Dott. Pierluigi Vagali Biologo Nutrizionista

Dott. Pierluigi Vagali Biologo Nutrizionista Biologo Nutrizionista, Chimico e preparatore atletico. Docente Scuola Scienze Mediche e farmaceutiche

02/10/2025

Oggi affrontiamo un tema delicato, precisando che la rigidità non appartiene alla scienza e che non è sempre o bianco o nero ma ci sono sempre "sfumature" che quantomeno possono aprire un dibattito. Precisiamo altresì che questo argomento rimane aperto e non si esaurisce certo con questa "disamina". Qualche spunto di riflessione speriamo di suscitarlo.

𝐃𝐚𝐥 𝐥𝐚𝐛𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐚𝐥 𝐜𝐨𝐫𝐩𝐨 𝐮𝐦𝐚𝐧𝐨: 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐚𝐥𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐢𝐧𝐠𝐚𝐧𝐧𝐚
𝑂𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑏𝑖𝑙𝑎𝑛𝑐𝑖𝑜 𝑒𝑛𝑒𝑟𝑔𝑒𝑡𝑖𝑐𝑜: 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑧𝑒 𝑏𝑖𝑜𝑐ℎ𝑖𝑚𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑒 𝑜𝑟𝑚𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑡𝑟𝑎 𝑚𝑎𝑐𝑟𝑜𝑛𝑢𝑡𝑟𝑖𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑒 𝑖𝑙 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑟𝑚𝑜𝑔𝑒𝑛𝑒𝑠𝑖, 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒𝑛𝑒𝑟𝑔𝑒𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑜𝑠𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐𝑜𝑟𝑝𝑜𝑟𝑒𝑎.

Diciamo subito come stanno le cose: la termodinamica non si tocca—il primo principio vale sempre. Ma il “destino” biologico delle calorie dipende dal substrato, dall’assetto ormonale che quel substrato attiva, dai costi di trasformazione/immagazzinamento e da come questi fattori influenzano spesa energetica e partizione tra massa magra e grasso.

𝐂𝐚𝐥𝐨𝐫𝐢𝐞, 𝐬𝐢̀. 𝐌𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢

𝟏) 𝐓𝐞𝐫𝐦𝐨𝐠𝐞𝐧𝐞𝐬𝐢 𝐢𝐧𝐝𝐨𝐭𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐞𝐭𝐚 (𝐓𝐄𝐅): 𝐢𝐥 “𝐜𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐦𝐞𝐭𝐚𝐛𝐨𝐥𝐢𝐜𝐨” 𝐝𝐞𝐢 𝐦𝐚𝐜𝐫𝐨𝐧𝐮𝐭𝐫𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢
La quota di energia dissipata come calore per digerire/assorbire/metabolizzare i nutrienti non è uguale: proteine ≈𝟐𝟎–𝟑𝟎%, 𝐜𝐚𝐫𝐛𝐨𝐢𝐝𝐫𝐚𝐭𝐢 ≈𝟓–𝟏𝟎%, 𝐠𝐫𝐚𝐬𝐬𝐢 ≈𝟎–𝟑%.
Tradotto: a parità di calorie ingerite, l’azoto “scalda” di più—e questo spiega parte delle differenze tra regimi isocalorici con composizione diversa. Evidenza consolidata da revisioni metodologiche e lavori classici sulla diet-induced thermogenesis.

𝟐) 𝐎𝐫𝐦𝐨𝐧𝐢 𝐞 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐥𝐢: 𝐜𝐡𝐢 “𝐬𝐩𝐢𝐧𝐠𝐞” 𝐜𝐨𝐬𝐚

- 𝐂𝐚𝐫𝐛𝐨𝐢𝐝𝐫𝐚𝐭𝐢 → picco insulinico (variabile per indice/matrice), soppressione della lipolisi; il fruttosio (bevande zuccherate) incrementa de novo lipogenesi, trigliceridi e adiposità viscerale con peggioramento della sensibilità insulinica in interventi controllati.

