Claudia Faedo Psicologa

Claudia Faedo Psicologa Mi sono laureata in Psicologia Clinico-Dinamica all'Università degli Studi di Padova e iscritta all'Albo.

Nata a Verona, mi sono trasferita a Firenze, dove vivo, lavoro e frequento una scuola di specializzazione in psicoterapia.

Ti è mai capitato di sentirti teso, affaticato o di sentire una forte tensione muscolare anche senza aver fatto particol...
11/05/2022

Ti è mai capitato di sentirti teso, affaticato o di sentire una forte tensione muscolare anche senza aver fatto particolari sforzi fisici?

Può accadere quando le tensioni della quotidianità si riversano sul nostro corpo.
Ogni discussione, ogni problema o ogni imprevisto sono come dei colpi che vengono incassati non solo dalla tua mente, ma anche dal tuo corpo. Che alla fine si sente uno straccio e non ti permette nemmeno di goderti quello che vorresti fare.

Questo succede perché, esattamente come se dovesse accusare dei colpi, il tuo corpo si prepara a difendersi dagli attacchi o da ciò che tu percepisci come attacchi.
E quando ci sentiamo attaccati vorremmo poi rispondere, quindi il corpo ci prepara a questo. Non sempre però abbiamo la possibilità di sfogare questa tensione, che si accumula, generando un irrigidimento dei muscoli, facendoci sentire tesi, bloccati, stanchi.

Per sciogliere questa tensione, lo psichiatra Edmund Jacobson ha proposto una tecnica di rilassamento, che ha l’obiettivo di concentrare il rilassamento sul corpo, per permettere anche alla mente di trovare uno stato di benessere. Jacobson parte dall’idea che gli stati di tensione mentale portano a contrarre i muscoli e ha ipotizzato che indursi un rilassamento muscolare avrebbe aiutato a ritrovare anche il benessere mentale.

Insomma, una volta rilassato il corpo, anche la mente può concedersi di tornare ad uno stato di calma.
Ha proposto, quindi, un percorso in cui le persone vengono invitate ad assumere una posizione comodo e poi a contrarre alcuni gruppi muscolari, mantenere la contrazione alcuni secondi, per poi lasciar andare e potersi concentrare sulla differenza tra lo stato di tensione e quello di rilassatezza.

Si tratta di una tecnica molto semplice, che associata ad altre strategie di rilassamento risulta molto efficace per la gestione degli stati d’ansia e per affrontare i dolori muscolari legati allo stress che accompagnano la nostra quotidianità.

Proprio sopra al ginocchio ho una piccola cicatrice.Me la sono fatta a 17 anni, quando, dopo essermi tuffata da un parap...
04/05/2022

Proprio sopra al ginocchio ho una piccola cicatrice.
Me la sono fatta a 17 anni, quando, dopo essermi tuffata da un parapetto altissimo, ho nuotato nell'oceano e, totalmente presa dall'acqua, dal sole e da quello che stavo provando, non ho visto uno scoglio, che mi ha graffiata. Mi ha fatto un male cane.

Quella piccola cicatrice mi fa sempre pensare a quanto sia stato bello tuffarsi nell'oceano.

Esistono però anche cicatrici che non si possono vedere. Quelle forse nascondono una storia più difficile, più faticosa da raccontare.

Sono cicatrici del nostro passato, delle sofferenze che abbiamo vissuto. Sono parti di noi che teniamo nascoste, ma che possono darci tanto. Quelle cicatrici parlano di noi. Spesso di parti meravigliose di noi.

Maggio è il mese della salute mentale, il mental health awareness month, dedicato a conoscere i disturbi mentali. L'associazione con le cicatrici per me è stata immediata: un disturbo mentale è come una cicatrice invisibile. E le persone che ne soffrono, lottano per curare la propria sofferenza, dandosi il tempo di far rimarginare una ferita.

Ognuno di noi ha le proprie cicatrici, alcune sono piccole, altre sono più profonde. Tutte comunque hanno qualcosa da insegnare.

