Dott.Giovanni Meloncelli

Dott.Giovanni Meloncelli Psicologo scolastico e Educatore professionale. Seguo bambini e ragzzi con le loro famiglie

14/11/2025

Angolo DSA: tra poco arrivano i pdp!!! Non esiste alcuna legge, linea guida, decreto o nota ministeriale che preveda l'obbligo per lo studente di far
"approvare" le mappe prima della verifica.
Le mappe sono uno strumento compensativo
personale, pensato per aiutare l'alunno ad accedere ai contenuti in autonomia. La normativa (Legge 170/2010) garantisce il diritto all'uso, non la consegna preventiva.

Nella società contemporanea le immagini assumono un ruolo centrale nella costruzione e nella trasmissione dei significat...
12/11/2025

Nella società contemporanea le immagini assumono un ruolo centrale nella costruzione e nella trasmissione dei significati (pensate ai social!).
Tutto questo comporta una “normalizzazione del linguaggio visivo”, che diventa non solo il principale veicolo comunicativo, ma anche una forma di alfabetizzazione culturale. Tuttavia, questa nuova centralità dell’immagine si intreccia con l’evoluzione tecnologica dell’IA, la quale ha reso possibile la generazione automatica e pressoché istantanea di quantità potenzialmente infinite di nuove immagini. Quello che fino a pochi anni fa sembrava inimmaginabile – creare da zero, in pochi secondi, volti, paesaggi o scene mai esistite – è oggi una pratica comune.
Le implicazioni di questo fenomeno sono ambivalenti. Da un lato, l’IA offre straordinarie opportunità creative e sperimentali ma dall’altro lato la stessa tecnologia alimenta fenomeni di “disinformazione e manipolazione”, come dimostra il caso delle deepfake, immagini e video falsificati con un realismo tale da rendere difficile distinguerli dalla realtà. L’estrema facilità di accesso ne amplifica la diffusione, trasformando il falso visivo in un elemento quotidiano e, di conseguenza, normalizzandolo.
Questa progressiva esposizione al falso visivo comporta un rischio: l’assuefazione. Se tutto può essere ricreato artificialmente, se ogni immagine può essere sospettata di non autenticità, allora si indebolisce la nostra stessa fiducia nella realtà visiva. In altre parole, “se tutto può essere deepfake, nulla appare più vero”. Si assiste così a una relativizzazione della percezione e del concetto di verità, che mette in crisi non solo il rapporto tra immagine e realtà, ma anche le basi epistemologiche della conoscenza contemporanea.
In conclusione, la società dell’immagine e dell’IA ci pone di fronte a una sfida decisiva: imparare a decodificare criticamente ciò che vediamo. Solo sviluppando una nuova forma di “alfabetizzazione visiva e digitale” potremmo distinguere tra rappresentazione, manipolazione e verità.

L'unica vera risposta la dibattito sulla educazione sessuale e affettiva nelle scuole
12/11/2025

L'unica vera risposta la dibattito sulla educazione sessuale e affettiva nelle scuole

12/11/2025

E' stata reintrodotta l'educazione sessuale nelle scuole secondarie di primo grado! Ho letto l'opinione di Recalcati e il dibattito successivo con Concita de Gregorio. Questa mattina il dott. Lavenia si dice contento. Da tutti questi importanti contributi però leggo paure e preoccupazioni: chi farà questa educazione? Basta un'ora di lezione per questo tema importante? Occorre il consenso dei genitori! Tutto legittimo e condivisibile. Ma sapete cosa manca in ciò che ho letto??? I ragazzi!! I ragazzi e le ragazze cosa dicono? Siamo pronti ad entrare e ASCOLTARLI nei loro dubbi, perplessità, richieste? Pronti a "parlarci meno addosso", noi adulti? Io pronto... domani vado in classe! non vedo l'ora!

Sembra che (in queste ore) si stia discutendo di cambiare il decreto che vietava l’educazione sessuale nelle scuole medi...
11/11/2025

Sembra che (in queste ore) si stia discutendo di cambiare il decreto che vietava l’educazione sessuale nelle scuole medie. Sembra vogliano introdurre l’obbligo, per poterla fare, di avere il consenso scritto e informato dei genitori.

