La Palestra dell'Anima

La Palestra dell'Anima Si compie un hakeraggio della storia del problema e si ricrea un'altra storia, non più mentale ma poetica, che porta nuovi e inaspettati risultati.

Nella Palestra dell'Anima sono disponibili tre Coach
Teresa, Spiritual Coach & Ikigai Mentor 🙏
Claudia, Life & Emotional Coach 🌀
Camilla, insegnante yoga sciamanico 🌈
La tua palestra per un percorso integrale ed efficace. La mente parla con le parole, dialogo mentale
Il Daimon parla per immagini, eventi

Il percorso di consapevolezza proposto è incentrato sul risolvere un problema per il quale non si riescono a trovare soluzioni. https://www.lapalestradellanima.com/
https://www.instagram.com/lapalestradellanima/
https://www.youtube.com/

𝐄𝐍𝐃𝐄𝐌𝐈𝐂𝐇𝐄 𝐒𝐎𝐋𝐈𝐓𝐔𝐃𝐈𝐍𝐈Viviamo in quella che il sociologo Zygmunt Bauman ha definito “modernità liquida”, un'epoca in cui a...
28/11/2025

𝐄𝐍𝐃𝐄𝐌𝐈𝐂𝐇𝐄 𝐒𝐎𝐋𝐈𝐓𝐔𝐃𝐈𝐍𝐈

Viviamo in quella che il sociologo Zygmunt Bauman ha definito “modernità liquida”, un'epoca in cui anche i legami affettivi sembrano sciogliersi tra le dita come acqua. In questa cultura del provvisorio e della sostituibilità, la solitudine non è più una condizione eccezionale: è diventata una scelta difensiva, una norma non scritta.

E in questo fluire continuo abbiamo imparato una strategia di sopravvivenza: il distacco. Lo chiamiamo indipendenza, maturità, equilibrio. Ma se ci guardiamo dentro con onestà, spesso è semplicemente paura travestita da saggezza.

Perché amare significa aprirsi, e aprirsi significa poter essere 𝐟𝐞𝐫𝐢𝐭𝐞. Ancora. Di nuovo.
Dopo troppi addii, troppe promesse disattese, troppi silenzi dove speravamo parole, il nostro sistema emotivo ha fatto ciò che sa fare meglio: ha innalzato barriere. Muri invisibili ma solidissimi, costruiti mattone dopo mattone con ogni delusione, ogni tradimento, ogni volta che abbiamo pensato: “Non mi succederà più”.

Così riduciamo il volume del cuore. Comprimiamo i desideri fino a farli diventare sussurri. Restiamo in superficie nelle relazioni: è l'unico luogo in cui, almeno, non si affoga.
Temiamo il peso della responsabilità affettiva, nostra quanto altrui. E per evitare ciò che è scomodo, siamo veloci ad attribuire l’aggettivo “tossico” a tutto ciò che richiederebbe un vero sforzo di comprensione e di presenza.

Eppure, i bisogni non scompaiono perché li ignoriamo. Continuano a muoversi sotterranei, emergendo come pretese non dette, aspettative silenti, risentimenti inspiegabili.
Li proiettiamo sull’altro senza nominarli, aspettandoci che intuisca ciò che noi stesse non abbiamo il coraggio di riconoscere. E quando l’altro inevitabilmente fallisce nel soddisfare bisogni che non ha mai conosciuto, la distanza cresce, confermando la convinzione che sia più sicuro non chiedere nulla a nessuno.
Evitiamo conversazioni che smuoverebbero qualcosa di profondo. Rifiutiamo abbracci che potrebbero sciogliere le nostre difese.
Perché è stata proprio la vicinanza, vissuta in passato senza centratura, che ci ha ferite così profondamente.

👁️‍🗨️ La fame di vicinanza, però, non scompare: si sposta.

Nelle vite degli altri entriamo attraverso gli schermi, dove tutto è controllabile, modificabile, silenziabile. Osserviamo voracemente persone che piangono, si raccontano, espongono la loro vulnerabilità in forma digitale. Saziamo così un bisogno voyeuristico di intimità senza correre il rischio di esporci a nostra volta.
Ma nella vita reale i nostri sguardi diventano sfuggenti, come se guardarsi davvero negli occhi fosse un pericolo.

È così che consolidiamo la distanza: scegliendo la sicurezza del muro, invitiamo l’altro a fare lo stesso. L’isolamento si autoalimenta, diventando la nostra realtà endemica.

