Marco Perugini Improve your Performance

Marco Perugini Improve your Performance Marco Perugini è Biologo Nutrizionista, Personal Trainer e Preparatore Atletico

Auguri di un SERENO e SPENSIERATO Natale ❤️
22/12/2025

Auguri di un SERENO e SPENSIERATO Natale ❤️

I disturbi gastrointestinali sono una realtà molto comune nello sport: dal 30 al 50% degli atleti, soprattutto di endura...
18/12/2025

I disturbi gastrointestinali sono una realtà molto comune nello sport: dal 30 al 50% degli atleti, soprattutto di endurance, sperimenta almeno un episodio durante allenamenti o competizioni. Il tratto gastrointestinale (GI) non è solo deputato alla digestione, ma svolge un ruolo chiave nel rifornimento di carboidrati, liquidi ed elettroliti, influenzando direttamente la performance e il recupero.

Durante esercizi prolungati e ad alta intensità (>70% VO₂max), l’organismo ridistribuisce il flusso sanguigno verso muscoli e cute, riducendo fino all’80% l’afflusso al tratto GI. Questa condizione di ipoperfusione splancnica può compromettere l’integrità della barriera intestinale, aumentando la permeabilità e favorendo l’infiammazione: è ciò che viene definito sindrome gastrointestinale indotta da esercizio.

I sintomi possono coinvolgere il tratto superiore (nausea, reflusso, vomito) o inferiore (crampi intestinali, urgenza, diarrea anche sanguinolenta) e spesso si accompagnano a manifestazioni sistemiche come ipoglicemia, vertigini e cali prestativi, legate al ridotto assorbimento di nutrienti e fluidi. A questi si aggiunge il noto dolore addominale transitorio da esercizio (ETAP), frequente nei runner.

L’origine di questi disturbi è multifattoriale: intensità e durata dello sforzo, condizioni ambientali, biomeccanica del gesto, postura, strategie nutrizionali e una marcata variabilità individuale, anche su base genetica. In questo contesto, la nutrizione assume un ruolo centrale: scelte alimentari e strategie di integrazione non adeguate possono aggravare la sintomatologia, mentre un corretto “allenamento dell’intestino” può migliorarne la tolleranza durante la performance.

📚 Fonte (review):
Costa R.J.S. et al., Systematic review: Exercise-induced gastrointestinal syndrome – implications for health and performance, Sports Medicine, 2017

Nonostante siano immagini consolidate nell' immaginario collettivo, la realtà dei fatti è molto diversa!Muscolo e grasso...
15/12/2025

Nonostante siano immagini consolidate nell' immaginario collettivo, la realtà dei fatti è molto diversa!

Muscolo e grasso occupano volumi diversi si, ma in maniera differente da quello che ci mostrano

Una differenza del 15-18%

Meno, molto meno di quello che ci mostrano

Può essere una buona occasione di sano confronto, con rispetto ed educazione
09/12/2025

Può essere una buona occasione di sano confronto, con rispetto ed educazione

Il regime chetogenico può portare a tassi di ossidazione lipidica (bruciare grassi) molto elevati, specialmente negli at...
05/12/2025

Il regime chetogenico può portare a tassi di ossidazione lipidica (bruciare grassi) molto elevati, specialmente negli atleti adattati, con valori che possono superare 1.5 grammi al minuto (g/min) durante l'esercizio fisico.

L'adattamento a una dieta chetogenica aumenta significativamente l'ossidazione dei grassi a riposo e durante l'esercizio a bassa intensità. Durante l'esercizio a intensità moderata (es. 60% del VO2max), i tassi possono essere circa il doppio rispetto a una dieta ad alto contenuto di carboidrati, arrivando a circa 1.15 g/min.

Studi su atleti d'élite ben adattati al regime chetogenico hanno riportato valori di ossidazione lipidica di picco eccezionalmente alti (FATMAX). In alcuni casi, i tassi medi hanno raggiunto 1.58 g/min, con alcuni individui che hanno superato 1.85 g/min durante l'esercizio ad alta intensità (>85% VO2max)

Il regime chetogenico sposta la principale fonte energetica del corpo dai carboidrati ai grassi, massimizzando la capacità dell'organismo di ossidare i lipidi per produrre energia, specialmente sotto sforzo

MA QUESTO NON HA NULLA A CHE FARE CON IL DIMAGRIMENTO!!!

I TASSI DI OSSIDAZIONE SONO MOLTO ALTI PERCHÉ MOLTO ALTO È L' INTROITO LIPIDICO.

IL CORPO BRUCIA CIÒ CHE INGERITE!

SE IL BILANCIO LIPIDICO NON È NEGATIVO COSI COME IL BILANCIO CALORICO, IL SOLO DATO RELATIVO ALL' OSSIDAZIONE LIPIDICA NON DIRÀ NULLA RELATIVAMENTE ALLA VOSTRA EVENTUALE CAPACITÀ E POSSIBILITÀ DI PERDERE PESO.

30/11/2025

Dai facciamo i seri....

Procedendo così più della metà delle certezze dei dispensatori di metodi alternativi di guarigione verrebbe smaterializz...
28/11/2025

Procedendo così più della metà delle certezze dei dispensatori di metodi alternativi di guarigione verrebbe smaterializzato all' istante...

