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30/11/2025

C’è una sensazione che molti conoscono: la rassegnazione.

E Valentina, prima di incrociare il nostro cammino, la conosceva molto bene.

Valentina era intrappolata in un ciclo di sovrappeso che le aveva rubato non solo la forma fisica, ma anche l'identità.

Non era solo una questione di bilancia, ma di zero autostima.

Ogni volta che si guardava allo specchio vedeva un fallimento. La convinzione martellante era: "Sono destinata a non farcela. Ho provato di tutto e niente funziona."

Peggio ancora? L'amara esperienza di percorsi falliti in passato, l'aveva resa scettica su tutto, in particolare sui percorsi a distanza.

"Come può funzionare se non mi vedono di persona?" si chiedeva.

La Distanza non è un Limite, ma un Dettaglio

È qui che entra in gioco la speranza, sottile come un filo ma potentissima.

Valentina era scettica sul percorso a distanza, e la capivamo.

La verità? Non abbiamo mai visto Valentina di persona. Nemmeno una volta.

Questo è il cuore della sfida: trasformare la distanza in dedizione e precisione millimetrica.

Come ci siamo riusciti? Con un metodo che elimina le supposizioni e si basa sui dati.

Ogni giorno, noi siamo lì. Ci sentiamo spesso, ci confrontiamo continuamente.

Il nostro team non lavora a sensazione, ma analizzando:
1. I Dati del Training: Come risponde il suo corpo all'allenamento?
2. Le Variabili Nutrizionali: Come viene gestita l'energia in relazione allo sforzo?
Andiamo a modulare le variabili nutrizionali su quelle allenanti con una precisione chirurgica.

Se l'allenamento cambia, la nutrizione si adatta immediatamente. Se il suo corpo risponde in un certo modo, aggiustiamo il tiro.

Questo percorso dimostra che la vera connessione non è fisica, ma di impegno e analisi costante.

Oggi Valentina è la prova che quando la speranza incontra la strategia, la rassegnazione svanisce.

28/11/2025

💢 La prossima volta che fai le alzate laterali al cavo potresti scoprire perché NON senti mai davvero il deltoide laterale.

• 🔹 Molte donne “stringono” troppo la maniglia
• 🔹 Il polso scarica tutto il lavoro
• 🔹 E il deltoide viene reclutato in maniera inefficiente

→ Il problema?
Non è la forza.
Non è la tecnica “in generale”.
È un dettaglio microscopico: la presa.

Se sbagli quella, attivi più avambraccio e trapezio che spalla e ti ritrovi a sentire solo tensione inutile.

↳ E quando un muscolo non lavora pienamente, NON cresce. E soprattutto non cambia l’estetica della spalla.

→ E non trascurarlo.

Perché questa compensazione crea:
• Avambraccio che brucia prima
• Polso che si “sforza” a livello articolare
• Trapezio che viene reclutato eccessivamente (anche se non dovrebbe)
• Sensazione costante di non avere controllo sul movimento

Tutte cose che ti fanno pensare “le alzate non fanno per me”.

Spoiler: non è vero.
Stai solo distribuendo male il carico.

→ La soluzione è sorprendentemente semplice.
Cambiare come tieni la presa cambia TUTTO.

Una presa più libera, che non coinvolge le dita, ti permette di:

↳ dare tutto il carico al deltoide laterale

↳ eliminare interferenze da polso e avambraccio

↳ controllare la traiettoria senza “tirare” con la mano

↳ aumentare il carico interno senza aggiungere pesi

E il risultato?

Una spalla più rotonda, più attiva e finalmente allenata nel modo giusto.

Non perché hai cambiato l’esercizio.

✅ Ma perché hai cambiato la cosa più importante.

Contattami per un percorso personalizzato 📨

27/11/2025

Stai sperimentando l'Ipersensibilità Viscerale, il cuore del NERD.

Il problema non è l'erosione, ma il tuo corpo che percepisce l'acido normale come una minaccia. L'ansia, lo stress intestinale (come SIBO) e i ritmi frenetici hanno settato il volume del tuo Nervo Vago a un livello insostenibile.

💢La trappola:

Se continui a concentrarti solo sull'eliminazione del cibo (togliendo pomodori, caffè, spezie) senza agire sull'ipersensibilità nervosa, entri in un circolo vizioso:

🔥 mangi meno, ti stressi di più, il Vago resta iperattivo e il bruciore non scompare mai del tutto.

Ma c’è un’uscita:

🍏 Una dieta mirata che agisca sui sintomi e sulla serenità del tuo sistema nervoso può spegnere l'allarme.

Poi considera che la saliva è il tuo miglior antiacido naturale. La digestione inizia in bocca. Conta 20-30 masticazioni per boccone.

Questo rallentamento forzato segnala al Vago che "il pericolo è passato", stimolando la fase parasimpatica (riposo e digerisci) fin dall'inizio del pasto.

➳ Dormire sul Fianco Sinistro:

Questa posizione anatomica è preferibile per chi soffre di reflusso (anche NERD).

Rallenta il passaggio dei succhi gastrici nell'esofago e supporta la funzionalità della valvola cardiale, riducendo la necessità per il Vago di segnalare pericolo durante il sonno.

Il NERD non è una malattia della testa, ma della sensibilità. Ed è gestibile. Contattami per scoprire come 📨

26/11/2025

Non è che ti alleni male. È che il tuo corpo, costretto in modalità "allarme", ha alzato un muro che impedisce ai tuoi muscoli di rispondere.

Ma qual è il costo reale di allenarsi in questa condizione?

Quando il diaframma è bloccato dalla pressione interna (gas/fermentazione), il tuo Core non può generare la necessaria Pressione Intra-Addominale (IAP).

Il corpo, per compensare, ruba stabilità altrove. La schiena si irrigidisce e i muscoli accessori (come trapezio e collo) lavorano in eccesso.

💢 Stai allenando i compensi, non i muscoli target.

Il danno non è solo meccanico: è metabolico.

Allenarsi con l'intestino e il sistema nervoso in stress acuto o cronico significa un picco di Cortisolo che spinge il corpo verso uno stato catabolico anziché anabolico.

Stai faticando moltissimo per ottenere l'opposto di ciò che desideri: meno muscoli, più ritenzione

✅ Ma questa situazione è un errore di segnalazione, non una condanna.

📨 Contattami per un percorso personalizzato e scopri insieme al mio Team come fare per risolvere.

25/11/2025

Prendi la protezione gastrica come se fosse un'abitudine ormai consolidata, eppure quel fuoco nello sterno non si spegne mai davvero, o torna appena smetti?

➜ Qui sta l'errore fatale: trattare il sintomo senza aver capito la meccanica che lo scatena.

Nel video hai visto i segnali d'allarme e i rischi clinici, ma voglio approfondire quello che spesso non ti viene detto in ambulatorio.

💢 Il tuo stomaco non è "rotto", sta solo cercando di comunicarti un blocco funzionale.

Se l'omeprazolo non risolve, è perché probabilmente il problema non è l'eccesso di acido, ma la mancanza di movimento.

Se continui a tamponare il bruciore ignorando la causa (lo svuotamento lento):

• Altererai il pH naturale necessario per assorbire i nutrienti fondamentali.

• Permetterai all'infiammazione di diventare cronica, danneggiando la mucosa in modo irreversibile.

• Vivrai con l'ansia costante di mangiare, limitando la tua vita sociale e il tuo benessere mentale.

✅ Ma c'è una speranza concreta e reale:

Il reflusso non è una condanna a vita. La dieta "in bianco" è solo una toppa temporanea; la vera soluzione sta nel rieducare il tuo stomaco a svuotarsi nei tempi corretti.

Lavorando sulla motilità, sbloccando il diaframma e gestendo la pressione addominale, puoi spegnere l'incendio alla radice.

Immagina di tornare a goderti una cena fuori senza la paura del "dopo", di dormire distesa senza fastidi e di non dipendere più dai farmaci.

È un traguardo assolutamente raggiungibile se smettiamo di guardare solo l'acido e iniziamo a curare la funzione 🛡️

Non aspettare che il danno diventi permanente.

📨 Contattami in privato per un percorso personalizzato: troviamo insieme la chiave per liberarti dal bruciore.

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Via San Michele 4b
Grottaferrata
00046

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