Eppure, in questa solitudine che chiamiamo stabilità, qualcosa continua a bussare.
È quel senso di vuoto che non si riempie con nessuna distrazione. È la nostalgia di un’intimità che non abbiamo più il coraggio di cercare. È il corpo che si irrigidisce quando qualcuno si avvicina troppo, emotivamente o fisicamente. Sono segnali preziosi: il nostro sistema emotivo comunica attraverso il respiro bloccato, la tensione nella mandibola, il nodo nella pancia.

Le ferite non sono nemiche da nascondere: sono maestre. Mostrano esattamente dove dobbiamo tornare, e lavorare con compassione e cura. Ogni difesa che abbiamo costruito nasconde un bisogno ancora vivo, pulsante, degno di essere onorato.

𝐋’𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐧𝐨𝐧 è 𝐚𝐧𝐞𝐬𝐭𝐞𝐭𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐞, 𝐦𝐚 𝐫𝐚𝐝𝐢𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐳𝐚.

Quando lavoriamo alla connessione con noi stesse, quando trasformiamo le ferite, sviluppiamo una forza interna capace di sostenere qualsiasi cosa arrivi.

È solo da questa centratura e consapevolezza che possiamo permetterci la vera vicinanza. Non saremo più costrette a vivere in solitudini difensive, perché avremo il coraggio di vivere appieno, accogliendo esperienze intense, che siano di gioia, amore o dolore, con la certezza che, se arriverà sofferenza, non ci distruggerà.

📌 Inizia da qui: porta attenzione a dove senti chiusura. Nota quando eviti, quando ti ritiri, quando scegli il controllo invece della presenza. Non per giudicarti, ma per comprendere.
Ogni volta che percepisci una difesa attiva, fermati. Metti una mano sul cuore o sulla pancia — il luogo in cui senti la chiusura — e pronuncia, anche solo nella mente:
“Ti vedo. Ti accolgo. Sei al sicuro anche qui.”

Stai dando alla ferita, alla parte spaventata, il permesso di esistere senza dover combattere.
Poi, con gentilezza, prova a rimanere. Anche solo un respiro in più dentro quella sensazione difficile: è un atto d’amore verso te stessa, un gesto di ricongiungimento con la tua Bambina Interiore ferita e adattata. Piccoli atti di coraggio e di presenza, uno dopo l’altro, ci restituiscono alla pienezza della vita, capaci di autoregolarci.

❓Perché la domanda da farti non è “come posso evitare di soffrire ancora?”, ma:
“Come posso smettere di temere l’intensità della vita e tornare a sentirmi viva?”

La risposta è già dentro di te. Vive nelle tue difese, nei tuoi desideri compressi. Aspetta solo che tu abbia il coraggio di ascoltarla.

Scoprirai che l’indipendenza affettiva non significa chiudersi, ma sapersi incontrare senza perdersi.

Non è erigere muri, ma imparare a non fonderti nell’altro.

Non è rinunciare alla vicinanza, ma renderla possibile senza la paura di scomparire assorbita.

È così che la solitudine protettiva smette di essere l’unica strada.

Perché, quando torni a te stessa, quando lavori al tuo radicamento interiore, puoi finalmente aprirti al mondo senza sentirti in pericolo né elemosinare sicurezze.

Un abbraccio,
Claudia F, Life & Emotional Coach, Holistic Operator in Action per una vita Drama Free 🦋
📧 claudiaforini@yahoo.it
📱 WhatsApp: 3758480750


̀quotidiana



QUANTA ENERGIA SPRECHIAMO NEL POSTO SBAGLIATOSe ci fermiamo un momento a osservare, possiamo vedere quanta energia menta...
27/11/2025

QUANTA ENERGIA SPRECHIAMO NEL POSTO SBAGLIATO

Se ci fermiamo un momento a osservare, possiamo vedere quanta energia mentale ed emotiva consumiamo per dare peso a ciò che non merita alcun investimento: critiche, giudizi, pettegolezzi, opinioni superficiali, persone che parlano senza conoscerci.

Quanta attenzione rubata.

Quante ore spese a rimuginare, a immaginare risposte, a giustificarsi, a spiegare, a dimostrare.
E tutto questo per chi, in fondo, non vuole davvero capire.

È una delle lezioni più importanti che ho imparato sbagliando: l’energia è sacra. Il tempo è sacro. La mente e il cuore sono risorse limitate. E sprecarle dove non serve, con chi non ascolta e non stima, significa sottrarle a ciò che potrebbe nutrire la nostra vita.

