11/04/2013
RICOVERI IN STRUTTURE RESIDENZIALI O
SEMIRESIDENZIALI
(RA - RAF – RSA- CENTRO DIURNO)
“Ogni volta che il ricovero in Istituto è ritenuto necessario e inevitabile per
l’anziano, occorre fare tutto il possibile per garantire una qualità di vita corrispondente
alle condizioni esistenti nella comunità di origine, salvaguardando il pieno rispetto e la
dignità umana, le esigenze, i valori, gli interessi e la vita privata dell’anziano” da una
raccomandazione del Piano di azione mondiale per l’invecchiamento approvato
dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
TIPOLOGIE DEI PRESIDI RESIDENZIALI
1) RESIDENZA ASSISTENZIALE (RA)
La Residenza Assistenziale è una struttura autorizzata ad ospitare soggetti in parziale
condizioni di autosufficienza e deve possedere i medesimi requisiti strutturali della
Residenza Assistenziale Flessibile (vedi paragrafo seguente). A differenza di questa la
Residenza Assistenziale può ospitare un numero massimo di 80 ospiti.
Qualora l’UVG accerti la non -autosufficienza di un ospite della RA, questi dovrà
essere trasferito nel reparto RAF, se esistente all’interno della stessa residenza, ovvero in
altra struttura idonea
2) RESIDENZA ASSISTENZIALE FLESSIBILE (RAF)
La R.A.F. è il reparto affiancato alla R.A. che può realizzare un sufficiente livello di
assistenza sanitaria (infermieristica e riabilitativa) integrato da un livello medio di assistenza
tutelare ed alberghiera.
Tale residenza è destinata ad anziani non autosufficienti per i quali non sia possibile
attivare un programma di assistenza domiciliare integrata e che non necessitano delle cure e
prestazioni sanitarie tipiche della R.S.A.
Tali strutture risultano, per concezione, per tipologia ed organizzazione flessibili
tanto con le R.S.A., rispetto le quali difettano solo per i locali sanitari che con le residenze
assistenziali per anziani autosufficienti, rispetto alle quali sono potenziati alcuni servizi.
La R.A.F. è prevista in nuclei da 10 o 20 posti letto e può raggiungere la capienza
massima di 60 ospiti.
3) RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE (RSA)
La R.S.A. è una struttura a prevalente valenza sanitaria per persone non
autosufficienti, per le quali siano comprovate da una parte la mancanza del supporto
familiare, indispensabile per l’attuazione degli interventi di assistenza domiciliare integrata,
e dall’altra, l’assenza di patologie acute richiedenti il ricovero in ospedale e che necessitino
di un livello medio di assistenza sanitaria integrato ad un livello alto di assistenza tutelare ed
alberghiera.
La struttura e l’organizzazione gestionale della R.S.A. sono finalizzate a soddisfare il
fabbisogno assistenziale, sia in termini sanitari che sociali, delle persone che vi sono
ospitate.
La maggior parte degli ospiti della R.S.A. presenta una pluralità di problemi (medici,
comportamentali, ambientali, psicologici, sociali ed economici) più o meno stabilizzati, che
vanno affrontati e risolti stabilendone di volta in volta le priorità:
L’obiettivo assistenziale prevalente della R.S.A. deve essere il raggiungimento o il
mantenimento del miglior livello possibile della qualità di vita dell’ospite.
Ciò si realizza attraverso protocolli operativi basati sulla globalità e
sull’interdisciplinarietà degli interventi e sulla “riattivazione dell’ospite”.
La R.S.A. è articolata per nuclei ciascuno fino a 20 posti letto fino ad un massimo di
80 posti residenziali, che possono arrivare sino a 120 in zone ad alta densità abitativa.
Le attività svolte nelle R.S.A. devono porre in primo piano la persona.
Sono essenziali pertanto: l’elaborazione di progetti individualizzati, cui concorrano il
responsabile sanitario della struttura, il medico di base, l’infermiere, l’assistente sociale,
l’animatore, il terapista occupazionale, e le unità operative autonome ospedaliere interessate
al singolo caso; l’integrazione e/o il coordinamento nell’operatività delle varie figure
professionali sul singolo caso; la flessibilità operativa, considerato che il personale sanitario
e assistenziale delle R.S.A. è impegnato insieme a garantire il soddisfacimento dei bisogni
primari della persona, che sono strettamente collegati fra loro.
