In punta di piedi

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leri abbiamocondiviso una frasepotente: "Liberaregli schiavi che sicredono liberi."Oggi voglio darlevoce piena con lepar...
31/10/2025

leri abbiamo
condiviso una frase
potente: "Liberare
gli schiavi che si
credono liberi."
Oggi voglio darle
voce piena con le
parole complete di
Gianni Rodari:

"È DIFFICILE FARE LE COSE DIFFICILI: PARLARE AL SORDO, MOSTRARE LA ROSA AL CIECO.
BAMBINI, IMPARATE A FARE LE COSE DIFFICILI: DARE LA MANO AL CIECO, CANTARE PER IL SORDO,
LIBERARE GLI SCHIAVI CHE SI CREDONO LIBERI."
— Gianni Rodari

In un mondo che corre verso il facile e il veloce,
insegnare ai bambini (e ricordare agli adulti) il valore delle azioni difficili
è un atto rivoluzionario.

FARE LE COSE DIFFICILI SIGNIFICA:
• Scegliere la gentilezza anche quando nessuno la sceglie.
• Restare umani davanti all'indifferenza.
• Avere il coraggio di agire con il cuore, non solo con la testa.

Pratica mindfulness del giorno:
• Fermati. Respira.
• Chiediti: "Qual è una piccola cosa difficile che posso fare oggi, con amore?"

È lì che inizia il cambiamento.
Dai gesti piccoli, ma profondi.

"LIBERARE GLI SCHIAVI CHE SI CREDONO LIBERI." – Gianni RodariNon parliamo di catene visibili, ma di quelle interiori:  •...
30/10/2025

"LIBERARE GLI SCHIAVI CHE SI CREDONO LIBERI."
– Gianni Rodari

Non parliamo di catene visibili, ma di quelle interiori:
• la dipendenza dal giudizio degli altri,
• il bisogno costante di approvazione,
• la corsa a essere sempre “migliori”,
• la paura di deludere,
• l’illusione che basti “fare” per “valere”.

Siamo davvero liberi quando possiamo essere autentici,
quando smettiamo di vivere per corrispondere a un copione,
quando ci concediamo di SENTIRE, SBAGLIARE, RALLENTARE, SCEGLIERE.

PRATICA DEL GIORNO:
• Chiudi gli occhi. Respira profondamente.
• Chiediti con sincerità:
"In quale parte della mia vita sto seguendo una libertà finta?"
• Poi chiediti:
"Cosa posso lasciar andare, oggi, per essere davvero me stesso?"

La consapevolezza è il primo passo per spezzare le catene invisibili.
Non è facile, ma è liberazione.

"Le nostre scelte non ricadono solo su di noi." Ogni pensiero, parola, azione ha un’eco.  Le decisioni che prendiamo per...
29/10/2025

"Le nostre scelte non ricadono solo su di noi."

Ogni pensiero, parola, azione ha un’eco.
Le decisioni che prendiamo per la nostra felicità influenzano anche chi ci è vicino: figli, partner, amici, colleghi.
Non siamo isole. Siamo reti invisibili di emozioni, energie, gesti quotidiani.

COLTIVARE LA CONSAPEVOLEZZA significa riconoscere questo legame.

Scegliere con presenza, con rispetto, con responsabilità.
Non per compiacere gli altri, ma per vivere in armonia con ciò che ci circonda.

PRATICA MINDFULNESS
• Chiudi gli occhi per un momento.
• Porta attenzione a una scelta che stai per fare.
• Chiediti: "QUESTA DECISIONE NUTRE ANCHE IL MIO MONDO INTORNO?"
• Respira. Senti la risposta.

Perché ogni scelta consapevole è un atto d’amore. Anche silenzioso.

"Se non puoi cambiare il vento, dirigi le vele."Non tutto si può controllare: a volte la vita prende direzioni che non a...
28/10/2025

"Se non puoi cambiare il vento, dirigi le vele."

Non tutto si può controllare: a volte la vita prende direzioni che non avevi previsto.
Ma anche quando il vento non obbedisce, tu puoi scegliere COME NAVIGARE.

