Studio Bruno & Ferrario

Studio Bruno & Ferrario Studio di Psicologia clinica e psicoterapia per adulti, di coppia, di gruppo e dell'età evolutiva. Mediazioni familiari con consulenza per il tribunale.

Il Centro di Psicologia Clinica e Psicoterapia Bruno e Ferrario è stato fondato nel mese di Gennaio dell’anno 1985 dai dottori Laura Bruno e Giancarlo Ferrario. Dopo aver maturato importanti esperienze nell’ambito della scuola di Specialità di Psicologia Clinica, presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Milano e seguito per anni esperienze formative presso la Tavistock Clinic London, nel dipartimento di psicologia clinica per adulti e gruppi, seguendo seminari con workshop per l’età evolutiva e la famiglia, i Dottori Bruno e Ferrario hanno intrapreso un percorso di analisi didattica, della durata di cinque anni, con membri della Società Psicoanalitica Italiana SPI, con relative supervisioni e seminari didattici internazionali, sotto l’egida della “Scuola di Psicoterapia Critica” diretta dal Dr. Enzo Morpurgo, membro SPI di Milano. I dottori sono iscritti all’Ordine degli Psicologi della Lombardia dalla costituzione dello stesso (15-01-1990) ed all’Albo Professionale Degli Psicologi-Psicoterapeuti, ai sensi della legge 56/89 per l’esercizio dell’attività psicoterapeutica. Certificati EUROPSY in psicologia clinica e psicoterapia in Europa. I fondatori vantano una esperienza trentennale come psicologi e poi psicoterapeuti professionisti nelle loro personali sedi di lavoro e nel contempo una decennale collaborazione presso il prestigioso centro di psicologia clinica e psicoterapia “Istituto di psicologia e medicina sociale Gallazzi” di Gallarate.Sono iscritti, dal 1985, presso il Tribunale di Busto Arsizio come Consulenti Tecnici del Giudice, in qualità di psicologi. Nel 2003 hanno conseguito Attestato di Accreditamento rilasciato dall’Ordine degli Psicologi della Lombardia come Esperti in Psicologia Clinica. Nel 2012 è stata loro conferita dall’European Federation of Psychologists Associations – tra i primi in Italia – il certificato europeo in psicologia, aree adulti – coppie – gruppi avendo dimostrato conoscenze e importanti competenze professionali nel rispetto dei più alti principi etici del codice deontologico. Per l’infanzia e l’adolcescenza i Dottori Bruno e Ferrario hanno attivato il “Progetto Lila” dedicato al trattamento delle complesse problematiche emotive e comportamentali dell’età evolutiva fino alla psicologia scolastica per disturbi dell’apprendimento.Le principali aree di intervento dello Studio Bruno e Ferrario sono connesse alla psicoterapia per l’età evolutiva, per adulti, per la coppia e per la coppia in separazione, inclusa la mediazione familiare e la terapia di gruppo. E’ disponibile anche il servizio di counseling psicologico anche in sessuologia e in psicodiagnostica. Il Centro di Psicologia Clinica e Psicoterapia Bruno e Ferrario si avvale di adeguate figure di specialisti al fine di fornire ai propri clienti il più ampio spettro di competenze, con il massimo grado di serietà professionale.Riservatezza, Disponibilità, Comfort costituiscono ulteriori elementi fondanti con cui il Centro opera ed ha operato nel tempo.

11/11/2025

LA LUCE DELLE STELLE MORTE — MASSIMO RECALCATI E IL LAVORO INFINITO DEL LUTTO

E se il lutto, diversamente da ciò che pensava Freud, non potesse mai dirsi compiuto del tutto?
Se ogni lutto, anche quello più elaborato, più “accettato”, conservasse sempre un resto, una scheggia, un punto dolente che continua a pulsare dentro di noi?

Ho sempre pensato che esista qualcosa di irriducibile nel dolore della perdita, una ferita che non guarisce mai del tutto.
Possiamo provare a rimarginarla, a darle un senso, ma resta sempre lì: come una cicatrice che, al cambiare del tempo o delle stagioni, torna a farsi sentire.

Freud chiamava lavoro del lutto quel processo psichico che ci consente di sciogliere l’investimento affettivo verso ciò che abbiamo perduto per poterci aprire di nuovo alla vita.
Ma se questo lavoro non potesse mai arrivare alla fine?
Se fosse, piuttosto, un cammino senza approdo, un gesto interminabile, come respirare o amare?

Forse dovremmo accettare che il lutto non è qualcosa che si supera, ma qualcosa che si trasforma.
Che dentro di noi non muore mai davvero ciò che abbiamo amato: cambia forma, si riconfigura, diventa un’altra presenza.
È un’operazione di metamorfosi, un’opera interiore di trasformazione del dolore in significato, della perdita in creazione.

Il lutto, se resta senza lavoro, ci incatena al passato, ci condanna alla paralisi della malinconia.
Ma se trova una via, se riesce a generare senso, allora può aprirci di nuovo alla vita.