- 𝐏𝐫𝐨𝐭𝐞𝐢𝐧𝐞 → stimolano insulina (aminoacidi insulinogenici) ma anche glucagone (effetto euglicemizzante), aumentano GLP-1/PYY e quindi sazietà; l’effetto incretinico è documentato in studi randomizzati/controllati su pasti iperproteici.

- 𝐆𝐫𝐚𝐬𝐬𝐢 → risposta insulinica contenuta; la fase intestinale (chilomicroni/bile) stimola GIP e, in parte, GLP-1; GIP è un segnale “lipogenico” che favorisce stoccaggio nel tessuto adiposo.

3.000 𝑘𝑐𝑎𝑙 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜𝑛𝑜 “𝑢𝑔𝑢𝑎𝑙𝑖” 𝑝𝑒𝑟 𝑙’𝑎𝑠𝑠𝑒 𝑖𝑛𝑠𝑢𝑙𝑖𝑛𝑎–𝑔𝑙𝑢𝑐𝑎𝑔𝑜𝑛𝑒–𝑖𝑛𝑐𝑟𝑒𝑡𝑖𝑛𝑒; 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑠𝑝𝑜𝑛𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑠𝑢𝑏𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑖 𝑒 𝑙’𝑢𝑠𝑜/𝑎𝑐𝑐𝑢𝑚𝑢𝑙𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑡𝑒𝑠𝑠𝑢𝑡𝑖.

𝟑) 𝐃𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐨 𝐦𝐞𝐭𝐚𝐛𝐨𝐥𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐬𝐮𝐛𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐢: 𝐞𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐞 𝐯𝐢𝐞 𝐛𝐢𝐨𝐜𝐡𝐢𝐦𝐢𝐜𝐡𝐞
- 𝐆𝐫𝐚𝐬𝐬𝐨 𝐚𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 → 𝐠𝐫𝐚𝐬𝐬𝐨 𝐜𝐨𝐫𝐩𝐨𝐫𝐞𝐨: costo energetico di deposito minimo.

- 𝐂𝐚𝐫𝐛𝐨𝐢𝐝𝐫𝐚𝐭𝐢: prima 𝐠𝐥𝐢𝐜𝐨𝐠𝐞𝐧𝐨 (costo modesto), 𝐩𝐨𝐢 𝐨𝐬𝐬𝐢𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞; solo quando l’energia da carboidrati eccede il dispendio emerge una DNL epatica/apposita rilevante. Questo è un punto chiave, spesso frainteso.

𝟒) 𝐒𝐩𝐞𝐬𝐚 𝐞𝐧𝐞𝐫𝐠𝐞𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐫𝐩𝐨𝐫𝐞𝐚: 𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐥𝐚 “𝐜𝐚𝐥𝐨𝐫𝐢𝐚”

- 𝐎𝐯𝐞𝐫𝐟𝐞𝐞𝐝𝐢𝐧𝐠 𝐢𝐬𝐨𝐜𝐚𝐥𝐨𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞: in ricovero metabolico, più proteine (fino a 1,6 g/kg) = più FFM e REE più alto; poche proteine = stesso aumento di grasso, ma calo di massa magra. Insomma: a parità di surplus, la partizione dipende dal macronutriente.

- 𝐍𝐄𝐀𝐓 (𝐭𝐞𝐫𝐦𝐨𝐠𝐞𝐧𝐞𝐬𝐢 𝐝𝐚 𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐧𝐨𝐧-𝐞𝐬𝐞𝐫𝐜𝐢𝐳𝐢𝐨): in iperalimentazione, l’aumento spontaneo del movimento quotidiano spiega gran parte delle differenze individuali di aumento di grasso (fino a dieci volte). Ignorarlo distorce qualsiasi “contabilità” calorica.

- 𝐀𝐝𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐢𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐩𝐞𝐬𝐨 (“𝐚𝐝𝐚𝐩𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐭𝐡𝐞𝐫𝐦𝐨𝐠𝐞𝐧𝐞𝐬𝐢𝐬”): a dieta, il corpo difende la massa grassa con riduzioni di REE e segnali leptinici; questo condiziona l’efficacia delle diete “uguali calorie” nel mantenimento.

