Dott.ssa Giulia Maccanti Psicologa

Dott.ssa Giulia Maccanti Psicologa Psicologa (n° 7233, Toscana). Mi occupo di sostegno psicologico. Per informazioni o appuntamenti telefonare al numero 0564/077185 (Health Lab).

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25/11/2022

#1522

Oggi ricorre la Giornata Mondiale della Salute e cogliendo questa occasione il Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psi...
07/04/2022

Oggi ricorre la Giornata Mondiale della Salute e cogliendo questa occasione il Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi ci ricorda la definizione di salute che è stata data dall'Organizzazione Mondiale della Sanità: uno stato di benessere fisico, mentale e sociale.
Stiamo vivendo un periodo storico caratterizzato da molteplici fattori di stress, prolungati nel tempo e riguardanti vari aspetti della nostra vita. Ognuno a suo modo, abbiamo percepito e continuiamo a percepire l'incertezza, il timore per la sicurezza e per la salute nostra e dei nostri cari, abbiamo vissuto numerosi cambiamenti, limitazioni e preoccupazioni per vari ambiti della nostra vita.
È ancora più attuale, dunque, il tema della tutela del nostro benessere psicologico.
Prendersi cura delle proprie emozioni e ricevere un sostegno nella gestione dei fattori di stress è fondamentale per mantenere o ritrovare un equilibrio adeguato, che ci permetta di stare bene con noi stessi e con gli altri.

Per informazioni e appuntamenti:
- 0564/077185 Health LAB
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27/10/2021

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22/09/2021

Durante una puntata di un noto programma TV la giornalista Barbara Palombelli ha dichiarato che, di fronte all'alto numero di attuali, sia "lecito" chiedersi se queste donne abbiano esasperato gli uomini che le hanno uccise.

No, non è lecito, mai.

L'Ordine degli Psicologi della Toscana denuncia qualsiasi comportamento di giustificazione della o di vittimizzazione secondaria.

I numeri spaventosi delle violenze contro le donne devono obbligare tutte le categorie professionali a collaborare, affinché qualsiasi attività di prevenzione, intervento o narrazione sui media avvengano con cognizione di causa e competenza.

Narrare in maniera vittimizzante una modalità relazionale violenta non farà altro che peggiorare il processo di prevenzione, conoscenza e cambiamento, a favore del quale dobbiamo tutti cooperare.

Contro la violenza sulle donne, ogni tipo di violenza, oggi e sempre

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06/09/2021

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18/08/2021

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L'ozio è spesso associato a un qualcosa di negativo, alla pigrizia, alla perdita di tempo, tempo che invece potrebbe ess...
06/08/2021

L'ozio è spesso associato a un qualcosa di negativo, alla pigrizia, alla perdita di tempo, tempo che invece potrebbe essere impiegato in modo produttivo.
Questa lettura dipende anche da alcune caratteristiche della nostra società, che ci vuole costantemente in attività, sempre al massimo dell'efficienza.
Ma quale impatto ha questa tendenza all'iperattività sul nostro benessere psicologico?
Il mantenersi in costante attività incide negativamente sulla creatività, sulla consapevolezza di sé e sul benessere emotivo (Smart, 2014).
I momenti di inattività, al contrario, ci permettono di entrare maggiormente in contatto con noi stessi, di lasciar vagare la mente e dare forma ai ricordi, di dare spazio alla fantasia, all'immaginazione, di sentire più profondamente le nostre emozioni, elaborare le nostre esperienze e apprendere da esse, premessa indispensabile per prendere decisioni corrette e fare le scelte più giuste per noi.
I momenti di ozio, quindi non sono affatto "un lusso, ma un'autentica necessità, non solo per mantenere l'equilibrio, ma anche per riuscire a fare la cosa giusta senza inutili deviazioni" (Schönberger, 2015, p.15).
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Quando cerchiamo di affrontare un aspetto della nostra vita interiore che ci provoca sofferenza o ci crea qualche proble...
30/06/2021