🌍 Giornata mondiale della Terra 🌎Questa giornata è stata creata per ricordarci l'importanza di rispettare il nostro pian...
22/04/2022

🌍 Giornata mondiale della Terra 🌎

Questa giornata è stata creata per ricordarci l'importanza di rispettare il nostro pianeta 💚

Sono tante le piccole azioni quotidiane che ognunə di noi può fare per salvaguardare l'ambiente, ma non si parla spesso di quanto queste cose possano fare bene anche a noi e al nostro benessere psico-fisico!

Il Training Autogeno è stato inventato da Schultz all'inizio del Novecento, dopo parecchie ricerche. Si basava su un'ide...
05/04/2022

Il Training Autogeno è stato inventato da Schultz all'inizio del Novecento, dopo parecchie ricerche.
Si basava su un'idea piuttosto semplice: mente e corpo non sono divisi, anzi, sono la stessa cosa.

Quindi, come la mente può influenzare il corpo (ad esempio facendo ve**re il mal di pancia per lo stress), anche il corpo può condizionare la mente.
E in effetti, ha dimostrato di avere ragione.

Durante gli esercizi di T.A. le persone vengono portate a concentrarsi su tutta una serie di sensazioni corporee, che di solito sono presenti quando si è rilassati.
Pensare a queste sensazioni le fa effettivamente provare fisicamente e, di conseguenza, ci si sente più rilassati!

Rispetto ai primi del Novecento ovviamente la tecnica è stata modificata e adattata, ma gli studi continuano a confermare che è molto efficace nella gestione degli stati d'ansia e di stress.
Aiuta anche ad avere una migliore consapevolezza del proprio corpo nello spazio, per questo viene spesso usata dagli atleti di diversi settori.

L'aspetto che mi piace di più di questa tecnica è che, una volta imparata per bene, grazie all'aiuto di unə conduttorə espertə, poi può essere usata totalmente in autonomia e in ogni situazione.

Scrivimi se hai qualche domanda o sei curiosə di saperne di più!

Credo nell'importanza di celebrare l'8 marzo.È una giornata in cui ricordare tutto ciò per cui le donne hanno combattuto...
08/03/2022

Credo nell'importanza di celebrare l'8 marzo.

È una giornata in cui ricordare tutto ciò per cui le donne hanno combattuto, tutto ciò che hanno ottenuto e per cui si sono sacrificate. È giusto celebrare le vittorie.

Allo stesso tempo, ci ricorda che la strada verso l'equità è ancora lontana.
Una sola giornata non è abbastanza, ovviamente, per raggiungerla.
Ogni giorno dovrebbe essere una "piccola" lotta contro ingiustizie e disparità.

Le persone che si riconoscono nel genere femminile subiscono continuamente discriminazioni. E questo può avere conseguenze anche molto gravi sulla percezione di sé e sulla propria autostima.

Per questo motivo non è sufficiente lavarsi la coscienza regalando un fiore o mandando un messaggio di auguri.

No, il problema non sono le mimose. Anzi, il loro profumo mi farebbe ve**re voglia di comprare una pianta intera.

Il problema sta più che altro nell'accontentarsi di regalare o ricevere un fiore, una volta l'anno, in una data che non si presta più al suo significato originario.

Preferirei non aver mai ricevuto una mimosa in vita mia, ma avere qualcuno dalla mia parte, dalla parte delle donne, disposto a fare qualcosa, anche attraverso piccoli gesti quotidiani.

Preferirei che ogni donna fosse stata ascoltata, creduta, capita.

04/03/2022

Di nuovo in radio, di nuovo a raccontarmi.
Sta volta vi racconto di me, del mio percorso di studi e dell'orientamento che ho scelto per specializzarmi.
Come non esiste un abito che vada bene per tutti, così non esiste un percorso psicologico che si adatti a tutti: lo sguardo è rivolto alla persona, alla sua complessità e diversità, così da cucirle il percorso su misura 🪡.
Parlo anche di stereotipi, in particolare del più grande stereotipo che esista sulla psicologia: "dallo psicologo ci vanno i matti!".