𝟓) 𝐂𝐚𝐫𝐛𝐨𝐡𝐲𝐝𝐫𝐚𝐭𝐞–𝐢𝐧𝐬𝐮𝐥𝐢𝐧 𝐦𝐨𝐝𝐞𝐥 𝐯𝐬 𝐞𝐧𝐞𝐫𝐠𝐲-𝐛𝐚𝐥𝐚𝐧𝐜𝐞 𝐦𝐨𝐝𝐞𝐥: 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐝𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨 𝐢 𝐭𝐫𝐢𝐚𝐥

Dopo dimagrimento, un RCT di 20 settimane ha riportato TEE più alto con diete a carboidrati più bassi, coerente con il modello carboidrati-insulina. Altri lavori in reparto metabolico mostrano effetti più modesti/transitori e sostanziale primato dell’energia totale sulla perdita di grasso a breve termine. La verità operativa è che entrambi i meccanismi contano: il bilancio energetico governa l’esito, la composizione (CHO vs FAT vs PRO) modula termogenesi, appetito e partizione.

𝟔) 𝐌𝐚𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 𝐞 𝐠𝐫𝐚𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞: 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 “𝐥𝐞 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐜𝐚𝐥𝐨𝐫𝐢𝐞” 𝐟𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐦𝐚𝐧𝐠𝐢𝐚𝐫𝐞 (𝐨 𝐚𝐜𝐜𝐮𝐦𝐮𝐥𝐚𝐫𝐞) 𝐝𝐢 𝐩𝐢𝐮̀.

- In un 𝐭𝐫𝐢𝐚𝐥 𝐜𝐫𝐨𝐬𝐬𝐨𝐯𝐞𝐫 𝐢𝐧 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐯𝐞𝐫𝐨 (diete abbinate per macro, fibra, densità energetica), le ultra-processate hanno indotto +~500 kcal/die di assunzione spontanea e aumento di peso in due settimane. Meccanismi: velocità di ingestione, iperpalatabilità, texture e segnale ormonale.

- Un 𝐭𝐫𝐢𝐚𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐥𝐥𝐚𝐭𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟓 ha riportato 𝐩𝐞𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐚𝐫𝐝𝐢𝐨𝐦𝐞𝐭𝐚𝐛𝐨𝐥𝐢𝐜𝐨 𝐞 𝐫𝐢𝐩𝐫𝐨𝐝𝐮𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐦𝐚𝐬𝐜𝐡𝐢𝐥𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 anche a calorie equiparate, segnalando effetti del grado di processazione indipendenti dalla sola quantità. Servono conferme e durate maggiori, ma il segnale è forte.

𝟕) 𝐌𝐞𝐭𝐚𝐛𝐨𝐥𝐢𝐜 𝐟𝐥𝐞𝐱𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐲 𝐞 “𝐑𝐚𝐧𝐝𝐥𝐞”: 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐛𝐮𝐫𝐚𝐧𝐭𝐞 "𝐛𝐫𝐮𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨"?

Il muscolo sano alterna agilmente l’ossidazione di grassi e glucosio; l’insulino-resistenza riduce questa flessibilità, favorendo l’uso di lipidi a riposo e una risposta glucidica inefficiente durante i pasti o lo sforzo. La competizione acidi grassi/glucosio (ciclo di Randle) resta un cardine interpretativo.

𝟖) 𝐏𝐫𝐨𝐭𝐞𝐢𝐧𝐞 𝐞 𝐦𝐚𝐬𝐬𝐚 𝐦𝐚𝐠𝐫𝐚: 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀, 𝐝𝐨𝐬𝐞 𝐞 “𝐬𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚”
Per sostenere MPS e FFM contano 𝐝𝐨𝐬𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐚𝐬𝐭𝐨, 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐢𝐥𝐨 𝐚𝐦𝐢𝐧𝐨𝐚𝐜𝐢𝐝𝐢𝐜𝐨 𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞: in giovani ~20–25 g di proteine di alta qualità massimizzano la MPS post-esercizio; negli anziani servono dosi/leucina più alte (≈2.5–3 g di leucina). Distribuirle nell’arco della giornata potenzia l’anabolismo.

