Marco Perugini Improve your Performance

Marco Perugini Improve your Performance Marco Perugini è Biologo Nutrizionista, Personal Trainer e Preparatore Atletico

🥦 La regola 80/20 nell’alimentazioneLa regola 80/20 è uno di quei principi semplici che se compresi, ti cambiano il rapp...
14/11/2025

🥦 La regola 80/20 nell’alimentazione

La regola 80/20 è uno di quei principi semplici che se compresi, ti cambiano il rapporto con il cibo

Non serve mangiare in modo perfetto per stare bene, basta che la maggior parte delle tue scelte siano equilibrate.

Ti faccio un esempio.
Immagina di avere 100.000 euro di fatturato in un anno.
Una parte di quei soldi è “obbligata”: tasse, affitto, fornitori, contributi… tutte cose che servono per mantenere in piedi il sistema.
Poi, quello che rimane è la parte “libera”, quella che puoi spendere come vuoi.

Con il cibo funziona allo stesso modo.
Circa l’80% di ciò che mangi dovrebbe essere “nutriente”: alimenti che fanno bene al corpo, come verdure, frutta, cereali integrali, proteine di qualità e grassi buoni.
Il restante 20% invece è quella quota che puoi dedicare a ciò che ti piace — una pizza, un dolce, un bicchiere di vino o una cena fuori con gli amici.

Non c’è bisogno di sensi di colpa: quella parte è prevista.
L’idea è che se per l’80% del tempo ti nutri in modo sano, il 20% di libertà non compromette i risultati, anzi… ti aiuta a mantenere l’equilibrio nel lungo periodo.

Il punto è proprio questo: non essere perfetti, ma costanti.
Mangiare bene non significa rinunciare a tutto, ma imparare a bilanciare.
Perché la salute non nasce da un piatto “pulito”, ma da un rapporto sereno con ciò che metti nel piatto.

🔥 Molte strategie “brucia grasso” vengono pubblicizzate come soluzioni dirette per dimagrire, ma si basano su un grande ...
13/11/2025

🔥 Molte strategie “brucia grasso” vengono pubblicizzate come soluzioni dirette per dimagrire, ma si basano su un grande fraintendimento.

Quando un’attività o una dieta “fa bruciare grasso”, non significa automaticamente che porti a una riduzione della massa grassa.
🧬 “Bruciare grasso” descrive semplicemente un processo metabolico: il corpo sta usando i grassi come fonte di energia in quel momento. È una condizione transitoria, che dipende da intensità dell’attività, disponibilità di carboidrati, alimentazione e stato ormonale.

⚖️ Il dimagrimento reale, invece, è un processo cronico: avviene solo quando, nel tempo, il bilancio energetico è negativo, cioè quando l’energia spesa supera quella introdotta con il cibo.
Anche se durante un allenamento “bruci grassi”, se alla fine della giornata o della settimana il tuo apporto calorico è uguale o superiore al consumo, non perderai massa grassa.

🏃‍♀️ Durante attività a bassa intensità, il corpo utilizza in proporzione più grassi, ma consuma poche calorie totali.
Durante esercizi più intensi, invece, usa più carboidrati ma aumenta il dispendio energetico complessivo.

👉 Quello che conta non è la percentuale di grassi usata durante l’esercizio, ma il bilancio energetico e lipidico complessivo nel medio-lungo periodo.

💡 “bruciare grasso” suona bene, ma non equivale a dimagrire.
Puoi bruciare grasso in un singolo allenamento e poi recuperarlo facilmente con un pasto abbondante.

🍎 La chiave è sempre la stessa:
✅ un’alimentazione equilibrata
✅ attività fisica costante
✅ un deficit calorico sostenibile

Solo così il corpo sarà costretto a utilizzare davvero le proprie riserve adipose in modo stabile e progressivo. 🔬

12/11/2025

Anche la storia dei centenari con il colesterolo LDL a 400 debbo dire che è sempre interessante.

