29/11/2025
Ci sono periodi della vita in cui la capacità di far fronte alle richieste quotidiane viene messa a dura prova da eventi negativi che si susseguono senza tregua. Momenti in cui il carico emotivo può diventare particolarmente gravoso, anche se all’esterno non sempre emerge con la stessa evidenza.
Uno degli aspetti più complessi riguarda la percezione di una devastante solitudine emotiva: si vive un’esperienza interna fatta di stanchezza, vulnerabilità e sovraccarico, mentre gli altri continuano a vederti come quella forte, affidabile, sempre sul "pezzo".
Una discrepanza che autorizza gli altri a caricarti di ulteriori pesi, preoccupazioni, richieste, lamentele che finiscono per amplificare il senso di affaticamento e solitudine.
Vorresti tanto dire "Basta!!" ma ti esce un: “Si, va bene” nel tentativo di preservare equilibri relazionali già consolidati. E così, mentre si continua a mantenere una posizione di apparente solidità, internamente avverti un progressivo senso di sprofondamento, incomprensione ed impotenza.
Una complessità di vissuti che spesso resta silenziosa.
Un silenzio che gli altri non colgono, perché accorgersi davvero significa fermarsi, osservare oltre le apparenze, mettere in discussione l’immagine comoda che hanno di te.
Significa assumersi la responsabilità di vedere ciò che fa paura vedere: la fragilità di chi sembrava invincibile.
E così la tua sofferenza rimane invisibile, non perché sia piccola, ma perché richiederebbe agli altri il coraggio e la volontà di guardarti con occhi nuovi.
E così resti sola nel peso che porti, mentre fuori tutto sembra normale. E la cosa più dura da accettare è che troppe persone vivono esattamente la stessa invisibile battaglia.
Buona giornata ⚘️