17/09/2025
Mi capita sempre di ascoltare persone che parlano a vuoto. Hanno paura del silenzio e così devono riempirlo di parole.
Personalmente mi sono concesso la grazia di non frequentare nessuno al di fuori della donna che amo, ma può capitarmi se entro in negozio, o sono in fila da qualche parte: mi trovo sovente esposto a un mare di chiacchiere inutili.
Mi dispiace moltissimo che le persone abbiano paura del silenzio. Non sono un fine psicologo e non riesco a comprendere di cosa abbiano paura o quali siano le loro motivazioni.
Mi è capitato di ascoltare una signora che non smetteva mai di parlare e sono piuttosto convinto che avesse il terrore di rimanere sola con i suoi pensieri.
Mi è capitato di ascoltare un ragazzo che doveva per forza mettere delle parole nei silenzi e sono piuttosto convinto che fosse molto insicuro. Nel silenzio magari gli altri si sarebbero accorti che lui non si sentiva all’altezza?
Mi è capitato infine di assistere alla zia di turno che in presenza dei bambini doveva per forza dire loro un sacco di sciocchezze. E mi è capitato di notare che questi bambini avessero un loro mondo, una loro interiorità, ma non potevano tirarla fuori perché la zia non gli dava un secondo di respiro.
Allora mi permetto un piccolo elogio del silenzio.
Premesso che parlare è meraviglioso, e conversare è divino, credo sia importante un po’ di maggese in ogni vita, in ogni scambio di parole.
Se pretendi che un terreno produca ogni mese, se lo sfrutti, produrrà sempre meno.
Il silenzio è un dono infinito. È lì che fioriscono fiori inaspettati, che ti viene in mente un antico ricordo, che ti si accende una idea che ti cambia la vita, che prendi una decisione. È lì che ti viene in mente una cosa importante da dire a un amico.
Un bel silenzio accanto alla persona che ami rende più forte il vostro rapporto.
Non sono contro le discoteche, ma sono convinto che Mozart componesse nel silenzio e non nel caos di una musica forte. E credo che anche le nostre anime compongano nel silenzio il nostro destino.