Particolare attenzione, nell’elaborare il progetto individualizzato, dovrà essere posta
alle esigenze di tipo relazionale degli utenti, attraverso la predisposizione di momenti di
socializzazione.
Ogni presidio deve garantire alle persone utenti il rispetto dei loro diritti, la loro
riservatezza, il rispetto della loro personalità, anche mediante la personalizzazione degli
ambienti, la valorizzazione della persona attraverso una particolare cura dell’aspetto fisico,
la promozione del rispetto del patrimonio culturale, politico e religioso di ciascuno.
Particolare attenzione deve essere posta alla qualità delle risposte assistenziali fornite
dai presidi, perché le attività si conformino il più possibile ai ritmi e alle abitudini delle
persone, compatibilmente con le esigenze di una collettività, attraverso Regolamenti
rispettosi della dignità della persona.
ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI PER ANZIANI AUTOSUFFICIENTI
Il Consorzio non interviene economicamente nel pagamento della retta di anziani
autosufficienti, bensì offre in alternativa al ricovero una serie di servizi che evitino
l’istituzionalizzazione e garantiscano la libera scelta del cittadino nel poter rimanere
all’interno della propria abitazione.
I servizi sociali, se comunque richiesti ad intervenire per una soluzione di tipo
istituzionale, collaborano con l’utente o la sua famiglia al reperimento di idonea struttura.
ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI
a) ISTRUTTORIA
I ricoveri presso strutture adatte ad ospitare anziani non autosufficienti (RAF -RSA)
che necessitano di interventi sanitari e socio-assistenziali sono stabiliti e proposti dall’Unità
di Valutazione Geriatrica.
I servizi sociali del Consorzio, che hanno in carico una persona anziana che presenta
una situazione di bisogno complesso, segnalano il caso all’U.V.G. per la valutazione
necessaria a formulare un progetto operativo ed attivano, al tempo stesso, ogni tipo di
intervento alternativo al ricovero quali l’assistenza domiciliare, l’assistenza domiciliare
integrata, il sostegno dei parenti o del volontariato, il telesoccorso ecc.
L’assistente sociale, ricevuta l’indicazione operativa da parte dell’U.V.G., provvede
in accordo con l’USL che ne è competente, all’inserimento in struttura idonea
convenzionata dell’utente e, nel caso in cui il reddito della persona anziana non sia
sufficiente a coprire la quota assistenziale della retta, propone, con relazione scritta, al
Direttore del Consorzio l’integrazione economica da parte dell’Ente.
La relazione dovrà contenere la valutazione da parte dell’U.V.G., la descrizione dei
bisogni dell’utente, della sua situazione socio -ambientale, l’indicazione della situazione
reddituale dello stesso, la descrizione del Presidio individuato.
Qualora, riconosciuta da parte dell’U.V.G. la necessità di ricovero, non ci sia posto
disponibile in strutture convenzionate, si procederà di volta in volta, sempre in accordo con
l’USL, a reperire provvi soriamente idonea struttura scorporando la retta in sanitaria e socioassistenziale.
b) DOCUMENTAZIONE
Il richiedente dovrà dichiarare, sotto la propria responsabilità ai sensi e gli
effetti della legge 15/68 ss.mm.ii., quanto segue:
- Composizione stato di famiglia;
- Reddito proprio.
E’ prevista inoltre la presentazione della dichiarazione da parte della struttura
dell’ammontare della quota assistenziale della retta e l’indicazione della data di
ricovero dell’utente.
c) INTEGRAZIONE RETTA ALBERGHIERA IN RAF O RSA
L’integrazione della quota assistenziale della retta da parte del Consorzio sarà pari
alla differenza tra il reddito dell’utente (maggiorato eventualmente del contributo alla spesa
da parte dei parenti) diminuito della somma di £. 100.000 (lasciata all’anziano per le proprie
spese personali) e la quota richiesta da parte della struttura.
d) RIVALSE
La rivalsa da parte del Consorzio potrà essere attuata nei confronti degli utenti, qualora
emerga, durante l’erogazione o anche dopo la cessazio ne della stessa, la mancanza dei
requisiti richiesti per l’ottenimento dell’intervento, salva sempre la facoltà di denuncia
all’Autorità Giudiziaria.
Nel caso di utente proprietario di beni immobili e/o terreni è prevista la cessione dei
diritti reali, nelle varie forme possibili: vendita della proprietà piena, vendita della nuda
proprietà, alienazione a fronte di rendita vitalizia, donazione, ecc.