𝐈𝐦𝐩𝐥𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐫𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨-𝐜𝐥𝐢𝐧𝐢𝐜𝐡𝐞 (𝐢𝐬𝐨𝐜𝐚𝐥𝐨𝐫𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐞𝐪𝐮𝐢𝐯𝐚𝐥𝐞𝐧𝐭𝐢)

𝟏) 𝐏𝐫𝐨𝐭𝐞𝐢𝐧𝐞 𝐚𝐝𝐞𝐠𝐮𝐚𝐭𝐞 (≈𝟏.𝟐–𝟏.𝟔 𝐠/𝐤𝐠/𝐝𝐢𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐝𝐮𝐥𝐭𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐧𝐞𝐟𝐫𝐨𝐩𝐚𝐭𝐢𝐜𝐢) per preservare FFM, aumentare TEF e sazietà. In fragilità/sarcopenia valutare anche timing e leucina.

𝟐) 𝐂𝐚𝐫𝐛𝐨𝐢𝐝𝐫𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐢 “𝐛𝐚𝐬𝐬𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐢𝐧𝐬𝐮𝐥𝐢𝐧𝐢𝐜𝐚” (intatti, ricchi di fibra, matrice integra) per migliorare glicemia/sazietà; 𝐞𝐯𝐢𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐛𝐞𝐯𝐚𝐧𝐝𝐞 𝐳𝐮𝐜𝐜𝐡𝐞𝐫𝐚𝐭𝐞/𝐟𝐫𝐮𝐭𝐭𝐨𝐬𝐚𝐭𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐮𝐨𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐃𝐍𝐋 𝐞 𝐠𝐫𝐚𝐬𝐬𝐨 𝐯𝐢𝐬𝐜𝐞𝐫𝐚𝐥𝐞.

3) 𝐆𝐫𝐚𝐬𝐬𝐢 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀, limitando SFA in eccesso e preferendo fonti minimamente processate; attenzione al segnale GIP indotto dai grassi concentrati in pasti IP altamente processati.

𝟒) 𝐑𝐢𝐝𝐮𝐫𝐫𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐮𝐥𝐭𝐫𝐚-𝐩𝐫𝐨𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐭𝐢: impattano comportamento alimentare, ormoni e peso oltre il conteggio calorico.

𝟓) 𝐂𝐮𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐍𝐄𝐀𝐓: nei piani di ricomposizione corporea è determinante quanto ci si muove “senza fare sport”.

In fisica 3.000 kcal = 3.000 kcal. In fisiologia umana, no: cambiano i costi (TEF), i segnali ormonali, l’appetito, la flessibilità metabolica e la partizione tissutale. È per questo che due diete isocaloriche possono produrre esiti differenti su peso, composizione corporea e profili metabolici. 𝑳𝒂 𝒄𝒍𝒊𝒏𝒊𝒄𝒂—𝒆 𝒍’𝒆𝒗𝒊𝒅𝒆𝒏𝒛𝒂—𝒊𝒎𝒑𝒐𝒏𝒈𝒐𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒑𝒓𝒐𝒈𝒓𝒂𝒎𝒎𝒂𝒓𝒆 𝒍’𝒂𝒑𝒑𝒐𝒓𝒕𝒐 𝒆𝒏𝒆𝒓𝒈𝒆𝒕𝒊𝒄𝒐 𝒊𝒏𝒔𝒊𝒆𝒎𝒆 𝒂 𝒄𝒐𝒎𝒑𝒐𝒔𝒊𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆, 𝒎𝒂𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆 𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒄𝒐𝒎𝒑𝒐𝒓𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒍𝒆.

