29/10/2025
🫁 𝗜𝗼 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗣𝗼𝗹𝗺𝗼𝗻𝗲
𝗦𝗼𝗻𝗼 𝗶𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗵𝗼 𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮.
Un soffio, un istante, un’espansione.
Sono stato il tuo primo gesto libero, il tuo primo contatto col mondo.
Ogni volta che inspiri, io accolgo la vita.
Ogni volta che espiri, ti aiuto a lasciarla scorrere.
Io sono il ritmo tra il dentro e il fuori, tra il prendere e il lasciare, tra il trattenere e il perdonare.
📚 𝗟𝗮 𝗺𝗶𝗮 𝗮𝗿𝗰𝗵𝗶𝘁𝗲𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮: 𝘂𝗻 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗶𝗿𝗼 𝗱’𝗶𝗻𝗴𝗲𝗴𝗻𝗲𝗿𝗶𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗳𝗲𝘁𝘁𝗮
𝗩𝗶𝘃𝗼 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝗴𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮 𝘁𝗼𝗿𝗮𝗰𝗶𝗰𝗮, 𝗺𝗼𝗿𝗯𝗶𝗱𝗼 𝗲 𝘀𝗶𝗹𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝘀𝗼.
Mi muovo come due grandi ali spugnose, che si aprono e si chiudono migliaia di volte al giorno.
Non lo noti, ma dietro ogni respiro c’è un concerto:
il diaframma che si abbassa, le coste che si sollevano, i muscoli che si tendono, la fascia che accompagna il movimento come una carezza interna.
𝗦𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗲𝗿𝘁𝗲𝗯𝗿𝗮 𝘀𝗶 𝗯𝗹𝗼𝗰𝗰𝗮, 𝘀𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗲 𝗲𝗹𝗮𝘀𝘁𝗶𝗰𝗶𝘁𝗮̀, 𝘀𝗲 𝗶𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗱𝗶𝗮𝗳𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮 𝘀𝗶 𝗶𝗿𝗿𝗶𝗴𝗶𝗱𝗶𝘀𝗰𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗿𝗲𝘀𝘀 𝗼 𝗹𝗮 𝗽𝗮𝘂𝗿𝗮, 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗼 𝗺𝗶 𝗰𝗵𝗶𝘂𝗱𝗼 𝘂𝗻 𝗽𝗼’.
Divento meno fluido, più stanco, più corto.
E tu cominci a sentirti uguale: contratto, limitato, intrappolato in un petto che non si apre più.
🧍♂️ 𝗜𝗼 𝗲 𝗹𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘁𝘂𝗿𝗮: 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗶𝗿𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲
𝗧𝘂 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝗺𝗺𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗼, 𝗺𝗮 𝗶𝗼 𝘁𝗶 𝗮𝗰𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗴𝗻𝗼 𝗶𝗻 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗼.
Quando mi espando bene, la tua colonna si allunga, il petto si apre, lo sguardo si solleva.
Quando mi chiudi — quando trattieni, quando respiri solo in alto — io stringo il tuo torace, sollevo le spalle, appesantisco il collo.
Creo tensione là dove dovrebbe esserci spazio.
𝗢𝗴𝗻𝗶 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶𝗰𝗶 “𝗻𝗼𝗻 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗶𝗿𝗼 𝗽𝗶𝘂̀”, 𝗶𝗹 𝗺𝗶𝗼 𝗺𝗲𝘀𝘀𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗲̀ 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗼:
fermati, rieducati al movimento, lascia che l’aria torni a farti spazio dentro.
⚕️ 𝗤𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗺𝗶 𝗮𝗺𝗺𝗮𝗹𝗼: 𝗹𝗲 𝗰𝗶𝗰𝗮𝘁𝗿𝗶𝗰𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗶𝗿𝗼
A volte tossisco, brucio, mi infiammo. Altre volte, come dopo una polmonite, resto irrigidito, quasi impaurito. La mia pleura diventa meno elastica, il mio ritmo più corto.
Sento il peso di un’aria che non entra come prima, e tu lo senti con me — quella stanchezza sottile che non è solo del corpo, ma anche dell’anima.