Quando cerchiamo di affrontare un aspetto della nostra vita interiore che ci provoca sofferenza o ci crea qualche problema spesso immaginiamo di dover scavare a fondo, ti**re fuori tutto e subito, quasi costringendoci ad affrontare tutto ciò che riteniamo problematico o irrisolto, per poter finalmente trovare una soluzione, mettere un punto e non pensarci più. Questo però può comportare un'oscillazione tra una ricerca estenuante, che ci pone di fronte tematiche emotive delicate troppo rapidamente, e dei momenti di blocco, in cui i nostri meccanismi di difesa si attivano e cominciamo a mettere in atto una sorta di evitamento spesso inconsapevole. Questo avviene proprio perché la ricerca di una spiegazione e di una soluzione troppo rapida resta ferma all'aspetto cognitivo, al pensiero, al ragionamento, senza collegarsi abbastanza con le nostre emozioni. Allo stesso tempo, le nostre difese entrano in campo perché lo sforzo che ci stiamo chiedendo è eccessivo e non rispetta i nostri tempi interiori. Un percorso che conduca a una maggiore consapevolezza di sé, delle proprie emozioni, della propria storia e dei propri vissuti e che ci consenta di raggiungere uno stato di maggior benessere deve partire, al contrario, proprio dal rispetto delle nostre emozioni e dei nostri tempi. Ci saranno, quindi, dei momenti di ricerca più attiva, ci saranno indubbiamente momenti in cui ci dovremo confrontare con tematiche dolorose, ma sarà altrettanto utile che ci siano momenti in cui lasciare che le emozioni si depositino, prendano forma in modo naturale, senza forzature. Ed è altrettanto importante che ci siano momenti di leggerezza, anche all'interno degli stessi colloqui psicologici, che ripaghino della fatica e dell'impegno, che ci facciano sorridere. Questi momenti sono utili quanto quelli di maggior profondità, perché conoscere se stessi e cercare di stare meglio non deve diventare un viaggio sfinente, al contrario: è sì un viaggio di ricerca, ma che si fa raccogliendo nuove energie e nuovi strumenti lungo la via. E sono proprio queste risorse nuove che ci permetteranno di affrontare anche le cose più difficili che incontreremo nel nostro percorso.
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30/04/2021

Secondo il New York Times, è quella sensazione inspiegabile che ci portiamo dietro dal lockdown: un'assenza di benessere. "Guardiamo la nostra vita come...

Quando attraversiamo dei momenti di difficoltà è frequente che parte delle nostre energie vengano investite nel cercare ...
26/04/2021

Quando attraversiamo dei momenti di difficoltà è frequente che parte delle nostre energie vengano investite nel cercare di forzare i nostri tempi interiori. Se ad esempio dobbiamo fare una scelta importante, ci critichiamo perché siamo indecisi, o percepiamo un'urgenza nel definire la situazione che da una parte ci spinge a trovare una soluzione immediata, ma dall'altra non fa altro che farci sentire ancor più bloccati. Anche all'interno di un percorso psicologico può capitare di avere la sensazione che ogni problema, ogni riflessione, riporti sempre allo stesso nodo centrale, che ci sembra impossibile risolvere ma allo stesso tempo non riusciamo più a tollerare. Questo ci fa sentire frustrati e vorremmo solo avere una bacchetta magica che risolva quel dilemma, che faccia sparire quel dolore, quella paura, quell'insicurezza, in modo da risolvere il nostro problema una volta per tutte e non pensarci più. Sono questi i momenti in cui, invece, è ancora più importante rispettare i nostri tempi, ascoltarci e concederci una pausa. Spesso la difficoltà nel fare un passo avanti sta proprio nel fatto che, prima di farlo, abbiamo bisogno di fermarci, di stare in quell'emozione. Senza fare niente, solo ascoltandola e dandoci tempo. Il tempo dedicato all'ascolto di se stessi non è un tempo vuoto, non è immobilità, è un tempo fertile. Da quel tempo nascerà piano piano una nuova consapevolezza, una nuova forza, un punto di vista diverso. Questo ci permetterà di rimetterci in viaggio, senza adagiarci ma senza nemmeno forzarci a fare qualcosa per cui non siamo pronti. Ascoltandoci e rispettando i nostri tempi interiori, muovere quel passo sarà più semplice, lo faremo in modo più consapevole e saremo più sereni e sicuri che sia proprio quello il passo giusto da fare.
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