“𝑰𝒍 𝒑𝒓𝒊𝒏𝒄𝒊𝒑𝒊𝒐 𝒅𝒊 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒆𝒓𝒗𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍’𝒆𝒏𝒆𝒓𝒈𝒊𝒂 𝒆̀ 𝒖𝒏𝒊𝒗𝒆𝒓𝒔𝒂𝒍𝒆, 𝒎𝒂 𝒏𝒆𝒍 𝒄𝒐𝒓𝒑𝒐 𝒖𝒎𝒂𝒏𝒐 𝒍𝒆 𝒄𝒂𝒍𝒐𝒓𝒊𝒆 𝒂𝒔𝒔𝒖𝒎𝒐𝒏𝒐 𝒅𝒆𝒔𝒕𝒊𝒏𝒊 𝒅𝒊𝒗𝒆𝒓𝒔𝒊: 𝒍𝒂 𝒃𝒊𝒐𝒄𝒉𝒊𝒎𝒊𝒄𝒂 𝒅𝒆𝒄𝒊𝒅𝒆 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒗𝒆𝒏𝒈𝒐𝒏𝒐 𝒔𝒑𝒆𝒔𝒆, 𝒂𝒄𝒄𝒖𝒎𝒖𝒍𝒂𝒕𝒆 𝒐 𝒕𝒓𝒂𝒔𝒇𝒐𝒓𝒎𝒂𝒕𝒆.”

𝐁𝐢𝐛𝐥𝐢𝐨𝐠𝐫𝐚𝐟𝐢𝐚

1) Ravn AM et al. Food Nutr Res 2013 — TEF per macronutriente (20–30% PRO; 5–10% CHO; 0–3% FAT).

2) Westerterp KR. Nutr Metab 2004 — Revisione classica sulla diet-induced thermogenesis.

3) Bray GA et al. JAMA 2012 — Overfeeding con proteine diverse: effetti su FFM e REE.

4) Hall KD et al. Cell Metab 2019 — RCT in ricovero: diete ultra-processate causano iperfagia e aumento di peso.

5) Preston JM et al. Cell Metab 2025 — UPF peggiorano salute cardiometabolica/riproduttiva anche a calorie uguali (trial 2×2 crossover).

6) Stanhope KL et al. J Clin Invest 2009 — Fruttosio vs glucosio: ↑DNL, TG, grasso viscerale, ↓sensibilità insulinica.

7) Hellerstein MK. Eur J Clin Nutr 1999 — DNL umana rilevante solo quando CHO > dispendio; altrimenti ossidazione/glicogeno.

8 ) Levine JA et al. Science 1999 — NEAT spiega gran parte della variabilità di accumulo di grasso con iperalimentazione.

9) Ebbeling CB et al. BMJ 2018; Hall KD et al. Cell Metab 2015/2022 — Evidenze contrastanti su TEE con low-carb dopo dimagrimento vs reparto metabolico.

10) Moore DR 2009; Areta JL 2013; Layman DK 2024 — Dose/temporalità proteica e soglia di leucina per MPS.

Molti professionisti dedicano ore a monitorare fatturati, grafici e KPI aziendali, ma trascurano i parametri di riferime...
21/09/2025

Molti professionisti dedicano ore a monitorare fatturati, grafici e KPI aziendali, ma trascurano i parametri di riferimento più importanti: quelli del proprio corpo. Colesterolo/HDL, indice HOMA, pressione, composizione corporea, qualità del sonno, forza muscolare e livelli ormonali sono indicatori che, proprio come i numeri di un bilancio, raccontano il futuro della tua salute.

Pensa all’automobile che usi ogni giorno: controlli carburante, pressione delle gomme, tagliandi, revisione. Ogni spia accesa riceve subito attenzione. Eppure, quando il corpo lancia segnali — stanchezza, dolori, calo di energia — spesso li ignoriamo. Perché?

