06/04/2022
𝐎𝐬𝐭𝐞𝐨𝐩𝐚𝐭𝐢𝐚 𝐞 𝐍𝐮𝐭𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞
Per poter parlare della relazione che ci può essere tra l’osteopatia e la nutrizione bisogna sapere che cos'è l'𝘪𝘯𝘧𝘪𝘢𝘮𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦.
L’infiammazione è un meccanismo di difesa, proprio dell’immunità innata che si genera quando c’è presenza di agenti patogeni o di un danno ai tessuti che può essere di tre tipi:
- chimico, per assunzione di veleni;
- fisico, a seguito di traumi;
- biologico, per attacco di virus o batteri;
Il meccanismo dell’infiammazione ha l’obiettivo di eliminare la causa che ne è alla base, di riparare le lesioni che riguardano i tessuti e di ristabilire, attraverso l’intervento risolutivo di cellule difensive, la normale funzionalità dell’organismo.
In base alla sua durata, l’infiammazione può essere considerata:
- acuta, quando dura solo pochi giorni e provoca sintomi in genere temporanei, che scompaiono quando la risposta infiammatoria ha avuto buon esito;
- cronica, quando la sua durata è protratta nel tempo.
Una corretta alimentazione offre un approccio atossico e a lungo termine della gestione del disturbo cronico e un supporto ottimale nella riduzione del dolore e dell’infiammazione.
Quasi sempre, il paziente giunge in uno studio osteopatico quando l’infiammazione è già in atto, ma sintomi come cefalea, colon irritabile, cervicalgia, bruxismo, ansia, hanno bisogno di un approccio multidisciplinare: l’osteopata o il nutrizionista garantiranno un miglior risultato se le due discipline lavorano in sinergia.
Ecco perché risulta facile comprendere come un’alimentazione corretta e personalizzata, creata da un bravo nutrizionista, possa modulare il livello di infiammazione, dando un valido supporto al trattamento osteopatico. Grazie alla sinergia del lavoro svolto dall’osteopata e dal nutrizionista, si può ridurre il carico infiammatorio, alleviando così i dolori cronici e permettendo una più efficace e veloce guarigione.