Farmacia Dr. Paolo Bongiorno

Farmacia Dr. Paolo Bongiorno Consulenza su farmaci, alimentazione, intolleranze, sport e integrazione laboratorio galenico

La Farmacia Bongiorno svolge una quotidiana attivita' di presidio sanitario e farmaceutico nel cuore di Favara. Il personale della Farmacia, altamente qualificato, e' in grado di dare informazioni sulle preparazioni, sui farmaci, sulle somministrazioni, di guidare nelle scelte fuori prescrizione e di reperire o preparare farmaci anche non in commercio in italia.

Agrigento 28/08/25, bellissima serata al Mudia per parlare di piante medicinali della medicina popolare e del percorso e...
29/08/2025

Agrigento 28/08/25, bellissima serata al Mudia per parlare di piante medicinali della medicina popolare e del percorso evolutivo che ha trasformato un arte millenaria, base della moderna farmacologia, in una scienza normata, la fitoterapia.

Condivido una sintesi per quanti non erano presenti ma avrebbero voluto esserlo.

L’arte di curarsi con le piante ha origini molto antiche in essa si fondono culture religiose filosofiche e alchemiche, la medicina e la galenica hanno camminato negli stessi passi per secoli prima di evolversi in due discipline scientifiche distinte e separate, la figura del farmacista nasce infatti nel tardo medioevo.

Alcune figure storiche di rilievo hanno contribuito in misura determinante alla nascita e alla diffusione delle piante medicinali, volendo tracciare una linea evolutiva temporale ricorderei Ippocrate, Aristotele, Galeno, Avicenna e Paracelso.

Ippocrate, medico del 460 a.c. è considerato il padre della medicina moderna, introdusse l’uso delle piante come rimedi naturali e promosse la massima “primum non nocere”, che è arrivata ai nostri giorni.

Seguì Aristotele (384–322 a.C.), filosofo e medico pratico che studiò il nesso fra corpo e anima il quale classificò le piante contribuendo a promuove il loro uso terapeutico.

Galeno (129–201 d.C.) in epoca romana, sviluppò la prima farmacopea appunto galenica, una raccolta di formulazioni, rimedi e forme farmaceutiche, che evolvendosi è arrivata ai nostri giorni.

Avicenna (980–1037) medico e filosofo persiano, catalogò e descrisse centinaia di piante e sostanze medicinali, indicando dosi, usi e combinazioni, arricchendo le conoscenze di Galeno con pratiche mediche e rimedi persiani scrivendo il celebre “Canone della medicina”

Paracelso (1493–1541), medico e alchimista svizzero, rivoluzionò la medicina rinascimentale, introdusse l’uso di sostanze chimiche e minerali come rimedi è intuì che la dose fa il veleno creando le basi della moderna tossicologia.

Nel XIX secolo nasce la farmacologia moderna, vengono isolati principi attivi puri dalle piante: morfina (1806), chinina, digitale, salicina, nasce la farmacia industriale, la galenica perde il suo primato quantitativo ma rimane in farmacia per le preparazioni personalizzate.

Nel XX secolo, si sviluppa la chimica industriale di sintesi, aspirina, penicilline, sulfamidici, antibiotici, cortisonici, La farmacia galenica rimane, in secondo piano, serve per allestire preparazioni speciali (es. dosaggi pediatrici, creme magistrali, capsule personalizzate).

In questo contesto solo una parte della medicina erboristica popolare ha mantenuto una connotazione classica, parliamo di piante medicinali (officinali o presenti nella lista BELFRIT) utilizzate per piccole patologie, sotto forma di tisane decotti o unguenti, sotto forma di oli essenziali nell’aromaterapia o nell’industria dei profumi.

BELFRIT prende il nome dalle iniziali delle tre nazioni (Italia, Francia, Belgio) europee che per la tutela della salute pubblica, hanno diliberato una lista condivisa di sostenze vegetali (piante e derivati) che è possibile utilizzare negli integratori alimentari.

Non stabilisce proprietà salutistiche che devono essere autorizzate dall’EFSA ma chiarisce quali piante possono essere usate legalmente nei paesi che la applicano.

Per ciascuna pianta sono sono spesso indicate le parti utilizzabili (radice, foglia, frutto etc..) restrizioni o limiti di dosaggio e note di sucurezza, non è ancora un atto normativo vincolante ma è un primo passo verso l’armonizzazione normativa in europa.

Nella fitoterapia moderna si usano estratti secchi o liquidi ma standardizzati, nei quali la componente biochimica complessa responsabile dell’effetto terapeutico chiamata fitocomplesso, è nota e quantificata.

Esempi di questa classe di fitoterapici sono, l’Echinacea per le difese immunitarie, l’iperico come antidepressivo, il cardo come disintossicante epatico, la camomilla come lenitivo intestinale e antispastico, il Gingko per migliorare le funzioni cognitive e la circolazione, la curcuma come antinfiammatorio.

Questi estratti vengono utilizzati nella terapia di supporto a varie patologie quindi parliamo di fitoterapia complementare nella medicina integrata.

Spesso il farmacista è chiamato a produrre dei veri e propri farmaci, ma non partendo da semilavorati, come si fa nel caso degli estratti secchi, bensì partendo dalle infiorescenze e realizzando un estratto oleoso sul quale determina anche la concentrazione delle sostanze attive come nel caso della cannabis terapeutica.

Dalla fitoterapia moderna ha origine la Farmacologia estrattiva derivata dai fitocomplessi
◦ Morfina (Papaver somniferum) → analgesico.
◦ Digitossina/digossina (Digitalis purpurea) → cardiotonico.
◦ Chinino (Cinchona spp.) → antimalarico.
◦ Taxolo (Taxus brevifolia) → chemioterapico.
Questo approccio ha dato origine alla farmacognosia, scienza che studia i principi attivi naturali.
Dalla fitoterapia originano anche altre discipline come l’omeopatia, l’Ayurveda (india), la medicina tradizionale cinese e perfino la nutraceutica attinge alla fitoterapia anche se non in maniera esclusiva.
Il termine nutraceutica deriva dalla contrazione di nutrizione farmaceutica, ed il riso rosso fermentato è uno degli esponenti più noti.
Le piante medicinali destinate alla produzione farmaceutica devono provenire da filiere che garantiscano qualità, sicurezza e tracciabilità della materia prima.
Le filiere di produzione devono essere certificate secondo GACP (Good Agricultural and Collection Practices) con piena tracciabilità, qualità e sicurezza, e successivamente trasformate in officina sotto GMP (Good Manufacturing Practices)
Poichè il preparato galenico deve avere dignità di farmaco ed il livello qualitativo industriale di riferimento è altissimo anche la tecnica farmaceutica si è evoluta, le attrezzature sono sofisticatissime ed il farmacista galenico è sottoposto ad un continuo processo di aggiornamento.
Ogni preparazione viene tracciata a partire dalle materie usate prime fino al confezionamento e alla consegna, viene implementato un sistema di qualità e vengono seguitenorme di buona preparazione, il futuro della galenoca sarà sempre più legato alla personalizzazione delle cure anche in vista della medicina di precisione che si sta affacciando nel panorama scientifico internazionale.

Indirizzo

Via Vitt. Veneto 17/19
Favara
92026

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Martedì 09:00 - 13:00
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