Ortottista Dott.ssa Racano Stefania

Ortottista Dott.ssa Racano Stefania L'ortottista valuta e rieduca i disturbi visivi legati allo strabismo,dsa, ipovisione, astenopia. Sarò a disposizione per domande e chiarimenti e suggerimenti.

L'ortottista è il professionista sanitario che si occupa di prevenire, valutare e riabilitare i disturbi visivi dovuti ad alterzioni sensoriali e/o motorie a carico del sistema visivo. In questa pagina impareremo a prenderci cura dei nostri occhi nei piccoli gesti di vita quotidiana e a non trascurare alcun sintomo e disagio che deriva dalla vista! Buona visione a tutti.

Il nostro paziente è davvero strabico?👁️👁️Il primo step della valutazione ortottica prevede un'accurata ispezione del pa...
19/05/2021

Il nostro paziente è davvero strabico?👁️👁️

Il primo step della valutazione ortottica prevede un'accurata ispezione del paziente🧒👶🧑
E questo cari genitori, avviene appena entrate in stanza con i vostri bambini deambulanti o nascosti tra le vostre braccia.

Mentre iniziamo l'anamnesi sappiate che noi Ortottisti siamo allenati con la visione periferica😅;
quindi mentre parliamo con voi e compiliamo l'anamnesi già è iniziata l'osservazione dei vostri figli.

L'ortottista è un allenato osservatore di 👁️👁️

È importante differenziare uno strabismo effettivo da uno pseudostrabismo per evitare di tardare in una diagnosi e eventuale terapia riabilitativa.

Cosa osserva l'ortottista?
Inizia con una ispezione di:

✅Posizione del capo🙇‍♀️
✅Simmetria del volto🧑
✅Radice del naso👃
✅Posizione delle palpebre🥴
✅Orientamento delle rime palpebrali😑
✅Distanza intraorbotaria👽

Alla luce di questa osservazione potrebbe essere presente uno pseudostrabismo ad es. se il paziente ha gli occhi distanziati (ipertelorismo) potrebbe simulare uno strabismo divergente!

Ma al tempo stesso potrebbe essere presente anche uno strabismo latente e/o manifesto che apparirebbe sicuramente più accentuato dalla forma e distanza delle orbite!

Cosa potete fare cari genitori?📝

Rispettate le tappe della prevenzione visiva!
Cercate sul territorio il vostro Ortottista di fiducia, in modo da chiarire e definire lo sviluppo della visione dei vostri figli già entro i 12 mesi.

E mi sento di aggiungere, che se avete dubbi o mai nessuno vi ha detto che si può fare la visita ortottica già da neonati, fidati del vostro istinto!
Troverete professionisti sul territorio specializzati in età infantile che possono darvi le risposte ai vostri quesiti.

Buon mercoledì ☀️

Metti insieme un riabilitatore sempre in cerca di stimoli+una brava paziente con alle spalle una famiglia attenta e cost...
24/03/2021

Metti insieme un riabilitatore sempre in cerca di stimoli+una brava paziente con alle spalle una famiglia attenta e costante e ne esce fuori un lavoro riabilitativo stimolante e con progressi visibili!

In questi ultimi anni ho conosciuto tanti bambini e ragazzi che si sono impegnati davvero tanto.
Alcuni di loro, soprattutto i primi li porto in un pezzetto del cuore ricordando perfettamente anche i nomi della loro famiglia e piccoli aneddoti.

Per molti sono la dottoressa Stefania e non mi dispiace quando non ci si formalizza sul darmi dal lei o del tu, perché il rispetto e la riconoscenza li misuro con la fiducia che le famiglie ripongono in me ogni giorno.
Un'ora di riabilitazione visiva non è "solo" esercizi fatti in sequenza.
Ma è un'ora di relazione che si crea tra il riabilitatore e la famiglia.

In comune abbiamo una vita che deve raggiungere obiettivi e autonomia.

La riabilitazione è un impegno.
La riabilitazione è un impegno che ne deve valer la pena.

