20/10/2025
Nasce da Medicoop Liguria un’iniziativa di solidarietà a sostegno delle attività di Médecins Sans Frontières / MSF a Gaza, dopo la richiesta condivisa da molti di noi di poter offrire un aiuto concreto.
L’invito è aperto non solo ai soci, ma a tutti coloro che desiderano capire e partecipare, proprio ora che con la tregua si apre la possibilità di riattivare cure e riaprire ospedali dopo mesi di blocco totale degli aiuti.
𝐆𝐢𝐨𝐯𝐞𝐝𝐢̀ 𝟐𝟑 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟗.𝟎𝟎
Videocall aperta con Martina Marchiò, responsabile medica di MSF a Gaza, moderata da Erik Lagolio (Medicoop) e Paolo Brigliadoro (MSF Italia). Introduce Pier Claudio Brasesco.
Martina è rientrata a giugno dopo mesi di lavoro negli ospedali della Striscia, dove la medicina è sopravvissuta solo grazie alla dedizione di pochi.
“Ogni giorno, con il triage, si decide chi salvare e chi no. I chirurghi operano con le pile, i pazienti vengono ventilati a mano, e in una stessa incubatrice mettevamo cinque o sei neonati.”
“La fame non è un effetto collaterale: più di quattromila persone sono morte mentre aspettavano il cibo.”
Oltre 67.000 persone hanno perso la vita a Gaza, in gran parte civili — bambini, donne, anziani, malati cronici e donne in gravidanza, uccisi dalle esplosioni o dalla fame e dalla mancanza di cure.
In questo scenario, Medici Senza Frontiere ha continuato a operare:
-garantendo interventi chirurgici e di emergenza, anche in ospedali da campo;
-offrendo programmi nutrizionali per bambini e madri denutrite;
-assicurando assistenza ostetrica, pediatrica, riabilitativa e psicologica, e cure per pazienti cronici senza farmaci.
MSF ha pagato un prezzo altissimo: 15 operatori uccisi e oltre 40 attacchi documentati contro ospedali, cliniche e convogli sanitari.
Nonostante questo, l’organizzazione continua a operare nel sud e nel centro della Striscia, con l’obiettivo di riaprire le unità sanitarie chiuse e ricostruire ciò che è stato distrutto.
Comprendere Gaza non significa schierarsi: significa guardare la realtà con occhi medici, riconoscendo la portata di un evento che ha cancellato ogni principio di tutela della vita e dell’assistenza.
Ascoltare chi ha curato in quelle condizioni è parte del nostro dovere professionale e umano.
L’incontro del 23 ottobre darà avvio alla raccolta fondi Medicoop per MSF – Gaza, per sostenere la ripresa delle cure e la riapertura dei presidi nei territori ancora raggiungibili.
Alla fine della call verrà fornito un link dedicato alla raccolta fondi, che potrà essere diffuso anche ai nostri pazienti insieme a un breve testo personalizzabile, per ampliare la partecipazione.
L’obiettivo è ambizioso: raggiungere una cifra significativa, possibile solo attraverso una partecipazione ampia e trasversale che superi i confini della cooperativa e coinvolga l’intera professione e i nostri pazienti.
Si invita ciascuno di noi a farsi amplificatore del messaggio, diffondendo l’invito alla videocall nelle proprie chat professionali, nei gruppi di lavoro e negli ambienti sanitari, affinché la voce della Medicina Generale possa estendersi il più possibile.
La Medicina Generale ha un ruolo sociale profondo: può diventare un vero collettore di iniziative solidali, capace di mobilitare la comunità e dare continuità concreta ai valori di cura e responsabilità che ci uniscono.
Per seguire la video testimonianza via Zoom clicca qui: https://us02web.zoom.us/meetings/87608898824/invitations?signature=_HYKe_hH3z8QFc3FjRJNZfo5zQQskxVDK4UfVUHqVNY collegandoti 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐞𝐝𝐢̀ 𝟐𝟑 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟗.𝟎𝟎