La MENTE mente - Psicologia clinica e forense - Dott.ssa Ilenia Caggiu

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La MENTE mente - Psicologia clinica e forense - Dott.ssa Ilenia Caggiu "La MENTE mente" nasce con l'obiettivo di divulgare e sostenere la Psicologia clinica e la Psicologia Forense. Ci avete mai pensato?

Il nome dato a questo spazio di divulgazione e confronto fa riferimento agli inganni della mente.

07/09/2025
 è un'Associazione no profit che si occupa di sensibilizzazione e contrasto alla violenza di genere.Sono felice di far p...
20/11/2024

è un'Associazione no profit che si occupa di sensibilizzazione e contrasto alla violenza di genere.

Sono felice di far parte di realtà e di dare il mio piccolo contributo come psicologa del Team affinché le strade, le comunità, gli spazi pubblici e privati siano sempre più dei luoghi sicuri per le Donne.

09/11/2023

UNA “dose”SICURA”…..

«…..Non appena cresce il disagio, torna il bisogno di una dose: chiamare l'amico, uscire, la ragazza, cibo, tenersi occupati, andare a correre, bere, fumare, ecc.
……..
Non si cerca di star bene, ma si cerca di non star male……

Non si tratta necessariamente di evitare certe esperienze, ma di scoprire il grosso fraintendimento alla base.
Nella soddisfazione momentanea, il livello del disagio diminuisce, anche se per brevi momenti.
……..
Confondere, quindi, l'essere felici e lo star bene, con il non essere infelici e il non star male, è un primo elemento di fraintendimento comune…….
Facilmente diciamo di star bene con qualcuno, quando invece grazie a quel qualcuno non stiamo male, perché abbiamo una distrazione dal disagio esistenziale che ci accompagna tutta la vita……
Ci si abitua a certe emozioni, e l'altra persona o situazione diventano il pretesto per continuare a sentirle, evitandone altre più spaventose. Nella solitudine, nell'assenza di direzioni, anziché vivere quella verità, cerchiamo nuovamente di innamorarci di qualcuno, o di fantasticare su qualche futuro. Insomma, vogliamo la nostra dose.
………..
Preferiamo una falsa felicità piuttosto che una vera, solo per evitare di non attraversare la grotta ed uscire dall'altra parte.

Conosciamo persone e situazioni apparentemente nuove, ma mai dopo aver superato la grotta, bensì sempre allo stesso punto. Infatti, pur cambiando corpi e scenografie, le emozioni, le colpe, le pretese, sono sempre le stesse.
Provare a rimanere senza soluzioni, senza correre verso la propria dose personale è l'azione più coraggiosa che si possa fare. La via verso la disintossicazione emozionale passa, necessariamente, per il sentire il proprio corpo e la mente tremare al bisogno della sua dose personale. Vedere la propria ombra per la prima volta, sentire quella paura di essere uccisi da questa, e scoprire che non uccide.»

Gabriele Pintaudi

28/10/2023

È inutile non ce la faccio… se una serie tv o un film mi piacciono sono capace di rivederlo millemila volte senza se e senza ma. Non ricordo di certo ogni singola battuta e non faccio rewatch per imprimere nella mia memoria sequenze, scene, movimenti e dettagli o cogliere citazioni ed easter eggs...

19/04/2023

Un team composto da 12 esperti ha lavorato incessantemente per quasi due anni e ha prodotto quasi mille pagine di documenti che dimostrano scientificamente e incontrovertibilmemte che:
1) il riconoscimento di Olindo Romano da parte di Mario Frigerio è il risultato dell' impianto di una falsa memoria;
2) le confessioni di Olindo e Rosa sono false confessioni.
Nelle mille pagine di relazioni, i consulenti forniscono tutte le argomentazioni tecniche scientifiche a supporto di queste conclusioni, argomentazioni che rendono impossibile non porsi nemmeno il dubbio sulla colpevolezza di Olindo e Rosa.

07/02/2023

📌Il è un danno considerato non patrimoniale e deve essere provato dal danneggiato.

✔La consulenza tecnica psico-forense, da sviluppare con appropriata , rappresenta uno degli elementi necessari per la sua valutazione e successiva quantificazione e costituirà focus di questo corso.

In queste circostanze, è possibile agire in giudizio per ottenere il del danno subito alla propria integrità psichica, o meglio, alla propria salute psichica.

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06/02/2023

❌ La ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella, intervistata su LA7, chiama in causa ciò che “gli psicologi dicono”, senza mai averli realmente ascoltati.
Siamo lieti che la ministra Roccella riconosca autorevolezza a ciò che dicono gli psicologi.
☝️ Cogliamo l’occasione per ricordare ciò che gli psicologi realmente affermano:
✅ gli studi non hanno rilevato alcuna connessione tra genere, orientamento sessuale dei genitori e specifici disagi del minore,
✅ i bambini e le bambine hanno bisogno di amorevoli figure di accudimento,
✅ chi accudisce un minore, che sia padre, madre, nonni, genitore 1 o 2, può farlo sufficientemente bene solo se vive una condizione di relativa serenità, in uno Stato che tutela i diritti di tutti, che garantisce servizi di welfare, come asili nido e servizi socio-sanitari accessibili.
🤲 Gli psicologi e le psicologhe sono a disposizione della politica, per un reale ascolto.

30/01/2023

"A volte la mela cade e il terreno scosceso la fa rotolare molto lontano dall'albero..."

Non il solito post sulla felicità, da leggere fino alla fine e poi... sorridete pure!
27/01/2023

Non il solito post sulla felicità, da leggere fino alla fine e poi... sorridete pure!