E io ci mi butto al 100%



📌DOMANDE FREQUENTI, ecco a voi una delle Top10:"Dottoressa ma senza occhiali mio figlio ha gli occhi storti, come mai? N...
08/02/2021

📌DOMANDE FREQUENTI, ecco a voi una delle Top10:
"Dottoressa ma senza occhiali mio figlio ha gli occhi storti, come mai? Non sta migliorando allora?" 👀🥼

La risposta è che senza occhiali equivale a non eseguire la terapia indicata.
👓👁️👁️
Alcuni strabismi possono essere trattati individuando un occhiale che annulla o riduce lo strabismo convergente o divergente.

Ne consegue quindi che in questi casi l'uso costante dell'occhiale è la (e menomale mi sentirei di aggiungere 😅).

Un occhiale a scopo ortottico ha una duplice funzione : allineare gli assi visivi e acuità visiva ottimale.📝

Questo è possibile quando ortottista e oculista collaborano e ragionano sui test eseguiti.🤝👀
Questo succede quando non si sottovaluta uno strabismo, che non sempre si manifesta in maniera evidente.
👁️❌

Se avete esperienze o dubbi sul tema, vi aspetto nei commenti 🧐.

Buon inizio settimana 🌼

02/02/2021

Se questo fosse il mio diario lavorativo scriverei:

un bravo riabilitatore ascolta il paziente, lo mette al centro delle sue conoscenze e persegue obiettivi coerenti alle sue esigenze.

Non sempre ci sono soluzioni semplici, a volte non può bastare la sola riabilitazione visiva.

Ma succede anche che dopo un trauma, una paresi oculare si instaurano nuove dinamiche muscolari che possono essere rieducate.
Il riabilitatore deve aver bene in mente come raggiungere l'obiettivo di visione ottimale e raggiungerlo con ogni mezzo a sua disposizione.

Poi, se si trasmetterà quella giuste dose di entusiasmo al paziente, nulla è perso, a qualsiasi età.

Riprendere ago e filo in mano per alcune può essere una sciocchezza per molti altri è una ricchezza.

E per me, ridare la possibilità a una tenera ottantenne di poter dedicarsi alla sua grande passione è motivo di orgoglio e soddisfazione.

Un lavoro fatto bene è ragionato, studiato, "cucito" addosso alla persona che si ha difronte.

Per me è un dovere, professionale e umano.

In video:piccola dimostrazione con lenti prismatiche di come si può percepire una alterata immagine nello spazio

Buon inizio settimana 👁️👁️
25/01/2021

Buon inizio settimana 👁️👁️

Una grande notizia per chi è affetto da DISTROFIE RETINICHE👀
22/01/2021

Una grande notizia per chi è affetto da DISTROFIE RETINICHE👀

Comunicato stampa

Approvata la terapia genica che ha restituito la vista a due bimbi. Al Policlinico Vanvitelli il primo centro per la somministrazione

