Psicologa Torricelli

Psicologa Torricelli Psicologa, Psicoterapeuta e Coach. Fondatrice del Centro NuMeCo per Disturbi Alimentari e Obesità.

02/12/2025

𝐒𝐞𝐢 𝐩𝐢ù 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐢… 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐞𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐢 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐥𝐨 𝐯𝐞𝐝𝐢 💜

Non devi sentirti forte per essere forte.

Alcuni giorni il percorso per uscire fuori da un problema, pesa più del solito... Ma va bene così!

𝐋𝐚 𝐠𝐮𝐚𝐫𝐢𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐧𝐨𝐧 è 𝐮𝐧𝐚 𝐥𝐢𝐧𝐞𝐚 𝐝𝐫𝐢𝐭𝐭𝐚.

È un movimento fatto di passi, cadute, risalite e tentativi.🎢

⚠️ Se oggi fai fatica, non significa che stai fallendo.

Significa che stai lottando.

👉 Se queste parole le senti... Allora forse ti sarà utile anche il prossimo.

Io resto con te! 🫶🏼

✨ 𝐒𝐄𝐆𝐔𝐈
𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐢 𝐬𝐮 𝐜𝐢𝐛𝐨, 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐫𝐩𝐨

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30/11/2025

Lo sai perché la pizza 🍕 è uno dei fear food più comuni nei Disturbi Alimentari?

No, non è per le calorie… ma per il cervello 🧠.

👉 Nel video ti spiego bene i 4 motivi per cui è uno dei principali cibi fobici:

1. Densità energetica

2. L’illusione del “tutto o nulla”

3. L’effetto memoria

4. L'aspetto identitario (identità e valore personale)

👉 Qual è il tuo fear food più forte?
Se vuoi, nei prossimi Reel lo affrontiamo insieme.

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𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐢 𝐬𝐮 𝐜𝐢𝐛𝐨, 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐫𝐩𝐨

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26/11/2025

Lo sai che un fear food non fa paura per il cibo in sé… ma per quello che il tuo cervello ha imparato ad associare a quel cibo?”

Quando soffri di un Disturbo Alimentare, un alimento può diventare una minaccia per 3 motivi che hanno poco a che vedere con le calorie.

1) 𝐈𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 è 𝐧𝐞𝐮𝐫𝐨𝐛𝐢𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐨:
dopo periodi di restrizione, il tuo cervello diventa ipersensibile ai cibi più densi di energia. Non per ‘golosità’, ma perché teme la mancanza. È un meccanismo di sopravvivenza, non di debolezza.

2) 𝐈𝐥 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 è 𝐚𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨:
se un cibo è stato coinvolto in un’abbuffata, il cervello lo memorizza come trigger.
È come se dicesse: “Questo alimento = perdita di controllo”.
Ma non è vero: è solo un’abitudine neurale che si può disimparare.

3) 𝐈𝐥 𝐭𝐞𝐫𝐳𝐨 è 𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨:
nei DA il cibo diventa un modo per sentirti ‘brava’, ‘pura’ o ‘in controllo’.
Quindi tutto ciò che esce dalle regole del disturbo attiva vergogna e paura… non perché faccia male, ma perché sembra minacciare la tua identità.”

👉 Ma queste associazioni si possono riscrivere, lentamente, attraverso un lavoro mirato.

👉 Qual è il tuo fear food più forte?
Se vuoi, nei prossimi video lo affrontiamo insieme.

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In occasione della Giornata contro la Violenza sulle Donne ho deciso di farti un regalo! 🎁Se mi contatti ENTRO OGGI potr...
25/11/2025

In occasione della Giornata contro la Violenza sulle Donne ho deciso di farti un regalo! 🎁

Se mi contatti ENTRO OGGI potrai fissare 1 COLLOQUIO GRATUITO con me, per un qualsiasi giorno tu preferisca.

Per farlo scrivimi un messaggio su 📲 WhatsApp al 3494689037 con nome, cognome e email... Sarai ricontattata il prima possibile!

⚠️ Disponibilità Limitate ⚠️

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23/11/2025

𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡é 𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐫𝐞𝐬𝐬 𝐭𝐢 𝐟𝐚 𝐦𝐚𝐧𝐠𝐢𝐚𝐫𝐞... 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐟𝐚𝐦𝐞?

👉 Stress e l’ansia non agiscono solo sulla mente: modificano anche il modo in cui mangiamo.

