06/08/2025
PRAL: il carico acido nascosto nella dieta
Il PRAL (Potential Renal Acid Load) è un parametro che misura quanto un alimento contribuisce a produrre acidi o basi nel corpo. Un PRAL positivo indica un carico acido, uno negativo un effetto alcalinizzante.
Secondo la letteratura scientifica, una dieta con PRAL elevato può favorire uno stato di acidosi metabolica cronica di basso grado. Questa condizione è stata associata a diverse problematiche: insulino-resistenza, diabete, perdita di massa muscolare, osteoporosi, ipertensione, danno renale, fegato grasso non alcolico, litiasi renale e aumento del rischio cardiovascolare.
Gli alimenti ad alto PRAL sono soprattutto quelli di origine animale (carne, formaggi, uova), i cereali e gli alimenti industrializzati ricchi di fosforo. Gli alimenti a PRAL negativo, come frutta e verdura, sono ricchi di potassio e magnesio e svolgono un ruolo di tampone sull’acidità corporea.
La qualità dei cibi vegetali è fondamentale. Frutta e ortaggi coltivati in terreni poveri o fuori stagione possono avere un contenuto minerale ridotto e perdere buona parte della loro capacità alcalinizzante. Anche la bollitura, per esempio, tende a disperdere potassio e magnesio.
Alcuni alimenti, pur avendo un PRAL teoricamente negativo, contengono ossalati che ostacolano la metabolizzazione dei minerali alcalinizzanti e possono aumentare il carico acido. Ne sono un esempio spinaci, bietole, barbabietole e alcune bacche.
Non è necessario calcolare il PRAL con precisione millimetrica nella dieta quotidiana. È però utile conoscerne il significato per orientare le scelte alimentari in modo più consapevole.
Ridurre gli alimenti industrializzati, preferire frutta e verdura di stagione e biologica, limitare le proteine animali e aumentare quelle vegetali sono strategie semplici ma efficaci per abbassare il carico acido complessivo.
Un equilibrio acido-base più favorevole può tradursi in benefici concreti per la salute metabolica, muscolare, ossea, renale e cardiovascolare.