10/06/2021
Ultimo giorno di scuola.
Il pensiero va soprattutto ai ragazzi, ai famigerati "ADOLESCENTI", quelli che mentre attraversavano una fase di vita piena di tutto e niente, di incontri e scontri con gli altri e con se stessi, mentre facevano i conti con paure e dubbi e un turbinio di pensieri ed emozioni, mentre tentavano di indovinarsi adulti nascondendo il desiderio di tornare bambini... Si sono scontrati con una pandemia che li ha chiusi in casa, ha deformato sperimentazioni e autonomia, ha imposto nuove forme al dialogo e ai rapporti, ha esasperato e allo stesso tempo annullato.
Mentre entrano a volte spavaldi, più spesso timorosi e diffidenti, mentre mi accorgo del passare del tempo quando mi danno del "lei" anziché del "tu", quando sento la rabbia, il dolore, l'impotenza, l'entusiasmo, il coraggio che portano con i silenzi ancora prima che con le parole...
Mi trovo a pensare GRAZIE. Grazie per aver affrontato con coraggio e determinazione qualcosa che ha travolto tutti noi, ma forse per primi proprio voi. Ci avete dimostrato che, nonostante a volte senza alcuna coerenza pretendiamo che siate sufficientemente "grandi" da vivere in DAD e allo stesso tempo vi giudichiamo perché vivete attraverso i telefonini, siete riusciti ad andare oltre e, se siete inciampati, state provando con tutti voi stessi a tornare in piedi, senza vergognarvi di chiedere aiuto, perché siete andati oltre lo stereotipo dello psicologo come "quello che cura i matti". E in ogni percorso insieme a voi si impara sempre qualcosa. 🌷🌱