La salute è il vero motore della tua vita. Senza un “tagliando” regolare, nessuna azienda, nessun progetto, nessun sogno può correre a lungo.
Così come analizzi i dati per far crescere il tuo business o per far rendere al massimo la tua auto, puoi fare lo stesso per il tuo benessere: valutazioni periodiche, nutrizione personalizzata, allenamento mirato e strategie di prevenzione sono strumenti che aumentano la tua produttività e longevità.

Investire nella salute oggi è il miglior investimento perché il tuo vero capitale… sei tu.

Prof. Valter Longo, una delle massime autorità internazionali sulla biogerontologia , tra i cinquanta scienziati più imp...
13/09/2025

Prof. Valter Longo, una delle massime autorità internazionali sulla biogerontologia , tra i cinquanta scienziati più importanti al mondo in merito ai processi di invecchiamento.

29/08/2025
25/08/2025

Tra muretti a secco profuma il segreto della vita eterna.

Nelle montagne dell'Ogliastra, nel cuore della Sardegna, si nasconde un fenomeno che ha catturato l'attenzione degli scienziati di tutto il mondo. Questa regione detiene il primato assoluto per la concentrazione di centenari maschi: un record planetario che sfida ogni logica demografica.

I numeri lasciano senza fiato: 22 centenari ogni 10.000 abitanti, contro una media italiana di 0,38 ogni mille.

A Villagrande Strisaili, tra il 1945 e il 2011, sono nati ben 32 centenari maschi. Arzana, Osini, Seulo: paesini dove incontrare un ultracentenario è normale quanto trovare un pastore con le sue pecore. In questi borghi, gli anziani non sono un peso ma i custodi viventi della memoria collettiva.

Gli studiosi Michel Poulain e Gianni Pes hanno dedicato anni a decifrare questo mistero.

La loro ricerca ha svelato un intreccio perfetto di tradizione e natura: dieta povera di proteine animali, ricca di legumi, pane nero e vino locale. Vita scandita dai ritmi agropastorali, camminate quotidiane sui sentieri collinari, legami familiari saldi come le rocce granitiche dell'isola.

C'è dell'altro: il DNA degli ogliastrini conserva tracce dell'antica stirpe nuragica.

L'isolamento geografico ha preservato un patrimonio genetico unico, selezionato nei millennii per resistere e durare. Mentre nelle altre "Zone Blu" del mondo prevalgono le donne centenarie, qui sono gli uomini a ba***re ogni record di longevità.

Oggi arrivano ricercatori da ogni continente per studiare questi "immortali" sardi. Documentari internazionali immortalano volti solcati dal tempo ma illuminati da una vitalità che sfida l'anagrafe.

Eppure, mentre il mondo moderno corre verso integratori e palestre, l'Ogliastra sussurra una verità antica. La longevità non si compra: si coltiva giorno dopo giorno, tra pastori centenari e tavole imbandite con i frutti di una terra che non dimentica.

Qui, dove il tempo scorre diverso, ogni tramonto è una promessa di domani.

💁‍♂️ Quel che non sapevi, in breve
👉 L'Ogliastra è l'unica "Zona Blu" al mondo dove i centenari maschi superano le femmine
👉 Villagrande Strisaili ha prodotto 32 centenari maschi in 66 anni (1945-2011)
👉 Il DNA degli ogliastrini conserva tracce genetiche dell'epoca nuragica
👉 La densità di centenari raggiunge 22 ogni 10.000 abitanti, 58 volte la media italiana

🍎 Una mela al giorno toglie il medico di torno?… Hai mai sentito parlare di:✨ Fruttosio libero?✨ Acido malico?✨ Polifeno...
24/08/2025

🍎 Una mela al giorno toglie il medico di torno?

… Hai mai sentito parlare di:
✨ Fruttosio libero?
✨ Acido malico?
✨ Polifenoli pro-ossidanti come la quercetina?

Bene. Sono proprio queste le sostanze che stanno sabotando la tua salute ogni mattina.
Perché le mele ti fanno più male che bene.