Serve in particolare, anzi direi unicamente, a ti**re acqua al proprio mulino 😎

Per il resto è totalmente irrilevante ai fine della comprensione dei meccanici che provocano questa incredibile longevità

Però oh...se volete provare...provate...fate però testamento...consiglio 😎

10/11/2025

Titolo di studio: curioso
Università: della strada
Voto: ho dato tutto me stesso

Esperti, esperti di metabolismo ovunque....

05/11/2025

👉 Ma come si forma davvero il colesterolo?

Tutto parte da una piccola molecola: acetil-CoA, che deriva dal metabolismo di zuccheri, grassi e proteine.
Da lì il processo si sviluppa in 4 fasi principali:

1️⃣ Formazione del mevalonato
Due molecole di acetil-CoA → acetoacetil-CoA → HMG-CoA
➡️ L’enzima HMG-CoA reduttasi trasforma l’HMG-CoA in mevalonato.
🟥 È qui che agiscono le statine, bloccando questo enzima per ridurre la sintesi di colesterolo endogeno.

2️⃣ Formazione dell’isopentenil pirofosfato (IPP)
Il mevalonato subisce fosforilazioni e decarbossilazione → nasce l’IPP, un’unità a 5 atomi di carbonio: il “mattoncino base” del colesterolo.

3️⃣ Formazione dello squalene
6 unità di IPP si uniscono → squalene (C₃₀H₅₀), una lunga catena di carbonio.

4️⃣ Formazione del colesterolo
Lo squalene si chiude in un anello → lanosterolo → dopo varie modifiche → colesterolo (C₂₇H₄₆O).

✨ In una persona sana, tutto questo è regolato dallo stato energetico:
quando c’è energia in eccesso, aumentano i precursori (acetil-CoA e NADPH) e la sintesi accelera

Non è colpa dello zucchero, ma del surplus energetico cronico.

La sensibilità al gusto (dolce, grasso, amaro) varia molto tra individui e si associa a differenze nelle scelte e nelle ...
31/10/2025

La sensibilità al gusto (dolce, grasso, amaro) varia molto tra individui e si associa a differenze nelle scelte e nelle quantità consumate. In campioni adulti, la sensibilità gustativa media-bassa è collegata a maggior introito energetico da snack e a BMI più alto; la sensibilità media-alta mostra il pattern opposto.

·  Diversi studi indicano che chi percepisce poco il gusto “di grasso” tende a mangiare più grassi/energia ed è più spesso in sovrappeso/obeso; si trovano anche meno papille fungiformi in questi soggetti.

·  Sul dolce, meta-analisi e analisi combinate mostrano che, in media, persone con obesità riportano intensità dolce più alta (dimensione separata dalla “ricompensa” psicologica), ma altri dati trovano che la preferenza per il dolce è legata a più zuccheri aggiunti e peggiore qualità della dieta. In breve: intensità percepita e gradimento non coincidono sempre, ma entrambe possono spingere le scelte. 

Chi sente poco dolce/grasso può cercare più stimolazione (porzioni più grandi, cibi più “ricchi”) per arrivare alla stessa soddisfazione: ciò ostacola la dieta e facilita episodi di over-eating. Chi sente molto i sapori spesso raggiunge prima la gratificazione e può fermarsi più facilmente — ma se il profilo edonico verso il dolce è alto, può comunque spingere il consumo di zuccheri.

La plasticità del gusto esiste: cambiamenti dietetici prolungati possono modificare soglie/percezione

Dopo l'ennesimo influencer di appena trent'anni che ribadisce come il passato fosse un posto migliore, senza che il pass...
29/10/2025

Dopo l'ennesimo influencer di appena trent'anni che ribadisce come il passato fosse un posto migliore, senza che il passato di cui parlo lo abbia mai vissuto davvero...

Mi trovo costretto anche io a ribadire come non è così...

Ed è imbarazzante come non ci si accorga di questo...come non ci si accorga delle incredibili innovazioni che fanno della nostra vita in molti se non tutti i campi una vita migliore...

