosci?
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Fonte: “Come onda, come vento” di Stefano Bolognini