Quando il sistema HPA (asse ipotalamo–ipofisi–surrene, una sorta di “catena di comando” che attiva e regola la risposta allo stress)
si attiva, aumentano cortisolo e adrenalina, e i segnali di fame e sazietà si alterano.

È per questo che zuccheri e carboidrati diventano un “calmante rapido”: abbassano l’attivazione emotiva, ma solo per poco.

Il risultato❓

⚠️ Un circolo che si riattiva ogni volta che lo stress torna a farsi sentire.

👉 A te capita di mangiare soprattutto quando sei stressata?
Raccontami nei commenti quando ti accade 😊

Fonti: Dallman, M. F. (2010). "Stress-induced obesity and the emotional nervous system."

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Quante volte, di fronte al desiderio di qualcosa di dolce, ti sei sentit* dire di “ripiegare” su un frutto❓Sembra un con...
22/11/2025

Quante volte, di fronte al desiderio di qualcosa di dolce, ti sei sentit* dire di “ripiegare” su un frutto❓

Sembra un consiglio innocuo… ma non lo è!

👉 Il desiderio di un alimento NON È un errore da correggere.

È un segnale del tuo corpo e della tua mente che merita ascolto, NON SOSTITUZIONI FORZATE.

👉 Dire “mangia un frutto” quando ti va un dolcetto equivale a dire “vai a nuotare se vuoi fare una passeggiata”:
NON RISPONDE AL BISOGNO REALE, e rischia di creare:
- frustrazione;
- senso di perdita di controllo;
- e successivi episodi di compensazione.

👉 Dal punto di vista psicologico e nutrizionale, RISPETTARE IL DESIDERIO AUTENTICO:
- riduce la probabilità di abbuffate o eccessi "post-restrizione";
- aumenta la sensazione di sicurezza nelle proprie scelte alimentari;
- migliora il rapporto con il cibo perché non alimenta la logica “giusto/sbagliato”;
- favorisce un approccio intuitivo, flessibile, non punitivo.

🍫 Se ti va un dolcetto, il dolcetto è la risposta.

Poiché - come suggeriscono 𝐥𝐞 𝐧𝐮𝐭𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐭𝐞𝐚𝐦
- inserito in un contesto di regolarità, consapevolezza e ascolto, non è il dolce a creare problemi, ma la lotta continua contro ciò che desideri.

✨ L’obiettivo non è sostituire, ma imparare a scegliere con presenza, senza sensi di colpa e senza rigidità.

👉 Ti capita di sostituire ciò che desideri con ciò che “dovresti”?
Scrivimelo nei commenti. 🙏

👉 Vuoi capire meglio come funziona il rapporto tra desiderio, restrizione e senso di colpa?
Scrivi "Yes" nei commenti così preparo un approfondimento.

Repost di .empatia

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19/11/2025

Molte persone confondono la fame nervosa con il semplice “mi va qualcosa di buono”.

La differenza però è enorme: la prima nasce da un’emozione che chiede ascolto, la seconda nasce dal piacere.

Quando impari a riconoscerle, smetti di giudicarti, colpevolizzarti e inizi davvero a prenderti cura di te. ✨

👉 Tu quale delle due sperimenti?

Scrivimelo nei commenti o mandami un messaggio se vuoi parlarne in modo più personale.

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“Quando qualcuno mi diceva ‘Ti trovo meglio’, io stavo male… perché allo specchio mi vedevo sempre grasso.”Laerte Pappal...
18/11/2025

“Quando qualcuno mi diceva ‘Ti trovo meglio’, io stavo male… perché allo specchio mi vedevo sempre grasso.”

Laerte Pappalardo ha raccontato per la prima volta in TV la sua battaglia contro l’anoressia, iniziata dopo la preparazione all’Isola dei Famosi nel 2003.

Una testimonianza preziosa, perché ci ricorda una realtà ancora poco riconosciuta:

- i Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione (DNA) 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐢𝐬𝐜𝐨𝐧𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐮𝐨𝐦𝐢𝐧𝐢.
- 𝐏𝐨𝐬𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐫𝐢𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐢𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞, indipendente da età, genere o storia personale.

Spesso la sofferenza non si vede, ma si sente ogni giorno.
E chiedere aiuto è il primo passo per stare meglio.

non devi affrontarlo da solo.

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💜 QUANDO IL CIBO DIVENTA UN RIFUGIO:Diretta IG con 🧠la Dott.ssa Torricelli Veronica  e la🫀   cardiologa.Ti è mai capitat...
14/11/2025

💜 QUANDO IL CIBO DIVENTA UN RIFUGIO:
Diretta IG con 🧠la Dott.ssa Torricelli Veronica e la🫀 cardiologa.