23/10/2025

Infiammazione

Quanto piace questo termine...
Il latte, la farina, lo zucchero...creano infiammazione...ma..

Ma cosa intendiamo con infiammazione?
Siamo sicuri che chi usa questo termine sappia davvero cosa è l' infiammazione?..

Ho i miei dubbi vista l' accezione negativa con la quale viene usata ..

🗣️''Ma che la fai a fare la dieta, sei già magr*''Sentita anche voi questa frase vero? Come se uno dovesse seguire un'al...
17/10/2025

🗣️''Ma che la fai a fare la dieta, sei già magr*''

Sentita anche voi questa frase vero?

Come se uno dovesse seguire un'alimentazione sana ed equilibrata solo se è alle prese con kg di troppo o come se essere caratterizzati da magrezza fosse di per se sinonimo di buona salute.

👉E i social oggi sono l'esempio lampante di come non ci sia nulla di piu sbagliato!
Gente apparentemente in forma che segue profili nutrizionali totalmente fuori logica se non addirittura dannosi nel breve e lungo periodo

Smettiamola di vedere il cibo come una restrizione e il nutrizionista come un modellatore di corpi.
Smettetela di imporvi obiettivi estetici che non siete capaci di raggiungere ma che donano enorme senso di frustrazione!

⚠️Una sana alimentazione va oltre l’obiettivo di dimagrire: è una componente chiave nella promozione della salute e nella prevenzione delle malattie.

🚴Molti atleti di endurance — triatleti, ultrarunner, ciclisti — raccontano di bere Coca-Cola nelle fasi finali di gara. ...
16/10/2025

🚴Molti atleti di endurance — triatleti, ultrarunner, ciclisti — raccontano di bere Coca-Cola nelle fasi finali di gara. Non è solo una scelta di gusto: dietro ci sono motivi fisiologici e sensazioni reali, anche se la scienza non ha ancora dato risposte definitive.

🤮Durante uno sforzo prolungato, il tratto gastrointestinale è messo a dura prova: il flusso sanguigno si riduce, lo svuotamento gastrico rallenta e possono comparire nausea, gonfiore e senso di pienezza. In questo contesto, alcuni atleti trovano sollievo e un piccolo “boost” bevendo qualche sorso di Coca-Cola.

La spiegazione più probabile è multifattoriale:

Gli zuccheri semplici forniscono energia immediata, utile quando le riserve di glicogeno sono quasi esaurite.

La caffeina (circa 30-40 mg per lattina) stimola il sistema nervoso centrale, riduce la percezione della fatica e migliora la concentrazione.

La carbonazione libera CO₂ nello stomaco, che può innescare l’eruttazione: un meccanismo riflesso che riduce la pressione gastrica e dà una sensazione di “liberazione” dal gonfiore.

Le evidenze scientifiche dirette sono limitate: alcuni studi mostrano che la carbonazione modifica il volume e la distribuzione del contenuto gastrico, ma non ci sono trial che valutino la Coca-Cola come rimedio per nausea o disturbi intestinali in gara. Tuttavia, l’esperienza empirica di molti atleti suggerisce un beneficio percepito.

In sintesi: la Coca-Cola può offrire energia rapida, stimolo mentale e sollievo momentaneo dalla pienezza gastrica. Non è un rimedio universale, né sostituisce l’idratazione corretta, ma se testata in allenamento può essere una piccola arma in più nelle fasi critiche di una gara lunga.

14/10/2025

Avete fatto arrabbiare Squiddy 😎

Eppure è una cosa di una banalità clamorosa ma ormai non mi sorprendo più di nulla...

Ma io lo so che avete capito benissimo ma che non potete ammetterlo perché vi crollerebbe il castello di seguaci...

👉

È una giungla...Lo so...Per questo vi vengo in aiuto 🤣😎💪
10/10/2025

È una giungla...

Lo so...

Per questo vi vengo in aiuto 🤣😎💪

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Via Flaminia 526
Falconara Marittima
60015

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