Le nostre energie dovrebbero essere dirette a chi ci vuole bene, a chi ci è affine, a chi ci segue con sincerità, a chi investe il suo tempo per imparare, crescere, condividere.
A chi vibra con la nostra presenza e non contro di essa.
“Dai attenzione ed energia e nutri chi crede in te.”

Tutto il resto è dispersione: una fuga continua verso l’esterno, nel tentativo impossibile di compiacere tutti, di essere approvati da tutti, di essere accettati da tutti.
E chi tenta questa impresa impossibile impara, prima o poi, una verità semplice e dura:
chi cerca di piacere a tutti, finisce per non piacere a nessuno.
Perde se stesso, perde la propria centratura, perde autenticità.

Il lavoro interiore inizia anche da qui: riconoscere dove va la nostra energia, riportarla a casa, imparare a non sprecarla. Perché l’attenzione è la nostra valuta più preziosa, e va offerta solo a chi merita la nostra presenza, non a chi si nutre della nostra reazione.

Roberto Potocniak - Eleonora Benzi

Una riflessione molto acuta e lucida, un insegnamento da integrare per chi ha interesse a crescere nel proprio cammino evolutivo.
Parole medicina, amare ma salvifiche.
Cosa ne pensate?
Claudia




̀quotidiana

27/11/2025

Lasciale fare, lasciale aiutarti a sollevare il velo dell’illusione che stavi vivendo.
Sono maestre, non distrarti dal dolore
col rischio di non apprenderne la lezione.
Lasciati attraversare, spremere, sprimacciare
poi continua a camminare,
a passo leggero.
A un'unica cosa presta attenzione,
che il cuore non ti si chiuda
per ciò che hai appreso.
Claudia

̀quotidiana

𝐂𝐎𝐍𝐅𝐔𝐒𝐀 𝐒𝐔𝐋𝐋𝐀 𝐓𝐔𝐀 𝐃𝐈𝐑𝐄𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄? 𝐍𝐎𝐍 𝐒𝐄𝐈 𝐒𝐎𝐋𝐀 La confusione fa paura.Quella sensazione di non sapere più dove stai andando, ...
26/11/2025

𝐂𝐎𝐍𝐅𝐔𝐒𝐀 𝐒𝐔𝐋𝐋𝐀 𝐓𝐔𝐀 𝐃𝐈𝐑𝐄𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄? 𝐍𝐎𝐍 𝐒𝐄𝐈 𝐒𝐎𝐋𝐀

La confusione fa paura.
Quella sensazione di non sapere più dove stai andando, di svegliarti la notte con il respiro mozzato e il cuore che batte forte, chiedendoti: "Ma cosa sto facendo della mia vita?"

La conosco bene. E so quanto pesa sentirsi sospesa tra una vita che non ti rappresenta più e un futuro che ancora non riesci a vedere.
Se in questo momento ti senti:
• Persa, come se avessi smarrito la via
• Frustrata, perché non capisci cosa vuoi davvero
• Bloccata, tra il bisogno di cambiare e la paura di farlo
• In colpa, perché “dovresti essere grata” per ciò che hai
Fermati un attimo. Respira.
Non c’è niente di sbagliato in te.

Questa sensazione di smarrimento ha un messaggio.
Ti sta dicendo che sei pronta per un cambiamento, anche se la tua mente razionale ancora non lo sa.

L’ho visto in me e in tante donne che accompagno:
il corpo lo sa sempre prima della mente.
• L'ansia che sale senza motivo apparente
• L'insonnia che non riesci a spiegare
• Quella sensazione fisica di oppressione al petto
• Gli irrigidimenti muscolari
Non sono sintomi casuali. È il tuo sistema corpo-mente-anima che ti dice: "Ehi, qualcosa non quadra più qui. È ora di ascoltarmi."

Dentro di te hai già scelto che non puoi continuare così. La confusione non è quindi il problema – è il segnale che sei pronta a riorientarti.
⚠️Tre segnali che il cambiamento ti sta chiamando
Se ti riconosci anche solo in uno di questi, ascolta attentamente:
➡️ La tua vita non ti rappresenta più (o forse non lo ha mai fatto)
➡️ Senti che stai sprecando tempo prezioso
➡️ Vivi il conflitto tra un bisogno di cambiare e una paura paralizzante

❓Cosa succede davvero quando attraversiamo questi periodi?
Si crea una sorta di attrito doloroso tra la nostra verità interiore – le aspettative, i desideri, chi sappiamo di poter essere – e l'esterno: le persone abituate a vederci in un certo modo, i ruoli che abbiamo indossato per anni, la paura concreta di deludere chi amiamo.

