01/11/2025
LA TEMPESTA EMOTIVA
Una tempesta, quando arriva, rimane per un po’ di tempo e poi se ne va. È così accade anche per le emozioni: vengono, restano per un po’, e poi vanno via. Un’emozione è solo un’emozione, non si muore per un’emozione e noi siamo molto, molto più di un’emozione. Ma quando arriva e ci attraversa può essere portatrice di grande sofferenza.
Qualche utile esercizio ci aiuta a superare la tempesta.
Quando sentite emergere la sofferenza, adottate una posizione stabile, seduti o sdraiati. Concentrate poi l’attenzione sulla pancia (la testa è come la cima di un albero durante una tempesta, meglio in basso quindi, al tronco dell’albero, dove c’è maggiore stabilità). E subito dopo portate l’attenzione appena sotto l’ombelico, iniziando a praticare il respiro consapevole (inspirando ed espirando in modo profondo percependo il sollevarsi e l’abbassarsi dell’addome).
Respirate così per quindici o venti minuti, e vi accorgerete di diventare sempre più forti, abbastanza da resistere alla tempesta.
Limitatevi a rimanere agganciati al respiro, proprio come un naufrago resta aggrappato a un salvagente:
dopo un po’ di tempo l’emozione andrà via.
Praticate con fiducia e impegno, come scrive Thich Nhat Hanh nel suo “Libero ovunque tu sia” (Libro sul discorso tenuto al Penitenziario di Stato del Maryland, U.S.A.).