22/11/2025
Quante volte, di fronte al desiderio di qualcosa di dolce, ti sei sentit* dire di “ripiegare” su un frutto❓
Sembra un consiglio innocuo… ma non lo è!
👉 Il desiderio di un alimento NON È un errore da correggere.
È un segnale del tuo corpo e della tua mente che merita ascolto, NON SOSTITUZIONI FORZATE.
👉 Dire “mangia un frutto” quando ti va un dolcetto equivale a dire “vai a nuotare se vuoi fare una passeggiata”:
NON RISPONDE AL BISOGNO REALE, e rischia di creare:
- frustrazione;
- senso di perdita di controllo;
- e successivi episodi di compensazione.
👉 Dal punto di vista psicologico e nutrizionale, RISPETTARE IL DESIDERIO AUTENTICO:
- riduce la probabilità di abbuffate o eccessi "post-restrizione";
- aumenta la sensazione di sicurezza nelle proprie scelte alimentari;
- migliora il rapporto con il cibo perché non alimenta la logica “giusto/sbagliato”;
- favorisce un approccio intuitivo, flessibile, non punitivo.
🍫 Se ti va un dolcetto, il dolcetto è la risposta.
Poiché - come suggeriscono 𝐥𝐞 𝐧𝐮𝐭𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐭𝐞𝐚𝐦
- inserito in un contesto di regolarità, consapevolezza e ascolto, non è il dolce a creare problemi, ma la lotta continua contro ciò che desideri.
✨ L’obiettivo non è sostituire, ma imparare a scegliere con presenza, senza sensi di colpa e senza rigidità.
👉 Ti capita di sostituire ciò che desideri con ciò che “dovresti”?
Scrivimelo nei commenti. 🙏
👉 Vuoi capire meglio come funziona il rapporto tra desiderio, restrizione e senso di colpa?
Scrivi "Yes" nei commenti così preparo un approfondimento.
Repost di .empatia
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𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐢 𝐬𝐮 𝐜𝐢𝐛𝐨, 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐫𝐩𝐨
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