Queste sono potenti ancore che ci tengono ferme in una vita che non ci nutre più, che non ci restituisce soddisfazione, motivazione, gioia.

So che ora sembra solo caos. Ma lascia che ti offra una prospettiva diversa:
🔹 Questo momento può essere una grazia.
🔹 È la soglia.
🔹 È il punto in cui tutto può cambiare.
Da questo spazio confuso possono emergere le risposte più autentiche.

❌C'è però un errore che quasi tutte facciamo.

Quando ci sentiamo così, iniziamo a cercare all'esterno qualcosa che ci rappresenti o ci soddisfi di più. O anche solo qualcosa che ci distragga, dandoci l'illusione di aver fatto qualcosa di concreto:
un nuovo lavoro, una nuova relazione, un corso, un trasloco.
Mentre in noi canta comunque il coro apocalittico delle paure che vorremmo tanto zittire:
“Non ce la farò.” “Non ho il tempo.” “Non ho le capacità. “Non posso permettermelo.” “È troppo tardi”

Ti suonano familiari?
Ma se ti trovi in una relazione che non ti nutre, in un lavoro che ti prosciuga, in una routine contraria alla tua natura, è perché una serie di fattori ti ha portato lì. E spesso i blocchi veri stanno proprio in quei fattori interiori, non nelle circostanze esterne-

L'errore sta nel lanciarsi a capofitto alla ricerca di soluzioni esterne, quando quello di cui veramente hai bisogno è un confronto leale e onesto con te stessa.
Con i tuoi bisogni autentici.
Con l'impronta che vuoi dare alla tua vita.
Con le tue priorità reali, non quelle ereditate dalla tua famiglia o imposte dalle circostanze.
E questo è possibile solo attraverso un lavoro di ricerca interiore.

Un ricercatore spirituale, in fondo, non è qualcuno che cerca risposte cosmiche. È qualcuno che cerca se stesso. Che vuole trovare significato in ciò che ama della vita e stimolo in ciò che sente come avverso.

🌈L'opportunità nascosta dietro ogni "No"

Nel mio percorso ho scoperto che: gli ostacoli sono catalizzatori di trasformazione.
Le difficoltà più ostiche, le delusioni più grandi sono state le migliori spinte evolutive che io abbia mai ricevuto. Mi hanno costretta a rialzarmi più determinata a cercare soluzioni che rispettassero il mio vero sentire

Napoleon Hill scriveva:
"Ogni avversità porta in sé il seme di un beneficio equivalente o maggiore."

Ma attenzione: non si tratta solo di trasformare il disagio in opportunità. Si tratta di qualcosa di più profondo: fare la scelta di non tradire più la propria integrità.
"L'integrità è scegliere il coraggio invece della comodità; è scegliere ciò che è giusto invece di ciò che è divertente, veloce o facile." Brené Brown

Questo non significa non doversi mai adattare, ma farlo da una posizione di centratura. Perché chi tradisce la propria natura finisce sempre per ritrovarsi al punto di partenza: persa, confusa, insoddisfatta.

Ancora oggi, di fronte a una nuova difficoltà, la prima domanda che mi faccio è: "In che modo posso andare oltre questo ostacolo nel totale rispetto di ciò che sono?"

E qui entra in gioco qualcosa di fondamentale
📌 Rispetta la tua natura
Siamo tutte diverse. E questa è la chiave 🔑.
➡️ C’è chi è naturalmente leader.
Penso a una mia cliente che finiva sempre per guidare team e progetti, senza neanche rendersene conto. Era fatta per decidere, non per eseguire. Solo quando ha accettato questa sua natura ha smesso di sentirsi fuori posto.
➡️ C’è chi, invece, brilla nella co-creazione.
Un’altra cliente, manager aziendale, si sentiva sempre “spenta” finché non ha scoperto che la sua energia fioriva solo nei workshop di gruppo. La solitudine della scrivania la consumava; l’intelligenza collettiva la accendeva.
➡️ C’è chi ha bisogno di cicli, non di continuità.
Come una naturopata che seguo, che ha strutturato il suo lavoro in 5 mesi di consulenze intensive e 1 mese di ritiro totale. Ha smesso di giudicarsi per questa necessità e ha iniziato a prosperare.
➡️ E c’è chi ha bisogno di varietà per restare viva.
Io stessa. Non potrei fare solo coaching. Ho bisogno di studiare, leggere, scrivere, creare, divulgare. È questo che mi appassiona e mi mantiene allineata.

