11/11/2025
Sessantatré anni fa, l’11 novembre 1962, padre Serafino Colangeli e la signorina Antonietta Gilardi ebbero la gioia di inaugurare a Giulianova il primo nucleo della Piccola Opera Charitas.
Si realizzava così il sogno, condiviso con un piccolo gruppo di amici, di creare nella nostra Regione un luogo capace di accogliere ragazzi con disabilità, spesso costretti a lasciare l’Abruzzo per ricevere un’adeguata assistenza.
Oggi l’edificio della sede centrale - in cui sono in fase di ultimazione i lavori di ristrutturazione - ci appare come una metafora delle trasformazioni che la POC ha attraversato nel corso degli anni: trasformazioni che, pur necessarie, non devono mai farci dimenticare il suo cuore pulsante, ciò che le ha dato vita e che deve continuare a ba***re.
La Chiesa celebra oggi San Martino, raffigurato nell’episodio del dono del mantello: un gesto che racchiude l’essenza del dono.
È solo attraverso il dono di sé che si realizza la cura - una cura che vive non soltanto nei contenuti, che devono essere sempre più scientificamente fondati, ma anche nei modi.
Come si fa ciò che si fa: in questo risiede la differenza del servire con amore, con cura, con sollecitudine.
È il riconoscere l’unicità e il valore di ciascuno di coloro che ci vengono affidati, scegliendo ogni giorno di portare i pesi gli uni degli altri, secondo lo spirito che ha dato origine alla Piccola Opera.
Sessantatré anni dopo, quel battito continua.