17/10/2025
All’inizio il termine FEMMINICIDIO mi irritò moltissimo. Come se, perché DONNA, una venisse ammazzata motivatamente! Come se, l’essere femmina e in una relazione affettiva, fosse UN RISCHIO DI NASCITA.
Eppure, mi sono presto ricredutaQuel che è peggio ancoraOggi un passo in più, nella narrazione del femminicidio:Facci caso. La narrazione è spesso questaALLORA SI’: E’ COLPA DELLE DONNE.
Eppure, mi sono presto ricreduta
Sì, ahimè! Donne ammazzate vigliaccamente e brutalmente dai propri “compagni di vita” è femminicidio. Perché, sì purtroppo sì, l’omicidio viene perpetrato in quanto femmina che vuole sottrarsi alla relazione, Come se, iniziare una relazione, fosse un’ipoteca, come se, mettersi in relazione con un tizio fosse una promessa di obbedienza e servilismo da non tradire. Assurdità, cretineria pura!
Quel che è peggio ancora
Abbiamo cominciato a vedere donne che, dopo essere state violate, premeditatamente, venivano esposte con foto (prese da dove? Ma dai social, perbacco! In pose liete, giocose, giudicabili eh!) nei TG, con la maligna “analisi” delle loro esistenze, con le congetture sul perché e per come “stavano con cotanto bruto”, o con le interviste ai passanti e ai vicini: “lui era una brava persona…” e (OMG) “non ce lo saremmo mai aspettato!” (e figurati la tizia che ha ammazzato!).
Fino a oggi, con l’ultima, ma non certo l’ultima 😦 , donna uccisa da un co@lione represso, depresso, immaturo, violento, assassino che NON POTEVA PERMETTERLE DI LASCIARLO
Oggi un passo in più, nella narrazione del femminicidio:
eh! Sono pericolosi gli incontri chiarificatori! (insinuando forse che è anche colpa della donna, che ha accettato di vedere il co@glione che voleva lasciare, per spiegargli perché?)
eh! Ma lui l’aveva già mandata all’ospedale 5 mesi prima (insinuando forse che i segnali che avrebbe potuto ucciderla si erano manifestati, e che però poteva pure starci più attenta?)
eh! Ma il raptus!
eh! Ma si sa, l’uomo è violento! (come se fosse un tratto caratteristico, come il colore degli occhi o dei capelli, quello di ESSERE INCAPACE DI AVERE UNA RELAZIONE UMANA!)
eh! Ma sono troppe le denunce (e non sono mai tutte, purtroppo), non ci sono i mezzi per vagliarle tutte.
E via così. Mestamente. Tra donne ammazzate dal compagno, dall’ex compagno, dal pretendente e la loro colpa: essere femmine? Essere tolleranti? Essere fiduciose?
Facci caso. La narrazione è spesso questa
“Lei doveva capirlo”, “doveva saperlo”, “doveva mettersi in salvo”. Non cito le morte ammazzate dalla famiglia, perché sono meno, in numero. E ancora più drammatiche anche solo da pensare.
Ora, vogliamo ragionare un secondo sul fatto che IN UNA RELAZIONE AMOROSA CI SI DEBBA PREOCCUPARE DI NON ESSERE AMMAZZATE? Seriamente?
Sino a che non si dirà apertamente che L’UOMO VIOLENTO è da isolare. Sino a che L’UOMO VIOLENTO non sarà visto per quel che è: una misera devianza sociale, e non importa quanti pochi o tanti soldi abbia. Quanto vesta bene, o male. O puzzi (l’omo ha da puzza’, no?) o …
Sino a che tutti gli UOMINI degni d’essere umani NON STIGMATIZZERANNO NETTAMENTE il patriarcato e il sessismo, ISOLANDO e disinnescando gli omuncoli capaci solo di sragionare.
SINO A CHE LA PARTE AGGREDENTE non si farà carico delle proprie responsabilità umane, ancora prima che civili, ripudiando LA VIOLENZA come mezzo per dirimere qualunque diatriba SENZA SE E SENZA MA.
Sino a che anche il linguaggio sarà liberato da fonemi, locuzioni e frasette sessiste che normalmente scivolano, intercalando, nei discorsi qualunque tra persone qualunque ogni giorno
ALLORA SI’: E’ COLPA DELLE DONNE.
Sai che c’è? SIAMO TUTTE COLPEVOLI PER LE MORTI DELLE DONNE UCCISE DA VIGLIACCHI CO@GLIONI, VIOLENTI, ARROGANTI, IGNORANTI.
Prendiamocela, questa parte di responsabilità.
E prepariamo un piano di difesa e di protezione. Facciamolo. SGRETOLIAMO IL PATRIARCATO, serpeggiante da secoli ancora oggi, 21° secolo.
MENIAMOLI sin da piccoli. E no, non i figli nostri, ma quelli delle altre. Facciamolo!
Perché, purtroppo, con i maschi inevoluti la natura è stata avara. Perché, purtroppo, ai questi maschi “fai prima a metterglielo nel … che in testa” e avanti con luoghi comuni.
Certamente NON POSSIAMO CONTINUARE A VIVERE ogni giorno guardandoci le spalle.
E passando oltre la provocazione, affermo che no, non con la violenza si vince violenza.
Chiamiamo gli uomini che hanno superato la fase adolescenziale, che hanno un buon rapporto col proprio corpo, che hanno anche solo una vaga idea di cosa significhi amare A RAPPORTO.
Difendete il vostro onore, la vostra dignità come fosse la nostra. Avanti, si può fare. Ma c’è da fare.
All'inizio il termine FEMMINICIDIO mi irritò moltissimo. Come se, perché DONNA, una dovesse essere ammazzata da uomini incapaci e violenti.