Scrive l’ordine degli psicologi: “La decisione di ritirare l’emendamento che limitava l’educazione affettiva e sessuale nelle scuole medie rappresenta un segnale importante di attenzione verso il benessere psicologico e relazionale delle nuove generazioni”.

E’ interessante però che sia stato introdotto “l’obbligo di avere il consenso scritto e informato dei genitori”. Sia ben chiaro che io sono favorevole al coinvolgimento dei genitori a scuola! Però così in una classe potremmo avere 16 studenti che hanno il consenso, 3 non lo hanno e altre 3 “mi mamma si è dimenticata e ha perso il foglio” introducendo confusione e incertezza... I 3 con i genitori che negano il consenso faranno “materie alternative”? E i 3 che hanno i genitori “distratti”? aspetteremo che i genitori firmino? Ma l’educazione affettiva e sessuale non serviva proprio a EDUCARE questi/e ragazzi/e perchè i genitori erano “un pò assenti”...

Continua a credere che un paese dove l’educazione fa più paura dell’ignoranza ha poco da stare allegro!

Sento ancora VIETARE l'uso della IA. Ascoltate il prof. Floridi per ragionare sul tema.
10/11/2025

Sento ancora VIETARE l'uso della IA. Ascoltate il prof. Floridi per ragionare sul tema.

Un grande onore e una occasione incredibile: un'ora trascorsa con il Prof. Luciano Floridi per parlare di Orbits e del suo nuovo libro "La differenza fondame...

Le app Nudify, note anche come “undress AI”, consentono di generare i cosiddetti “deep nude”, ovvero immagini fittizie d...
28/10/2025

Le app Nudify, note anche come “undress AI”, consentono di generare i cosiddetti “deep nude”, ovvero immagini fittizie del corpo n**o di persone reali. Con pochi clic, una comune fotografia può essere trasformata in pochi secondi in un’immagine di n**o. Altri servizi digitali offrono invece la possibilità di sostituire i volti nelle immagini o nei video — una pratica nota come face swapping — inserendo quelli di persone reali in contenuti pornografici.
Secondo diversi ricercatori, le app e i siti web che utilizzano l’intelligenza artificiale per spogliare le donne nelle foto stanno diventando sempre più popolari. Il fenomeno dei servizi di “nudificazione” è in forte crescita: da anni, in rete continuano ad apparire applicazioni e piattaforme che consentono di creare immagini non consensuali di donne e ragazze, talvolta anche di minori, generando materiale di natura pedopornografica.
Nonostante alcuni interventi da parte dei legislatori e delle grandi aziende tecnologiche, milioni di persone continuano ogni mese ad accedere a questi servizi. Secondo una recente ricerca, i loro creatori potrebbero guadagnare milioni di dollari ogni anno.
Negli ultimi sei mesi, oltre 24 milioni di utenti hanno visitato siti web dedicati ai servizi di “nudify”, secondo quanto rilevato dalla società di analisi dei social network Graphika. Sempre secondo Graphika, dall’inizio dell’anno il numero di link che pubblicizzano app di “svestizione” è aumentato di oltre il 2.400% su diverse piattaforme
Questi servizi si basano su sistemi di intelligenza artificiale in grado di ricreare digitalmente l’immagine di una persona come se fosse nuda. Nella maggior parte dei casi, il funzionamento è limitato esclusivamente ai soggetti femminili.
Capite benissimo come questo (oltre al lato economico) porti a un ragionamento anche per ciò che riguarda la legislazione. Se tutto diventa “fake”dov’è la verità? oppure anche le leggi dovranno tenere conto della vita onlife e punire presto anche i reati virtuali?!? E noi abbiamo vietato l’educazione affettiva e sessuale a scuola

Le app Nudify, note anche come “undress AI”, consentono di generare i cosiddetti “deep nude”, ovvero immagini fittizie d...
28/10/2025

