Dott. Adriano Carini - Psicologo

Dott. Adriano Carini - Psicologo - COLLOQUI E COUNSELING

- SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE

- PROGETTI DI GRUPPO

- MENTAL TRAINING SPORTIVO

COLLOQUI E COUNSELING PSICOLOGICO
- Colloqui individuali
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SOSTEGNO PSICOLOGICO ALLE FAMIGLIE
- conflitti interni
- rielaborazione dialogo genitori-figli
- gestione dello stress per l'emergenza covid-19


PROGETTI E INTERVENTI DI GRUPPO
- Interventi specialistici con adolescenti
- Progetti anti-aggressività e bullismo

MENTAL TRAINING
- Tecniche di rilassamento e visualizzazione
per le situazioni ansiogene e di stress
- Strategie di empowerment personale e
contrasto al drop out in palestre e centri sportivi

30/10/2025
21/10/2025

DDL Educazione sessuale e affettiva, vietarla non protegge i giovani: li espone alla disinformazione.

La Presidente del CNOP, Maria Antonietta Gulino, richiama l’attenzione del Legislatore sul valore dell’educazione affettiva e sessuale come tutela della salute psicologica e prevenzione della violenza. In assenza di percorsi educativi adeguati, ragazze e ragazzi rischiano di apprendere modelli disfunzionali e stereotipi dannosi.

La scuola deve restare luogo di conoscenza, dialogo e crescita emotiva, nel rispetto della dignità di ogni persona.

Leggi il comunicato stampa ---> https://www.psy.it/ddl-educazione-affettiva-gulino-cnop-vietarla-significa-esporre-i-giovani-a-disinformazione/

16/10/2025

LA PLASTICITÀ DEL CERVELLO

Molte persone, di fronte alla possibilità di cambiare, si rifugiano dietro la frase “sono fatto così”, come se la personalità fosse una struttura immutabile. Ma la psicologia contemporanea ci dice il contrario. Una revisione sistematica ha analizzato decine di studi longitudinali e interventi terapeutici, dimostrando che i tratti della personalità possono cambiare in modo significativo e duraturo. Interventi mirati, come la terapia cognitivo-comportamentale, la mindfulness o l’allenamento alla regolazione emotiva, sono in grado di modificare aspetti profondi della personalità, come la coscienziosità o la stabilità emotiva.

Questo cambiamento è reso possibile dalla neuroplasticità, ovvero la capacità del cervello di creare nuove connessioni neuronali in risposta all’esperienza. Le emozioni vissute durante esperienze significative, soprattutto se reinterpretate attraverso il reappraisal cognitivo, attivano circuiti dopaminergici che favoriscono l’apprendimento e il cambiamento.

In altre parole, non siamo condannati a ripetere gli stessi schemi: il cervello è programmato per evolversi, e la personalità può riflettere chi scegliamo di essere oggi, non solo ciò che abbiamo vissuto ieri. Abbandonare il “sono fatto così” significa aprirsi alla possibilità di una vita più consapevole, flessibile e autentica.

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Fonte: “A systematic review of personality trait change through intervention”, B.W. Roberts et al., Psychological Bulletin, 2017
Credit foto: primozong, vecteezy

15/10/2025
10/10/2025

La mente è parte di noi, come il corpo, come il cuore.
Oggi, nella Giornata Mondiale della Salute Mentale e Giornata Nazionale della Psicologia, ricordiamo quanto sia importante prendersene cura ogni giorno.
La Psicologia ci aiuta a dare voce a ciò che viviamo, a ciò che non comprendiamo, a ritrovare equilibrio, a migliorare i nostri stili di vita, a costruire legami di fiducia e consapevolezza.

23/09/2025

"Viviamo un momento in cui stiamo convincendo i giovani che loro valgono poco. Gli diciamo continuamente che non sono come eravamo noi, che oggi non hanno valori, che noi eravamo diversi. In definitiva gli stiamo dicendo: 'noi eravamo meglio di voi'. Un modo ottimo di cominciare un rapporto con un giovane!"
Julio Velasco

La frase di Velasco colpisce dritta al punto: non hanno bisogno di paragoni, hanno bisogno di adulti che li vedano, li sostengano e credano in loro.
Durante l’adolescenza il cervello è in trasformazione: ogni parola contribuisce a costruire l’identità e l’autostima. Se i messaggi ricevuti sono svalutanti, i ragazzi interiorizzano l’idea di non essere all’altezza; invece di incoraggiarli a crescere, creiamo muri che li allontanano.