Ti è mai capitato di sentirti “al sicuro” solo mentre mangi?
O di usare il cibo per calmare ansia, stress o solitudine?

Non è mancanza di forza di volontà.

Non è “mangiare troppo”.

È un linguaggio emotivo che merita di essere capito, non giudicato.

In questa diretta uniremo mente e cuore, per spiegarti:
❤️ cosa succede a livello emotivo quando il cibo diventa un rifugio;
🧠 perché è così difficile interrompere questo ciclo;
💓 quali sono le conseguenze cardiometaboliche dello stress alimentare;
🌿 come iniziare un percorso di ascolto, cura e consapevolezza.

📆 Lunedì 17
🕗 Ore 20.00
📍 In diretta qui su Instagram

👉 Se anche tu senti che il tuo rapporto con il cibo cambia in base a come stai…
questa diretta può davvero esserti utile.

Ti aspettiamo! 🫶🏼

29/10/2025

🥣 𝐋𝐀 𝐌𝐈𝐍𝐄𝐒𝐓𝐑𝐀: 𝐏𝐄𝐑𝐂𝐇É 𝐅𝐀 𝐏𝐀𝐔𝐑𝐀?

Per molte persone che soffrono di DCA, la paura non riguarda solo quanto si mangia, ma anche cosa nello specifico si mangia.

La minestra apparentemente semplice e “leggera”, può diventare un vero terreno di ansia.

👉 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡é 𝐟𝐚 𝐩𝐚𝐮𝐫𝐚?
Perché non si sa cosa contiene davvero:
un filo d’olio in più, un pezzo di patata in più, della panna o un ingrediente “non previsto” ...bastano per scatenare la sensazione di aver perso il controllo.

In chi soffre di DCA (soprattutto in alcuni disturbi) il bisogno di conoscere ogni singolo ingrediente e dettaglio del cibo diventa una forma di sicurezza.

𝐒𝐚𝐩𝐞𝐫𝐞: le calorie, il peso degli alimenti, la quantità, gli ingredienti specifici riduce l’ansia…
MA quando qualcosa sfugge a quel controllo, la mente interpreta l’incertezza come pericolo⚠️

👉 La paura quindi, non nasce dal piatto, ma dal pensiero:
“𝐒𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐞𝐧𝐞, 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐝𝐞𝐫à 𝐚𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐫𝐩𝐨.”

👉 Mangiare una minestra o un altro piatto preparato da qualcun altro, senza chiedere, senza sapere e senza controllare, può diventare un passo terapeutico prezioso.

Significa fidarsi, lasciare andare il calcolo, e accettare che il cibo non è un nemico, ma una forma di cura.

✨ RICORDA: La libertà alimentare non è sapere tutto, ma sentire che puoi stare bene anche senza sapere ogni cosa.

👉 Salva questo post se anche tu stai imparando che il controllo non è sicurezza, e che la fiducia può essere la tua nuova forma di equilibrio.

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26/10/2025

A volte basta un piccolo errore per convincerti che hai rovinato tutto:

- un biscotto in più,
- un allenamento saltato,
- una giornata “no”.

Così invece di fermarti e ripartire, ti punisci:

- finendo l'intero pacco di biscotti;
- Saltando tutti gli allenamenti;
- pensando di non valere nulla.

Ciò accade perché pensi che se non fai una cosa perfetta… allora hai fallito.

Ma la vita non funziona così❗

Non versi tutta la bottiglia d'acqua solo perché ti è caduta una goccia, vero?
Allora 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡é 𝐥𝐨 𝐟𝐚𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐭𝐞 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐚?

Le "imperfezioni" non cancellano i tuoi progressi, fanno parte del percorso.

Imparare a tollerarle è il 1° passo per sviluppare 𝐟𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭à 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐚 - la capacità di accettare ciò che accade e andare avanti, invece di distruggere tutto.

📌 Ricorda Bene:
Tra il bianco⚪e il nero⚫, ci sono mille sfumature di vita... e tu meriti di viverle tutte. 🌈

👉 Salva il Reel e Condividilo per ricordare che 𝐮𝐧 𝐞𝐫𝐫𝐨𝐫𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐝𝐞𝐟𝐢𝐧𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐜𝐡𝐢 𝐬𝐞𝐢.

TU NON SEI I TUOI SBAGLI❗

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Grottaferrata
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