Dr.Francesca Carubbi - Centro Studi e Clinica Psicologica Daimon

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Dr.Francesca Carubbi - Centro Studi e Clinica Psicologica Daimon Psicologa (iscr. N. 1654 OPM) - psicoterapeuta Rogersiana, facilitatore Mindfulness, autrice ,Alpes Psicologa ( iscr. Riceve su appuntamento.

N. 1654 Ordine Psicologi Marche) e psicoterapeuta Centrata sul Cliente individuale e di gruppo.

11/11/2025

"Checché se ne dica e se ne pensi, le Fiabe hanno sempre narrato l'amore vero. Reale. Non solo quello che l'eroe o l'eroina sono riusciti a conquistare, bensì quello - e questo, probabilmente, è l'aspetto rilevante - che hanno perduto. Ecco, allora, che le fiabe, nella loro autenticità, ci fanno apprendere il valore della realtà. L'esistenza ineluttabile della perdita. Dell'attesa".
Francesca Carubbi, "Su Saggezza e Libertà"
In libreria e online


La fiaba e il cognitivismo, di Sara Uboldi, Università di Modena e Reggio EmiliaAbstract"La relazione tra uomo e narrazi...
06/11/2025

La fiaba e il cognitivismo, di Sara Uboldi, Università di Modena e Reggio Emilia

Abstract

"La relazione tra uomo e narrazione è molto stretta e affonda le sue radici nelle basi biologiche e nei processi neurologici più profondi del cervello. In particolare, la fiaba si configura come un genere cognitivamente connaturato, in grado di corrispondere alle esigenze e alle strutture della mente umana"

Articolo completo su http://riviste.unimi.it/index.php.enthymema




Ci sono luoghi che lasciano il segno. Luoghi, come ci ricordano Augé e Bachelard che si trasformano in spazi di apparten...
03/11/2025

Ci sono luoghi che lasciano il segno. Luoghi, come ci ricordano Augé e Bachelard che si trasformano in spazi di appartenenza; che, da inaninati, si tramutano in spazi di vita, in cui possiamo riconoscerci, sperimentarci, costruirci.
Ecco, allora, come lo spazio-gioco del mio studio si sia, mano a mano, arricchito di oggetti-simbolo che hanno permesso e che permettono tuttora incontri inaspettati con parti del proprio Sé che chiedono asilo; riconoscimento; integrazione. Il gioco, allora, "è uno strumento terapeutico naturale e potente [...] Un adulto sensibile può sintonizzarsi su un modo di comunicare che recluta il sistema di coinvolgimento sociale del bambino e abbassa le difese" (Porges e Daniel, trad. It. 2013, p. 227).

"Un lavoro terapeutico efficace è possibile solo quando il paziente si sente sicuro e protetto nel setting della terapia...
02/11/2025

"Un lavoro terapeutico efficace è possibile solo quando il paziente si sente sicuro e protetto nel setting della terapia. La ricerca ha dimostrato che la relazione terapeutica è centrale per il cambiamento positivo dei pazienti in psicoterapia e che gli esiti terapeutici differenziali possono essere attribuibili solo un minima parte a tecniche specifiche (Duncan e Moynihan 1994; Lambert e Ogles 2004; Lambert e Simon 2008; Martin et al. 2000; Norcross 2002, 2011; Orlinsky et al. 1994)".

Shari M. Geller, Stephen W. Porges, "Presenza terapeutica. Meccanismi neurofisiologici che mediano la sensazione di sicurezza nella relazione terapeutica", in S. W. Porges, "Sicurezza Pilivagale. Attaccamento, comunicazione, autoregolazione, ed: Roma, Giovanni Fuoriti Editore, trad. it., 2023, p. 194

Cosa fai, a Bologna?
01/11/2025

Cosa fai, a Bologna?



Su "Io Donna", inserto de "Il Corriere della Sera".
01/11/2025

Su "Io Donna", inserto de "Il Corriere della Sera".



A Parma, martedì 18 novembre.Vi aspettiamo per dialogare sul Maschile di oggi.
25/10/2025

A Parma, martedì 18 novembre.
Vi aspettiamo per dialogare sul Maschile di oggi.

"Uno dei più bei regali di un cammino psicoterapeutico?Scegliere se stessi e porsi al Centro della propria Vita"Su Sagge...
25/10/2025

"Uno dei più bei regali di un cammino psicoterapeutico?
Scegliere se stessi e porsi al Centro della propria Vita"

Su Saggezza e Libertà di Francesca Carubbi, Alpes Italia, Roma
www.alpesitalia.it

Con la fiaba non si può mentire...Utilizzare la fiaba, infatti, presuppone il mettersi in gioco nella relazione come str...
22/10/2025

Con la fiaba non si può mentire...

