20/08/2025
🏋️♀️ L’altro giorno ho fatto una riflessione con voi nelle storie, per cui mi avete risposto e ringraziato in tanti, e quindi ho pensato di approfondirla.
➡️ Ho condiviso che in questo periodo mi alleno principalmente per non disabituarmi alla fatica.
Niente obiettivi estetici, niente performance. Solo il gesto.
Solo il ricordarmi che posso farlo.
🎒Esco di casa con mille borse (quella per l’allenamento, quella con il computer, la borsa frigo…) anche se sarebbe più comodo viaggiare leggera.
Taglio il lavoro prima, anche se il tempo sembra sempre troppo poco.
Mi faccio una sudata in pausa pranzo, invece di un pasto tranquillo con l’aria condizionata.
Non mi viene naturale.
Mi viene naturale la pigrizia. (Ci ho scritto pure un libro, LOL 😜)
🧠 Ma oggi la pigrizia non ci protegge più.
Ci espone.
A rischi fisici, mentali, emotivi.
💭 E qui arriva la riflessione:
Spesso confondiamo la pigrizia con il riposo.
I miei pazienti mi dicono “sono stanco”.
Ma non è il corpo ad essere stanco.
È la mente.
E il corpo in movimento è il riposo della mente.
🚶♀️Quando ti muovi, la mente si alleggerisce.
Le ansie si abbassano.
Le soluzioni arrivano.
Il respiro cambia.
⚖️ E poi c’è la trappola del “tutto o niente”.
“Inizio la dieta dopo le ferie.”
“Non ho due ore per la palestra, quindi niente.”
Aspettiamo le condizioni perfette.
Spoiler: non arriveranno.
🍽️ Mangiare un po’ più ordinato è meglio di niente.
🚶♂️ Fare 20 minuti di camminata è meglio di niente.
💪 Un allenamento è meglio di zero.
Poco è meglio di niente.
Sempre.
📊 Perché qualsiasi numero moltiplicato per zero… è zero.
Ma anche solo per uno… è qualcosa.
È movimento.
È direzione.
È cura.
✨ All’inizio non vedrai cambiamenti fisici.
Ma ti sentirai fiero di non aver mollato.
E quella sensazione… ti porterà lontano.
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Ti è mai capitato di confondere la pigrizia con il riposo?
Raccontamelo nei commenti.
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