11/04/2019
ERRORI COLOSSALI by winning on pain - un paziente si confessa:
Quando si è sotto lunga cura, arriva il momento in cui si prende dimestichezza con gli odiati farmaci e subentra la voglia di “intervenire” autonomamente nel dosaggio degli stessi oppure ci si sente autorizzati ad “auto-dispensarsi” dal continuare a seguire un corretto stile di vita.
Errori inutili e stupidi di cui ho pagato puntualmente le conseguenze:
A- CORRUZIONE DEL MEDICO per la riduzione di un dosaggio: c’è stato un periodo in cui, come un cecchino pronto a colpire, aspettavo che il dottore finisse di leggere le analisi e di riferirmi la valutazione sul mio stato… alla frase “va molto bene” partivano delle mie subdole, falsamente innocenti domande/proposta che, da lontanissimo, miravano a una “condivisa” decisione di ridurre le iniezioni… in pratica un plagio!
(al di là degli effetti secondari, so che questa medicina, che è quella fondamentale, è un veleno e ne ho repulsione e penso che un giorno il mio fegato si farà sentire).
Il medico ci è cascato solo una volta e si è reso conto che, deviando dallo standard, le cose erano peggiorate, mentre io piangevo a casa per i dolori, con in più il senso di colpa e il senso di “disastro forse irrimediabile”. Da allora, il medico, nel frangente in cui deve stabilire i dosaggi, mi parla, non guardandomi in faccia, con tono perentorio che non lascia spazio a repliche, mentre io taccio memore del senso di colpa.
B- MODIFICA DELLA TERAPIA O ADDIRITTURA INTERRUZIONE
Il cortisone mi è sempre stato un filo più simpatico, anche se lo temo: tempo un paio d’ore e sparisce tutto il dolore. Ero arrivata a fare la metà delle iniezioni e a stare tranquilla fino a tre giorni di fila senza prendere nulla: usavo solo due dosi minime di cortisone a settimana. Mi sentivo bene, ero carica e distratta da un bel lavoro che stavo svolgendo. Nel marasma di quei giorni saltai una dose di cortisone, per ricordarmi, dopo due giorni, che appunto avevo dimenticato di prenderla, ma notai compiaciuta e strafelice che i dolori non affioravano più. Mi venne l’infelice idea di interromperlo completamente pensando con presunzione “tanto ci sono le iniezioni” e ignorando totalmente che eravamo a maggio e che i dosaggi in prossimità dei periodi caldi devono restare immutati (dalle nostre parti, almeno fino a metà/fine settembre). Mi andò bene per un intero mese, poi un caldo inaspettato per quel periodo, 40 gradi per soli due giorni, sancì la fine dell’agognata fase di remissione della malattia. Il medico si arrabbiò tantissimo e dovetti ricominciare TUTTO da capo! Non faccio che pensare che “c’ero quasi” e che ho un ritardo di un anno e mezzo sull’obiettivo!!
C- COMPIERE ATTIVITA’ NON IDONEE AL PROPRIO STATO DI SALUTE FACENDO FINTA DI NON AVERE UN PROBLEMA O FACENDO GLI EROI
Nella voglia di normalità può succedere, anche ripetutamente, di non volersi limitare nello svolgere azioni, mansioni o attività, perché la momentanea assenza di dolori rende forti, ma… una volta commesso lo sbaglio, ritornano… il giorno dopo!
TATTICA N. 10: “NON PRENDERO’ MAI PIU’ INIZIATIVE: NON SONO UN MEDICO, NON POTREI CURARMI DA SOLA NEANCHE SE LO FOSSI”
TATTICA N. 11: “FARE L’EROE PER UN SOLO GIORNO, NON HA SENSO”
3Ros Gi, Mariella Romagnoli e 1 altra persona
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Comprendere il Dolore Dr. Mannocci Firenze
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Comprendere il Dolore Dr. Mannocci Firenze
Comprendere il Dolore Dr. Mannocci Firenze sottoscrivo pienamente...anch eper chè nel piccolo quando provo dolore ...anche io tendo a comportarmik come "paziente-insofferente"
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