⚡ Contengono fruttosio in forma libera: bypassa l’insulina, si metabolizza nel fegato e può aumentare lipogenesi epatica e infiammazione.
⚡ L’acido malico, presente in alta concentrazione, può alterare il pH gastrico e peggiorare reflusso e digestione lenta, soprattutto a stomaco vuoto.
⚡ I polifenoli come la quercetina, tanto elogiati, in alcuni soggetti con disbiosi o stress ossidativo cronico, possono agire da pro-ossidanti stimolando citochine infiammatorie.
⚡ Le lectine nella buccia possono irritare la barriera intestinale e in soggetti predisposti portare a gonfiore, malassorbimento, stanchezza cronica.

❌ Il “falso mito” della frutta a colazione: iniziare la giornata con zucchero + acidi + fibre insolubili può:
– bloccare il cortisolo mattutino
– rallentare la conversione T4→T3
– stimolare il parasimpatico → fatica e sonnolenza

👉 Cosa fare? Elimina le mele per 14 giorni.
Prova il nostro Fruit-Free Protocol™ del dr. Fuffa, progettato per:
– riattivare l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene
– ridurre l’infiammazione da fruttosio
– riequilibrare il microbiota

💰 Solo per i primi 50 che mi scrivono in DM “non mi intorti” il protocollo del Dr. Fuffa sarà al prezzo scontato di 0,99 millemila euro.

💬 Testimonianze:
“Pensavo fosse il glutine. Invece erano le mele.” – Mario Inventato
“Con il protocollo ho perso gonfiore, fame e sonnolenza.” – Mirella Bugiagrande

Ora, se hai letto fino a qui , voglio rassicurarti. Questo articolo, lo avrai capito, è falso , l’ho generato in 5 minuti con l’intelligenza artificiale a controprova dell’articolo precedente , sull’agnotologia, seguendo precisamente i passi dell’articolo. Se non l’hai letto lo trovi sulla mia pagina . Diffida di chi offre soluzioni rapide ,stai sempre attento a quel che leggi e … continua a mangiarti una mela al giorno 😉.

L’agnotologia è lo studio dell’ignoranza o, per meglio dire , l’arte di produrre ignoranza per controllare le scelte del...
14/07/2025

L’agnotologia è lo studio dell’ignoranza o, per meglio dire , l’arte di produrre ignoranza per controllare le scelte delle persone. Il termine è stato coniato dal professore Robert Proctor (Stanford University) negli anni 2000. Un esempio è quello dell’industria del tabacco: per decenni ha seminato dubbi sulla nocività del fumo attraverso studi pilotati o manipolazione dell’informazione, generando ignoranza o incertezza scientifica artificiale. Nel mondo della nutrizione, del fitness e della salute l’agnotologia è ovunque: è quella confusione creata apposta per venderti qualcosa, farti credere che “la scienza sbaglia ” o che “ognuno ha la sua verità”. Viviamo nell’epoca in cui l’opinione vale quanto un dato scientifico. Se ci fate caso, più le affermazioni sono estreme , più hanno seguito. Il protocollo è sempre lo stesso :
Si demonizza qualcosa o qualcuno, si evidenziano i problemi , più sono estremi meglio è, si accusa , infine si propone la soluzione che, guarda caso, è venduta dal proponente, condita di testimonianze più o meno reali, per certo di parte. Ma la realtà è che la verità esiste — ed è quella che nasce dallo studio, dall’evidenza, dall’esperienza clinica. Parlare di salute non è un gioco.
Un consiglio sbagliato può costare tempo, energie, salute. Fermiamoci un attimo e chiediamoci: Chi mi sta parlando? Ha le competenze e l’esperienza per farlo? Da quanto tempo svolge la professione? Su quali studi imparziali basa le sue affermazioni ? E’ coerente ed etico? Sono tutte informazioni che potete trovare su internet. Basta cercarle. Se anche tu sei stanco della disinformazione condividi questo post.

24/06/2025
Health first !
13/06/2025

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11/06/2025

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