Insomma, la confusione ci sarà sempre fino a quando non decideremo di ascoltarci nel profondo e non capiremo che ci sono alcune cose che possiamo modificare e altre che dobbiamo invece onorare come parte della nostra essenza, della nostra unicità.

La confusione resta finché non accettiamo questa semplice verità:
Il tuo corpo ti sta parlando attraverso l'ansia, l'insonnia, la tensione. La tua anima ti sta sussurrando attraverso quella sensazione di "non è questo, non può essere solo questo."

La confusione è la soglia. Il cambiamento è dall'altra parte.
Ciò che veramente fa parte della tua natura non può essere tralasciato. Ciò che sei davvero non può essere ignorato per sempre.

🎯Voglio lasciarti uno strumento concreto, un esercizio per fare emergere la tua verità
Si chiama 3 perché lavora su tre livelli:
• I tuoi bisogni autentici
• I primi passi concreti da fare ORA
• Le resistenze che ti tengono ferma
Semplice. Profondo. Trasformativo. Funziona a condizione che lo fai con onestà radicale.

Se vuoi trasformare la confusione in direzione, scrivimi “CHIAREZZA” in privato. Ti invio l’esercizio completo e, se vorrai, potremo parlarne insieme.

Se l’argomento che ho trattato oggi ti tocca particolarmente e vuoi saperne di più, mentre aspetti la mia risposta, ti suggerisco di leggere il post del 22 maggio “Se non sai più chi sei…”

Un abbraccio e alla prossima
Claudia F, Life & Emotional Coach, Holistic Operator in Action per una vita Drama Free 🦋
📧 claudiaforini@yahoo.it
📱 WhatsApp: 3758480750

̀quotidiana



Siamo tutti in cammino.Per ritornare.Che vuoto non siail nostro vagare.Che a ognuno sia dato,inciampo dopo inciampo,modo...
26/11/2025

Siamo tutti in cammino.
Per ritornare.
Che vuoto non sia
il nostro vagare.
Che a ognuno sia dato,
inciampo dopo inciampo,
modo per guarire
la propria EMOZIONE PRIMORDIALE.

̀quotidiana



26/11/2025

Libera la tua Bambina Interiore da questo ruolo.
̀emotiva


23/11/2025

Datti il permesso!

𝙋𝙚𝙧𝙘𝙝é 𝙜𝙡𝙞 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙞 𝙪𝙢𝙖𝙣𝙞 𝙚𝙫𝙞𝙩𝙖𝙣𝙤 𝙞𝙡 𝙫𝙞𝙖𝙜𝙜𝙞𝙤 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙧𝙞𝙤𝙧𝙚?Se il viaggio interiore è ciò che espande la consapevolezza…se rend...
22/11/2025

𝙋𝙚𝙧𝙘𝙝é 𝙜𝙡𝙞 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙞 𝙪𝙢𝙖𝙣𝙞 𝙚𝙫𝙞𝙩𝙖𝙣𝙤 𝙞𝙡 𝙫𝙞𝙖𝙜𝙜𝙞𝙤 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙧𝙞𝙤𝙧𝙚?

Se il viaggio interiore è ciò che espande la consapevolezza…
se rende la vita più piena, più reale, più luminosa…
se ci restituisce a noi stessi e ci apre alla verità…
𝙥𝙚𝙧𝙘𝙝é 𝙖𝙡𝙡𝙤𝙧𝙖 𝙘𝙤𝙨ì 𝙥𝙤𝙘𝙝𝙞 𝙡𝙤 𝙨𝙘𝙚𝙡𝙜𝙤𝙣𝙤 𝙙𝙖𝙫𝙫𝙚𝙧𝙤?

Perché tra noi e la consapevolezza si mette in mezzo 𝙡𝙖 𝙥𝙖𝙪𝙧𝙖.

Non la paura naturale, quella dell’istinto di sopravvivenza, che esiste per proteggerci.
Quella è chiara, immediata, concreta.
La conoscono gli animali, e si attiva solo quando serve.