Se il video vi è piaciuto fatemelo sapere in un commento o con un like ♥️

Per qualunque domanda o per un confronto scrivetemi! ✨

"Voglio essere lə miə Valentinə?"🌹La festa deglə innamoratə mi ha ispirata e ho pensato di dedicare questo post a un amo...
15/02/2022

"Voglio essere lə miə Valentinə?"🌹

La festa deglə innamoratə mi ha ispirata e ho pensato di dedicare questo post a un amore fondamentale: quello per sé stessə.

E ad un concetto che ne fa parte: il narcisismo.

Di solito si parla di narcisismo solo in termini negativi. Mi è capitato diverse volte anche di sentirlo usare come un insulto.

In quest'ottica, a nessunə farebbe piacere essere consideratə unə narcisistə.

Ma cosa c'è di male in realtà?
Il narcisismo si sviluppa lungo un continuum, tra il sano e il patologico.

Secondo Kohut, un importante psicoanalista degli anni '70, il narcisismo è una parte fondamentale per la coesione del Sé, che va integrare i talenti, gli ideali e i valori che ci costruiamo.

Un sano equilibrio narcisistico, quindi, è la base fondamentale per amare sé stessə, riconoscere il proprio valore e avere stima di sé. Ed è anche molto importante per avere buone e serene relazioni con le altre persone ♥️

"Voglio essere lə miə Valentinə?"🌹Nella festa deglə innamoratə ho pensato di dedicare questo post a un amore fondamental...
14/02/2022

"Voglio essere lə miə Valentinə?"🌹

Nella festa deglə innamoratə ho pensato di dedicare questo post a un amore fondamentale: quello per sé stessə.
E ad un concetto che ne fa parte: il narcisismo.

Di solito si parla di narcisismo solo in termini negativi. Mi è capitato diverse volte anche di sentirlo usare come un insulto.
In quest'ottica, a nessunə farebbe piacere essere consideratə unə narcisistə.

Ma cosa c'è di male in realtà?

Il narcisismo si sviluppa lungo un continuum, tra il sano e il patologico. Secondo Kohut, un importante psicoanalista degli anni '70, il narcisismo è una parte fondamentale per la coesione del Sé, che va integrare i talenti, gli ideali e i valori che ci costruiamo.

Un sano equilibrio narcisistico, quindi, è la base fondamentale per amare sé stessə, riconoscere il proprio valore e avere stima di sé. Ed è anche molto importante per avere buone e serene relazioni con le altre persone ♥️

Pausa.Mi sono concessa una pausa.Concessa è proprio il termine giusto: mi sono fatta il favore di prendermi del tempo pe...
08/02/2022

Pausa.
Mi sono concessa una pausa.
Concessa è proprio il termine giusto: mi sono fatta il favore di prendermi del tempo per me. Ed è stato bellissimo.
Niente come leggere immersa nella natura mi fa sentire meglio, ma dedicarmi un momento in cui farlo non è per niente semplice.
Ci sono periodi in cui pensare di fare qualcosa per sé stessə sembra impossibile: c'è sempre qualcosa da fare, tante scadenze, mille pensieri. Solo l'idea di rinunciare a uno dei vari impegni può sembrare pazzesco, figuriamoci se lo si fa "solo" per riposare.
Viviamo in una società che ci impone di essere sempre produttivi e di approfittare di tutto il tempo che abbiamo a disposizione per fare continuamente qualcosa.
Nel binomio "volere-dovere" spesso non ci si lascia lo spazio per ciò che si vorrebbe davvero fare.

Come se riposare non avesse valore, come se occuparsi delle proprie necessità non fosse una priorità.
Quando invece, trovare il modo di ricaricare le energie è il modo migliore per riuscire a gestire lo stress, la tensione e la fatica di tutti i giorni.
Non è semplice mettere sé stessə davanti agli impegni, ma è importante concedersi almeno qualche momento per sé.

