Dott. Ambruosi Carlo, Direttore S.C. Urologia ASL 3 Liguria - Ospedale Villa Scassi - Genova Il Dott.
Ambruosi Carlo, Dirigente Medico Urologo presso l'ASL 3 Genova - Ospedale Villa Scassi, ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 2
02/04/2025
Si è concluso con grande successo il VI Congresso dell’Associazione Andrologi Italiani (AssAI) "Sfide in Andrologia e Salute Sessuale", tenutosi il 28 e 29 marzo presso la Sala Convegni della Torre San Vincenzo. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi esperti del settore, confermando il...
14/07/2024
12/05/2024
Il 19 aprile del 2016, gli scienziati confermarono che Freddie Mercury possedeva una delle voci più straordinarie di sempre.
Un team di ricercatori provenienti da Austria, Repubblica Ceca e Svezia dedicò le loro ricerche alla voce di Freddie Mercury.
Il Dr. Christian Herbst dell'Università di Vienna, nel suo articolo pubblicato sulla rivista Logopedics Phoniatrics Vocology, scrisse:
"L'emergere delle subarmoniche contribuisce a creare l'impressione di un sistema vocale spinto ai suoi limiti, utilizzato con estrema maestria. Queste caratteristiche, unite a un vibrato veloce e irregolare, potrebbero aver contribuito a creare il carattere eccentrico e teatrale di Freddie Mercury."
Gli studiosi scoprirono che le corde vocali di Freddie Mercury si muovevano ad una velocità superiore rispetto agli altri. Il suo vibrato, tipicamente oscillante tra i 5,4 e i 6,9 Hz, raggiungeva i 7,04 Hz, una frequenza così elevata da far vibrare la gola in modo che neppure Pavarotti fosse in grado di replicare.
Freddie dimostrò una padronanza delle subarmoniche, uno stile di canto gestibile solo dai cantanti tuvani, e lo faceva con una naturalezza disarmante.
La conclusione era inequivocabile: Freddie Mercury possedeva una voce unica nel panorama del Rock 'n' Roll, rendendolo uno dei più singolari artisti di sempre. (Una verità che già conoscevamo )
Senza rivali, senza eguali, straordinario - Una Leggenda!
23/06/2023
02/06/2023
04/03/2023
«A Sparta il figlio se era deforme e poco prestante veniva gettato dal baratro del monte Taigeto, poiché né per se stesso né per la città era meglio che vivesse. Di tutte le città della Grecia, Sparta è l’unica a non aver lasciato all’Umanità né uno scienziato, né un artista né un poeta. Forse gli spartani, senza saperlo, eliminando i loro neonati troppo fragili, hanno ucciso i loro musici, i loro poeti, i loro filosofi.»
Chi di voi non ha visto almeno una volta nella vita un dipinto di Caravaggio? O letto una poesia della Merini? E Van Gogh? C’è un motivo se in ogni parte del mondo, le opere di Van Gogh, a distanza di due secoli, continuano a suscitare emozioni tanto forti. Pensate che dipinse La notte stellata dalla finestra di un manicomio. Anche Alda Merini venne rinchiusa in manicomio. Molti dicevano che Caravaggio fosse pazzo, e lo stesso dissero di Camille Claudel, di Beethoven, persino di Socrate! Perché? Perché non vivevano come gli altri pretendevano che vivessero. Perché questi uomini sentivano e pensavano in modo diverso. Cosa c’entra con Sparta?
Ecco Sparta fu l’emblema nel mondo antico dell’efficienza. Della forza. Nel mondo spartano non c’era spazio per l’iniziativa individuale, per la libertà d’azione, per i sentimenti; a Sparta la vita dei cittadini seguiva soltanto ordini e regole: era il mondo dell’obbedienza. Ogni aspetto della vita dei cittadini-soldati era controllato dallo stato. Essere un buon guerriero era l’unico scopo dello spartano. Chi non poteva e non sapeva esserlo, doveva sparire. O essere sfruttato. Per questo motivo Sparta non ebbe musici, poeti, filosofi.
Oggi lo stato non vuole cittadini-soldati, ma cittadini-consumatori. Persone che pensino e sentano in modo facilmente prevedibile, facilmente controllabile. Non servono i filosofi, non servono i pensatori, non servono gli artisti ma soltanto operai altamente qualificati. Ed ecco perché la Storia, a detta del nostro illustre ministro Cingolani, non serve a nulla. Agli uomini-macchina non è utile conoscere la storia di Sparta. Ragionare. Mettere in relazione.
G.Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X Cari amici, è da poco uscita la nuova ristampa del mio romanzo Clodio, se vi piacciono la storia e la filosofia, potete leggerne un estratto gratuito a questo link: https://www.amazon.it/Clodio-G-Middei/dp/8832055848
01/12/2022
🔵Oggi ultimo giorno del "mese azzurro" dedicato alla prevenzione maschile.
Chiudiamo novembre con l'intervento del nostro specialista dott. Carlo Ambruosi, Direttore dell’Urologia Asl3, che ci parla di andropausa: come riconoscerla e affrontarla
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Il Dott. Ambruosi Carlo, Dirigente Medico Urologo presso l'ASL 3 Genova - Ospedale Villa Scassi, ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 2002 presso l'Università degli Studi di Genova e la Specializzazione in Urologia nel 2007 con lode presso lo stesso Ateneo. Dal 2008 a 2010 ha lavorato presso IEO (Istituto Europeo di Oncologia) di Milano.
Da maggio 2010 a febbraio 2017 ha prestato servizio presso la S.C. di Urologia dell'Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo. Da marzo 2017 ricopre il ruolo di Dirigente Medico S.C. Urologia Ospedale Villa Scassi di Genova. - ASL 3 Genovese.Ha partecipato ad oltre 1000 interventi chirurgici di cui oltre 600 come primo operatore.
Ha contribuito all'avvio della chirurgia robotica urologica presso l'Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo. E' stato il referente per l'urologia dell'avvio e della standardizzazione del "fast Track".