Il nuovo anno si apre con un racconto di Nicolò Targhetta che ci fa riflettere sulla natura della felicità e su come essa possa essere percepita e afferrata in modi inaspettati. Con una scrittura coinvolgente e un pizzico di ironia, ci invita a guardare oltre le apparenze e a scoprire qualcosa in più su noi stessi.

✍️ La grafica è dell’illustratrice Amandine Delclos.

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- “Dottore”.
- Nicolò, sono il tuo psicologo, gradirei che la smettessi di usare quelle virgolette.
- Scusi (dottore) .
- Non avevamo appuntamento oggi.
- Ho provato a chiamarla tutta la mattina.
- Devo avere il cellulare in silenzioso.
- Non mi stava ignorando, vero?
- Ma ti pare? C’è qualche problema?
- Ho una grandissima novità.
- Mi fa piacere, ne parliamo mercoledì quando ci vediamo.
- Non può aspettare.
- Va bene, sentiamo.
- Ecco qua.
- È un barattolo.
- Esatto.
- Cosa c’è nel barattolo, Nicolò?
- Secondo lei?
- A seguito dei nostri periodici colloqui infrasettimanali?
- Sì.
- Un orribile insetto che hai catturato urlando e piangendo.
- Sbagliato.
- Allora cosa?
- Le racconto una storia.
- No, ti prego. Facciamo che ti dico che sei guarito, guarda te lo metto pure per iscritto, vuoi dei soldi? Ci metto pure mezza piotta…
- Allora, ieri è successa una cosa incredibile.
- Oh cristo.
- Ero a casa, era sera e io ero riuscito a fare tutte le cose che mi ero ripromesso di fare durante il giorno, cosa che non capita praticamente mai. E allora ho guardato una roba su Netflix e ho trovato una bella serie, una che non avevo mai visto. E anche questo non capita praticamente mai, no?
- E quindi?
- E quindi mi sono messo lì a guardare la serie con uno yogurt ai frutti di bosco in cui si sentiva davvero il sapore dei frutti di bosco, cosa tutt’altro che scontata e stavo davvero bene. E in quel momento mi ha scritto la persona a cui stavo pensando. E mi ha scritto proprio quello che avevo bisogno di sentirmi dire. E improvvisamente eccola lì.
- Cosa?
- La felicità. Ero felice.
- Buon per te.
- Non capisce, era netta, chiara, lì davanti a me. Lei mi conosce bene ormai, sa che ho come… come avevamo detto?
- L’affidabilità emotiva di un giostraio.
- Ah già. Insomma, io non sono capace di essere felice.
- Ne abbiamo parlato tante volte, Nicolò. Tu sei capacissimo di essere felice. Tu non vuoi essere felice perché essere felici richiede di fidarsi di se stessi. E tu a te stesso non presteresti neanche un accendino.
- È vero, ma ieri sera è stato diverso, glielo giuro. Ieri sera per la prima volta in vita mia sono riuscito a esserci mente c’era anche la felicità.
- Continua…
- E sa una cosa? Non era una felicità enorme o rara, era solo una felicità piccola e passeggera, ma sono riuscito ad afferrarla al volo e a farla mia.
- Bravo. Devo ammettere che è un passo importante per…
- E l’ho messa in quel barattolo.
- Eh?
- L’ho messa nel barattolo.
- Cosa?
- La felicità.
- Nicolò.
- Lo so, lo so, sembra una follia.
- Deontologicamente mi sento in obbligo di togliere quel sembra.
- Ma è così.
- D’accordo… permettimi di assecondarti un attimo.
- Prego.
- Ammettiamo per un secondo che la felicità sia lì.
- Sì.
- In quel barattolo.
- Esatto.
- Cosa ci dice di te?
- Cosa?
- Nicolò, non puoi chiudere la felicità in un barattolo. La felicità non è tua. La felicità è… sai quando vai al mare?
- Sì.
- E mentre sei in acqua vieni attraversato da una corrente calda?
- Sì.
- Tu non puoi controllare quella corrente, non puoi decidere dove si trova, succede che, a un certo punto, quella ti attraversa.
- Di solito è qualcuno che sta pisciando.
- Non puoi controllare la felicità, non puoi ingabbiarla, non puoi collezionarla, non puoi metterla su una mensola per guardarla quando ti pare. La devi lasciare libera di attraversarti.
- Ma io non volevo tenerla per me.
- Ah no?
- No, io volevo portarla a lei.
- A me?
- Certo. Mi è sembrato così stressato in questo periodo. Ho pensato che avrebbe fatto più comodo a lei.
- Io… io non so cosa dire… Nicolò, sai cosa significa questo?
- Cosa?
- Che sei finalmente disposto a condividere la felicità, a donarla. E regalare la felicità che si trova significa crescere, significa conoscersi, significa amarsi. È un enorme passo avanti.
- Lei dice?
- Sì.
- Be’, grazie.
- No, Nicolò, grazie a te per questo regalo. Posso aprirla?
- Certo.
- E ti dirò un’altra cosa, non dovrei per questioni professionali, ma ogni tanto ho dubitato dell’efficacia di questo nostro percorso, ma ora sono sicuro che… porcaggiuda è una vespa! È una c***o di vespa gigante! Perché? Perché?!
- Non osi più ignorarmi al cellulare.

L'intera responsabilità di una violenza è SEMPRE E SOLO di chi la compie. E questo vademecum è un atto di vergogna!
21/01/2023

L'intera responsabilità di una violenza è SEMPRE E SOLO di chi la compie.

E questo vademecum è un atto di vergogna!

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