No.
Ciò che ci blocca è 𝙡𝙖 𝙥𝙖𝙪𝙧𝙖 𝙥𝙨𝙞𝙘𝙤𝙡𝙤𝙜𝙞𝙘𝙖,
quella che vive nella mente,
quella che non ha un oggetto reale,
quella che si nutre di immaginazione, storie, ricordi e scenari futuri.
Una paura che non salva: sabota.
Una paura che non protegge: limita.

Jiddu Krishnamurti lo disse con una lucidità impeccabile:
«𝙇𝙖 𝙥𝙖𝙪𝙧𝙖 𝙣𝙖𝙨𝙘𝙚 𝙙𝙖𝙡 𝙥𝙚𝙣𝙨𝙞𝙚𝙧𝙤.»
E finché siamo identificati nel pensiero, viviamo prigionieri di questa paura.

La mente teme la consapevolezza.
Eckhart Tolle lo ricorda:
«𝙇’𝙚𝙜𝙤 𝙣𝙤𝙣 𝙫𝙪𝙤𝙡𝙚 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙚 𝙤𝙨𝙨𝙚𝙧𝙫𝙖𝙩𝙤, 𝙥𝙚𝙧𝙘𝙝é 𝙣𝙚𝙡 𝙢𝙤𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙞𝙣 𝙘𝙪𝙞 𝙡𝙤 𝙤𝙨𝙨𝙚𝙧𝙫𝙞, 𝙥𝙚𝙧𝙙𝙚 𝙥𝙤𝙩𝙚𝙧𝙚.»
È esattamente questo il punto:
più la consapevolezza si espande, più la mente perde controllo.
E la mente non vuole perdere il comando:
preferisce offrirti una vita stretta piuttosto che una vita vera.

Per questo molti evitano il viaggio interiore:
non perché sia difficile,
non perché non funzioni,
non perché sia “troppo tardi” o “troppo profondo”.

𝙇𝙤 𝙚𝙫𝙞𝙩𝙖𝙣𝙤 𝙥𝙚𝙧𝙘𝙝é 𝙛𝙖 𝙘𝙧𝙤𝙡𝙡𝙖𝙧𝙚 𝙡𝙚 𝙘𝙚𝙧𝙩𝙚𝙯𝙯𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡’𝙚𝙜𝙤.
Perché la consapevolezza dissolve le illusioni.
Perché vedere davvero significa trasformarsi.

Carl Gustav Jung disse una frase che descrive perfettamente questo processo:
«𝙉𝙚𝙨𝙨𝙪𝙣𝙤 𝙙𝙞𝙫𝙚𝙣𝙩𝙖 𝙞𝙡𝙡𝙪𝙢𝙞𝙣𝙖𝙩𝙤 𝙛𝙖𝙣𝙩𝙖𝙨𝙩𝙞𝙘𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙛𝙞𝙜𝙪𝙧𝙚 𝙙𝙞 𝙡𝙪𝙘𝙚, 𝙢𝙖 𝙧𝙚𝙣𝙙𝙚𝙣𝙙𝙤 𝙘𝙤𝙣𝙨𝙖𝙥𝙚𝙫𝙤𝙡𝙞 𝙡𝙚 𝙩𝙚𝙣𝙚𝙗𝙧𝙚.»
E rendere consapevoli le proprie zone d’ombra richiede coraggio.
Un coraggio che molti hanno dentro, ma non sanno ancora di avere.

La paura psicologica è attiva quasi 24 ore su 24.
Riesce a infiltrarsi ovunque: nelle relazioni, nei desideri, nei progetti, perfino nella spiritualità.
È un rumore di fondo costante,
una voce sottile che sussurra:
“Non cambiare. Non guardare. Non rischiare. Resta comodo. Resta chiuso.”

Osho lo diceva chiaramente:
«𝙇𝙖 𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙘𝙧𝙚𝙖 𝙡𝙖 𝙥𝙖𝙪𝙧𝙖, 𝙞𝙡 𝙘𝙪𝙤𝙧𝙚 𝙡𝙖 𝙙𝙞𝙨𝙨𝙤𝙡𝙫𝙚.»

La paura teme la consapevolezza perché la consapevolezza libera.
E quando sei libero, l’ego non può più governarti.

Ma ecco la verità che spesso dimentichiamo:
𝙡𝙖 𝙘𝙤𝙣𝙨𝙖𝙥𝙚𝙫𝙤𝙡𝙚𝙯𝙯𝙖 𝙘𝙧𝙚𝙨𝙘𝙚 𝙖𝙣𝙘𝙝𝙚 𝙞𝙣 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙥𝙖𝙪𝙧𝙖.
Non devi prima eliminare la paura:
devi soltanto smettere di darle la guida della tua vita.