COME DIALOGARE CON LORO IN MODO EFFICACE?
Evitate gli interrogatori: le domande sono segno di interesse, non di controllo. Fate attenzione alle parole che utilizzate e al vostro atteggiamento.
Date tempo: non forzate, ma fatevi trovare presenti e disponibili.
Ascoltate davvero: non hanno bisogno di soluzioni, ma di aiuto per trovare da soli le strategie più giuste.

Non serve fare confronti o paragoni, serve essere adulti capaci di ascolto, attenti al loro mondo, pronti a sostenerli.

14/09/2025

La scuola sta per ricominciare e vorrei chiederti un favore…
Siediti con tuo figlio per cinque minuti e spiegagli che non c’è mai una ragione per prendere in giro qualcuno per la sua altezza, il suo peso, il colore della pelle, la situazione familiare o le cose che gli piacciono.

Spiegagli che non c’è nulla di sbagliato nell’indossare ogni giorno le stesse scarpe.
Spiegagli che uno zaino usato porta con sé gli stessi sogni di uno nuovo.
Insegnagli a non escludere nessuno solo perché è “diverso”.

Fagli capire che il bullismo fa male, e che si va a scuola per IMPARARE, non per competere o diffondere negatività.
Ricordagli che alcuni bambini non tornano a casa in famiglie amorevoli, quindi è importante essere gentili.

Tutto comincia da casa!

22/07/2025

"Nel giovane adulto abita un senso di vuoto di chi vive il tempo presente sempre allo stesso modo, tutti i giorni e vede il futuro come qualcosa di impossibile da immaginare".
Le parole di Maria Antonietta Gulino, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, nell’approfondimento del quotidiano Avvenire sul ruolo strategico della psicologia nella società contemporanea.

Emerge un crescente disagio psicologico che colpisce in modo particolare i giovani adulti tra i 26 e i 35 anni, ma anche gli adolescenti tra i 15 e i 18 anni. Si evidenziano quadri clinici complessi, caratterizzati da «un senso di vuoto» e dalla difficoltà a proiettarsi nel futuro.

Secondo i dati riportati, molti giovani avvertono una perdita di orientamento e identità, che spesso si traduce in forme di disagio emotivo o malessere psicologico. Il bisogno di supporto si manifesta in modo trasversale, coinvolgendo ambiti scolastici, universitari e lavorativi.
«È necessario un investimento culturale prima ancora che economico», afferma Gulino, sottolineando l’urgenza di integrare la salute psicologica nelle politiche pubbliche e riconoscerne il valore per la crescita del Paese.

"Abbiamo apprezzato le novità di questi giorni, che vanno nelle giusta direzione - prosegue la Presidente del CNOP -, ora c'è bisogno di un'ulteriore spinta di chiarezza per l'organizzazione dei prossimi servizi psicologici e di coraggio per stanziare i fondi necessari a livello nazionale. Il disagio psicologico - conclude la Presidente - ha rilevanza anche sociale perché ha effetto non solo sui singoli ma anche sui sistemi in cui siamo inseriti, famiglia, scuola, comunità"

Un richiamo forte alla responsabilità collettiva e istituzionale nel promuovere benessere e prevenzione, a partire dalle scuole, dai servizi territoriali e dal sostegno alle fragilità.

22/07/2025

Alleniamo nei figli, sin da piccoli, la curiosità e il desiderio di conoscere. Aiutiamoli a porsi sempre delle domande sul mondo che li circonda e a trovare delle risposte. Usiamo, di volta in volta, strumenti e parole adatte alla loro età, ma abituiamoli a parlare di tutto, senza paure e allenando sin dall'infanzia il pensiero critico e la riflessione. Aiutiamoli a sperimentare con fiducia, mettersi alla prova, sperimentare le loro capacità, sfidarsi e sviluppare autonomia.
Quanto è faticoso, a volte, per un genitore, lasciarli fare, concedere gli spazi di autonomia di cui hanno bisogno, mettersi da parte ad osservare e resistere alla tentazione di intervenire?
I bambini prima e gli adolescenti poi hanno bisogno di sperimentarsi, di acquisire sicurezza e fiducia in se stessi. Aiutiamoli solo quando serve, senza mai sostituirci a loro, trasmettiamo la nostra fiducia e saranno loro a chiedere aiuto quando ne avranno bisogno. Fare le cose al posto loro non li aiuta a crescere. Questo non significa ovviamente lasciarli da soli sempre, smettere di vigilare o di intervenire quando necessario, significa resistere alla tentazione di offrire la risposta o la soluzione più immediata.
Un bambino autonomo sarà un adolescente prima, e un adulto poi, più consapevole dei propri limiti e delle proprie capacità, più sicuro e in grado di affrontare le sfide di ogni giorno.

Francesca Sangineto

Indirizzo

Fondi
04022

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