Utilizzare la fiaba, infatti, presuppone il mettersi in gioco nella relazione come strumento di cambiamento; come strumento del bambino. Uno strumento fatto di carne, ossa, emozioni; di mente e corpo che necessitano di essere, tra loro, congruenti. Non si può fingere con la fiaba. Non si può mentire al bambino.
Personalmente, ho interpretato svariate volte, travestendomi, i personaggi. Spesso, sono stata la strega cattiva, la matrigna… Quell'ombra che al bimbo fa paura ma che vuole e deve affrontare: farmi morire significa sublimare un profondo bisogno di aggressività o una terrificante paura. E, da qui, io ho l’obbligo di morire; di cadere; di renderlo vittorioso sul male. Il drago deve essere sconfitto, altrimenti diviene reale. Perché i draghi e i mostri che esistono realmente si chiamano perversioni.
Il bambino, in altri termini, deve avere la sicurezza che un terzo altro possa rendersi creta nelle sue mani; ma una creta che, se da un lato si fa plasmare, dall'altro è sufficientemente salda da non creparsi: sapere che il terapeuta non si spaventa, non indietreggia dalle emozioni sopraffacenti del bambino o dalle sue ostinazioni e provocazioni, per il bambino significa che può contare su una base sicura, su una vitalizzante funzione alfa di bioniana memoria. Una funzione che possono apprendere, con fiducia, anche i genitori.

Francesca Carubbi

Fiaba come metafora del cambiamento terapeutico 👇"[...] la fiaba diventa epifenomeno, grazie alle sue componenti - le az...
12/10/2025

Fiaba come metafora del cambiamento terapeutico 👇

"[...] la fiaba diventa epifenomeno, grazie alle sue componenti - le azioni o funzioni dei personaggi - universali e costanti e, allo stesso tempo, multiformi e soggettive (Propp, 1928), proprio di questo pellegrinaggio interiore (Kopp, 1973): l'eroe e l'eroina divengono metafora di quelle parti del cliente che lottano per trasformarsi da demoni interiori a Daimon, ossia in quella vocazione personale esistenziale (Hillman, 1996) che non rappresenta altro che la loro individualità"

Francesca Carubbi, 2019, PsicoFiaba. L'uso della fiaba in ambito clinico e di comunità, Alpes Italia, Roma, p. VIII

"La rivoluzione non comincia dalla madre. Comincia dalla donna [...]. È la madre a trarre forza dalla donna, non vicever...
21/09/2025

"La rivoluzione non comincia dalla madre. Comincia dalla donna [...]. È la madre a trarre forza dalla donna, non viceversa [...]. Due sono gli ingredienti fondamentali per una maternità possibile: una funzione materna etica, che lavora per l'indipendenza del figlio, e il riconoscimento e la valorizzazione della donna che deve continuare a essere e a fare esistere".

Laura Pigozzi, Non solo madri, Raffaello Cortina Editore, p.31

Jutta Bauer, Urlo di mamma, Nord Sud edizioni


Questa sono io...Più che psicologa e psicoterapeuta, amo denominarmi una Curatrice di Storie.Il mio lavoro, infatti, off...
19/09/2025

Questa sono io...

Più che psicologa e psicoterapeuta, amo denominarmi una Curatrice di Storie.
Il mio lavoro, infatti, offre un delicato privilegio: l'accoglienza, come il più prezioso dei tesori, delle narrazioni di chi sceglie di fidarsi di me.
Parole che, attraverso un prezioso ricamo, divengono significati personali, unici e irripetibili. Di cosa? Dell'esperienza soggettiva dei clienti. Della loro costruzione dell'esperienza. Del loro Modo di Essere (Rogers, 1980).
Le parole, in Studio, grazie all'ascolto empatico, accettante e congruente (Rogers, 1957), svelano il perché di tante sofferenze e, allo stesso tempo, mostrano la via verso una vita più soddisfacente.
In Studio, la Tendenza Attualizzante (Rogers, 1951) prende vita.
Personalmente, in questi anni, ho affinato, come strumento terapeutico, anche l'utilizzo di strumenti nati per dare onore alla narrazione: le Fiabe.
Le Fiabe hanno sempre rappresentato il modo per nominare l'indicibile e, inoltre, la loro morfologia (Propp, 1928), intesa come andamento strutturale, assomiglia al Processo di Cambiamento terapeutico: l'eroe - proprio come il cliente - inizia la sua avventura in modo traumatico, in quanto si sente perso, smarrito, impaurito a causa del nemico che gli mette i bastoni tra le ruote. Per giungere alla sua meta, allora, deve necessariamente attraversare il proprio Bosco interiore, per sconfiggere l'antagonista e, da qui, trasfigurarsi o trasformarsi.
Per questo motivo, per presentare il mio Studio, ho scelto di presentarmi e raffigurarmi tra i miei libri: tre le opere che mi supportano felicemente nella mia bellissima professione.
Per chi volesse un appuntamento o approfondire le mie modalità di lavoro, ricordo che può trovarmi ai seguenti recapiti: 3384810340; dr.francesca.carubbi@gmail.com; www.francescacarubbi.com
Ricordo che svolgo attività sia in presenza che online (individuale e gruppo).
Buona vita 🌱
Francesca Carubbi

Indirizzo

Via B. Croce 1/A
Fano
61032

Telefono

+393384810340

Sito Web

https://www.francescacarubbi.com/

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