Ogni istante di presenza la indebolisce.
Ogni emozione osservata la scioglie.
Ogni pensiero riconosciuto come tale la disarma.
Ogni atto di sincerità interiore la attraversa.

E quando la paura perde terreno, la consapevolezza si espande.
E quando la consapevolezza si espande, la vita cambia.
Diventa più reale, più integra, più tua.

✨𝙇𝙖 𝙥𝙖𝙪𝙧𝙖 𝙩𝙚𝙢𝙚 𝙡𝙖 𝙘𝙤𝙣𝙨𝙖𝙥𝙚𝙫𝙤𝙡𝙚𝙯𝙯𝙖.
𝙇𝙖 𝙘𝙤𝙣𝙨𝙖𝙥𝙚𝙫𝙤𝙡𝙚𝙯𝙯𝙖 𝙩𝙧𝙖𝙨𝙛𝙤𝙧𝙢𝙖 𝙡𝙖 𝙥𝙖𝙪𝙧𝙖.
È un alchimia invincibile, antica, perfetta.

𝑬 𝒕𝒖, 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒆 𝒑𝒊𝒄𝒄𝒐𝒍𝒂 𝒑𝒂𝒖𝒓𝒂 𝒔𝒕𝒂𝒊 𝒂𝒔𝒄𝒐𝒍𝒕𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒐𝒈𝒈𝒊…
𝒆 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒆 𝒗𝒆𝒓𝒊𝒕à 𝒗𝒖𝒐𝒍𝒆 𝒓𝒊𝒗𝒆𝒍𝒂𝒓𝒕𝒊?

Noi della Palestra dell’Anima siamo qui per accompagnarti, sostenerti e camminare con te mentre impari ad attraversare la paura e ad entrare, finalmente, nella tua vera espansione.

Manda un messaggio per parlare con una Coach, saremo liete di accoglierti nel nostro spazio.
351 352 9184

𝕀𝕝 𝕧𝕚𝕒𝕘𝕘𝕚𝕠 𝕚𝕟𝕥𝕖𝕣𝕚𝕠𝕣𝕖 è 𝕦𝕟’𝕖𝕤𝕡𝕒𝕟𝕤𝕚𝕠𝕟𝕖.Quello che chiamiamo “viaggio interiore” non è un cammino misterioso da decifrare:è...
21/11/2025

𝕀𝕝 𝕧𝕚𝕒𝕘𝕘𝕚𝕠 𝕚𝕟𝕥𝕖𝕣𝕚𝕠𝕣𝕖 è 𝕦𝕟’𝕖𝕤𝕡𝕒𝕟𝕤𝕚𝕠𝕟𝕖.

Quello che chiamiamo “viaggio interiore” non è un cammino misterioso da decifrare:
è 𝒍’𝒆𝒔𝒑𝒂𝒏𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒂𝒑𝒆𝒗𝒐𝒍𝒆𝒛𝒛𝒂
Ogni passo dentro di te apre spazio, allarga il sentire, rende più visibile ciò che prima sfuggiva alla mente.

Non sono due percorsi diversi — il viaggio interiore e la consapevolezza —
sono la stessa esperienza che si manifesta da due prospettive differenti.
Quando ti osservi, ti espandi.
Quando riconosci ciò che vivi dentro, ti apri.
Quando ascolti ciò che si muove nelle tue emozioni e nei tuoi pensieri, la tua consapevolezza prende respiro.

Eckhart Tolle lo dice con chiarezza: «La consapevolezza non è qualcosa che ottieni: è ciò che sei.»
Ogni volta che guardi dentro con sincerità, togli un velo, e ciò che sei appare un po’ di più.

Il viaggio interiore accade così:
non in grandi scoperte spirituali, ma nel semplice atto di osservare senza giudizio.
𝑳’𝒂𝒕𝒕𝒆𝒏𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 è 𝒊𝒍 𝒕𝒖𝒐 𝒔𝒕𝒓𝒖𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐.
𝑳𝒂 𝒑𝒓𝒆𝒔𝒆𝒏𝒛𝒂 è 𝒍𝒂 𝒕𝒖𝒂 𝒈𝒖𝒊𝒅𝒂.
𝑳𝒂 𝒔𝒊𝒏𝒄𝒆𝒓𝒊𝒕à è 𝒍𝒂 𝒄𝒉𝒊𝒂𝒗𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒂𝒑𝒓𝒆 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒆 𝒍𝒆 𝒑𝒐𝒓𝒕𝒆.
E con ogni porta che si apre, ti espandi.