È qui che nasce una nuova forma di nostalgia — non quella sterile del rimpianto, ma quella grata, viva, che illumina come la luce delle stelle morte:
una luce che ci raggiunge da un corpo che non esiste più, ma che continua a splendere.

La nostalgia delle stelle morte è questo: la memoria che non spegne, ma accende;
il dolore che non distrugge, ma trasforma;
il passato che non ci trattiene, ma ci invita ad andare avanti.

Il lutto, allora, non è mai solo perdita.
È anche promessa.
È un ritorno di luce — quella che proviene da ciò che abbiamo amato, e che, anche se non c’è più, continua a mostrarci la via.



In queste righe straordinarie, Massimo Recalcati compie un atto di filosofia poetica e di psicologia umana: ridefinisce il lutto non come un compito da portare a termine, ma come un movimento eterno dell’anima.

L’idea freudiana del “lavoro del lutto” — un processo di separazione e di superamento — qui si rovescia in una prospettiva più profonda, quasi spirituale: il lutto non finisce, continua a vivere dentro di noi.
Non come peso, ma come energia trasformativa.

La perdita, dice Recalcati, non si cancella mai davvero.
Ma può essere trasfigurata.
Può generare valore, riconfigurare la nostra visione del mondo, persino accendere nuova vita.

La sua metafora della luce delle stelle morte è un’immagine potentissima: ciò che non c’è più continua a brillare, a parlarci, a orientare il nostro cammino.
Non è più un ritorno nostalgico verso ciò che è stato, ma un modo per vivere più intensamente ciò che ancora ci resta.

In tempi in cui la società sembra chiedere di “riprendersi in fretta”, di “voltare pagina”, Recalcati ci invita invece a rimanere — ad abitare il dolore, ad ascoltarlo, a farlo diventare parola, opera, gesto, creazione.

Perché il vero lavoro del lutto non è dimenticare,
ma riconoscere la luce che ancora brilla —
anche quando la stella è già spenta.

11/11/2025
11/11/2025

Educazione all’affettività nelle scuole: un passo nella giusta direzione.

La decisione di ritirare l’emendamento che limitava l’educazione affettiva e sessuale nelle scuole medie rappresenta un segnale importante di attenzione verso il benessere psicologico e relazionale delle nuove generazioni.
Come avevamo sottolineato nella lettera inviata al Ministro Valditara, la scuola è il luogo dove si costruiscono consapevolezza, rispetto e capacità di riconoscere le proprie emozioni.
Un’educazione sessuale e affettiva fondata su basi scientifiche, condotta da professionisti competenti e in dialogo con le famiglie, è una tutela per i più giovani e un investimento per la società.
Accompagnare bambine, bambini e adolescenti nella crescita emotiva e relazionale significa proteggerli, non esporli.
È una responsabilità condivisa, che oggi trova un terreno più favorevole per essere realizzata.

09/11/2025

«Il 15 giugno del 1914 Marc Chagall salí su un treno alla stazione di Berlino. Un paio di giorni prima aveva provato la vertiginosa emozione di assistere all’inaugurazione della sua prima mostra personale. Solo i suoi quadri. Solo i suoi colori. I suoi pensieri. Di fronte a tutti, alla galleria Der Sturm di Herwarth Walden a Potsdamer Strasse. Un paio di giorni prima era partito da Parigi carico di quaranta pitture e centosessanta acquarelli. E, per andare verso Vitebsk, verso la meta lontana che era la sua destinazione, li aveva lasciati a quel mercante d’arte tedesco che lo aveva invitato con tanto entusiasmo. La ragione ufficiale della partenza, la ragione per cui avrebbe attraversato quella grande porzione di Europa centrale che conduce agli spazi remoti e silenti della Russia, per arrivare fino alla cittadina dove era nato, era il matrimonio di sua sorella Aniuta. Ma in realtà quel viaggio rappresentava per lui una prova decisiva. Quel viaggio gli serviva a capire se era ancora in grado di far accadere un futuro che altrimenti non sarebbe piú accaduto».

(Federico Pace, Controvento, Einaudi)

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La storia del viaggio di Marc Chagall che gli cambiò la vita su Controvento il libro di Federico Pace pubblicato da Einaudi. Insieme a altre storie straordinarie.

07/11/2025
07/11/2025

Il Piccolo Principe finì sulla terra, nel bel mezzo del deserto."Dove sono gli uomini?" disse "si é un po' soli nel deserto..."
"Si é soli anche con gli uomini..." rispose il serpente.

Antoine de Saint-Exupéry
"Il piccolo principe"

07/11/2025

Indirizzo

Via Galilei, 7
Gallarate
21013

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 21:00
Martedì 09:00 - 21:00
Mercoledì 09:00 - 21:00
Giovedì 09:00 - 21:00
Venerdì 09:00 - 21:00
Sabato 09:00 - 13:00

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