Dott.ssa Miriam De Santis Psicologa

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09/11/2025
29/10/2025

Il gaslighting è una forma di manipolazione psicologica in cui una persona porta l’altra a mettere in dubbio le proprie percezioni, emozioni o ricordi.
È un processo relazionale graduale, che può manifestarsi in ambito affettivo, familiare, amicale o professionale.

Le principali conseguenze del gaslighting includono:
• confusione e perdita di fiducia in sé
• senso di colpa e vergogna immotivati
• dipendenza emotiva
• isolamento e difficoltà nel chiedere supporto

Comprendere queste dinamiche è fondamentale per riconoscere la portata psicologica del fenomeno e superare la visione riduttiva della manipolazione come semplice conflitto relazionale.
Interventi psicologici mirati, orientati alla consapevolezza e al rafforzamento dell’autonomia personale, sono efficaci per ristabilire fiducia e benessere.

21/10/2025

Perché viene l’ansia senza motivo?
Se l’ansiaimprovvisa si manifesta, anche una volta ogni tanto, un motivo c’è, anche se non è mai quello individuato dalla persona, che in genere attribuisce la sua ansia a persone o situazioni che lo circondano. I veri motivi invece sono interiori. Ecco i più comuni.

Energie inespresse: non ci si accorge che una parte importante di noi (spirituale, sessuale, creativa, ludica, istintiva) non sta vivendo abbastanza, è sacrificata dentro una routine fatta di doveri e abitudini o inibita da sensi di colpa e da un modello morale troppo rigido. Le passioni e il piacere sono quasi spariti dalla nostra vita: l’ansia improvvisa e senza motivo indica che è ora di concedere loro un po’ di spazio.
Contesto di vita: il corpo segnala che il contesto in cui stiamo vivendo, che sia familiare o lavorativo, è intimamente estraneo alla nostra natura, anche se noi ci costringiamo a farcelo piacere, spesso per senso del dovere. E più ci diamo da fare per essere all’altezza, per rispettare criteri e scadenze, più l’ansia aumenta invece di diminuire.
Stanchezza profonda: corpo e mente sono logori, ma non ci si vuole fermare o si pensa di non averne il diritto. L’ansiaimprovvisa manifesta la fatica di mantenere quel ritmo e il bisogno di fermarsi.
Stato di sospensione: crisi di coppia, amicizie in bilico, tensioni coi genitori o i figli, cose non dette sul lavoro. C’è qualcosa da chiarire, da affermare o da concludere, ma per paura di affrontarla ci voltiamo dall’altra parte. L’inconscio però ha gli occhi ben aperti e con l’ansia improvvisa segnala la spada di Damocle che abbiamo sopra la testa.(da Riza)

20/10/2025

L' ABUSO REATTIVO NELLE RELAZIONI
L'abuso reattivo è un concetto che emerge spesso nelle dinamiche relazionali con persone narcisiste o con tratti tossici. Questo fenomeno si verifica quando una vittima, dopo essere stata sottoposta a provocazioni, manipolazioni o abusi continui, reagisce in modo esplosivo o esasperato. La reazione, spesso emotivamente intensa, viene poi usata dall'abusatore per dipingere la vittima come l'aggressore.

✅Come si manifesta l'abuso reattivo nella dinamica narcisista ?:

1. Provocazioni intenzionali:
Il narcisista inizia con comportamenti manipolativi o provocatori, come critiche costanti, gaslighting, svalutazione o silenzio punitivo. L'obiettivo è suscitare una risposta emotiva forte nella vittima.

2. Reazione della vittima:
Dopo un accumulo di stress emotivo, la vittima può "esplodere" emotivamente, alzare la voce, piangere, o persino reagire verbalmente in modo aggressivo. Questa reazione è spesso il risultato di un lungo periodo di soppressione emotiva e di esasperazione.

3. Ribaltamento delle responsabilità:
Il narcisista sfrutta questa reazione per giustificare il proprio comportamento abusivo. Dirà frasi come: "Vedi quanto sei instabile?" o "Non sono io il problema, sei tu che perdi il controllo." Questo ribaltamento serve a screditare la vittima e a far sembrare il narcisista la parte "razionale" e "vittima" della situazione.

4. Isolamento e colpa:
Dopo l'episodio, la vittima può sentirsi profondamente in colpa o vergognarsi per la sua reazione, mentre il narcisista sfrutta l'occasione per rafforzare il controllo, isolare ulteriormente la vittima e alimentare il senso di confusione.

✅Le conseguenze psicologiche:

➡️Ciclo di colpa e vergogna: La vittima si sente colpevole per la propria reazione e inizia a dubitare di sé stessa.