Ti espandi quando riconosci un’emozione invece di ignorarla.
Ti espandi quando noti un pensiero che ti limita e scegli di non seguirlo.
Ti espandi quando resti in contatto con ciò che senti, anche quando è scomodo.

Jung ci ricorda: «Chi guarda dentro, si sveglia.»
E il risveglio non è un atto mistico: è un ampliarsi della percezione.
È 𝒗𝒆𝒅𝒆𝒓𝒆 𝒄𝒊ò 𝒄𝒉𝒆 𝒑𝒓𝒊𝒎𝒂 𝒆𝒓𝒂 𝒏𝒂𝒔𝒄𝒐𝒔𝒕𝒐.
È 𝒔𝒆𝒏𝒕𝒊𝒓𝒆 𝒄𝒊ò 𝒄𝒉𝒆 𝒑𝒓𝒊𝒎𝒂 𝒊𝒈𝒏𝒐𝒓𝒂𝒗𝒊.
È 𝒄𝒐𝒎𝒑𝒓𝒆𝒏𝒅𝒆𝒓𝒆 𝒄𝒊ò 𝒄𝒉𝒆 𝒑𝒓𝒊𝒎𝒂 𝒄𝒐𝒏𝒇𝒐𝒏𝒅𝒆𝒗𝒂.

La consapevolezza si espande ad ogni respiro in cui resti presente.
Si espande ogni volta che ti concedi di essere vero.
Si espande quando accogli, quando ascolti, quando lasci che la tua interiorità abbia voce.

E più la consapevolezza cresce, più ti senti connesso alla realtà.
Non alla realtà mentale, fatta di interpretazioni, paure e aspettative,
ma alla realtà viva, quella che si percepisce con il cuore, con l’intuizione, con l’essere.

Thich Nhat Hanh scriveva: «Quando tocchi qualcosa con profonda consapevolezza, tocchi tutto.»
Ed è proprio così: 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒆𝒏𝒕𝒓𝒊 𝒊𝒏 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒂𝒕𝒕𝒐 𝒄𝒐𝒏 𝒕𝒆 𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒐, 𝒆𝒏𝒕𝒓𝒊 𝒊𝒏 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒂𝒕𝒕𝒐 𝒄𝒐𝒏 𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂.
Quando diventi consapevole di ciò che accade dentro, comprendi ciò che accade fuori.
Quando vedi te, vedi anche il mondo.

✨ Ogni passo nel viaggio interiore è un’espansione della consapevolezza.
Ogni apertura dentro di te è un’apertura verso il reale.
Ogni ascolto profondo ti avvicina a ciò che sfugge alla mente ma parla all’anima.

E tu, quanto spazio stai creando oggi per ascoltare chi sei davvero?
Se vuoi imparare ad espandere la tua consapevolezza con amore, profondità e presenza, noi della Palestra dell’Anima siamo qui per accompagnarti, sostenerti e camminare con te in questo viaggio di trasformazione.

𝑷𝒆𝒓𝒄𝒉é 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒕𝒖 𝒕𝒊 𝒆𝒔𝒑𝒂𝒏𝒅𝒊, 𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒔𝒊 𝒆𝒔𝒑𝒂𝒏𝒅𝒆 𝒊𝒏𝒔𝒊𝒆𝒎𝒆 𝒂 𝒕𝒆.

Teresa, Spiritual Life Coach
351 352 9184

21/11/2025

Non abbandonare te stessa,
aiutati,
confortati,
sostieniti.
Fallo con amore,
con presenza,
con pazienza.

20/11/2025

"Ho imparato a mettermi da parte,Lloyd".
"O forse ha solo capito la differenza tra l'essere centrale e l'essere centrato, sir"
"E quale sarebbe?"
"Chi è centrale ha bisogno di un mondo intorno per sapere qual è il suo posto mentre chi è centrato il suo mondo ce l'ha dentro e si sente sempre al giusto posto"

Indirizzo

Genova
16121

Orario di apertura

Martedì 09:00 - 17:00
Mercoledì 09:00 - 17:00
Giovedì 09:00 - 17:00
Venerdì 09:00 - 17:00

Telefono

+393289138088

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando La Palestra dell'Anima pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a La Palestra dell'Anima:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram