01/09/2017
OGGI CECI.....NERI....NERISSIMI
Colore particolare, tante fibre e ferro, sapore forte: identikit di un legume tutto da riscoprire, tra Puglia e Basilicata.
Tra i legumi più insoliti e gustosi che si possono trovare in giro per l’Italia, un posto d’onore spetta certamente ai ceci neri. L’incontro avviene in Puglia e in Basilicata, dove si trova una varietà particolarmente pregiata: quella della “Murgia carsica”, presidio Slow food.
Rispetto al cece che conosciamo (Cicer arietinum), la varietà nera si contraddistingue non solo dalla colorazione della buccia, ma anche dalle dimensioni più piccole, simili a quelle di un chicco di mais; e dalla buccia rugosa e irregolare.
I ceci neri sono composti per il 10% d’acqua, per il 19% da proteine e il 17% da fibre alimentari.
Hanno un ottimo potere energetico, grazie all'elevato contenuto glucidico e, un elevato contenuto proteico. Ricchissimi di fibre, aiutano la regolarità intestinale e diventano un alimento saziante, ideale per chi vuole tenere sotto controllo il peso.
Inoltre i ceci neri sono ricchi di vitamine: B, C, K ed E. Sono un’ottima fonte di minerali come il potassio, il calcio, il fosforo e il magnesio e sono molto più ricchi di ferro, a differenza della versione comune, tanto che in passato erano molto consigliati alle donne in gravidanza
Nonostante un gusto più deciso rispetto agli altri ceci, la sfortuna di questo legume è tutta nei tempi richiesti per l’ammollo, che possono arrivare anche a 48 ore! E anche la cottura richiede tempi lunghi, di solito un paio d’ore. Slow food definisce il suo sapore “buonissimo, vagamente erbaceo: la sua naturale sapidità fa sì che sia possibile consumarlo con un filo di olio extravergine, senza sale”.