Puoi orientare le tue vele con:
• PRESENZA, per restare centrato
• FLESSIBILITÀ, per adattarti senza spezzarti
• GENTILEZZA, verso te stesso e ciò che provi

non è controllare tutto, ma imparare a stare nel flusso con consapevolezza.
Anche il vento contrario può insegnarti la rotta.

PRATICA SUGGERITA:
Fermati un attimo, inspira profondamente e chiediti:
"Cosa posso fare oggi con ciò che ho?"
Anche un piccolo gesto consapevole può cambiare il viaggio

    "LA GELOSIA ESTREMA NON È AMORE."  È insicurezza travestita da passione.  È paura di non bastare, paura dell’abbando...
27/10/2025



"LA GELOSIA ESTREMA NON È AMORE."
È insicurezza travestita da passione.
È paura di non bastare, paura dell’abbandono, bisogno di controllo.

L’amore autentico non imprigiona: accompagna.
Non teme la libertà dell’altro, la riconosce come parte del cammino insieme.

OSSERVA LA TUA GELOSIA SENZA GIUDICARLA.
Chiediti: “COSA STA CERCANDO DI PROTEGGERE IN ME?”

Questa domanda ti aiuta a:
• Spostare lo sguardo dall’altro a te stesso
• Comprendere il bisogno nascosto (sicurezza? amore? conferme?)
• Rispondere con consapevolezza, non con reattività

La gelosia, allora, non è più nemica, ma messaggera.
Non per giustificare, ma per GUARIRE CIÒ CHE L ’HA GENERATA.

PRATICA MINDFULNESS
• Trova un luogo tranquillo
• Chiudi gli occhi, porta attenzione al respiro
• Inspira: “RICONOSCO LA MIA PAURA ”
• Espira: “LA ACCOLGO CON GENTILEZZA ”

La gelosia non va repressa.
Va compresa.
È lì che comincia la libertà.

#

26/10/2025


X i grandi 😘

"Le piccole abitudini che salvano"

Era una sera d’autunno. In un bar tranquillo di paese, Giulia, insegnante di 38 anni, sedeva accanto alla sua amica Sara, praticante di mindfulness.
Aveva gli occhi stanchi e la voce bassa.

— “Sai Sara, ultimamente mi sento svuotata. Corro tutto il giorno, ma non arrivo mai da nessuna parte. E poi quella sensazione… come se la mia testa non mi appartenesse più.”

Sara poggiò il bicchiere, la guardò con delicatezza.

— “Giulia, il tuo corpo ha tutto ciò che serve per stare meglio. Ma ha bisogno di piccole abitudini per attivare i suoi alleati naturali.”

— “Tipo meditazione, yoga?”

— “Anche. Ma non solo. A volte bastano anche solo cinque minuti, se fatti con consapevolezza.”

Sara iniziò a elencare:

— “Esporsi alla luce del mattino aiuta la produzione di SEROTONINA, che regola l'umore e il sonno.
Un gesto gentile o un abbraccio stimolano l’ OSSITOCINA, l’ormone della connessione.
Portare a termine un piccolo obiettivo, anche solo rifare il letto o scrivere un messaggio sentito, stimola la DOPAMINA, che ci dà motivazione.”
— “E quando ho l’ansia?”

— “In quel momento, rallenta. Respira profondamente. L’espirazione lunga attiva il sistema parasimpatico e stimola il GABA, il neurotrasmettitore della calma. È come dare un segnale al corpo: puoi rilassarti.”

— “E quando sto davvero giù?”

— “Muovi il corpo, anche solo con una passeggiata o ballando in cucina. Così attivi le ENDORFINE, che calmano il dolore e migliorano l’umore.”

Giulia la guardò, sorpresa.

—“Insomma… posso davvero aiutarmi con poco.”

Sara sorrise.

— “Sì. Il tuo cervello ti ascolta sempre. Sta a te scegliere QUALI PENSIERI E ABITUDINI COLTIVARE.”
Fiorella Parretta

  X ragazzi 😘"La chiave segreta del benessere"In un piccolo paese dove i giorni scorrevano tutti uguali, viveva Conny, u...
26/10/2025


X ragazzi 😘

"La chiave segreta del benessere"

In un piccolo paese dove i giorni scorrevano tutti uguali, viveva Conny, una ragazza sensibile e curiosa, che amava ascoltare le persone e osservare il mondo con occhi attenti.

Un giorno, il suo amico Luca, 14 anni, arrivò da lei triste e confuso:

"Conny… mi sento sempre stanco, nervoso. Non riesco più a concentrarmi. Pensi che io abbia qualcosa che non va?"

Conny gli sorrise dolcemente e lo invitò a sedersi sull’erba con lei, sotto un albero.

— "Luca, sai che dentro il tuo corpo ci sono delle sostanze speciali che aiutano il cervello a stare bene?"

— "Tipo le medicine?"

— "No, meglio ancora. Si chiamano ENDORFINE, DOPAMINA, OSSITOCINA, SEROTONINA… il tuo corpo le produce da solo, ma ha bisogno di piccoli gesti per attivarle."

— "E come faccio?" chiese Luca curioso.

Conny prese un piccolo taccuino dal suo zaino e iniziò a elencare:

— "La luce del mattino fa partire la serotonina."

— "Quindi basta aprire la finestra presto?"

— "Esatto. Un abbraccio sincero, invece, attiva l’ossitocina."

— "E io che pensavo fossero solo coccole..."— "Anche finire un compito, una piccola cosa fatta bene, ti regala dopamina."

Luca si illuminò.

— "E l’endorfina?"

— "Quella arriva quando ti muovi: cammina, balla, salta, come vuoi tu. Ma fallo col cuore."

Luca annuì.

— "Ma bisogna fare tutto questo ogni giorno?"

— "No, basta poco. Anche solo un momento di respiro consapevole. Ricorda il tuo cervello ascolta ogni cosa che fai. Trattalo con gentilezza."

Quella sera, Luca scrisse su un foglio:

"Domani: respiro – luce – sorriso – movimento – gratitudine."

Conny lo guardò da lontano e pensò:
"La felicità non è un segreto... è una pratica gentile."

FINE
Fiorella Parretta

P.s. se vuoi la scheda di lettura commenta o manda un messaggio in privato

Quante volte diciamo parole che vorremmo subito cancellare?Quelle uscite d’impulso, dettate dalla stanchezza, dalla rabb...
25/10/2025

Quante volte diciamo parole che vorremmo subito cancellare?

Quelle uscite d’impulso, dettate dalla stanchezza, dalla rabbia, dalla paura.
Parole che non rappresentano ciò che siamo davvero, ma solo ciò che proviamo in un momento di confusione.

La mindfulness ci insegna una cosa preziosa:
"le parole sono semi."
Una volta piantate, iniziano a germogliare, nel cuore di chi le ascolta… e nel nostro.

La pratica :
La prossima volta che stai per parlare, fermati un respiro prima.
Chiediti: “Questa parola porta pace o altra tensione? È davvero necessaria?”

Non si tratta di tacere sempre, ma di scegliere parole che uniscano, non che feriscano.
Parole che costruiscono invece di distruggere.
Parole che lasciano spazio all’ascolto, anche del silenzio.

La consapevolezza inizia da qui. Da un respiro. Da una parola in meno.
O detta meglio.



24/10/2025

24 ottobre: un giorno di festa per sempre

Da che ho memoria, questo è sempre stato un giorno speciale: si festeggiava l’onomastico dell’uomo più importante della mia vita.
Un uomo che mi ha fatto sentire amata in ogni attimo condiviso… e anche in quelli vissuti dopo, senza di lui.

Mi ha nutrita di amore, valori, gentilezza e presenza.
Mi ha dato la vita e mi ha insegnato a viverla, con dignità e cuore.

La casa, in questo giorno, si vestiva a festa: si riempiva di parenti, amici, sorrisi.
Era un’esplosione di affetto, di serenità, di buon umore...
di tutto ciò che sapevi trasmettere tu.

Questo giorno era, ed è ancora, un giorno di festa.
Perché anche se la vita ci ha fisicamente separati, tu sei rimasto.
Nei gesti di Raffaele il grande, nella dolcezza di Raffaella, nella caparbietà di Raffy il piccolo.

Auguri a te, papà, e a tutti quelli che portano un pezzo di te nel cuore.
Oggi, come sempre, brindiamo alla tua presenza che non smette mai di farsi sentire. ❤️

 ,    per i momenti di panicoQuando arriva l’ansia e senti che qualcosa dentro ti travolge, la prima cosa da fare… è FER...
23/10/2025

, per i momenti di panico

Quando arriva l’ansia e senti che qualcosa dentro ti travolge, la prima cosa da fare… è FERMARSI.

Non per scappare.
Non per combattere.
Ma per ACCOGLIERE.

Chiudi gli occhi, se puoi.
Porta l’attenzione al tuo respiro, così com’è.
Non forzarlo. Solo ascoltalo.
Una mano sul petto, una sulla pancia.
Senti l’aria che entra. Senti l’aria che esce.

E mentre inspiri, pensa: “ORA SONO QUI ”.
E mentre espiri: “E QUESTO MOMENTO PASSERÀ ”.

Ogni emozione è come un’onda:
arriva, si alza… e poi si ritira.

Non sei l’ansia.
Non sei il panico.
Tu sei LO SPAZIO che può contenerli senza esserne travolto.

PICCOLA PRATICA del mattino (2 minuti):
• Siediti comodo
• Inspira profondamente per 4 secondi
• Trattieni l’aria per 2 secondi
• Espira lentamente per 6 secondi
• Ripeti per 5 volte
• Porta con te una frase:
“IO NON SONO CIÒ CHE PROVO. IO SONO CHI LO ATTRAVERSA CON PRESENZA.”

Che oggi sia un giorno più calmo, un respiro alla volta.

22/10/2025

Questa mattina vi invio anche la versione per i bambini 😘

"Le parole che dici a te stesso sono magie."

Ogni volta che pensi:
“Non ce la faccio”, “Ho sbagliato tutto”, “Sono in ritardo!”,
il tuo corpo si agita.
Il cuore batte forte, il respiro diventa veloce, ti senti strano dentro.
È il tuo corpo che si prepara a scappare o a difendersi.
(Si chiama sistema simpatico, ed è come un super allarme!)

Ma se dici:
“Posso provarci con calma”, “Respiro piano”, “Va tutto bene”,
il tuo corpo si rilassa.
Il cuore rallenta, il respiro diventa dolce, ti senti più sereno.
(Si attiva il sistema parasimpatico, che è come una coperta che ti abbraccia.)

Le parole che usi sono come semi:
alcune fanno crescere il sole dentro di te, altre nuvole.
Scegli bene.

Mini pratica:
Metti una mano sul cuore, una sulla pancia.
Fai un bel respiro e ripeti nella tua testa:
“Mi voglio bene. Respiro piano. Va tutto bene.”
Fallo 3 volte.
E senti la magia.

Ogni pensiero che formuliamo è un seme.Non sono solo parole che ci attraversano.  Ogni volta che pensiamo:  “Non ce la f...
22/10/2025

Ogni pensiero che formuliamo è un seme.

Non sono solo parole che ci attraversano.
Ogni volta che pensiamo:
“Non ce la farò”,
“Non valgo abbastanza”,
“Andrà tutto storto”,
il nostro cervello percepisce pericolo.
Si attiva il sistema nervoso simpatico, quello dell’attacco o della fuga.
Il cuore accelera, il respiro si fa corto, il cortisolo sale.
Il corpo si prepara a difendersi.

Eppure…
Quando iniziamo a pensare:
“Sono al sicuro”, “Posso farcela”,
“È solo un momento”,
accade qualcosa di straordinario.
Il cervello attiva il sistema parasimpatico, responsabile del rilassamento, della rigenerazione e dell’equilibrio.
Il cuore rallenta, il respiro si calma, la mente si apre.
Il corpo si sente protetto.

Parole diverse attivano risposte diverse.
Il linguaggio che usiamo con noi stessi può stressarci… o guarirci.

I pensieri sono impulsi elettrici.
Ma anche semi.
E tu hai il potere di scegliere cosa coltivare.

Pratica mindfulness (1 minuto):
- Siediti comodo, chiudi gli occhi.
- Inspira lentamente e ripeti dentro di te:
“Sono al sicuro. Il mio corpo è con me. Posso respirare in questo momento.”
- Espira dolcemente.
Ripeti 3 volte.
Nota cosa cambia dentro.

Parla a te stesso come faresti con qualcuno che ami.
Il tuo corpo ti ascolta. Sempre.
Sii terreno fertile per la tua calma.

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