➡️Gaslighting: Il narcisista potrebbe utilizzare l'abuso reattivo per rafforzare la narrazione che la vittima sia "emotivamente instabile" o "problematicamente aggressiva."

➡️Senso di impotenza: La vittima può sentirsi intrappolata, incapace di difendersi senza essere ulteriormente manipolata o attaccata.

✅Come riconoscerlo e affrontarlo:

➡️Identificare i trigger: Riconoscere le provocazioni intenzionali e sviluppare strategie per non reagire in modo impulsivo.

➡️Riconoscere il gaslighting: Tenere traccia delle interazioni problematiche (ad esempio, con un diario) per distinguere ciò che è reale da ciò che viene manipolato.

➡️Imparare a disimpegnarsi: Smettere di alimentare la dinamica evitando di reagire in modo emotivo. Questo non è semplice, ma può interrompere il ciclo.

➡️Cercare supporto: Parlare con un terapeuta o un esperto in abuso narcisistico può aiutare a riprendere il controllo e ricostruire l'autostima.

✅Comprendere il fenomeno dell'abuso reattivo è un passo fondamentale per rompere le dinamiche tossiche e riappropriarsi della propria serenità.
Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

16/10/2025

L’ennesimo caso di femminicidio e nessuna soluzione, tolta anche l’educazione psico-affettiva nelle scuole, si continua a morire in Italia nell’indifferenza generale.

15/10/2025

“ Forza, metti le scarpe da ginnastica, poi facciamo un po’ di inglese, e dopo c’è il corso di coding”.
Il bambino ha cinque anni. Ha appena finito l’asilo e guarda la madre con gli occhi stanchi.
Vorrebbe solo stare sul tappeto a costruire una torre di mattoncini.

Ma oggi crescere non basta. Bisogna anticipare. Parlare prima, leggere prima, imparare prima.
E noi genitori, senza accorgercene, scambiamo la curiosità naturale per un dovere, la lentezza per un difetto.

Viviamo con lo smartphone in mano, pronti a filmare ogni piccolo “progresso”, come se l’infanzia fosse una serie da mostrare al mondo.
Ma un’infanzia felice non ha bisogno di essere documentata: ha bisogno di essere vissuta.

I bambini non chiedono corsi, chiedono tempo.
Non vogliono diventare perfetti, vogliono essere visti.
E se imparassimo noi adulti a lasciarli respirare, a lasciarli scoprire le cose con i loro tempi, forse crescerebbero davvero.

La felicità non corre: cammina piano.
E chi la rincorre, spesso la perde.

02/10/2025

Il termine "divorzi grigi" o gray divorces descrive un fenomeno in crescita nel mondo occidentale: la rottura di matrimoni di lunga durata che avviene in tarda età adulta, tipicamente dopo i 60 anni. Questo trend ridefinisce le aspettative sulla vita di coppia e sulla vecchiaia, portando con sé dinamiche psicologiche specifiche, diverse da quelle che accompagnano le separazioni più precoci.

👉Le Cause: Perché si divorzia a 60 anni?
Dopo decenni di matrimonio, la separazione nasce spesso da un lento allontanamento, alimentato da cambiamenti nel ciclo di vita familiare e individuale.
1. La sindrome del nido vuoto e la riscoperta
L’uscita dei figli di casa toglie un collante importante. Molti si ritrovano con una relazione diventata negli anni un’unione silenziosa o una semplice convivenza priva di intimità ed obiettivi comuni.
2. La ricerca di soddisfazione personale
L’allungamento della vita e le migliori condizioni di salute spingono a considerare i 60 anni non come una fine, ma come un nuovo capitolo. Cresce il desiderio di libertà, di realizzare sé stessi, di non trascorrere decenni in un matrimonio insoddisfacente.
3. La transizione alla pensione
Il pensionamento cambia le abitudini e aumenta la vicinanza quotidiana. Questo può far emergere divergenze e tensioni latenti.
4. Differenze individuali e infedeltà
Come nei divorzi più giovani, contano l’infedeltà e il “crescere separati”: valori e priorità divergenti rendono difficile la coesistenza.

👉I Risvolti Psicologici
Il divorzio in tarda età è un evento stressante che può somigliare a un lutto complesso, con caratteristiche legate all’età e alla lunghezza del legame.

👉Sul singolo:
1.Crisi d’identità e perdita di ruolo. Dopo decenni definiti come “marito di” o “moglie di”, la separazione può lasciare smarrimento, soprattutto se manca un’identità autonoma.
2.Emozioni contrastanti. Dolore e nostalgia per il progetto interrotto; ansia per l’incertezza economica e la paura della solitudine; ma anche sollievo e nuova energia per chi ha scelto di lasciare un rapporto infelice.
3.Salute mentale. Senza una rete di sostegno solida, aumentano i rischi di depressione e isolamento.

👉Sulla coppia e la famiglia:
1.Il divorzio emotivo. Spesso il legale è solo l’atto finale di un lungo distacco interiore.
2.Il rapporto con i figli adulti. Pur non essendo minori, vivono tensioni e divisioni, specialmente in occasione di eventi familiari. Servono nuovi confini e cooperazione.
3.Riorganizzazione sociale. La perdita di amicizie di coppia e legami condivisi obbliga a ricostruire un nuovo circolo di relazioni.

👉Il Ruolo dello Psicoterapeuta
Il sostegno terapeutico aiuta a trasformare la crisi in occasione di crescita, lavorando su tre fronti:
1. Rielaborare il lutto e le emozioni di perdita o colpa.
2. Ridefinire l’identità personale, oltre il ruolo coniugale.
3. Costruire un nuovo progetto di vita, incoraggiando relazioni sociali, interessi e, se desiderato, nuove unioni.

Conclusione
Il divorzio grigio riflette una società che valorizza la soddisfazione personale in ogni età. Nonostante il dolore e le difficoltà, può aprire la strada a una rinascita autentica per chi sceglie di abbracciare il cambiamento.
Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

23/09/2025

La floriterapia è anche un’arte relazionale: accade nell’incontro, si modula nella fiducia, cresce nella coerenza. Il consulente floreale è dunque un custode di simboli, un alchimista del senso, un seminatore di bellezza. Il suo compito non è guarire, ma creare le condizioni affinché l’altro possa ritrovare il proprio centro, la propria direzione, la propria luce. Come i fiori nei campi, la guarigione non si impone: si lascia fiorire.

21/09/2025

Quello di amare senza aspettarsi nulla in cambio, è bello nelle favole. Ma nella vita reale, un amore maturo richiede un delicato equilibrio tra dare e ricevere, perché tutto ciò che non è reciproco, è tossico.

Bert Hellinger

*Illustrazione di Valeria Favrin, Love is Love

13/09/2025

“Lo sportello psicologico non può essere un privilegio, ma un presidio stabile e accessibile per ogni scuola: i ragazzi ci stanno chiedendo aiuto, dobbiamo rispondere con responsabilità e continuità.” Con queste parole la Presidente del CNOP, Maria Antonietta Gulino, richiama l’attenzione sull’urgenza di rafforzare il presidio psicologico nel sistema scolastico italiano.

Le richieste di supporto psicologico da parte degli studenti sono in crescita, ma il numero di professionisti nelle scuole è ancora insufficiente. Nel 2025 solo 350 psicologi potranno essere finanziati, a fronte di oltre 8.000 istituti.

Nel frattempo, anche gli studenti si fanno portavoce di questa esigenza, con campagne come “Chiedimi come sto”, ma le proposte di legge sul tema restano ferme in Parlamento.

“Investire nel benessere psicologico scolastico significa rafforzare l’intero sistema educativo - sottolinea la Presidente Gulino - È una scelta di responsabilità verso le nuove generazioni”.

Leggi l’articolo completo 👉🏻 https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/09/12/psicologo-scolastico-cresce-la-richiesta-ma-i-fondi-restano-pochi-finanziati-circa-300-professionisti-per-oltre-8mila-istituti/8114495/

05/09/2025

I giovani non sono mai stati così infelici.

Un tempo la vita aveva una “gobba di infelicità”: la mezza età.
Oggi quella gobba è sparita. Non perché i quarantenni siano più felici, ma perché i giovani lo sono molto meno.

Sotto i 40 anni lo stress cresce, e più si scende d’età, più diventa pesante. Nei Paesi meno digitalizzati, invece, i giovani sono più sereni: meno schermi, più vita.

Il paradosso è chiaro: più siamo connessi, più ci sentiamo soli.
E se la curva della felicità scende, non è colpa dei ragazzi. È il segno di una società che li ha lasciati soli, intrappolati in un confronto continuo e senza tregua.

Sta a noi adulti ridare loro ciò che manca: silenzi, presenza, ascolto.
Perché la giovinezza torni ad essere un tempo di desiderio, non di ansia.

Indirizzo

Via Sabotino, 59/A
Giulianova
64021

Orario di apertura

Lunedì 08:30 - 20:30
Martedì 08:30 - 20:30
Mercoledì 08:30 - 20:30
Giovedì 08:30 - 20:30
Venerdì 08:30 - 20:30
Sabato 08:30 - 13:30

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