22/12/2025
Rezar no es rogar.
Rezar es recordar que somos alma.
Es encender una vela dentro del pecho y hablar con lo invisible con la certeza de que alguien escucha.
Desde la mirada chamánica, la oración es un puente de luz.
Una forma sutil y poderosa de acompañar a quienes cruzaron el umbral.
No para retenerlos… sino para honrarlos.
Rezar es un acto de amor que atraviesa dimensiones.
Es un canto suave que consuela al alma y limpia las memorias.
Es una medicina silenciosa que eleva, conecta y transforma.
Hoy, que la muerte toca de cerca a tantos, este post es un llamado a volver al rezo.
No por miedo, sino por amor.
Por todos los que partieron…
Y por todos los que quedamos.
Pregare non è supplicare.
Pregare è ricordare che siamo anima.
È accendere una candela nel petto e parlare con l’invisibile, certi che qualcuno ascolta.
Nella visione sciamanica, la preghiera è un ponte di luce.
Un modo sottile e potente per accompagnare chi ha attraversato la soglia.
Non per trattenerli… ma per onorarli.
Pregare è un atto d’amore che attraversa le dimensioni.
È un canto delicato che consola l’anima e purifica le memorie.
È una medicina silenziosa che eleva, connette e trasforma.
Oggi, mentre la morte sfiora tante vite, questo post è un invito a tornare alla preghiera.
Non per paura, ma per amore.
Per chi è partito…
E per chi è rimasto.