Le app Nudify, note anche come “undress AI”, consentono di generare i cosiddetti “deep nude”, ovvero immagini fittizie del corpo n**o di persone reali. Con pochi clic, una comune fotografia può essere trasformata in pochi secondi in un’immagine di n**o. Altri servizi digitali offrono invece la possibilità di sostituire i volti nelle immagini o nei video — una pratica nota come face swapping — inserendo quelli di persone reali in contenuti pornografici.
Secondo diversi ricercatori, le app e i siti web che utilizzano l’intelligenza artificiale per spogliare le donne nelle foto stanno diventando sempre più popolari. Il fenomeno dei servizi di “nudificazione” è in forte crescita: da anni, in rete continuano ad apparire applicazioni e piattaforme che consentono di creare immagini non consensuali di donne e ragazze, talvolta anche di minori, generando materiale di natura pedopornografica.
Nonostante alcuni interventi da parte dei legislatori e delle grandi aziende tecnologiche, milioni di persone continuano ogni mese ad accedere a questi servizi. Secondo una recente ricerca, i loro creatori potrebbero guadagnare milioni di dollari ogni anno.
Negli ultimi sei mesi, oltre 24 milioni di utenti hanno visitato siti web dedicati ai servizi di “nudify”, secondo quanto rilevato dalla società di analisi dei social network Graphika. Molte di queste piattaforme promuovono i propri servizi attraverso i principali social media. Sempre secondo Graphika, dall’inizio dell’anno il numero di link che pubblicizzano app di “svestizione” è aumentato di oltre il 2.400% su piattaforme come X e Reddit.
Questi servizi si basano su sistemi di intelligenza artificiale in grado di ricreare digitalmente l’immagine di una persona come se fosse nuda. Nella maggior parte dei casi, il funzionamento è limitato esclusivamente ai soggetti femminili.
Un portavoce di Google ha dichiarato che l’azienda “non consente annunci contenenti contenuti sessualmente espliciti” e che “gli annunci in violazione delle norme vengono rimossi”. Anche un portavoce di Reddit ha confermato che il sito proibisce la condivisione non consensuale di materiale falso sessualmente esplicito e ha bloccato diversi domini a seguito della ricerca. La piattaforma X non ha invece risposto alle richieste di commento.
Capite benissimo come questo (oltre al lato economico) porti a un ragionamento anche per ciò che riguarda la legislazione. Se tutto diventa "fake"dov'è la verità? oppure anche le leggi dovranno tenere conto della vita onlife e punire presto anche i reati virtuali?!?

“Fiabe Sonore”. Tra il 1966 e il 1970 su 45 giri dai Fratelli Fabbri Editori, molti bimbi ascoltavano le favole introdot...
27/10/2025

“Fiabe Sonore”. Tra il 1966 e il 1970 su 45 giri dai Fratelli Fabbri Editori, molti bimbi ascoltavano le favole introdotte dal famoso «A mille ce n’è nel mio cuore di fiabe da narrar».
Pare che oggi l’assistente virtuale di Amazon stia facendo la stessa cosa. Lo dice un sondaggio di Charity Book trust condotto nei mesi scorsi in Gran Bretagna su un campione di 1000 genitori con figli sotto i 10 anni per scoprire se l’abitudine di leggere le favole della buonanotte fosse ancora attuale. L’esito dello studio ha svelato che, quasi la metà dei genitori intervistati (per l’esattezza il 49%) ha dichiarato di voler condividere una favola con i propri figli ogni notte, ma purtroppo soltanto il 28% riesce a farlo e perciò delega ad Alexa.
Come sempre alcuni gridano allo scandalo! Ma se ci pensiamo il problema non è Alexa o il digitale ma quei genitori che affermano “non ho tempo di leggere la fiaba perché a sera sono stanco”. Facciamo che la fiaba la leggete ai vostri bimbi: se non avete “tempo” chiamatemi che vi spiego come mai non lo avete, e io vi aiuterò

qui la puntata dello Studentg! ci siamo anche noi!!
22/10/2025

qui la puntata dello Studentg! ci siamo anche noi!!

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