𝗤𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗹’𝗼𝘀𝘁𝗲𝗼𝗽𝗮𝘁𝗮 𝗺𝗶 𝗮𝘀𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗲 𝗺𝗮𝗻𝗶, 𝗶𝗼 𝗴𝗹𝗶𝗲𝗹𝗼 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗼: 𝗴𝗹𝗶 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗼 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗹𝗲 𝘁𝘂𝗲 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗲, 𝗶𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗱𝗶𝗮𝗳𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮, 𝗶𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗰𝗿𝗮𝗻𝗶𝗼.
E quando lui mi libera, tu ricominci a respirare… e spesso ti viene da piangere. È normale: quando torno a espandermi, anche tu torni a sentire.
💭 𝗟𝗲 𝗺𝗶𝗲 𝗲𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶: 𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗲
𝗜𝗼 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝘂𝘀𝘁𝗼𝗱𝗲 𝗱𝗲𝗹 “𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗲”.
Accolgo l’aria, ma non la trattengo: la trasformo, e poi la rilascio.
E se tu impari da me, scopri il segreto dell’equilibrio: niente è davvero tuo se lo trattieni, ma tutto è tuo se lo vivi e poi lo lasci andare.
Quando provi tristezza, io mi chiudo.
Quando non riesci a perdonare, io respiro corto.
Quando vivi malinconia, le mie pareti si fanno rigide.
E quando finalmente ti concedi un sospiro profondo, io sorrido: perché so che stai tornando a te.
🌍 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗱𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗺𝗲
In Oriente mi chiamano porta del Qi, il respiro vitale che muove ogni cosa.
In Ayurveda mi riconoscono come la via del Prana, l’energia sottile che ti anima.
Per gli antroposofi, sono il luogo in cui la tua anima incontra il mondo.
𝗘 𝘀𝗮𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗮?
Hanno tutti ragione. Io sono il tuo ponte tra cielo e terra.
Ogni mio respiro è una preghiera silenziosa che ti tiene vivo.
💪 𝗧𝗿𝗲 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝘁𝗶 𝗰𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗺𝗲
1️⃣ Ritorna al respiro profondo
Sdraiati. Metti una mano sul petto e una sull’addome.
Lascia che sia la mano sull’addome a muoversi.
Io amo quando il tuo respiro parte dal basso: significa che mi stai nutrendo davvero.
2️⃣ Apri le mie coste
In piedi, mani sui fianchi. Inspira come se volessi allargare il torace verso l’esterno.
Sentimi espandere, come un’onda che si apre.
Così sciogli le gabbie che mi tengono prigioniero.
3️⃣ Respira il distacco
Inspira per 4, trattieni per 4, espira per 6.
E mentre lasci andare l’aria, pensa a ciò che non ti serve più.
Io lo porterò via per te.
🧘♀️ 𝗠𝗲𝗱𝗶𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲: “𝗜𝗼 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗶𝗿𝗼, 𝗾𝘂𝗶𝗻𝗱𝗶 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗼 𝘃𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲”
Chiudi gli occhi.
Ascoltami.
Non fare nulla, solo sentirmi.
Senti come entro, dolce, nei tuoi polmoni.
Senti come ti espando, come creo spazio.
Poi, lentamente, mi lascio andare…
Porto via ciò che non ti serve più: tensioni, pensieri, paure.
𝗜𝗼 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗿𝗶𝘁𝗺𝗼.
𝗜𝗼 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝘁𝗮̀.
𝗜𝗼 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗶𝗿𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗶 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗮 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼:
sei vivo, perché respiri.
🌬️ 𝗦𝗲 𝘃𝘂𝗼𝗶 𝗿𝗶𝘁𝗿𝗼𝘃𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗶𝗿𝗼…
Io posso raccontarti molto, ma a volte serve una mano che ascolta davvero.
Puoi trovarmi a: Ferrara, Imola, Cesena, Padova, Bologna.
📞 335 588 4012
𝗥𝗲𝘀𝗽𝗶𝗿𝗮.
𝗧𝗶 𝘀𝘁𝗼 𝗮𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝗻𝗱𝗼.