07/11/2025
Condivido con gioia questo articolo illuminante di AIMI!
https://aimionline.it/blog/articolo/tummy-time-unoccasione-di-scoperta-non-un-dovere
Vedo ormai da qualche anno, l’imperversare di attività per neonati, genitori super performanti che fanno di tutto perché i loro bambini siano performanti a loro volta, e non sto parlando della decisione di mandarli ad una scuola trilingue perché così, se imparano le lingue da piccoli non faranno fatica e saranno uomini o donne migliori e con meno problemi (e comunque parliamone!!) ma parlo di scelte minori che avvengono in età minime dei bambini, addirittura appena nati!
Questi “poveri cristi”, i nostri bimbi, ancora non sono usciti dalla pancia della mamma che già li vogliamo “super bimbi iper mega performanti e capaci di…”
Ma stiamo scherzando? Vero??
Conosciamo quali sono i veri bisogno del bambino?
Sappiamo vedere fin dove arriva la nostra ansia per la paura che nostro figlio “non sia abbastanza adatto a…” e dove invece cominciano i loro bisogni reali?
Ci fidiamo della creatura che abbiamo dinnanzi e delle sue capacità? O pensiamo di essere noi e soltanto noi gli artefici degli uomini o delle donne che saranno?
E perché finiamo sempre col rendere una tendenza, il tormentone di turno??
Ci fissiamo sulle cose senza riuscire più a vedere chi abbiamo davanti…
Lo guardiamo davvero il nostro bambino?
Sappiamo riconoscere i segnali che ci manda?
Sappiamo realmente quando e come
Intervenire?
Ma poi di cosa ha davvero bisogno il mio neonato?
E io dove sono rispetto a lui?
Cosa sento? Come mi sento?
Cosa farei con questo esserino se tutto intorno a me tacesse?
E gli Osteopati credo che in questa moda del Tummy Time, siano la peggiore delle razze!! Ahinoi!!!
Credo che sia davvero giunto il momento di farci delle domande serie sull’accudimento dei nostri neonati e di ciò che, con i nostri interventi stiamo facendo…
Altrimenti non troveremo mai un equilibrio e passeremo costantemente da un estremo ad un altro, così come è sempre accaduto nella storia dell’uomo: dalla dittatura all’anarchia, dalla pedagogia nera el lassismo eccessivo, dallo yin allo yang, andata e ritorno senza riconoscere l’equilibrio, il BUON SENSO, commisurato a ciò che è davvero…
Siamo esseri viventi in continuo dinamismo, siamo diversi ogni giorno e diversi sono i bambini che portiamo prima in grembo e che poi aiutiamo a crescere sulla terra.
E quando una neomamma piena di apprensione e ansia mi chiede:
“quali attività devo fargli fare? Va bene se lo metto così? Va bene se faccio questo?”
Io rispondo che in realtà non c’è niente da fare se non che conoscersi fuori dal grembo, stare e saper stare nel NIENTE di ogni singolo momento, con tutte le difficoltà e le frustrazioni che questo comporta.
Non si nasce genitori, si impara ad esserlo crescendo con i nostri bambini, guardandoli davvero, imparando a stare vicino alle loro frustrazioni, ai pianti inconsolabili… soffrendo per un allattamento che non parte, per una nascita che non è stata come la desideravamo, per un bambino reale che non è come quello immaginato e tanto tanto altro.
La vera palestra del tuo bambino, è il tuo corpo mamma!
Che devi fare? Niente! Stare giorni interi con lui/lei, appicciato, pelle a pelle fin tanto che ce ne sarà bisogno e tutto il resto arriverà
‼️ ‼️ ATTENZIONE: Questa riflessione sulla performance eccessiva e sempre più anticipata, si riferisce in linea generale a tutte le gravidanze e le nascite fisiologiche e NON VUOLE IN NESSUN MODO incoraggiare a non fare diagnosi precoci qualora ci fossero incongruenze nel neuro sviluppo, anzi…
Però una volta che sappiamo che è tutto apposto, ecco…
Viviamocela la nostra vita con i nostri bimbi e godiamo di quel dolce far niente che non tornerà mai più.
Perché davvero, il vero lavoro in questa fase, è tutto interiore… c’è poco da fare fuori, smettiamo di portare fuori il grande lavoro interno che facciamo per diventare genitori… altrimenti lo disperderemo!!!
Gravidanza, parto, post parto…sono momenti essenziali che bastano a se stessi.
C’è qualcosa di Sacro in tutto questo, non dimentichiamocelo!
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