In molti si sentiranno toccati, lo so, ma aimé è una verità che tocca diciamo, il 99,9% dei casi 😎Se stai pensando "ma c...
25/11/2025

In molti si sentiranno toccati, lo so, ma aimé è una verità che tocca diciamo, il 99,9% dei casi 😎

Se stai pensando "ma che cavolo dice questo!! Io mi alleno benissimo e non mangio carboidrati!", allora ripensa al tuo allenamento e chiediti

" Che tipo di sforzo faccio?"
" Che durata ha?"
" Che intensità esprimo?"

E la spiegazione del perché riesci anche senza sarà lampante

Aimé ai glucidi non si sfugge se ci si allena nel vero senso della parola.

Poi possiamo parlare delle diverse quantità necessarie, ma questo è un altro discorso

Una continua insoddisfazione: ogni volta che raggiungiamo un risultato, invece di viverlo, ci proiettiamo subito verso i...
18/11/2025

Una continua insoddisfazione: ogni volta che raggiungiamo un risultato, invece di viverlo, ci proiettiamo subito verso il prossimo obiettivo.

Dal punto di vista psicologico questo accade perché il cervello si abitua rapidamente ai progressi e tende a spostare l’asticella sempre più avanti. È un meccanismo naturale, ma può portarci a non percepire davvero i miglioramenti, mantenendo la sensazione di “non essere mai abbastanza”.

Riconoscere questo processo è fondamentale: fermarsi, osservare i cambiamenti e validare ciò che abbiamo raggiunto non significa rallentare, ma consolidare il percorso e migliorare la motivazione nel lungo periodo.

Celebrare i risultati non è un dettaglio: è parte del cambiamento stesso.

🥦 La regola 80/20 nell’alimentazioneLa regola 80/20 è uno di quei principi semplici che se compresi, ti cambiano il rapp...
14/11/2025

🥦 La regola 80/20 nell’alimentazione

La regola 80/20 è uno di quei principi semplici che se compresi, ti cambiano il rapporto con il cibo

Non serve mangiare in modo perfetto per stare bene, basta che la maggior parte delle tue scelte siano equilibrate.

Ti faccio un esempio.
Immagina di avere 100.000 euro di fatturato in un anno.
Una parte di quei soldi è “obbligata”: tasse, affitto, fornitori, contributi… tutte cose che servono per mantenere in piedi il sistema.
Poi, quello che rimane è la parte “libera”, quella che puoi spendere come vuoi.

Con il cibo funziona allo stesso modo.
Circa l’80% di ciò che mangi dovrebbe essere “nutriente”: alimenti che fanno bene al corpo, come verdure, frutta, cereali integrali, proteine di qualità e grassi buoni.
Il restante 20% invece è quella quota che puoi dedicare a ciò che ti piace — una pizza, un dolce, un bicchiere di vino o una cena fuori con gli amici.

Non c’è bisogno di sensi di colpa: quella parte è prevista.
L’idea è che se per l’80% del tempo ti nutri in modo sano, il 20% di libertà non compromette i risultati, anzi… ti aiuta a mantenere l’equilibrio nel lungo periodo.

Il punto è proprio questo: non essere perfetti, ma costanti.
Mangiare bene non significa rinunciare a tutto, ma imparare a bilanciare.
Perché la salute non nasce da un piatto “pulito”, ma da un rapporto sereno con ciò che metti nel piatto.

🔥 Molte strategie “brucia grasso” vengono pubblicizzate come soluzioni dirette per dimagrire, ma si basano su un grande ...
13/11/2025

🔥 Molte strategie “brucia grasso” vengono pubblicizzate come soluzioni dirette per dimagrire, ma si basano su un grande fraintendimento.

Quando un’attività o una dieta “fa bruciare grasso”, non significa automaticamente che porti a una riduzione della massa grassa.
🧬 “Bruciare grasso” descrive semplicemente un processo metabolico: il corpo sta usando i grassi come fonte di energia in quel momento. È una condizione transitoria, che dipende da intensità dell’attività, disponibilità di carboidrati, alimentazione e stato ormonale.

⚖️ Il dimagrimento reale, invece, è un processo cronico: avviene solo quando, nel tempo, il bilancio energetico è negativo, cioè quando l’energia spesa supera quella introdotta con il cibo.
Anche se durante un allenamento “bruci grassi”, se alla fine della giornata o della settimana il tuo apporto calorico è uguale o superiore al consumo, non perderai massa grassa.

🏃‍♀️ Durante attività a bassa intensità, il corpo utilizza in proporzione più grassi, ma consuma poche calorie totali.
Durante esercizi più intensi, invece, usa più carboidrati ma aumenta il dispendio energetico complessivo.

👉 Quello che conta non è la percentuale di grassi usata durante l’esercizio, ma il bilancio energetico e lipidico complessivo nel medio-lungo periodo.

💡 “bruciare grasso” suona bene, ma non equivale a dimagrire.
Puoi bruciare grasso in un singolo allenamento e poi recuperarlo facilmente con un pasto abbondante.

🍎 La chiave è sempre la stessa:
✅ un’alimentazione equilibrata
✅ attività fisica costante
✅ un deficit calorico sostenibile

Solo così il corpo sarà costretto a utilizzare davvero le proprie riserve adipose in modo stabile e progressivo. 🔬

12/11/2025

Anche la storia dei centenari con il colesterolo LDL a 400 debbo dire che è sempre interessante.

Serve in particolare, anzi direi unicamente, a ti**re acqua al proprio mulino 😎

Per il resto è totalmente irrilevante ai fine della comprensione dei meccanici che provocano questa incredibile longevità

Però oh...se volete provare...provate...fate però testamento...consiglio 😎

Indirizzo

Via Flaminia 526
Falconara Marittima
60015

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