27 gennaio 1945, l'Armata Rossa libera il campo di concentramento di Auschwitz mettendo fine all'Olocausto.Il 27 gennaio...
27/01/2022

27 gennaio 1945, l'Armata Rossa libera il campo di concentramento di Auschwitz mettendo fine all'Olocausto.
Il 27 gennaio diventa, a partire dal 2005, il Giorno della Memoria: giornata dedicata alle vittime dell'Olocausto.

La memoria è uno strumento incredibilmente prezioso. Imparare attraverso la memoria di ciò che è avvenuto in passato è indispensabile.

In questo momento storico è ancora più importante tenere a mente gli errori del passato.
La tensione, la frustrazione e la fatica di questo periodo possono ingenuamente portare a cercare un capro espiatorio. Qualcunə o qualcosa su cui riversare la rabbia, anziché gestirla.
È già successo in passato, nella sua declinazione più terribile: ora abbiamo l'occasione di imparare e non commettere lo stesso errore.
Credo sia l'unico modo per rendere giustizia a tutte le vittime che oggi andiamo a ricordare.

20/01/2022

Guardarsi dentro può essere parecchio difficile.

"Ricordo quando ho iniziato la mia terapia, alcuni anni fa.
Ero sorpresa da quanto fosse difficile stare seduta su quella poltrona e parlare di me.
A volte era davvero una sofferenza.

E non capivo: pensavo che la terapia mia avrebbe fatta stare meglio!
Volevo a tutti i costi trovare un modo per mettere da parte il modo in cui mi sentivo, ignorare il dolore, controllarlo.
Poi ho capito. Non potevo evitare le mie emozioni. Non potevo non guardare cosa avevo dentro.
Dovevo affrontarlo. Così ho iniziato a guardare. Ho iniziato a conoscermi.
Non avrei potuto fare scelta migliore.
Non è stato facile, ma è stato quello di cui avevo bisogno."

Questa è la testimonianza di una persona a me molto cara, che mi ha dato il permesso di condividere.
Ho deciso di pubblicarla, perché spesso invito le persone a iniziare un percorso, ma non tutti hanno idea di cosa significhi.
Può essere dura, ma non vuol dire che non ne valga la pena.

https://www.instagram.com/reel/CY6jW0nvhYc/?utm_medium=copy_link

Da alcuni anni ormai lavoro con bambini e ragazzi con Disturbi Specifici dell'Apprendimento: ragazzi intelligenti, origi...
12/01/2022

Da alcuni anni ormai lavoro con bambini e ragazzi con Disturbi Specifici dell'Apprendimento: ragazzi intelligenti, originali, creativi, ognuno con le proprie peculiarità e caratteristiche.
Nel tempo mi sono accorta di quanto poco si conoscano questi disturbi e, si sa, ciò che non si conosce viene spesso frainteso. Quindi chiariamoci un po' le idee!

I DSA sono disturbi neurobiologici che causano difficoltà specifiche nelle abilità scolastiche.
Si possono distinguere in: Dislessia, Disgrafia, Disortografia e Discalculia.

L'apprendimento di funzioni specifiche, quali lettura, scrittura e/o calcolo causano maggiori difficoltà.
Possono anche esserci delle difficoltà più o meno marcate nei processi di memoria.
Questo non significa che non possano imparare a fare tutte queste cose, ma gli richiederà maggiore impegno e fatica, con una produzione spesso più lenta e un maggior dispendio di energie!

Viste le loro difficoltà specifiche, questi ragazzi hanno il diritto, grazie alla legge 170, di essere tutelati e di utilizzare strumenti compensativi per affrontare il percorso scolastico (come mappe concettuali, schemi, formulari).

Le persone con DSA hanno un quoziente intellettivo nella norma (a volte anche superiore!), ma imparano in maniera diversa dalla maggior parte delle persone: il loro pensiero è più globale, spesso originale e più sensibile all'apprendimento per immagini!

Se siete interessati a saperne di più, andate a leggere l'articolo sul mio sito, link in bio!

(Sito > Blog > Disturbi Specifici dell'Apprendimento: cosa sono e cosa non sono)

Indirizzo

Viale Antonio Gramsci, 22
Florence
50139

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