Dott. ssa Letizia Tomaiuolo Psicologa clinica

Dott. ssa Letizia Tomaiuolo Psicologa clinica Consulenza e sostegno psicologico per bambini, adolescenti e adulti.

05/11/2025

Il cibo, a volte, diventa linguaggio del dolore.
Non sempre mangiare troppo, troppo poco o in modo caotico parla davvero di “cibo”.
Spesso parla di sopravvivenza.
Di un corpo che, un tempo, ha dovuto trovare da solo il modo per calmarsi, per sentirsi al sicuro, per non sentire troppo.
Chi ha vissuto esperienze di trascuratezza o di trauma sa quanto possa essere difficile fidarsi delle proprie sensazioni corporee.
Il corpo diventa un luogo confuso: manda segnali, ma non si sa più come interpretarli.
E allora si cercano strategie per regolare ciò che dentro è ingestibile.
Il cibo, in questo senso, può diventare una forma di “cura di emergenza”: qualcosa che calma, che distrae, che riempie.
Un modo — l’unico possibile in certi momenti — per mettere ordine nel caos interno.
Ma col tempo, quella stessa strategia può iniziare a funzionare sempre meno, lasciando la persona intrappolata tra bisogno e controllo, fame e colpa.
Il lavoro terapeutico serve proprio a restituire un linguaggio al corpo,
a imparare di nuovo a sentire senza esserne travolti.
Il vero cambiamento non passa dal controllo del cibo, ma dalla possibilità di riconoscere e accogliere ciò che il cibo, silenziosamente, sta cercando di dire.

31/10/2025

In sostanza, imparare a mettere dei confini sani non è egoismo, ma amore per se stessi.

[ Dal libro “Ti meriti la felicità”- Andrea De Simone]

31/10/2025

"Mi preoccupo molto di come vengo percepito dall'altro".

Normale! Stare tanto attento a come venivi percepito, quando eri piccolo, ti ha salvato la vita, ha cioè massimizzato la probabilità che tu fossi accettato nel tuo contesto familiare. Ha placato l'ira e le aggressioni dei genitori abusanti.

"A seconda delle persone e dei contesti cambio".

Normale! Stesso motivo di sopra.

Inizia a riconoscere che è "normale", si tratta di strategie di adattamento, non ne hai colpa. Inizia a legittimare queste piccole parti bambine di te, a capire in profondità quanto hanno patito per arrivare a...

:-(

30/10/2025

30/10/2025

Non tutti sanno che i bambini, di ogni età, che manifestano rabbia, odio, rancore, delusione, frustrazione sono sani, proprio perché l' espressione di tutta la gamma dei sentimenti umani È la base per lo sviluppo psichico funzionale.

Pertanto, andare a reprimere i loro sentimenti negativi equivale a porre le basi di un qualche disagio emotivo che un giorno prenderà potere, più o meno inconsapevolmente.

I bambini devono fare i bambini. E non dovrebbero avere accanto adulti che non vogliono faticare, impegnarsi e che non sono capaci di "resistere" a se stessi, ai propri impulsi.

Lasciamo, piuttosto, che i bambini si esprimano (senza far si' che si facciano male), debellando i soliti moralismi e aiutandoli a comprendersi.

Quando la rabbia o l'odio non possono essere resi manifesti per paura, per vergogna o perché i "famosi" Altri ci giudicano, questi sentimenti si trasformano in Falso Sé, cioè la struttura caratteriale che è alla base di tutti i disturbi psichici dell'adulto.

30/10/2025
17/10/2025

Oggi in già 17 paesi questa pratica del picchiare è sanzionata dalla legge, è semplicemente proibito.

Nel corso degli ultimi decenni, sempre più gente infatti ha capito che un bambino che riceve percosse vive nella paura, cresce nel timore permanente dei colpi che verranno.

Ciò altera molte delle sue normali funzioni.

Tra le altre cose, non sarà capace più tardi di difendersi in caso di aggressione o il timore causerà uno choc sproporzionato.

Un bambino che vive nel timore può difficilmente concentrarsi sui suoi doveri, tanto a casa che a scuola.

La sua attenzione è meno concentrata su ciò che deve apprendere che sul comportamento dei suoi professori o dei suoi genitori, poiché non sa mai quando la loro mano partirà.

Il comportamento degli adulti gli sembra completamente imprevedibile, deve dunque essere costantemente in guardia.

Il bambino perde fiducia in genitori che dovrebbero, come è il caso di tutti i mammiferi, proteggerlo delle aggressioni esterne, e mai attaccarlo.

Ma privato della fiducia nei suoi genitori, il bambino si sente molto insicuro ed isolato perché tutta la società è dalla parte dei genitori e non dalla parte dei bambini.

Il bambino apprende dall’atteggiamento dei suoi genitori e non dalle loro parole.

Alice Miller (testo anni '90)

Foto: Ruggero Salvatore Art

16/10/2025

Non mi distrusse la caduta,
né l’errore, né la ferita.
Mi distrusse il trattenere.
Il non dire, per paura di perdere.
Il restare fermo, per paura di soffrire.
Mi logorò la prudenza,
non l’amore.
Mi consumò l’attesa,
non l’assenza.
E se tornassi indietro,
sceglierei ancora di rischiare,
di bruciarmi,
pur di sentire che ero vivo.

Perché il dolore, alla fine, è vita che grida.
Il rimpianto è vita che tace.
E io scelgo di vivere, sempre.

Oscar Travino

15/10/2025

Indirizzo

Via Berenini, 62
Fidenza
43036

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00
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