27/11/2025
Un viaggio può curare senza promettere nulla.
Può farlo semplicemente perché ti mette davanti agli elementi.
E qui, a Fuerteventura, gli elementi mi stanno parlando uno a uno.
1) L’oceano mi ha accolta con una dolcezza inaspettata.
La sua forza oggi non spingeva: avvolgeva.
Mi ha permesso di mostrare le mie fragilità senza difese, come una carezza materna che non chiede niente.
2) Una montagna rossa, con un grande cuore inciso nella roccia, mi ha ricordato cosa significa lasciarsi proteggere dall’energia maschile: fermezza, contenimento, presenza che non invade.
3) Il vulcano dormiente ha risvegliato la forza.
Stando lì, in silenzio, ho sentito emergere potenza, valore, direzione.
Non un fuoco che brucia, ma un fuoco che sostiene.
4) E di nuovo il mare.
A riequilibrare tutto.
A sciogliere le tensioni, cullare il mio bisogno di leggerezza, riportarmi alla gioia semplice del corpo che respira.
5) Ai piedi del vulcano, in un corralito, ho incontrato il senso profondo del confine.
Il confine imposto soffoca.
Il confine scelto protegge.
È calore, cura, rispetto verso di sé.
Tutto questo cammino lo sto vivendo sotto la guida di Sabrina Pasquinelli, che vive su quest’isola e conosce i suoi luoghi di energia fuori dalle rotte turistiche.
È lei che mi sta accompagnando passo dopo passo, lasciando che la natura faccia il resto.