A un anno dal primo intervento che ha restituito la vista a due piccoli pazienti ipovedenti dalla nascita, arriva la certificazione per il centro del Policlinico dell'Università Vanvitelli per la somministrazione di Luxturna® (voretigene neparvovec), terapia genica di Novartis.
Il via libera di AIFA alla rimborsabilità è una tappa fondamentale di un lungo percorso che ha visto protagonisti la Clinica Oculistica dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e il TIGEM - Istituto Telethon di Genetica e Medicina di Pozzuoli.
Nei prossimi mesi altri pazienti, provenienti da tutta Italia, potranno quindi essere trattati con questa innovativa terapia genica, così come è avvenuto a dicembre del 2019 per due bambini pugliesi di 8 e 9 anni che, dopo circa 10 giorni dall'iniezione in retina del farmaco, ebbero miglioramenti della loro visione straordinari, al punto che subito recuperarono una piena autonomia nel muoversi, scendere le scale, camminare da soli, correre e giocare a pallone.
“I risultati evidenti di efficacia della terapia riscontrata a pochi giorni dal trattamento e di durabilità confermati dopo un anno, ci dimostrano che siamo all’inizio di una nuova pagina della medicina e di fronte a un vero e proprio cambio di paradigma di cui siamo orgogliosi di esserne tra i protagonisti – ha dichiarato Francesca Simonelli, Professore Ordinario Oftalmologia e Direttrice Clinica Oculistica dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli – Quello che mi auguro è che quanto raggiunto in campo clinico, genetico e tecnologico, sia solo il primo di una lunga e futura serie di successi.”
Voretigene neparvovec rappresenta oggi una speranza per quei pazienti e le loro famiglie che altrimenti non avrebbero altre opzioni terapeutiche a disposizione e andrebbero, invece, incontro ad una perdita quasi totale della vista sin dalla tenera età.
“La sinergia messa in campo tra Università, Tigem e Novartis ha reso possibile risultati che fino a poco tempo fa avremmo considerato irraggiungibili – afferma il Rettore dell'Ateneo Vanvitelli, Gianfranco Nicoletti – E oggi gli anni di studi e ricerche si trasformano in un'opportunità concreta per i pazienti affetti da questa malattia genetica di tutto il Paese: curarsi nel nostro Centro e riacquistare la vista, riappropiandosi della propria vita”.
Il Policlinico dell'Ateneo Vanvitelli di Napoli e la Campania sono quindi al centro di una vera e propria rivoluzione: l’applicazione di una terapia innovativa ed efficacie su una malattia rara.
“Lo sforzo congiunto del Centro di Coordinamento Malattie Rare della Regione Campania, della Direzione Generale Tutela della Salute, della UOD Ospedaliera e del Farmaco, insieme al Centro di Malattie Oculari della Università Vanvitelli – dice il professor Giuseppe Limongelli, direttore del Centro di Coordinamento Malattie Rare della Regione Campania - il porterà alla definizione dei primi percorsi diagnostici terapeutici assistenziali per le distrofie retiniche ereditarie. Questo faciliterà una presa in carico ed un accesso semplificato a trattamenti altamente innovativi per i numerosi pazienti campani e provenienti da altre regioni”.

Il processo di somministrazione della terapia genica è estremamente complesso e coinvolge un’equipe altamente specializzata e adeguatamente formata composta da clinici, medici, chirurghi, farmacisti ospedalieri, infermieri e tecnici che collaborano in sinergia durante l’intervento.
“Si parte dai bisogni del paziente e tutto ruota intorno a questo concetto. Questa è la forza della Clinica Oculistica dell’Azienda ospedaliera Vanvitelli che ha avuto la capacità di sperimentare tecniche innovative, all’avanguardia, studiate secondo le prove di efficacia scientifica e le esigenze dei pazienti. L’Azienda, che enfatizza la soddisfazione dei bisogni, ha immediatamente attivato le procedure e sostenuto la spesa per erogare tali tecniche, trasformando così la speranza in realtà” - spiega Antonio Giordano, Direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria “Luigi Vanvitelli”.
Il disco verde di AIFA non celebra solo un successo in ambito terapeutico ma anche di un nuovo modello di sanità che vede una sempre maggiore sinergia tra istituzioni, pubblico e privato, un nuovo sistema, basato sulla co-creazione, virtuoso ed efficiente di cui la sanità campana, con le sue eccellenze, fa già parte.

La patologia: Le distrofie retiniche ereditarie sono malattie geneticamente determinate, che comportano una progressiva degenerazione dei fotorecettori della retina (coni e bastoncelli) con grave riduzione della capacità visiva nel corso degli anni. Le persone nate con mutazioni in entrambe le coppie del gene RPE65 possono andare incontro ad una perdita quasi totale della vista sin dalla tenera età, con la maggior parte dei pazienti che progredisce fino alla cecità totale. Si tratta quindi di una malattia progressiva, con gravissima invalidità anche nelle fasi molto precoci e pertanto di notevole rilevanza sociale sia perché si presenta con frequenza elevata pur essendo malattia rara, sia perché fortemente invalidante sul piano della formazione scolastica e dell’inserimento nel mondo del lavoro.
Luxturna® (Voretigene neparvovec) rappresenta la prima terapia genica approvata sia da FDA che EMA per una forma di distrofia retinica ereditaria, quella causata da mutazioni bialleliche del gene RPE65, che compromette gravemente la vista. Le distrofie ereditarie della retina rappresentano la principale causa di cecità nell’infanzia e nella età lavorativa. Le ricerche dimostrano che nei bambini la compromissione della vista e la cecità spesso causano isolamento sociale, stress emotivo, perdita di indipendenza e rischio di cadute e lesioni. Voretigene neparvovec rappresenta un punto di svolta promettente per i pazienti che potrebbero trarre beneficio dalla terapia genica, considerata l’assenza, fino ad oggi, di una qualsiasi opzione terapeutica. Luxturna è indicato per il trattamento di pazienti adulti e pediatrici con perdita della vista dovuta a distrofia retinica ereditaria causata da mutazioni bialleliche confermate in RPE65 e che abbiamo sufficienti cellule retiniche vitali.

Perché è importante agire e prevenire su una ambliopia durante l'età infantile?👨‍🦱👩‍🦰👁️👁️Cerco di spiegarvelo in parole ...
05/01/2021

Perché è importante agire e prevenire su una ambliopia durante l'età infantile?👨‍🦱👩‍🦰👁️👁️

Cerco di spiegarvelo in parole semplici:

1.perché la capacità visiva che si raggiunge intorno ai dieci anni, è quella che ci portermo per tutta la vita salvo:
traumi oculari che irreversibilmente possono danneggiare le strutture anatomiche dell'occhio;
es. Un bel tappo di spumante che decide di catapultarsi dritto dritto nel nostro occhio e il danno è fatto 🍾❌👁️

2. perché dobbiamo cercare di ottenere il massimo della collaborazione tra i due occhi in quanto saranno la nostra "guida posturale" in tutte le attività della vita quotidiana🚗⚽🎾

3. perché in età adulta e senile possono subentrare patologie degenerative tali da farci perdere qualche decimo, quindi se la situazione di partenza è già deficitaria, ahimè una condizione di ipovisione è dietro l' angolo;❌

Da 1 a 10 quanto vi ho convinto a essere accorti sul tema ambliopia?👀

Buona prevenzione 🤓

Goodbye 2020, sarà difficile dimenticarti 😷🤪🥼Qualche giorno di riposo per tornare ancora più carichi per un 2021 di prev...
31/12/2020

Goodbye 2020, sarà difficile dimenticarti 😷🤪🥼

Qualche giorno di riposo per tornare ancora più carichi per un 2021 di prevenzione e riabilitazione visiva🤙

Buone feste ❤️

31/12/2020

Il mio 2020 professionale pieno di emozioni e soddisfazioni.🤓
Non è mancata la preoccupazione,la stanchezza ma in fondo anche questa è servita.

Un ringraziamento speciale ai pazienti adulti e ai genitori dei " miei bambini" che si sono davvero impegnati tanto!
Grazie ai medici e professionisti con il quale collaboro perché senza il rispetto, la condivisione e l'umiltà questo lavoro sarebbe soddisfacente a metà.

Nella speranza che il 2021 ci riporti a una normalità, vi saluto per qualche giorno di riposo.

Buone feste

NEW ENTRYLa nuova pallina dalla presa facile si aggiunge al mio personale progetto di giochi inclusivi ♥️I giochi ad alt...
28/11/2020

NEW ENTRY
La nuova pallina dalla presa facile si aggiunge al mio personale progetto di giochi inclusivi ♥️

I giochi ad alto contrasto favoriscono la fissazione nei primissimi mesi di vita ma possono essere usati sempre indipendentemente dall'età del bambino per stimolare più abilità insieme!

Terapisti della riabilitazione voi li usate?

Io quasi quasi una sull' albero ce la metto😅

Buon weekend 😘

♥️
24/11/2020

♥️

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